Simone Andrea Chincarini

Anime&Manga I 12 migliori anime con demoni da vedere

È inevitabile, sia anime che manga, come tante altre forme d’intrattenimento moderne, utilizzano come ispirazioni più o meno marginali mitologie e culture passate, richiamandone molto da vicino i temi, i messaggi e alcuni archetipi oramai divenuti comuni.

Va da sé quindi che non sia difficile trovare opere che utilizzino come fulcro della propria narrazione gli spiriti maligni presenti nel nostro immaginario collettivo, siano essi spiriti maligni o veri e propri demoni di differente origine ed entità.

Nell’articolo di oggi andremo quindi ad esaminare alcune delle opere d’animazione nipponica con richiami più pesanti a questo mondo, esponendone brevemente la storia, su quale piattaforma recuperarli ed i motivi in generale per cui varrà la pena dargli una possibilità.

Potete recuperare quasi tutto grazie alle più comuni piattaforme di streaming per anime in Italia e vi consigliamo di leggere anche i manga di alcune di esse. Alcune delle opere citate fanno la loro comparsa nella nostra lista di anime da vedere.

Berserk

Quale modo migliore per partire con questa lista se non con uno dei mostri sacri della cultura seinen moderna, ovvero Berserk. L’iconica opera di Kentaro Miura segue le avventure di Guts, un bambino nato sotto il cadavere impiccato di una donna, che dovrà farsi strada in un contesto medievale nudo e crudo, segnato da guerre, ingiustizie e violenze di ogni tipo.

Dopo anni di servizio come combattente per il gruppo di mercenari del padre adottivo Gambino, diverse circostanze lo costringeranno all’allontanamento da essi e ad unirsi alla cosiddetta Squadra dei Falchi, con a capo il giovane Grifis.

Sarà con loro che per la prima volta stringerà amicizie e si sentirà a suo agio, specie con il giovane capo e la guerriera Caska. Sarà così che affronterà mille battaglie diverse, tra nuove alleanze, tradimenti e una crudeltà di fondo che ben fa riflettere sulla natura stessa dell’uomo.

La Squadra dei Falchi di Berserk
Quest’opera è sicuramente consigliata per chi di voi fosse in cerca di una storia medievale cruda che non ha paura di scendere anche nei particolari più scomodi di quella realtà. I riferimenti religiosi sono molteplici, alcuni che esulano anche dai demoni stessi, come la presenza di un culto monoteista che un po’ potrà ricordarvi il cristianesimo antico, con le dovute differenze chiaramente.

Se voleste recuperarne gli adattamenti animati, ce ne sono 3 principali al momento che sono stati prodotti: la serie animata del 1997, la serie animata del 2016 e i tre OVA del 2013.

Di questi, sicuramente vi sconsiglio la seconda, più che altro perché è stata utilizzata una tecnica di CGI in 3D parecchio scadente, che contrapposta alle tavole di Miura dire che “non rende bene” è un eufemismo. Ha qualche punto a suo favore, come le eccellenti musiche di Hirasawa, ma evitatelo come la peste.

Sia la serie del 1997 che gli OVA, invece, sono buonissimi adattamenti, coprendo molto bene gli avvenimenti narrati dal manga e utilizzando tecniche di animazione che rendono giustizia all’opera. Le uniche pecche sono che il primo ha subito diverse censure, mentre i secondi han dovuto comunque tagliare un po’ di contenuto a causa della durata limitata.

Altamente consigliata per i fan degli anime fantasy con risvolti nettamente dark e con elementi piuttosto violenti e cruenti.

Dove recuperarli: Yamato Video (serie del 1997 e OVA), Amazon Prime Video (serie del 1997), Crunchyroll (serie del 2016)

Chainsaw Man

Sicuramente tra le opere più recenti che tratterò nell’articolo, Chainsaw Man è l’ultima opera di Tatsuki Fujimoto, pubblicata per la prima volta su Shonen Jump con una ricezione estremamente positiva.

La storia è ambientata in una Tokyo moderna infestata dai demoni e segue le avventure di Denji, un giovane ragazzo la cui unica ambizione è avere una vita normale. Questa realtà però gli è negata dal grosso debito accumulato dal padre nei confronti della yakuza che lui è costretto a ripagare, arrivando ad accettare incarichi come cacciatore di demoni e a vendere alcuni dei suoi organi.

È quantomeno aiutato dal piccolo Pochita, un demone che somiglia ad un cane con una motosega sulla testa assieme al quale è cresciuto. A seguito di un complotto della yakuza per ottenere ulteriori compensi monetare, Denji viene ucciso da dei demoni. Grazie ad un patto stipulato anni prima, però, Pochita stesso si fonde col suo cadavere, ridandogli energia vitale e rendendolo capace di trasformarsi in un demone capace di generare motoseghe.

Con il brutale massacro dei suoi assalitori, viene trovato da un ufficiale della pubblica sicurezza, Makima, che lo convincerà ad unirsi alla quarta divisione dei cacciatori di demoni per combattere la loro minaccia.

Chainsaw Man
A differenza del già citato Berserk, Chainsaw man basa la sua identità principalmente sull’ironia, presentando personaggi spesso violenti per il gusto di esserlo o con motivazioni al limite del surreale. Ha comunque i suoi momenti di serietà, ma per il resto è intriso di black humor e demenzialità (basta pensare a quanto sia facile per le donne corrompere Denji, promettendogli baci o altre azioni dai risvolti erotici).

Al momento non è ancora disponibile un adattamento animato, ma già è stato annunciato l’anno scorso che ne sarebbe stato fatto uno da parte dello studio MAPPA. Se volete recuperare il manga, però, sono disponibili in italiano i primi 4 volumi pubblicati da Planet Manga.

Demon City Shinjuku

Demon City Shinjuku è un’opera uscita inizialmente sotto forma di novel nel 1982 da parte di Hideyuki Kikuchi, autore anche di “Vampire Hunter D” e “La città delle bestie incantatrici, e tratta un classico scontro “bene vs male” in una Tokyo colpita dall’invasione demoniaca.

In questo scenario, Shinjuku subisce un’invasione demoniaca a seguito di una forte scossa di terremoto, poi nota come “scossa demoniaca”. Questa è stata causata nello scontro fra Genichiro, un maestro di arti marziali, e Rebi Rah, un vecchio amico di Genichirou che decide di farsi possedere dai demoni per ottenere più potere.

Lo scontro termina in uno stallo, con l’evocazione dei demoni limitata a Shinjuku ma la dipartita dell’eroe stesso. 10 anni dopo, l’esercito di Rebi Rah si prepara all’invasione definitiva, e stavolta sarà compito dello sbadato figlio di Genichirou, Kyoya Izayoi, di respingere una volta per tutte l’ondata demoniaca e riportare la pace.

Demon city Shinjuku
Come avrete potuto capire, la trama è estremamente basilare, ma potrà soddisfare chi di voi necessiti di un’opera in stile classico, con tematiche basilari e un maggiore focus sui combattimenti. Nel 1988 è stato prodotto un adattamento animato come singolo OVA, che copre tutta la storia in 80 minuti.

Dove recuperarlo: Dynit

Demon Slayer

Ne abbiamo già parlato nella nostra classifica dei 10 migliori anime da recuperare su Crunchyroll, ma tanto vale riparlarne nel caso in cui ve lo siate perso. Demon Slayer, nato come manga dalla penna della fumettista Koyoharu Gotōge, è un battle shonen ambientato nel Giappone degli anni ’20 (in pieno periodo Taisho).

Il protagonista è Tanjiro, un giovane ragazzo orfano di padre che vive assieme alla madre ed ai fratelli. in una casa isolata. La vita prosegue felice per lui, fino a quando un giorno, tornando a casa dopo aver venduto del carbone, trova la sua intera famiglia morta a seguito di un’incursione dei demoni.

L’unica sopravvissuta a questa rappresaglia è la sorella minore Nezuko, venendo però trasformata a sua volta in una creatura di razza demoniaca. Sembra comunque mantenere ricordi ed emozioni umane, quindi Tanjiro decide di intraprendere un viaggio in cerca di una cura per annullare la trasformazione.

Demon Slayer
Nonostante tutti gli episodi siano collegati tra di loro e seguano una ben precisa struttura narrativa, potrete notare da subito che seguiranno lo stile dei classici “cartoni del sabato mattina” di combattimento. Con questo intendo che ogni episodio inizierà con l’arrivo di una minaccia demoniaca, lo scontro effettivo e la successiva sconfitta alla fine, ripetuto fino alla fine.

È quindi specialmente consigliato per chi tra voi desideri un battle shonen ambientato in un Giappone classico. L’adattamento animato, poi, è stato gestito dalle menti capaci di Ufotable, presentando quindi le classiche animazioni spettacolari ormai marchio di fabbrica del team (e diciamocelo, sono il motivo principale per cui l’opera ha avuto il successo di cui gode adesso).

Dove recuperarlo: Crunchyroll

Devilman Crybaby

Tornando in argomento “classici”, come non consigliare Devilman Crybaby, ultimo adattamento dello storico manga di Go Nagai con alla regia il visionario Masaaki Yuasa.

La storia segue Akira Fudo, un ragazzo giapponese medio con una particolare sensibilità nei confronti delle altre persone e degli esseri viventi in generale. Durante un giorno qualsiasi, però, la sua vita viene stravolta con il ritorno del suo migliore amico Ryo Asuka, che lo informa del ritorno di antiche entità malvagie note come “demoni” sulla Terra.

Segue poi la partecipazione del protagonista ad una festa che finisce in tragedia, subendo la possessione da parte del potente demone Amon e divenendo il Devilman, un ibrido uomo-demone che sfrutterà per combattere l’incombente minaccia.

Akira si trasforma in Amon in Devilman Crybaby
Se amate l’azione ed apprezzate il particolare stile di Yuasa, questo anime vi conquisterà subito. Conterrà anche messaggi di fondo sulla natura umana e sulla solidarietà, rimarcando anche come in certe situazioni è l’uomo stesso il peggior demone esistente.

Tra l’altro, abbiamo anche citato Crybaby nella nostra classifica sui migliori anime corti.

Dove recuperarlo: Netflix

Dorohedoro

Restando in tema splatter, arriviamo quindi nella città di Hole con Dorohedoro, lo splatter di Q Hayashida che recentemente ha ricevuto un adattamento animato da parte di Netflix.

Se, come dicevo per Chainsaw Man, siete i tipi che apprezzano la demenzialità, il macabro e la violenza estrema, quest’opera farà sicuramente per voi. Vi calerete infatti nei panni di Caiman, un uomo con la testa da rettile che abita nella città postapocalittica di Hole.

Dorohedoro
In questo contesto, il mondo degli umani è stato trasformato in una sorta di baraccopoli avvelenata dai fumi della magia, nella quale un sistema di governo vero e proprio non esiste ed è sostituito, invece, prevalentemente da vigilanti armati o bande di criminali. A ridurla così è stata la guerra con il mondo degli stregoni, popolata da ominidi la cui discendenza dai demoni ha dato la caratteristica di sviluppare fumo con cui lanciare magie.

Il protagonista, senza ricordi del suo passato e con la sua testa trasformata in quella di un rettile, intraprenderà un viaggio per cercare chi sia stato il responsabile della sua trasformazione. La sua immunità alla magia sarà in particolare un assist molto importante, in quanto gli permetterà di avere un vantaggio non indifferente contro gli stregoni.

Il suo nuovo aspetto però non è l’unico suo particolare misterioso: dentro la sua gola, infatti, alberga in ogni momento un misterioso viso cosciente. Questa si rivelerà molto utile per i suoi scopi, in quanto la utilizzerà per giudicare se gli stregoni che stanerà man mano saranno o meno i responsabili del suo cambiamento.

Date le premesse, è possibile constatare come Dorohedoro sia anche un ottimo esempio di anime horror, di cui consigliamo anche il manga, che sarebbe l’opera originale.

Dove recuperarlo: Netflix

Dororo

Dororo è tra le opere principali del maestro Osamu Tezuka (conosciuto principalmente per Astro Boy) e segue le avventure di Hyakkimaru, un giovane ronin dell’era Sengoku.

Nato senza arti, organi interni o caratteristiche facciali da un patto del padre con 48 demoni, verrà trovato in riva ad un fiume e cresciuto dal dottore Jukai, grazie al quale riceverà sostituti prostetici per tutte le parti mancanti. Essendo oramai dotato di molte parti artificiali e magie protettive, il ragazzo diventerà una macchina indistruttibile, giurando vendetta contro i demoni che lo hanno ridotto in quel modo.

Nella sua strada per trovare i 48 nemici e reclamare le sue parti del corpo in loro possesso, incontrerà il giovane Dororo, un giovane ladro che da lì in poi lo seguirà in tutte le sue avventure.

Dororo e Hyakkimaru
La storia quindi tratta del viaggio di vendetta del giovane ronin assieme al compagno, tra battaglie epiche e colpi di scena.

Sono stati prodotti negli anni due adattamenti animati, uno del 1969 e l’altro del 2019. Entrambi sono consigliati caldamente, il primo per ragioni storiche, il secondo perché resta un buon adattamento del materiale originale in salsa più moderna.

Si tratta sicuramente di una produzione consigliata e anche di uno dei migliori anime da vedere in generale.

Dove recuperarli: VVVVID (serie del 1969), Amazon Prime Video (serie del 2019)

Inuyasha

Tornando su opere più recenti, come non citare Inuyasha, lo shonen d’avventura che vede l’omonimo mezzodemone cane come protagonista.

La storia vede come protagonista Kagome, una giovane ragazza che, a seguito di un malcapitato incidente, cadrà da un pozzo e, senza alcun preavviso, verrà catapultata nel Giappone dell’era Sengoku.

Qui rinascerà come reincarnazione di una sacerdotessa di nome Kikyo, morta 50 anni prima per sigillare il mezzodemone Inuyasha, impedendogli di mettere le mani sul potente artefatto noto come “Sfera dei Quattro Venti” (che ora nasconde dentro di sé).

Con il suo arrivo, però, cominciano i guai, poiché un demone attacca il villaggio vicino e, per difendersi, sarà costretta a risvegliare Inuyasha dal suo lungo sonno. Fortunatamente, arriva in suo soccorso la sorella di Kikyo, Kaede, che infila nel mezzodemone un rosario che lo costringerà ad ubbidire ad alcuni comandi (come “a cuccia!”).

La sfera viene comunque presa da un altro demone e, per evitarne il suo improprio utilizzo, Kagome la frantuma, spargendone i pezzi per tutto il Giappone. Inizierà così l’improbabile viaggio della ragazza assieme ad Inuyasha in tutta la terra del Sol Levante per riappropriarsi dell’artefatto, impedendo nel processo che altre entità malevoli se ne approprino.

Inuyasha e Kagome
L’anime è consigliato principalmente per chi cerca dell’azione accompagnata da momenti più leggeri al limite del comico, però già avverto di non aspettarvi un adattamento al 100% fedele al materiale originale.

Al contrario, per ovviare alla mancanza del materiale conclusivo, sono stati aggiunti diversi episodi filler che ne hanno un po’ diluito il contenuto vero e proprio, facendo calare di conseguenza la qualità complessiva. Resta comunque degno di nota nel panorama degli anime a tema demoniaco.

Abbiamo anche citato Inuyasha per quanto riguarda i migliori anime da seguire su Amazon Prime Video e soprattutto nella nostra guida che spiega quali episodi filler saltare.

Dove recuperarlo: Dynit, Amazon Prime Video

Jujutsu Kaisen

Sicuramente tra i battle shonen di successo più recenti, Jujutsu Kaisen ha un po’ preso tutti alla sprovvista, grazie alle premesse dal grande potenziale e le animazioni eccelse di studio MAPPA, portandolo ad essere tra gli anime più visti su Crunchyroll.

Il protagonista dell’opera è Yuji Itadori, un giovane ragazzo che, a seguito di un incidente, si troverà a fare da ricettacolo ad uno degli spiriti oscuri più potenti mai esistiti, Ryonmen Sukuna, ingoiandone una delle 20 dita. Per capire come esorcizzarlo ed evitare di arrecare danno alle persone attorno a lui, decide di unirsi all’accademia delle arti occulte di Tokyo, dove gli stregoni allenano le proprie tecniche maledette.

Yuji Itadori, Megumi Fushiguru, Gojo Satoru e Nobara Kugisaki
Il contesto utilizzato è quello di una Tokyo contemporanea, e durante la serie verranno introdotti sempre più personaggi (alleati e nemici) con personalità e poteri unici.

Come per Demon Slayer, sul sito abbiamo già trattato ampiamente l’opera quindi non c’è molto altro da aggiungere, però se vorrete maggiori informazioni in merito, vi rimando al nostro articolo su trama e personaggi. Jujutsu Kaisen resta comunque uno degli anime interessanti da seguire su Crunchyroll.

Dove recuperarlo: Crunchyroll

Rage of Bahamut

Impressionante come studio MAPPA sia responsabile di una buona fetta dei migliori adattamenti moderni (con le dovute eccezioni), e Rage of Bahamut non fa eccezione.

Tratta da “Shingeki no Bahamut”, un gioco di carte collezionabili per Android e iOS, la storia è ambientata nel mondo di Mistarcia. Qui convivono 3 razze diverse, ovvero umani, dei e demoni, coesistendo in un contesto fantasy.

Molti anni prima, una potente entità draconica nota come Bahamut ha rischiato di distruggere il pianeta, venendo però sigillato all’ultimo momento dal potere delle tre razze combinate. Per evitare che il potente mostro si risvegliasse, la chiave del sigillo ha subito una divisione in due parti, la prima delle quali verrà poi affidata agli dei, mentre la seconda ai demoni.

All’inizio delle vicende, però, quella degli dei verrà rubata da un ladro misterioso, mettendo in serio pericolo l’equilibrio precario del regno. Inizia così la sua ricerca disperata da parte di molte personalità all’interno del mondo stesso, chi per provare a difendere il sigillo, chi invece per infrangerlo.

Rage of Bahamut: Genesis
Nonostante ci siano diversi personaggi, quello principale è sicuramente il cacciatore di taglie Favaro Leone, la cui vita verrà completamente stravolta dall’incontro con la donna Amira, la già citata ladra della parte di chiave. Da qui in poi, sarà compito suo trovare un posto all’interno del conflitto, preparandosi all’imminente scontro epocale.

Esistono al momento due serie, ovvero Rage of Bahamut: Genesis e Rage of Bahamut: Virgin Soul, sempre di studio MAPPA. In particolare, Genesis è la prima prodotta, mentre Virgin Soul è il sequel diretto.

Dove recuperarli: Dynit (Genesis), Amazon Prime Video (Virgin Soul)

Ushio e Tora

Classica opera di Kazuhiro Fujita, Ushio e Tora narra delle avventure del giovane Ushio, che a seguito di una sfortunata serie di eventi si troverà davanti al malvagio demone Tora, trafitto da una lancia sacra che ne limita i movimenti.

Il giovane non cede alle tentazioni della creatura e inizialmente si rifiuta di liberarlo, ma la sua aura attrae nelle vicinanze altre creature demoniache, costringendoli ad una temporanea tregua per eliminarli.

Tora chiaramente vorrebbe uccidere Ushio, ma l’utilizzo della lancia sacra trasforma quest’ultimo in un potente samurai, capace di intimorire persino il mostro. Da lì in poi, la serie si concentrerà, oltre che sulle battaglie, sul rapporto tra i due, dipingendo una realtà molto meno scontata sulle origini del demone e della relativa lancia.

Ushio e Tora
Ushio e Tora è sicuramente uno degli shonen classici più famosi, conosciuto ampiamente pure qui in Italia. Ha ricevuto, per quanto riguarda gli adattamenti animati, 11 OVA tra il 1992 e il 1993, oltre ad una vera e propria serie animata di 39 episodi nel 2015.

Dove trovarli: Yamato Video (sia OVA che serie tv)

Yu degli spettri

In ultimo, prendiamo in considerazione Yu degli spettri, il battle shonen creato dall’ormai famoso (per ragioni sia positive che negative) mangaka Yoshihiro Togashi, conosciuto principalmente per Hunter x Hunter.

Il gruppo alleato di Yusuke Urameshi
Durante la storia, il teppista 14enne Yusuke Urameshi si sacrifica per salvare la vita di un bambino, che altrimenti sarebbe stato investito da un veicolo. La sua morte, a quanto pare, giunge inaspettata pure per il regno dei defunti, quindi gli viene concessa una seconda possibilità nel regno dei vivi.

Dopo aver dimostrato la sua purezza d’animo, gli viene affidato dal figlio del re degli spiriti l’incarico di sconfiggere spiriti e demoni malvagi che sempre più stanno affliggendo il mondo dei vivi. Nell’avventura si uniranno a lui anche diversi compagni umani dalla grande potenza spirituale, risultando essere un grande assist per il ragazzo.

Ha ricevuto, tra il 1992 ed il 1995, un adattamento anime di più di 100 episodi, la cui distribuzione in Italia è stata gestita da De Agostini e da Yamato Video.

Dove trovarlo: Yamato Video (come DVD)

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