Yu degli spettri (幽☆遊☆白書 Yu Yu Hakusho) è l’opera che ha consacrato definitivamente Yoshihiro Togashi, autore dell’altrettanto immortale Hunter x Hunter e uno dei più importanti mangaka di questa generazione.

Ancor oggi, a distanza di più di 30 anni dall’inizio della sua pubblicazione, figura tra le migliori serie del genere battle shonen, divenendone anzitempo un cult intramontabile. Pertanto, vi fornirò delle preziose informazioni da conoscere affinché possiate approcciarvi al meglio a quest’opera.

Informazioni generali

L’idea di Togashi dietro alla creazione di quest’opera riguardava la scrittura di una storia che si discostasse da quelle leggere delle prime pubblicazioni.

L’obiettivo era quello di proporre qualcosa di più cupo, legato all’occulto e l’horror, con aggiunta una buona dose di combattimento, molto in voga in quel periodo in cui il battle shonen rifioriva con il successo planetario di Dragon Ball.

Anche se Yu degli Spettri a tutti gli effetti poggiava su queste solide basi, la fase più cupa e violenta inizialmente non sarà molto marcata, venendo esaltata solo dopo qualche volume.

La fase introduttiva, infatti, è caratterizzata da una linea narrativa abbastanza verticale, in cui vengono proposte storie perlopiù autoconclusive. In queste, il protagonista, durante il suo periodo da fantasma, viene coinvolto nella risoluzione di problemi che si intrecciavano tra il mondo degli umani e il mondo degli spiriti.

Il manga

L’originale manga di Yu degli spettri viene rilasciato nel 1990 sulla rivista Weekly Shonen Jump, per poi essere pubblicata in 19 volumi in formato tankobon tra il 1991 e il 1994. Si stima, ad oggi, un totale di vendite di oltre 50 milioni di copie.

La pubblicazione, tuttavia, è stata costellata da varie difficoltà da parte di Togashi, che adottò un modus operandi piuttosto rigido, per la quale si privò molte ore di sonno e ne conseguì uno stato di stress elevato, oltre che vari problemi di salute.

Difatti, originariamente, Togashi avrebbe voluto concludere l’opera un anno prima, durante la fase finale della penultima saga. Questo portò ad una conclusione molto prematura del manga, dalla quale l’autore ne ha tratto grande sollievo.

La serie è edita in italia da Star Comics in due versioni: una versione in formato tankobon in 19 volumi, pubblicata dal 2000 e 2002, e una versione ristampata in formato kanzenban, di 15 volumi, denominata Yu degli Spettri Perfect Edition.

L’anime

Sotto la direzione di Noriyuki Abe, arriva nel 1992 l’adattamento animato, prodotto dallo Studio Pierrot, per un totale di 112 episodi.

Questo adattamento, purché mantenga complessivamente una certa fedeltà, si differenzia in alcuni dettagli di trama e di character design.

Tra i più lampanti vi è l’omissione di alcuni tratti caratteristici del protagonista, come il consumo di alcolici e di fumo, attività che in Giappone sono illegali per i minori di 20 anni.

Lo stesso Studio Pierrot produrrà due film tratti dall’opera, aventi entrambi storie inedite e non canoniche. Il primo, nel 1993, pubblicato in Italia come Yu Yu Hakusho – Il sigillo d’oro, mentre il secondo, nel 1994, pubblicato in Italia come Yu Yu Hakusho – I guerrieri dell’inferno.

Ad oggi, la serie animata è pubblicata sulla piattaforma di streaming Netflix, assieme al primo lungometraggio citato in precedenza.

Si tratta senza ombra di dubbio di uno degli anime più famosi di sempre, per via della sua qualità e sicuramente per essere stato un pezzo di storia.

Trama

Yu degli spettri narra la storia di Yusuke Urameshi, un ragazzo di 14 anni che, a dispetto della sua famigerata fama da teppistello, decide di sacrificarsi per salvare un ragazzino che stava per essere investito da un’auto.

Il fatale gesto del protagonista fu così sorprendente da riuscire a controvertere le previsioni dell’aldilà, che decide dunque di dargli una seconda possibilità. Gli verrà quindi proposto un test che, se superato, gli avrebbe permesso di poter ritornare nel mondo degli umani.

Lungo il suo viaggio, sarà accompagnato da tre preziosissimi compagni: Kuwabara Kazuma, un umano che frequentava il suo stesso liceo, con il quale vi era inizialmente un’efferata rivalità, Hiei e Kurama, appartenenti invece al mondo degli spiriti.

Personaggi

Yusuke Urameshi

Yusuke Urameshi è un ragazzo di 14 anni, la cui reputazione è macchiata dalla sua malsana routine composta da risse stradali, consumo di alcolici e dipendenza dal fumo. Il rapporto che, dunque, intercorre tra lui e la società non è proprio tra i più idilliaci.

Anche tra le mura domestiche non si respira un clima di pace. La madre, single e alcolizzata, pena tra le difficoltà economiche e incita il figlio a trovarsi un’occupazione.

In seguito alla sua morte dopo il tragico incidente, appare inizialmente riluttante all’idea di intraprendere il test propostogli, sfiducioso riguardo alla sua utilità nel ritornare in vita.

Cambierà idea quando, durante la sua veglia funebre, testimonia il malessere dei suoi conoscenti, tra cui la sua compagna Keiko, il suo rivale Kuwabara e il suo preside, Takenaka.

In seguito viene reclutato come detective del mondo degli spiriti, il cui compito è indagare riguardo gli eventi sovrannaturali che connettono il mondo umano con quello dell’aldilà.

La sua mossa caratteristica è la cosiddetta Reigan, chiamato anche Raggio astrale nell’adattamento italiano dell’anime, in cui spara un’aura di energia dall’indice della sua mano destra.

Kuwabara Kazuma

Kuwabara Kazuma, esattamente come Yusuke, è contraddistinto dalla sua fama da attaccabrighe. Purché ne esca sempre sconfitto da ogni confronto, non perde occasione per scontrarsi proprio con Yusuke ogni qualvolta gli capita di incrociarlo.

Dall’aspetto truce non si direbbe, ma è un amante dei gatti, e oltretutto si contraddistingue per gesti altruistici nei confronti dei suoi amici. Oltretutto, va contro i suoi principi rubare.

Dunque, più che essere un teppista, è definibile più come una persona burbera, che appare brusca nei modi ma che cela un animo gentile.

Tant’è che finirà col sviluppare una grande amicizia proprio con Yusuke, accompagnandolo nelle sue missioni.

La sua tecnica caratteristica è il Reiken, o Spada Astrale nell’adattamento italiano, che consiste nella materializzazione di un fascio di energia a forma di spada infuocata.

Kurama

Kurama è il nome del demone volpe che in tempi remoti si contraddistingueva come bandito. Un giorno cadrà vittima di una trappola, infliggendogli danni di un’entità così grave che rischierà di rimanere ucciso. Per recuperare le energie perse, si rifugia nel mondo degli umani e rinasce come Shuichi Minamino.

Il suo intento iniziale era quello di rimanere nel mondo degli umani fintanto che non avesse raccolto sufficiente energia per ritornare nel mondo degli spiriti, ma inaspettatamente sviluppa un forte legame emotivo nei confronti di sua madre, che sfortunatamente cade col tempo gravemente malata.

Ciò lo costringe ad unirsi ad una banda di banditi, composta da Goki e Hiei, per recuperare una preziosa reliquia denominata “ Lo specchio dell’oscurità “, in grado di esprimere un desiderio, al costo della vita del possessore. Questo gruppo viene preso di mira proprio da Yusuke Urameshi durante il suo mandato da detective.

Tuttavia, Kurama esce fuori da questa situazione intricata tradendo il suo gruppo e, attraverso la collaborazione di Yusuke, riesce a salvare sua madre uscendone illeso.

Ciò spinge Kurama ad unirsi a Yusuke per sdebitarsi del suo aiuto.

I suoi poteri demoniaci gli permettono di controllare le piante, sorgente dalla quale materializza la sua arma caratteristica, la Frusta di Rose, ovvero una rosa che lui trasforma in una frusta di spine, capace di tagliare persino l’acciaio.

Hiei

Hiei è uno dei tre demoni, assieme a Goki e Hiei, ad aver preso parte al furto di tre tesori provienienti dal Regno dei Morti.

Tradito dai suoi compagni, Hiei si ritrova da solo e, ostinato a riprendersi gli altri due tesori, prende in ostaggio Keiko, l’amica di infanzia di Yusuke, per riaverli indietro. Oltretutto, attraverso la sua Spada del Demone, le infligge un taglio che la trasformerà in demone, costringendo Yusuke, attraverso l’aiuto di Kurama e Botan, a sconfiggerlo.

A seguito di ciò, verrà punito dal mondo degli spiriti e, in cambio di una riduzione della pena, gli verrà richiesto di aiutare Yusuke in una delle sue missioni. Da quell’evento in poi, la sua indole comincerà a cambiare gradualmente, anteponendo un animo più altruistico.

Una delle sue abilità caratteristiche è quella legata al suo terzo occhio, il cosidetto Occhio malvagio, con cui riesce a controllare mostri di basso livello e umani con scarse capacità parapsicologiche, il tutto attraverso uno sguardo.

Perché approcciarsi all’opera

L’animo della battaglia si unisce all’occulto

Uno dei cardini dell’opera è sicuramente il profondo legame tra il mondo umano e quello degli spiriti, dando particolare enfasi all’occulto in generale.

Questo non solo dà premesse molto particolari all’opera, ma le permette di sviluppare un’atmosfera del tutto unica rispetto ad altre dello stesso genere, che spesso si basano invece sulle solite culture di riferimento e sui relativi stereotipi.

Il vero debutto di Togashi

Per quanto Togashi abbia lavorato anche ad altre opere più piccole in precedenza, Yu degli spettri gli ha permesso di affermarsi a tutti gli effetti come uno dei mangaka più importanti dell’intero settore.

Poter vedere quindi da vicino quale opera gli ha permesso di svettare rispetto a molti colleghi è molto importante per capire il suo percorso artistico.

Può inoltre essere utile per comprendere le basi da cui è partito per sviluppare sue opere successive, quali Hunter X Hunter stesso.

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