Non è una novità che la cultura giapponese è composta da varie sfumature per quanto riguarda il comparto visivo. Ad una sfumatura più leggera e “family friendly”, fatta di vita scolastica ed amicizia, si contrappone un lato più macabro e cruento.

Certi autori nelle loro opere danno sfogo al loro lato più recondito, composto da niente meno che temi forti, mutilazioni e sangue a fiotti. Insomma, temi e immagini adatti solamente ai meno sensibili e a coloro che hanno uno stomaco forte.

Vediamo quindi una per una quali sono secondo noi le migliori opere che fanno uso di queste caratteristiche. Come potete immaginare dalla natura e scene visivamente forti, molti se non quasi tutti questi anime rientrano nel target rivolto agli adulti, definito nei manga come seinen.

Gran parte delle serie che vi proporremo sono presenti su siti web legali di streaming oppure acquistabili su Amazon o dai rivenditori ufficiali che ne possiedono i diritti.

A tal proposito, vi lasciamo un altro articolo che vi indica con precisione dove vedere gli anime, nel caso in cui vogliate capire meglio quali siano le piattaforme migliori e lecite per godersi queste opere.

Baki

Baki, il protagonista dell'anime
Iniziamo con Baki, uno degli anime che vedono come tema principale i combattimenti più famoso ed influente del momento. Nato da un manga di Keisuke Itagaki, è composto da tre stagioni, una delle quali è al momento ancora in corso.

Il protagonista Baki Hanma è un giovane ragazzo che studia e vive sotto insieme alla madre Emi Akezawa, e nel tempo libero si cimenta per divertimento nelle lotte da strada. La sua vita subisce tuttavia un brusco mutamento quando il padre Yujiro, considerato il combattente più forte dell’intero pianeta, assassina improvvisamente Emi.

Da quel momento, il ragazzo si pone un unico obiettivo nella vita quello di diventare sempre più forte per sconfiggere il padre e vendicare la sua perduta figura materna.

L’occasione per conseguire il suo scopo gli si para davanti agli occhi quando viene indetto il torneo di arti marziali più grande di tutti i tempi, dove il vincitore avrà l’onore di combattere contro il leggendario individuo.

Un anime che nelle sue scene di combattimento non disdegna scene di violenza anche gratuita, grazie alle tecniche di arti marziali eseguite dai lottatori che non si fanno scrupoli nell’infliggere ferite gravi ai loro avversari.

Una visione adatta agli appassionati di opere incentrate su combattimenti ed arti marziali conditi con una buona dose di gore. Da sottolineare anche il comparto tecnico definibile eccellente insieme alle musiche, decisamente di nota e memorabili.

Dove recuperarlo: Netflix

Berserk

Gatsu, il protagonista di Berserk
Un’opera che sicuramente non ha bisogno di molte presentazioni. Berserk, la creazione prima del leggendario autore da poco scomparso Kentaro Miura è infatti a mani basse una delle opere più importanti ed influenti dell’intera storia di anime e manga.

Tra la moltitudine di adattamenti e media anime che ne sono stati tratti, andremo oggi ad analizzare la versione del 1997, definibile la migliore. Anche se come sempre raccomandiamo di approcciarsi al manga se interessati a recuperare questa magistrale opera.

La trama vede come protagonista il cavaliere nero Guts, alle prese con una personale e dolorosa vendetta contro gli apostoli, i più potenti demoni del creato, e il suo ormai vecchio amico Grifis, suo ex mentore e salvatore.

La trama, per quanto possa sembrare semplice a prima vista, nasconde una storia ricca di colpi di scena e intrecci tra molti personaggi.

Ovviamente, altrimenti non lo avremmo inserito in questa lista, comprende diverse scene macabre e violente, capaci di farvi rivoltare lo stomaco per la loro brutalità.

I motivi per cui varrebbe la pena recuperarlo sono molteplici, come abbiamo già riportato nella nostra analisi a Berserk. Ma alla fine, se è una delle opere più influenti ed acclamate dell’intera storia e un motivo ci sarà eccome.

Dove recuperarlo: Amazon Prime Video

Black Lagoon

Ravy, la ragazza co protagonista dell'anime
Dal celebre e omonimo manga di Rei Hiroe nasce l’anime di Black Lagoon, opera molto popolare composta due serie entrambe da 12 episodi andate in onda a partire dal 2006.

L’anime inoltre ha una colonna sonora d’eccezione, avvicinandolo molto alle serie che abbiamo consigliato nella lista dei migliori anime musicali.

Rokumo Okajima, il protagonista delle vicende, è un normale impiegato giapponese con una vita monotona e grigia. Il pepe però non tarda ad arrivare nella sua routine quando viene rapito come ostaggio da una misteriosa banda terroristica conosciuta come Lagoon Company.

Rokumo svilupperà ben presto una simpatia per i suoi rapitori, entrando a far parte della loro banda sotto il nome in codice Rock. L’anime si svilupperà così attorno alle missioni che svolgerà per conto della compagnia, accompagnato dall’unica donna del gruppo Ravy, con la quale avrà un rapporto a dir poco burrascoso.

L’opera è molto apprezzata in Giappone e nel resto del mondo, grazie anche ai vari riferimenti ad altre opere all’interno della stessa. Una visione molto accattivante con scene d’azione notevoli ed una colona sonora sempre a tono. Da non perdere.

Dove recuperarlo: Netflix

Claymore

Dall’opera dark fantasy dell’autore Norihiro Yagi nasce Claymore, un anime di 26 episodi dallo studio Madhouse, famoso per altri lavori come Death Note o Nana. L’opera è molto conosciuta ed apprezzata in Giappone e nel resto del mondo, con il manga dal grande successo e l’anime molto discusso ed apprezzato.

In un dettagliato mondo a sfondo medioevale esistono dei mostri chiamati Yoma, che si nutrono di esseri umani e possono anche assumerne le sembianze, minandone la sopravvivenza.

A fronteggiare questo pericolo ci sono però le Claymore, una misteriosa organizzazione composta da sole donne capaci di percepire la presenza dei demoni e capaci di affrontarli con i loro poteri. La protagonista Claire è una di loro, e l’anime narra il suo viaggio insieme a Raki, un ragazzo che lei stessa salva.

La serie ha ricevuto molteplici premi ed è stata molto acclamata, principalmente grazie al dettagliatissimo e ricco mondo in cui è ambientata.

Cavallo di battaglia invece la caratterizzazione ottima e variegata delle eroine protagoniste, tutte diverse e mai ripetitive. Questo ovviamente grazie anche all’ottimo character design dovuto al gran lavoro dello studio di animazione.

Corpse Party

Gli studenti dell'anime mentre seguono il rituale
A differenza di tutti gli altri anime che abbiamo citato ed andremo a citare, Corpse Party è una raccolta di OAV tratti dall’omonima serie videoludica. Quest’opera tuttavia non è molto conosciuta al pubblico, probabilmente a causa delle sue scene pesantemente gore e splatter, difficili da sopportare se non abituati.

La trama vede otto studenti insieme al loro insegnante, che ignari delle conseguenze eseguono un rituale trovato su internet per fare in modo che restino legati per sempre. Come prevedibile, qualcosa va storto e finiscono in una dimensione parallela, all’interno di una scuola tristemente conosciuta per i brutali omicidi avvenuti.

Dovranno così trovare un modo per tornare nel loro mondo girovagando in questo spaventoso edificio in cerca di indizi e fuggendo dai fantasmi che lo abitano, che altre non sono che le persone morte rimaste intrappolate prima di loro.

Come già anticipato, un anime adatto solamente ai più forti di stomaco che non hanno paura di cimentarsi in visioni forti e potenzialmente disturbanti. Se ciò non vi frena e siete alla ricerca di una serie che possa darvi un bel brivido, siete nel posto giusto.

Devilman Crybaby

Akira, protagonista dell'anime, nella forma devilman
Dal genio di Go Nagai nasce Devilman, un manga storico con l’obiettivo dell’autore di discostarsi dai Mecha, protagonisti di ogni sua opera prima di questa. Devilman Crybaby invece è la versione animata creata da Masaaki Yuasa ispirata al manga ma trasposta ai giorni nostri per ringiovanirla e farla sua.

La trama calca le vicende di Akira, un ragazzo gentile e a tratti forse troppo buono, che svolge una vita normale. Questo fino a che il suo migliore amico Ryo lo porta in un’apparentemente lussuriosa e particolare festa, che si rivelerà invece essere un vero e proprio rituale per evocare dei demoni.

A causa di ciò, tutti presenti verranno posseduti, Akira compreso, che riuscirà grazie al suo carattere a controllare questo suo nuovo lato. Nasce così Devilman, un potente ibrido tra uomo e diavolo che a differenza delle apparenze combatte in protezione del genere umano.

Un’opera che rappresenta un’egregia unione di più temi, con scene splatter che vengono però compensate da messaggi positivi e una forte critica alla società umana. Una visione da non farsi sfuggire per nessun motivo.

Dove recuperarlo: Netflix

Dorohedoro

Cayman, il protagonista dell'anime
Dalla bizzarra mente di Q Hayashida nasce Dorohedoro, un manga serializzato a partire nel lontano 1999 adattato poi in anime diversi anni dopo, appena l’anno scorso.

Un’opera controversa a dir poco particolare, che unisce al suo interno molti generi e tematiche. Non è strano infatti assistere durante la sua visione a scene di gran violenza contrapposte a momenti demenziali che sfociano persino nel black humour.

Cayman, l’uomo protagonista della storia, ha perso la memoria e si risveglia con una testa da rettile, senza ricordare perché la possieda e senza sapere dove si trova. Si mette così alla ricerca degli stregoni che vivono nella città di Hole, sfondo delle vicende, per risolvere il mistero legato al suo aspetto, assieme all’amica e compagna Nikaido.

La storia ruota attorno alla ricerca della sua vera identità e al tentativo di riacquistare la memoria, mentre conosce sempre meglio il mondo degli stregoni e scopre segreti che aleggiano attorno al misterioso luogo in cui si trova.

Una visione che vogliamo consigliare a coloro che sono alla ricerca di un’opera completa. Come già detto l’anime è contraddistinto da un alternarsi di scene demenziali e leggere ad altre pesanti e serie. Il tutto accompagnato da un world building e da personaggi caratterizzati con i fiocchi, che difficilmente vi annoieranno.

Genocyber

Una scena di Genocyber che ritrae una figura simile ad un demone
Un’altra serie di OVA, questa volta ispirati dal manga cyberpunk nato dall’estro di Tony Takeazi. Nonostante l’ispirazione, però, la versione animata differisce notevolmente da quella cartacea, rendendoli due prodotti differenti ma uniti dall’incredibile violenza grafica.

Vi basti sapere per giustificare la presenza di quest’opera nella classifica che essa è stata persino criticata per la violenza che contiene, ritenuta eccessiva. È tuttavia una delle poche se non l’unica critica che è stata mossa nei suoi confronti.

La trama, ambientata in un futuro immaginario con uno spiccato stampo cyberpunk, vede le nazioni mondiali unirsi contro la minaccia delle corporazioni private. Il gruppo Kuryu, uno di questi, ha infatti appena scoperto una potentissima arma che ha in piano di sfruttare per piegare i potenti.

Si tratta del Genocyber, un’arma che combina la cibernetica ai poteri psichici. In molti ambiscono al controllo di questo smisurato potere, facendo scoppiare un potente conflitto che potrebbe decimare il genere umano.

Un’opera che si è andata un po’ a perdere nel tempo per quanto riguarda la popolarità, ma che ha molto da offrire, ancora oggi. La sua trama convincente insieme ad un comparto tecnico d’avanguardia per risalire agli anni 90′ gli hanno infatti fatto meritare un posto nei migliori anime sci-fi vintage secondo Comic Book Resources.

Hokuto no Ken

Meglio conosciuto come Ken il Guerriero dal popolo nostrano, Hokuto no Ken è un leggendario manga scritto da Yoshiyuki Okamura e disegnato da Tetsuo Hara di cui difficilmente non avrete mai sentito parlare. Ne è stata tratta una serie animata composta da ben 152 episodi, prodotte dall’altrettanto leggendaria Toei Animation.

In un mondo post apocalittico devastato dalle guerre nucleari, la cattiveria dell’uomo regna sovrana e i sopravvissuti sono organizzati in villaggi. Questi ultimi, costantemente in cerca di riparo dai predoni e dagli elementi atmosferici, vivono una vita all’insegna della sopravvivenza.

Kenshiro, protagonista e maestro della scuola di Hokuto, a differenza delle apparenze è un uomo sensibile e innamorato di una ragazza di nome Julia.

Un giorno però, Shin, un guerriero della scuola rivale di Nanto, lo ferisce gravemente incidendogli sul petto sette cicatrici che ricordano la costellazione del Grande Carro, lasciandolo in fin di vita e rapendo la sua amata.

Da quel momento il suo unico scopo sarà quello di ritrovare la ragazza affrontando tutti i nemici che gli si pareranno davanti, in combattimenti epici che caratterizzano l’anime e l’hanno reso la pietra miliare che è. L’anime sulla carta risulta un poco datato, ma nonostante ciò è ancora pienamente godibile ai giorni nostri.

L’attacco dei Giganti (Shinjeki no Kyojin)

Il gigante colossale in procinto di distruggere le mura.
A mani basse una delle opere più influenti del momento, ora conclusa con il tanto discusso capitolo 139 del manga. Stiamo parlando de L’attacco dei Giganti, conosciuto anche con il titolo originale Shingeki no Kyojin.

L’opera può essere tranquillamente definita come uno dei migliori manga shonen più importanti del nostro ventennio, grazie alle caratteristiche innovative che hanno portato una ventata d’aria fresca in un genere che ormai ripeteva sempre la stessa formula.

La serie è ambientata in un mondo alternativo dove l’umanità ormai decimata si ritrova rinchiusa da tre possenti mura per proteggersi dalla minaccia dei giganti. Il bambino Eren, insieme agli amici Mikasa e Armin, sono da sempre curiosi di scoprire il mondo esterno.

Un giorno però un avvenimento cambia le loro esistenze per sempre, quando da oltre le mura apparve un gigante estremamente più alto del normale che, con un singolo calcio, le mandò in frantumi, facendo entrare i suoi simili e seminando il caos.

L’Attacco dei Giganti, volente o nolente, è un anime che tutti dovrebbero vedere. I personaggi sono tutti estremamente approfonditi, e pochi se non nessuno è noioso o ripetitivo. Eren, infatti, seppur essendo il protagonista si farà più volte rubare la scena da altri personaggi.

Non sarà assente nemmeno l’azione, con combattimenti molto adrenalinici conditi dall’immancabile dose di violenza e gore che contraddistingue questa lista. I giganti, infatti, non si faranno scrupoli a divorare gli esseri umani mentre sono ancora vivi, civili o soldati che siano.

Dove recuperarlo:  Amazon Prime Video, Netflix, VVVVID

Le Bizzarre Avventure di JoJo

Jonathan e Dio in una scena dell'anime
Un’altra opera che qualsiasi appassionato di cultura orientale dovrebbe conoscere. Le Bizzarre Avventure di JoJo è infatti ormai entrato saldamente nella cultura pop anime e manga, ritagliandosi un posto nella loro storia.

Nato dall’estro del maestro Hiroiko Araki, è suddiviso in varie parti con cast e situazioni differenti, al momento 5 con la sesta prossima all’uscita.

La trama racconta le folli e bizzarre gesta della famiglia Joestar, impegnata inizialmente a lottare contro il vampiro Dio Brando e i relativi alleati o nemici che ne seguono l’ideologia. La serie comincia nel lontano XIX secolo con Jonathan, il primo JoJo e continua fino ai giorni nostri.

Peculiarità e fattore accomunante dei protagonisti è il soprannome comune che ciascuno finirà per portare, ovvero JoJo, come suggerisce il titolo. E, come immaginabile che sia, la brutalità dei loro metodi, tutt’altro che leggeri.

Un’opera da non farsi assolutamente sfuggire per diversi motivi. Potremmo partire citando la sua importantissima valenza storica che ha e avrà, passando per i suoi combattimenti eccellenti e finire con il comparto tecnico, costituito da un’animazione eccellente e una colonna sonora memorabile.

Per tutti questi motivi si tratta di una delle migliori serie animate del panorama giapponese, anche per via dell’enorme influenza che il manga ha avuto sugli shonen.

Dove recuperarlo: Crunchyroll, VVVVID, Netflix

Made in Abyss

Riko e Reg, i due protagonisti dell'anime
Un anime molto recente che però è riuscito sin da subito a stupire la community e ritagliarsi un posto nell’immaginario comune. L’opera di Akihito Tsukushi, animata in 13 episodi e diversi film, è infatti nota al pubblico per l’accoppiamento tra temi e scene violente contrapposte alle atmosfere cartoon e bambinesce.

La protagonista Riko, una ragazzina di dodici anni, vive in un orfanotrofio nella città di Orth. La città si sviluppa su un’enorme voragine nel terreno denominata Abisso, sede di magici cimeli che vengono raccolti per essere rivenduti in superficie.

Tuttavia, solo pochissimi esploratori esperti sono tornati in superficie dai più pericolosi e misteriosi strati più bassi, abitati da mostri e creature sconosciute.

Un giorno Riko, mentre è in esplorazione nel primo strato dell’Abisso alla ricerca di cimeli, viene attaccata da una creatura pericolosa, ma viene salvata da Reg, uno strano bambino robotico che diventerà suo grande amico.

L’avventura inizia quando Riko riceve un messaggio proveniente dalle profondità dell’Abisso, che la invita a scendere nei meandri più profondi del luogo. La ragazza, convinta che sia stato spedito da sua madre, esploratrice scomparsa da anni, decide di partire insieme al nuovo compagno.

Se siete alla ricerca di un anime a stampo fantasy con le tipiche ambientazioni del caso ma accompagnato dalle atmosfere cupe e violente che fanno da padrone a questa lista, ecco a voi il vostro candidato.

Se poi ci aggiungiamo una trama ricca di colpi di scena per quanto semplice e accompagnata da una regia d’eccezione, otteniamo un prodotto atipico ma che sicuramente vi saprà conquistare.

Dove recuperarlo: Netflix, VVVVID

Parasyte

Shinichi insieme al parassita che alberga nella sua mano
Tratto dall’omonimo e storico manga di Hitoshi Iwaaki uscito nel 1988 e animato dal già citato studio MadHouse, Parasite (in originale Kiseiju) vede come protagonista Shinichi Izumi, un normalissimo ragazzo di 17 anni giapponese.

La sua vita proseguirà tranquilla finché una notte dei misteriosi alieni parassiti inizieranno un’invasione su larga scala della Terra, con lo scopo di conquistare il genere umano controllandone il cervello come dei parassiti.

Shinichi riesce tuttavia per un colpo di fortuna a salvarsi grazie agli auricolari che indossava, impendendo al parassita di entrargli nel cranio e costringendolo ad entrare d’emergenza nella sua mano destra per evitare la morte.

Mantenendo così le sue sembianze umane, il ragazzo verrà visto come cibo dagli altri alieni, iniziando una perpetua lotta per la sua sopravvivenza.

Lo studio d’animazione ha svolto un eccellente lavoro di svecchiamento nei confronti dell’opera originale, trasponendola ai giorni nostri e rendendola più appetibile ad un pubblico odierno.

Kiseiju presenta una trama veramente originale e alternativa. Questo è infatti uno dei punti di forza di questo anime, che di certo saprà convincervi. Per non parlare dell’eccellente colonna sonora e animazioni che potranno solo che migliorare il tutto.

Dove recuperarlo: VVVVID

Vinland Saga

Thorfinn, protagonista dell'anime
Tratto dal celebre manga record di incassi di Makoto YukimuraVinland Saga è un anime che vi consigliamo caldamente se apprezzate gli anime di guerra. Si basa infatti sulle gesta belliche dei Vichinghi nel XI secolo.

Le vicende calcano le gesta del protagonista Thorfinn, un bambino di sei anni all’inizio della storia, che vive nello sfondo di un mondo barbaro all’insegna della guerra.

La storia prenderà il via quando il ragazzo dovrà assistere alla morte del padre Thors, di cui era stata ordinata l’uccisione dal paese per crimini contro lo stesso. Questo darà inizio alla sua sete di vendetta.

Inizia così l’epica storia dell’anime, che intreccia egregiamente eventi di storia realmente accaduti a personaggi scritti altrettanto egregiamente. Tutti aspetti che, assieme al lato tecnico sopraffino, lo hanno portato a conquistarsi una grande fetta di fan, oltre a trasformarlo in una delle serie animate più apprezzate degli ultimi anni.

Dove recuperarlo: Amazon Prime Video

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