Partito come sito di fansub nel 2006, Crunchyroll ha pian piano ottenuto sempre più affezionati negli anni. Ormai il sito è uno dei colossi e capisaldi dello streaming legale di anime in occidente, con i suoi 100 milioni di utenti registrati. Con l’ampio catalogo a sua disposizione però, non tutto è oro ciò che luccica. In questo articolo vi elencheremo quindi i migliori anime che potrete trovare sulla piattaforma.
Se dovessimo trovare l’opera più pop tra tutto il panorama anime/manga al primo posto ci starebbe sicuramente Le bizzarre avventure di JoJo. L’opera creata da Hiroiko Araki nel 1987 non si appresta ancora a fermarsi, e come gli anni e gli stili di vita evolvono, anche JoJo negli anni lo ha fatto. Araki l’ha suddivisa in diverse parti, ognuna delle quali completamente diversa dalle altre, lasciandoci sempre un senso di freschezza e non stuccando mai.
È difficile spiegare a grandi linee JoJo, dato che ogni parte ha una trama a sé e non sono molto collegate. La storia in generale segue le vicende della casata Joestar e della loro lotta contro nemici temibili, tra cui principalmente Dio Brando, nel corso dei secoli. La primissima serie infatti è ambientata durante il XIX secolo, fino ad arrivare ai giorni nostri con quella attualmente ancora in corso, Parte 8.
Se cercate un grande Battle Shonen, con scene e personaggi memorabili, di sicuro JoJo può fare al caso vostro. Le varie frasi iconiche, così come le pose riusciranno a conquistarvi con la loro irriverenza, che permea un po’ tutta la serie.
Non saranno presenti però solo pop e citazioni, ma anche combattimenti altamente strategici dove difficilmente vince chi all’ultimo mostra una nuova tecnica vincente.
Tutti gli scontri sono permeati da una tatticità senza pari, grazie anche all’invenzione degli Stand a partire dalla terza serie, che coi loro poteri bizzarri sapranno dare quel tocco in più agli scontri.
Attualmente la trasposizione anime dell’opera è arrivata fino alla Parte 5 – Vento Aureo, con la sesta annunciata da poco. Su Crunchyroll potrete trovarle tutte disponibili.
Se avete apprezzato JoJo e volete recuperare altri capolavori del genere vi consigliamo il nostro articolo sui migliori anime di combattimento o i nostri consigli su quali anime vedere.
Dragon Quest: The adventure of Dai (2020)
Uno dei brand più famosi in giappone è sicuramente Dragon Quest. La famosa serie di videogiochi arrivata da poco all’undicesimo capitolo, ha una grande fetta di appassionati nipponici, tanto che molti prendono dei giorni liberi da lavoro quando un nuovo capitolo esce. Data l’enorme popolarità, non c’è da stupirsi che dal brand siano nati vari progetti di altra natura, tra i quali anche manga ed anime. Tra i manga più famosi di Dragon Quest spiccano L’emblema di Roto e appunto L’avventura di Dai.
L’opera ha ricevuto ovviamente anche un adattamento animato, precisamente nel 1991, con alcune incongruenze rispetto al manga da cui aveva avuto origine. In nostro soccorso però è arrivata la nuova serie animata. Uscita proprio nel 2020 e prodotta da Toei animation in uno stile ibrido tra 2D e modelli CGI, dovrebbe essere un rifacimento molto più fedele al manga originale.
Il protagonista di questa storia è Dai, un giovane ragazzo che vive col nonno adottivo Brass in un’isola interamente abitata da mostri. Essi vi si trasferirono dopo che vennero liberati dal controllo del Re Demone Hadler, dopo che lo stesso perì in battaglia. Essendo stato cresciuto da Brass con il suo migliore amico, il mostro Gome, Dai è cresciuto sognando sempre di diventare un eroe.
L’inaspettato arrivo del prode guerriero Aban, che si offre di istruirlo, unito alla rinascita di Hadler daranno occasione a Dai di trasformare il suo sogno in realtà. Inizierà così una grande avventurà che lo porteranno ad incontrare fedeli compagni ma anche agguerriti nemici.
Mob Psycho 100
Prima di scrivere One Punch Man e fare un enorme successo abbracciando il pubblico mainstream, ONE lo scrittore dietro i web manga, creò anche un’altra grande opera. Mob Psycho 100 per l’appunto.
L’omonimo anime è trasposto dallo Studio Bones, in due spettacolari stagioni. Le vicende seguono Shigeo Kegayama, un ragazzino delle medie che viene soprannominato dai più col nome di Mob. Anche se non è un ragazzo appariscente, tutt’altro, è dotato di un grande potere esper.
Il ragazzo fa parte di un’agenzia spiritica gestita da Regen Arataka. Regen è per lo più un ciarlatano che cerca di truffare i clienti in ogni modo possibile e chiama Mob solo se ha effettivamente a che fare con uno spirito. Il truffatore però tiene al ragazzo, e lo considera suo allievo. Più Mob cresce però, più i suoi poteri diventano potenti e pericolosi, tanto che cerca di vivere una vita quanto più normale possibile per non rischiare di perdere il controllo.
Mob Psycho 100 possiamo definirlo il predecessore spirituale di OPM. Il protagonista è assolutamente fuori scala rispetto al mondo che lo circonda, cercando però di essere quanto più normale e blando possibile nella vita di tutti i giorni. A fare contorno a questa divertente storia a tratti parodistica sono le spettacolari animazioni, che non fanno che aumentare la spettacolarità di queste battaglie esper all’ultimo sangue.
Demon Slayer
Cosa succede se prendi il giappone degli anni ’20, i demoni, il tutto in salsa tipicamente battle shoneniana? Semplice, ottieni semplicemente Demon Slayer, il manga in vetta a tutte le classifiche attuali. L’opera creata da Koyoharu Gotoge in 23 volumi per Weekly Shonen Jump, è stata animata in una serie da 26 episodi e poi successivamente in un film, che ha sbancato al botteghino divenendo il film animato con più incassi in giappone.
Siamo in Giappone, nel periodo Taisho. Tanjiro è il primogenito di una numerosa famiglia, ma orfana del padre. Tocca a lui quindi badare alle sue sorelle e fare le veci del padre. Un giorno, mentre era andato al villaggio per vendere il carbone, torna a casa con un inquietante scenario ad attenderlo.
La madre e tutti i componenti della famiglia sono stati massacrati, ad eccezione della sorella minore Nezuko. A fare questo è stato un demone, il quale ha trasformato anche la sorellina in uno della loro specie. La ragazzina però non ha perso la sua umanità ed ha ancora un pensiero proprio.
Parte così il viaggio di Tanjiro per trovare una cura che possa far tornare sua sorella di nuovo umana, impedendo che la stessa tragedia possa accadere a qualcun altro.
La fama di Demon Slayer si deve tanto alla sua controparte anime, prodotta magistralmente da UFO Table (famosi per le serie su Fate/Stay). Lo studio ha completamente dato nuovo pacing alle scene, caricandole di una nuova linfa. Questo fa si che le scene più coincitanti abbiano grande impatto nello spettatore, lasciandovi un ricordo indelebile.
Le animazioni durante i combattimenti poi, non fanno che accentuarli positivamente, con gli effetti delle varie abilità eseguiti magistralmente.
Se cercate un battle shonen dal gusto classico, con combattimenti mozzafiato e grandi emozioni, Demon Slayer potrà fare al caso vostro.
Hunter x Hunter (2011)
Nato dalla geniale e a tratti pigra mente di Yoshihiro Togashi, Hunter x Hunter è una delle punte di diamante nel panorama shonen in toto. Il manga in corso dal 1998 su Weekly Shonen Jump non si appresta a raggiungere una fine, ma questo non ci demoralizza. In tutti questi anni fatti principalmente da pause, l’opera non ne ha risentito minimamente sulla qualità infatti.
Il manga è stato trasposto inizialmente in una prima serie anime nel 1999 in 62 episodi, prodotta Nippon Animation per Fuji TV. Purtroppo però fu interrotta e mai più continuata, lasciando la serie senza un adattamento fino però al 2011. Questa seconda serie prodotta dalla MadHouse in 148 episodi, ricalca con uno stile tutto moderno la quasi totalità della storia del manga.
L’opera è ambientata in un mondo alternativo. Gon Freecss è un bambino di 12 anni che vive sull’ Isola Balena con sua zia, Mito. Il bambino vive da sempre a contatto con la natura ed ha sviluppato dei sensi ed una agilità superiori alla media. Un giorno arriva sull’isola Kaito, un Hunter professionista.
Egli gli rivelerà che il padre Ging, che non ha mai conosciuto, è ancora vivo ed anzi è uno dei più famosi e forti Hunter del globo.
Gon deciderà quindi di diventare un Hunter lui stesso per inseguire il padre e rincontrarlo, lasciando quindi l’isola per partecipare all’esame di selezione.
Il ragazzino conoscerà e stringerà forti legami di amicizia con altrettanti aspiranti Hunter come lui, come Leorio, Kurapika e Killua, ognuno di loro con suoi scopi e motivazioni che man mano verranno spiegati durante l’opera.
Hunter x Hunter, così come JoJo, non è il classico battle shonen. Già a partire dalla prima saga, cioè quella dell’Esame di selezione, si può notare un riguardo particolare alla tatticità e alle strategie.
Nessun personaggio, neanche quelli più forti, si sognerebbe mai di lanciarsi a capofitto contro un nemico, anzi lo analizza e squadra per prima cosa, cercando punti deboli e aperture.
Andando avanti con la storia, il worldbuilding verrà espanso sempre di più, con aggiunte che non hanno mai la sensazione di forzature ma quanto più naturale evoluzione della storia e dei personaggi.
Mushi-shi
Mushi-shi è prima di tutto un manga di dieci volumi di Yuki Urushibara pubblicata sulla rivista Afternoon di Kodansha. L’opera, che ha vinto diversi premi, nel 2005 ebbe una trasposizione animata da parte dello studio Artland in 26 episodi.
Mushi-shi è composto da una serie di episodi auto-conclusivi, che vedono il protagonista Ginko entrare in contatto in un caso sconvolgente con i Mushi.
Essi sono esseri viventi, a metà tra il mitologico e l’animale, né buoni né cattivi. La convivenza tra uomo e Mushi porterà a volte tutta una serie di problemi a cui Ginko dovrà porre rimedio, essendo lui stesso un cacciatore di questi esseri, un Mushi-shi.
L’unico personaggio cardine è Ginko stesso quindi, che porta sulle spalle il peso di una amnesia che nasconde la sua fanciullezza. Vaga inoltre per il Giappone in cerca di nuovi casi, senza essere in grado di fermarsi a lungo in un posto per via della sua natura di attirare i Mushi a sé.
Mushi-shi non è il solito anime frenetico ricco di azione, tutt’altro. Il ritmo della narrazione è lento, si prende il suo tempo. In ogni caso Ginko si concentrerà a parlare sia con le varie persone a cui sono legate le determinate problematiche, sia ad interagire col Mushi di turno.
Interagire, appunto, più che cacciare proprio perché Ginko può essere definito più uno studioso di Mushi. Difficilmente il protagonista ricorrerà alla violenza, anzi cercherà sempre una soluzione pacifica tra ambo le parti. Nella vita però si sa, non tutto finisce bene.
Non saranno rari i casi in cui Ginko non riuscirà a venire a capo ad un compromesso tra ambo le parti, non avendo così un lieto fine per ogni storia.
Jujutsu Kaisen
Tra le nuove rivelazioni di questi ultimi anni spicca Jujutsu Kaisen, manga shonen di Gege Akutami e pubblicato su Weekly Shonen Jump. Ultimamente il manga è in vetta alle classifiche ed è sempre tra i top 3 dei manga più venduti ogni mese, superando i 25 milioni di copie a Gennaio 2021.
La trasposizione anime è stata affidata allo studio MAPPA (Attacco dei Giganti stagione 4), con spettacolari scene sakuga nei combattimenti.
La trama segue le vicende di Yuji Itadori, uno studente di liceo che vive a Sendai col nonno. Yuji non è un ragazzo normale, la sua forza fuori dal comune e la sua atleticità lo rendo un ragazzo particolare. Nonostante ciò, rifiuta le avance del club sportivo per unisi a quello dell’occulto, sua vera passione.
Il nonno di Yuji, malato, sul letto di morte lo esorterà ad aiutare sempre gli altri, lasciandolo così con questo suo ultimo desiderio. Dopo la morte del nonno, incontra Megumi Fushiguro, uno stregone che lo informa dell’esistenza di un talismano maledetto di alto livello nella scuola frequentata da Yuji.
I talismani non sono nient’altro che ricettacoli di aura malvagia e i suoi amici del club dell’occulto, in possesso del talismano, aprono il sigillo posto su di esso e attraggono tutte le maledizioni della scuola su di loro.
Raggiunta la scuola ma incapace di sconfiggere le maledizioni, Yuji ingoia il talismano a forma di dito per proteggere Megumi e i suoi amici, diventando l’ospite di Ryomen Sukuna, uno spirito molto potente.
Nonostante sia posseduto, Yuji è ancora in grado di mantenere il controllo del suo corpo. In quanto maledizione, Yuji sarebbe dovuto essere giustiziato, ma grazie a Gojo Satoru, uno degli stregoni più potenti della Scuola delle arti occulte di Tokyo, i piani alti del mondo della stregoneria acconsentono a rimandare l’esecuzione.
Yuji non dovrà far altro che assorbire tutti gli altri frammenti di Sukuna, così da poterlo esorcizzare definitivamente.
Se questa introduzione all’anime ha colto il vostro interesse e volete saperne di più sui personaggi di Jujutsu Kaisen vi consigliato di dare un occhiata al nostro articolo in proposito.
Mobile Suit Gundam : Iron-Blooded Orphans
Mobile Suit Gundam: Iron-Blooded Orphans è un anime mecha del 2015 prodotto da Sunrise. È il quarantacinquesimo componente del più vasto franchise Gundam. Diretta da Tatsuyuki Nagai e scritta da Mari Odaka, già famosi per Toradora! e Anohana, hanno reso la serie una delle più famose del brand e con un grande pubblico composto principalmente da nuovi spettatori, quasi come fu per Gundam Seed. È composta da 25 episodi e da ben due stagioni.
Siamo nel Post Disaster 323, sono passati trecento anni dalla guerra nota come Calamity War, un grande conflitto tra Terra e Marte. Il pianeta rosso è stato terraformato e colonizzato dall’uomo, ma i marziani combattono da sempre per la libertà dal governo terrestre.
Il protagonista è un orfano chiamato Mikazuki Augus, che fa parte di un gruppo composto da ragazzi come lui che lavorano per la compagnia di sicurezza privata CGS – Chryse Guard Security.
Ai membri della CGS viene assegnato il compito di proteggere e scortare Kudelia Aina Bernstein, figlia del Primo Ministro di Chryse, intenzionata a viaggiare verso la Terra e chiedere ai governi di rendere la sua nazione indipendente.
I ragazzi che sono da sempre quasi schiavizzati dalla compagnia, approfitteranno di questa situazione per ammutinarsi. Guidati dal loro leader Orga, si impossesseranno del Barbatos, un Gundam in disuso della Calamity War. Sarà proprio Mikazuki a pilotarlo, data la sua natura impulsiva e istintiva, seguendo le direttive dell’amico nonché capo Orga.
Un design mecha eccezionale, condito da intrighi politici e drama. Come quasi ogni serie Gundam anche IBO è una garanzia, che saprà appassionare anche chi non è fan dei robot.
Inoltre se siete appassionati del genere e volete trovarne altri da guardare vi consigliamo il nostro articolo sui migliori anime a tema mecha.
Naruto
Naruto è un manga shonen di Masashi Kishimoto del 1999 e pubblicato su Weekly Shonen Jump. Insieme a One Piece e Bleach faceva parte dei Big 3 di Jump, ovvero i più famosi per vendite e pubblico della rivista di Shueisha. Il manga infatti ha proseguito per ben 15 anni di serializzazione e con ben 72 volumi.
Una prima serie anime con titolo omonimo venne pubblicata a partire dal 2002 su TV Tokyo e prodotta dallo studio Pierrot. Essa si basa sui primi 27 volumi del manga, mentre il resto nelle adattato nella successiva e ultima serie Naruto Shippuden.
La serie è ambientata in un mondo fittizio, dove ninja e arti magiche si fondono a scenari quasi cyberpunk. Essa segue le vicende di Naruto Uzumaki, un ragazzo di dodici anni. Fin da piccolo viene da sempre ostracizzato da tutti i membri del villaggio in cui vive, Konoha.
Questo è a causa di un disastro avvenuto dodici anni prima, dove il villaggio venne attaccato da un demone chiamato Volpe a nove code. Per salvare gli abitanti l’Hokage, il leader nonchè capo del villaggio, si sacrifico e sigillò lo spirito del demone all’interno di Naruto, al tempo un infante.
Il ragazzo quindi vive da solo e combina sempre marachelle, un po’ per attirare l’attenzione verso di sé e un po’ per vendicarsi dei torti che subisce quotidianamente. L’unica figura amica e quasi paterna è il suo maestro, Iruka, sempre pronto a rimproverarlo.
Con la promozione del ragazzo all’accademia ninja, Naruto verrà inserito in un gruppo composto da tre persone ed affidato ad un nuovo maestro. Inizierà da qui il suo viaggio per rincorrere il suo sogno, diventare Hokage ed essere accettato da tutti.
Naruto si distinse già al tempo per l’evidente differenza con gli altri battle shonen del periodo, precedenti e non. La sua peculiarità infatti è quella di dipingere il protagonista non più come un salvatore giusto e imponente, come faceva per esempio Hokuto no Ken, ma come un inetto.
Naruto nel corso della serie dovrà infatti sudare e lottare per diventare man man sempre più forte, con niente (o quasi) regalato.
Altra grande peculiarità è la coralità dell’opera, dove ogni personaggio secondario non è mai inutile o superfluo, ma anzi hanno quasi lo stesso screentime del protagonista.
The Quintessential Quintuplets
The Quintessential Quintuplets è un manga shonen di Negi Haruba sulle pagine di Weekly Shonen Jump a partire dal 2017. La serie è stata subito un successo, entrato quinto come best selling manga nel 2019 e terzo nelle vendite della prima metà del 2020. Ha vinto inoltre al Kodansha manga award come miglior shonen.
L’omonimo anime è stato realizzato dalla Tezuka Production nel 2019, a seguire con una seconda serie prodotta da Bibury Animation Studios.
Futaro Uesugi è un ragazzo che prende sempre voti altissimi a scuola. Il ragazzo però non è molto socievole e ancor più importante, la sua famiglia non ha una buona condizione economica. Un giorno quindi riesce ad essere assunto da una ricca famiglia appena trasferita in città come tutor per la loro figlia.
Futaro scopre che la sua allieva non è nient’altro che Itsuki Nakano, una sua compagna di classe.
Dopo averle fatto una pessima prima impressione, il ragazzo cerca di impegnarsi seriamente su questo suo lavoro. Una cosa inaspettata lo aspetta, dovrà fare da tutor non solo a Itsuki ma ad anche tutte le altre sue sorelle gemelle. Man mano che le aiuterà a superare gli esami scolastici, Futaro comincerà a stringere forti legami con ognuna di esse.
Se cercate un’ottima commedia romantica o un anime sentimentale con un pizzico di harem, The Quintessential Quintuplets potrà fare per voi. Il pregio di quest’anime è che pur appartenente ad un genere di solito ricco di fan service, la quantità presente qui è molto tollerabile, non andando mai a dar fastidio.
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