In parallelo agli Ilvg Awards, che eleggeranno il gioco dell’anno dell’utenza, i redattori di I Love Videogames hanno deciso di preparare degli articoli più personali a proposito del loro 2015 videoludico.
Il mio 2015  videoludico si è composto, in totale, di 92 titoli: di questi circa un’ottantina mi hanno visto arrivare al termine dell’avventura e dei titoli di coda (laddove presenti), mentre altri hanno dovuto farsi da parte per “questioni burocratiche” (ovvero scrivere articoli per il sito riguardanti altri giochi).
Tra questi, ben pochi rientrano nella categoria Home Console: non stupitevi quindi se tra le dieci posizioni, troverete praticamente solo titoli di cui vi ho già parlato nel corso del 2015 e tanti grossi, forse anche troppo, assenti.
Ho deciso come per le altre due classifiche, di includere (a malincuore) solo titoli di cui ho portato a termine la campagna principale, o su cui ho passato un buon quantitativo d’ore in grado da potermi fare un giudizio. Non voglio prendere in giro nessuno e probabilmente se avessi avuto tempo per giocare l’iperbolico numero di Open World usciti nello scorso anno, metà della classifica sarebbe stata diversa. Purtroppo le giornate son composte da ventiquattro ore e non posso passarle tutte con un joypad in mano. Quindi bando alle ciance e diamo il via alla Top 10 Home Console 2015.
Posizione Bonus: La Pila della Vergogna
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Se è vero che ho iniziato almeno novantadue titoli nello scorso anno, è anche vero che da bravo stronzo come buon proposito per il 2015, mi ero ripromesso di comprare al day one solo giochi che avrei effettivamente giocato, dopo aver accumulato una pila alta quasi un metro nel 2014  di titoli nemmeno inseriti nella console. Manco a dirlo, ora la pila sfiora il metro e cinquanta, escludendo quei giochi arraffati digitalmente coi saldi. E così ho voluto inaugurare la mia Top 10 Home Console con un elenco dei giochi che ho comprato (spesso al Day One) e che dovrò giocare prima o poi. Sperando che  nel 2016 rispetti  il mio buon proposito.
La Pila della Vergogna (come l’ha soprannominata Giacomo) si apre con Xenoblade Chronicles X, che svetta con la sua limited edition sopra gli altri titoli e a cui mi piacerebbe giocare prima di tirare le cuoia, ma effettivamente per iniziare il capitolo Wii mi ci sono voluti 4 anni, quindi mi deprimo al solo pensiero (ah sì, ad inizio autunno ho vinto il porting per New 3DS, indovinate dove è finito). Sotto  il capolavoro di Monolith, trovano spazio Tales of Zestiria (preso in limited), Metal Gear Solid V (regalato per il compleanno e che si aggiunge ai capitoli dal 2 al 4), Fallout 4 e quattro titoli Xbox One (tra cui Rare Replay) che per colpa dei Bresciani diventati tutto d’un tratto boxari sono costretto a trascinarmi anche per quest’anno, sulla pila digitale spiccano Disgaea 5 e Omega Quintet. Certo, se non avessi passato 25 ore a godere del trash di Godzilla, probabilmente almeno uno di questi l’avrei potuto giocare, ma prima il dovere…


Decimo posto: Tearaway Avventure di Carta
Diciamolo subito, sebbene abbia ri-Amato Tearaway in questa sua nuova versione, fino a Sabato scorso l’avrei voluto menzionare solo come posizione bonus. Perchè? Perchè Tearaway: Il Messaggero di Carta era nella mia Top 10 Portable 2013. E come ho fatto nella classifica digitale con Bastion, e in quella portatile di quest’anno con Majora’s Mask 3D, non inserisco mai in posizioni classificate titoli che ho già “premiato” o che  non abbia giocato per la prima volta nell’anno corrente. Perchè allora Avventure di Carta è l’eccezione? Perchè per una serie di sfortunati eventi si è liberato un posto in classifica e nessun altro titolo casalingo mi ha segnato tanto da guadagnarsi una posizione. E principalmente perchè Super Mario Maker spinge giustamente sull’editor e non su una campagna vera e propria quindi Atoi gli ruba la sedia.

 

Tra l’altro vogliamo parlare di come l’abbia gestito male nuovamente dal punto di vista commerciale Sony? Non memore dell’insuccesso di uno dei migliori giochi PlayStation Vita, avevo grandi speranze che su PlayStation 4 avrebbe venduto di più. Invece, non è stato spinto per nulla, la limited non è arrivata da noi (costringendo gli impavidi a comprarla dalla Spagna) e  il titolo ora si trova a 20 euro sia in digitale che in retail.

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Complimentoni!

C’è un messaggio per te nascosto nella recensione.


Nono posto: Mad Max
Il 2015 è stato anche l’anno del ritorno al cinema per George Miller e il suo Mad Max, grazie all’ottimo Fury Road. Avalanche Studios ha avuto l’arduo compito di portare le atmosfere del film su console a due giorni dall’uscita di Metal Gear Solid V. E indovinate chi si è perso nel deserto per circa quaranta ore lo scorso Settembre? Mad Max non è perfetto e soffre di una ripetitività di gameplay e di sottoquest, però riesce ad intrattenere e a regalare le stesse identiche atmosfere Milleriane. Un titolo che sono contento di aver curato e spolpato, e nel quale mi è piaciuto perdere diverse ore a cavalcare tempeste e giocare coi filtri della modalità Foto. Ottimo per gli amanti della serie, un po’ meno per gli altri.

Leggi prima che il Grande Bianco ti colga impreparato.


 

Ottavo posto: Disney Infinity 3.0 (w/ Play Set Inside Out)
È la prima volta che inserisco Disney Infinity in una delle classifiche di fine anno,  e quale momento migliore se non con la versione 3.0, dedicata principalmente ad uno dei miei amori di sempre? Dopo  disney e Marvel, ad unirsi all’esercito di statuine che minacciano il mio portafogli arriva l’intero cast di Star Wars. Disney Infinity 3.0 fa tesoro delle critiche degli scorsi anni e propone un gameplay più vario  e divertente. Mi sono sentito quasi in dovere morale di inserirlo in classifica soprattutto per il PlaySet dedicato ad Inside Out, che reputo il miglior “dlc” della serie perchè l’unico a proporre qualcosa di diverso dalla formula open world abusata negli altri.

Altro che piattaforma di streaming, piattaforma di gioco.


 

Settimo posto: Star Wars Battlefront
Che il 2015  sia stato l’anno di Star Wars ormai dovrebbe essere chiaro a tutti, che la saga stellare sia tra le mie preferite di sempre pure, che abbia bramato il nuovo Battlefront fin dall’annuncio, forse un po’ meno. Chi mi conosce sa che non sono a mio agio ne con la maggior parte degli spara-tutto in prima persona, ne con quelli strettamente competitivi (anche se questa classifica sembra smentirmi a pieno), ci voleva il ritorno di Battlefront e la possibilità di passare in terza persona per farmi scendere su Hoth , Endor e  Tatooine a sparare solamente online con altri infognati di Guerre Stellari. Plauso anche a Dice che non l’ha reso un FPS tecnico, così i nabbi come me hanno potuto divertirsi ammazzando i propri simili. Probabilmente se non l’avessi pagato poco, e non fossi così fan di Star Wars, non sarebbe entrato in classifica, ma in un universo alternativo piovono ciambelle quindi…

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Con la mia mira sarei un perfetto Stormtrooper


Sesto posto: Transformers Devastation
Pare che il mio 2015 sia stato all’insegna dei tie- in,  ed anche la sesta posizione è occupata da una delle serie che più seguo con piacere: Transformers. Ben distanti dagli Autobot dei film di Michael Bay,  la squadra di Optimus torna a sfrecciare su console per cortesia di Platinum Games: Transformers Devastation ha un ottimo gameplay (simile per molti versi a quello di Bayonetta) affiancato da un cell-shading riuscito e dalla quasi totale assenza di titoli puramente action quest’anno. Prima dell’uscita, c’era la paura il titolo sarebbe entrato nei giochi brutti su licenza di Platinum (tipo Korra nel 2014) invece  mi ha saputo piacevolmente intrattenere per quel poco tempo necessario a finirlo. Ed ora non vedo l’ora il nuovo gioco sulle Tartarughe Ninja si mostri in un trailer.

 

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Nel mentre magari diamo una conclusione alla trilogia di HighMoonStudios… No, vero?

 

 

Sentiti un po’ un camion leggendo la Recensione

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