Recensione Disney Infinity 3.0

Tanto tempo fa (Settembre 2013) in una galassia lontana lontana (pianeta Terra), The Walt Disney Company pubblicò il primo capitolo del Toy-Box definitivo il cui unico limite era l’immaginazione: unendo ai tempi solo i franchise Disney e Pixar, portò nelle case degli appassionati dei film d’animazione e di milioni di bambini delle statuine raffiguranti tra le altre Sulley, Jack Sparrow, Mr. Incredibile e Topolino Apprendista Stregone. In una sequela di successo da far invidia alla controparte di Activision (fino ad allora unici esponenti sul mercato dei Toys to Life) lo scorso anno Disney Infinity si aggiornò alla versione 2.0, introducendo oltre nuovi personaggi Disney, una valanga di super eroi (e super cattivi) Marvel, e migliorando ulteriormente il gameplay del titolo da salotto. Era logico pensare che nel terzo capitolo, arrivato sugli scaffali lo scorso 27 Agosto, si sarebbe unita l’ultima grande IP della casa di Topolino: l’universo di Star Wars, che quest’anno tornerà alla ribalta sia nei cinema il 16 Dicembre, che su console il 19 Novembre con il nuovo capitolo di Battlefront.
Disney Infinity 3.0 porta con se numerose novità, oltre alle immancabili statuine e playset aggiuntivi (vi parleremo presto in separata sede di quello dedicato ad Inside Out), e dopo un viaggio approfondito della nuova Toy-Box e aver spulciato come si deve lo Starter Pack di questa nuova versione, siamo pronti a parlarvene come di consueto.

Versione Testata: PlayStation 4

Benvenuti in famiglia
Con Disney Infinity 3.0, Avalanche Software è voluta venire incontro alle numerose critiche fatte dai giocatori più “grandicelli” e offrire un gameplay ancora più vario e completo: per farlo, ha chiamato in assistenza diversi team, ognuno dei quali specializzato in un campo preciso da migliorare nelle nuove meccaniche di 3.0. Il team di sviluppo si allarga grazie alle collaborazioni di Ninja Theory (Enslaved, DmC, Hellblade), Sumo Digital (Sonic & Sega All-Star Racing, Little Big Planet 3), Studio Gobo (che collaborano con Avalanche fin dal primo capitolo) e United Front Games (Sleeping Dogs, Tomb Raider:Definitive Edition) e migliora tanti piccoli difetti evidenziati da critica e pubblico negli scorsi anni. A partire da un rinnovato sistema di combattimento (che analizzeremo più nel dettaglio più avanti nella sezione dedicata al Crepuscolo della Repubblica) a delle nuove meccaniche di guida, il gameplay di 3.0 si rinnova ulteriormente, ampliando le già molteplici possibilità dei primi due capitoli.
Tra queste migliorie, quella che spicca di più è sicuramente il sistema di combattimento con le spade ideato da Ninja Theory, che ad un primo sguardo potrebbe parere esclusivo solo dei personaggi di Star Wars, ma che assegnando un’arma bianca ad una delle statuine Disney lo trasformerà prontamente in un Cavaliere Jedi (senza Forza però).
Tutte le miniature delle prime due edizioni e i dischi speciali potranno essere utilizzate nella Toy Box e nei livelli dell’editor, eccezion fatta per i dischi blu (i minigiochi della 2.0) che sbloccheranno solamente strumenti per la Scatola dei Giochi ma non saranno più giocabili (niente paura, sono stati adeguatamente sostituiti- ma ci arriveremo a tempo debito) e per ovviamente i vecchi play set che sbloccheranno la collezione relativa al mondo di appartenenza, ma che non potranno essere riaffrontati. Il portale di Disney Infinity 3.0 è invece identico al passato (attacco USB compreso) e compatibile con tutte le versioni, a patto di avere il disco di gioco.

Toy Box 3.0
Disney Infinity 3.0 non si migliora solo nel gameplay ma anche nella Scatola dei Giochi, pregio e difetto della serie, rivista quasi completamente, aggiungendo nuovi gadget di creazione e espandendo ulteriormente i materialie gli oggetti utilizzabili per creare i propri livelli. Gli oggetti vengono nuovamente raccolti in menù precisi e vasti da esplorare, con l’aggiunta del poterne creare uno ad hoc con quelli che preferite per averli subito a portata di mano. Come già avvenuto in occasione del 2.0, tutti i livelli delle precedenti versioni di Disney Infinity sono compatibili con 3.0, offrendo anche ai nTB_Features_ToyDispenseruovi giocatori la possibilità di apprezzare i mondi che vengono caricati settimanalmente dagli sviluppatori e dagli utenti più bravi. Tra i nuovi oggetti va citato sicuramente il dispensatore di giocattoli, un enorme torre che rilascerà casualmente un gashapon contenente uno dei giocattoli delle passate edizioni disponibili precedentemente sotto forma di disco o solo virtuale (tra cui anche quelli esclusivi come la Numero Uno di Zio Paperone o il Cappello da Apprendista Stregone). Graditi ritorni anche per i Costruttori, i giocattoli aventi fattezze di personaggi Disney in grado di creare automaticamente livelli, piste e qualsivoglia passatempo per conto del giocatore, vuoi che sia pigro o semplicemente non bravo ad utilizzare l’editor; e degli INterni, la casa personalizzabile in stanze ed arredamento che erano stati introdotti con il secondo capitolo.
La Scatola dei Giochi è ancora più vasta e ricca rispetto alle precedenti versioni, lasciando sempre più spazio al messaggio promozionale che da tre anni accompagna Disney Infinity “L’unico limite è la fantasia”, anche se memorizzare l’utilizzo di tutti i gadget e di tutte le funzioni richiederà una buona dose di memoria e soprattutto tanta pazienza. I lunghi tutorial sono diventati facoltativi, ma molto spesso l’interfaccia dell’editor della bacchetta magica (soprattutto quando si cerca di creare un’effetto) non è chiara e poco user friendly, costringendo il giocatore a riprovare più volte o ad affidarsi alla casualità dei Costruttori.

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Hubbiamo aggiunto qualcosa
Dopo averconfermato le migliorie alle versioni precedenti, è giusto parlare di cosa c’è di nuovo nella Toy-Box 3.0, ad iniziare dall’Hub della Scatola dei Giochi, vero e proprio punto di partenza una volta avviato il titolo e completato il prologo. L’Hub riordina i disordinati tutorial dei precedenti capitoli, dividendo la superficie base della Toy-Box in settori specifici: avremo così il settore dedicato alla guida, quello dedicato ai platform, alle lotte, ai già citati INterni, alla community ed infine alla nuova funzione degli Amici. Il giocatore potrà dunque scegliere in cosa cimentarsi, nell’ordine che preferisce affrontando le sfide specifiche di ogni zona: nel settore Platform ad esempio troveremo una nuova versione del dungeon visto nei dischi speciali blu di 2.0, e allo stesso modo potremo affrontare le orde di nemici simili a quelle Asgardiane nella parte dedicata alla lotta. Sono stati inoltre rilasciati due gettoni speciali, venduti separatamente, che offr11987210_10207692862907350_5709613075081019608_nono sfide sui veicoli (Speedway) e sfide di combattimento (Takeover).
Nel settore dedicato alla Community, dove potrete cimentarvi nel costruire il vostro livello, o visitare le Sale degli Eroi ed ammirare la vostra collezione di statuine e dischi come in passato, sono state aggiunte due nuove strutture: il cinema El Capitan dove si potranno guardare filmati creati da Avalanche Studios o i livelli degli altri giocatori e la Sala Giochi di Flynn, di rettamente dai film di Tron, in cui per la prima volta si potrà giocare online nei livelli della Scatola dei Giochi con persone sconosciute, un’ulteriore aggiunta alla già infinita longevità del sand-box.

Hai un amico in me
La grande novità introdotta dall’Hub dei Giochi è il sistema degli Amici, visto in parte nel disco blu del Dungeon Crawler della versione 2.0 e potenziata ulteriormente quest’anno. Dopo un breve tutorial 12004153_10207678599950785_4414189548683765101_npotrete chiamare al vostro fianco un personaggio deformed, che vi aiuterà nell’esplorazione e nelle missioni della Scatola dei Giochi: questi amici hanno le fattezze di eroi Disney come Robin Hood e Darkwing Duck, ma sono presenti anche personaggi Marvel come Visione e di Star Wars come Mace Windu (disponibile anche nella sua forma “normale” su disco di potenza venduto separatamente) e combatteranno al fianco della vostra miniatura proprio come se fossero un secondo giocatore. Gli Amici hanno le loro statistiche e possono essere equipaggiati con armi(sia fisic11062139_10207678314783656_5889402740502857231_nhe che da fuoco) e cappelli che gli doneranno bonus extra: nutrendoli con il cibo che troverete sparso nei livelli della Scatola dei Giochi, potrete potenziarli e renderli delle vere e proprie
macchine da guerra. Agli Amici potrete affidare anche un campo da coltivare che se darà i suoi frutti riempirà il vostro inventario di cibo e di scintille blu (la moneta di gioco). L’Amico è la naturale evoluzione dell’Aiutante di Disney Infinity 2.0, ed è la perfetta soluzione per quei giocatori che non hanno amici con cui giocare nel proprio salotto, o che non si vogliono cimentare in partite online alla Sala Giochi di Flynn.

Stile da vendere
Anche Disney Infinity 3.0 ripropone tutti i propri personaggi sotto forma di giocattoli, con un character design che ben si adatta sia alle new entry Pixar di Inside Out, sia a Quorra di Tron Legacy, ma che riesce a rendere veritieri anche i personaggi di Star Wars utilizzando un rinnovamento grafico molto simile a quello visto nella nuova serie Rebels (di cui il cast è disponibile per l’acquisto). Purtroppo sono presenti alcuni difetti tecnici già riscontrati in passato, come texture caricate in ritardo e qualche calo di frame saltuario nella Scatola dei Giochi, ma nulla di trascendentale o che infanghi troppo l’esperienza dei più piccoli.12009813_10207684768264989_1759298754696937787_n
Essendo dedicato per appunto ai più giovani, il titolo è completamente tradotto in italiano, utilizzando i doppiatori (laddove possibile) dei personaggi visti in azione nei film e nei vari cartoni di appartenenza.L’unica pecca è l’adattamento di qualche tutorial che non risulta molto chiaro nelle azioni da compiere, andando a danneggiare l’esperienza di gioco (quella di guida soprattutto).
La colonna sonora della Toy Box ripropone i vecchi brani, ma è possibile immetter ele musiche dei film di Star Wars, collezionando i relativi giocattoli.
Sulle miniature anche quest’anno nulla da dire, perfette anche nel minimo dettaglio e tra le migliori sul mercato con una manufattura ancora più elevata rispetto alle scorse collezioni, le statuine diventano oltre che Toys to Life anche veri e e propri oggetti da collezione.

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