Netflix è ormai tra le piattaforme di streaming più popolari della sua categoria, e il suo catalogo per quanto riguarda gli anime è estremamente vasto. Per questo motivo potrebbe per voi essere difficile selezionare cosa vedere e cosa no.

Netflix vanta oramai un ottimo catalogo in tema anime, alternando tra serie e corti/lungometraggi, cioè film. L’animazione giapponese è quindi uno dei punti focali dell’offerta di Netflix, grazie ad opere immortali come Neon Genesis Evangelion o i film dello Studio Ghibli, ma anche con le produzioni romantiche di Makoto Shinkai.

Anche se non avete un abbonamento a Netflix potete recuperare altre serie di qualità su Crunchyroll, VVVVID e Amazon Prime Video.

Le migliori serie anime disponibili

Netflix ha un’offerta abbastanza vasta in tema anime, specialmente per le serie. Purtroppo il catalogo cambia spesso a causa di accordi commerciali e licenze, motivo per cui aggiorneremo questo articolo costantemente.

Molte di queste serie anime sono recuperabili anche su altre piattaforme di streaming, ma se avete già un abbonamento Netflix non pensateci due volte e guardate subito.

Baki the Grappler

Il protagonista Baki
Baki è un manga di Keisuke Itagaki ed è pubblicato su rivista Weekly Shonen Champion. Al momento, l’adattamento dell’opera è ancora in corso, con diversi archi narrativi già animati e distribuiti in esclusiva Netflix.

La trama ruota attorno ad Hanma Baki, un ragazzo che ha come hobby principale il combattimento. Più precisamente gli piace duellare in scontri all’ultimo sangue, divenendo ad ogni vittoria sempre più forte e temibile.

Un giorno gli giunge notizia che cinque dei più forti ed agguerriti criminali al mondo sono fuggiti dalle rispettive carceri di massima sicurezza. Tutti loro sono diretti a Tokyo, in cerca di combattimenti mortali.

Questa è un’opera sui generis, dove il combattimento e le arti marziali costituiscono gran parte della sua identità. Il suo obiettivo principale è infatti far divertire lo spettatore grazie ai vari duelli che si susseguiranno, e lo fa dannatamente bene.

Gli sconti, benché ambientati in un contesto abbastanza realistico, sono ai limiti dell’umano, sfociando spesso e volentieri nel surreale.

I personaggi stessi incarnano questo spirito. I vari design infatti hanno un tratto molto tondeggiante che ne accentua sapientemente i muscoli, portando degli individui già all’apparenza fortissimi al limite del sovrumani.

Castlevania

I tre protagonisti di Castlevania
Questo anime è un adattamento più o meno fedele della famosa saga videoludica. Nello specifico, riprende la trama principalmente da Castlevania III: Dracula’s Curse, ereditando però anche alcuni elementi da vari altri titoli.

La serie è ambientata in Valacchia, regione della Romania pregna di leggende su vari esseri fantastici. Una donna, Lisa, viene accusata ingiustamente di stregoneria e condannata al rogo. Quello che i suoi aguzzini non sapevano, però, era che lei fosse la moglie di uno dei vampiri più potenti che siano mai esistiti, Dracula.

Accecato dall’ira, egli dichiara guerra alla Valacchia intera, scatenando la sua legione di demoni. Per contrastarlo, Trevor Belmont, cacciatore di mostri rinnegato, dovrà tornare in azione e fermare il vampiro grazie alle conoscenze tramandategli dalla sua famiglia.

Castlevania è una grande lettera d’amore ai fan della serie, dato che lo stesso team dietro al progetto è particolarmente appassionato di tutto ciò che la saga rappresenta. È stata presa tutta l’iconografia dei videogiochi, che viaggiavano su uno stile molto più aulico, condendola con elementi più “realistici” ed inquietanti.

Devilman: Crybaby

Akira durante la trasformazione
Devilman nasce dalla mente di Go Nagai, principalmente dalla sua volontà di discostarsi dai suoi soliti robottoni nel 1972. Crybaby invece è la serie animata diretta da Masaaki Yuasa e direttamente ispirata al manga originale, poiché catapulta il setting interno ai giorni nostri.

La storia segue le vicende di Akira, un ragazzo ingenuo e troppo buono, tanto che viene definito da tutti un piagnucolone. Un giorno, però, verrà coinvolto dal suo amico Ryo in un qualcosa di completamente estraneo a lui, un Sabbath.

La peculiare celebrazione però si rivelerà essere molto presto non una semplice festa lussuriosa, ma un vero e proprio rito per attirare a sé demoni.

Tutti i presenti verranno quindi posseduti, Akira compreso, che solo grazie alla sua innata bontà riuscirà a controllare questo suo nuovo lato oscuro. Da qui in poi diventerà Devilman, un ibrido uomo-diavolo che si batterà a difesa degli uomini. Ma sono davvero loro le vittime di questa storia?

Come detto in precedenza, Yuasa non ci ripropone il solito adattamento. Quello che ha fatto, a tutti gli effetti, è stato prendere l’opera, interiorizzarla facendola sua e riproporla a noi in una veste sì nuova, ma anche con alla base tutti i concetti già presenti nell’originale Devilman.

Viene esaltata in particolare una forte critica alla società ed alla natura umana, pervasa da odio verso il diverso e da istinto di prevaricazione.

A schermo viene mostrato tanto gore e splatter, con il classico stile di Yuasa che accompagna il tutto in maniera eccellente. Ovviamente Devilman è questo ma anche tanto altro, poiché è comunque pervaso da molti messaggi positivi, come l’importanza dei legami tra persone o la spinta motrice che può dare l’amore.

Netflix ha azzeccato davvero tante cose con questa produzione originale, infatti Devilman Crybaby è un ONA esclusivo di Netflix.

Death Note

Light Yagami
Considerabile uno dei migliori anime anche per neofiti, Death Note, nato dalla collaborazione tra Takeshi Obata e Tsugumi Ohba, è anche una delle serie animate più iconiche dei primi anni 2000.

L’opera segue le avventure di Light Yagami, un diciassettenne tanto intelligente quanto cinico. È annoiato profondamente dalla vita, ed è disgustato dal mondo che lo circonda, che considera essere ingiusto su più livelli.

Allo stesso modo, Ryuk è un dio della morte estremamente annoiato che un giorno, senza motivazioni particolari, decide di lasciare nel mondo degli umani un quaderno speciale, il Death Note.

Questo quaderno dall’apparenza innocuo ha una particolarità, ovvero la persona il cui nome viene scritto al suo interno è destinata a morire. Light troverà questo quaderno per puro caso e, dopo averne scoperto i poteri, decide che è tempo di portare giustizia nel mondo, ma a modo suo.

Death Note riesce a catturare facilmente lo spettatore, grazie ad una storia ricca di intrighi e scontri mentali. Light, infatti, avrà alle calcagna il famoso detective L, con cui spesso si ritroverà a scontrarsi come in un gioco di scacchi, lasciando lo spettatore costantemente col fiato sospeso ad ogni nuova mossa.

La trama stessa dell’opera è molto originale. Light non è il solito protagonista che, spinto da buoni propositi, vuole rendere il mondo un posto migliore.

Lui vuole sì migliorare quel che gli sta attorno, ma anche plasmare tutto secondo le sue visioni distorte. Si viene quindi a creare una storia intrigante, dove più volte ci si chiede se Light sia solo un pazzo o un lucido calcolatore.

Dorohedoro

Cayman e la sua amica
Tratto dal manga di Q Hayashida, Dorohedoro  è una serie in esclusiva Netflix e prodotta dallo studio MAPPA, in un mix tra animazione tradizionale e CGI.

La storia è ambientata a Hole, una città particolare nella quale si aprono portali per un’altra dimensione. Da lì provengono gli stregoni, i quali arrivano in città per testare su ignari passanti vari effetti magici. Il protagonista, Cayman, è un uomo dalla testa di alligatore, trasformato così da qualcuno ancora ignoto.

Cayman non ricorda come ciò sia avvenuto, né com’era prima. Ha sviluppato però anche un’immunità alla magia, e sfrutterà questa cosa a suo vantaggio nel viaggio per ritrovare il suo vecchio aspetto.

Dorohedoro è una storia ricca, capace di immergere lo spettatore nel suo mondo fin dai primi minuti. Ricca di pathos, riuscirà a tenervi incollati grazie anche alle affinità che si creeranno col suo cast.

Infatti, oltre a Cayman e l’amica Nikaido, anche gli antagonisti e comprimari sono tutti estremamente interessanti, con storie e tratti caratteristici con cui difficilmente non si riesce ad entrare in sintonia.

La storia è piena di violenza grottesca e tempi comici surreali, e gli ambienti ne catturano perfettamente l’essenza. Hole è una città cupa, e la sua controparte nel mondo magico non è da meno.

MAPPA è riuscita nell’intento di rappresentare al meglio il tratto grezzo del manga, con una CGI che tutto sommato è gradevole e si adatta al design generale dell’opera.

Fullmetal Alchemist: Brotherhood

Al ed Ed Elric
Fullmetal Alchemist è sicuramente uno dei migliori shonen in circolazione. Scritto da Hiromu Arakawa ha ricevuto ben due adattamenti, con il secondo Brotherhood sicuramente più fedele al manga.

La storia è ambientata ad Amestris, un luogo dove regnano lo steampunk e la magia. Qui però questa strana forza che governa il mondo viene chiamata alchimia, ed è basata sul principio dello scambio equivalente. Per creare qualcosa bisogna per forza dare qualcos’altro in cambio.

Edward e Alphonse Elric scopriranno presto quest’amara verità quando tenteranno di eseguire una trasmutazione proibita, quella umana, subendo conseguenze estremamente severe. I due, quindi, partiranno per un viaggio alla ricerca della famosa Pietra Filosofale, in modo da riparare ai loro errori.

A differenza di molti altri shonen, i due fratelli non cercano di diventare persone più forti o inseguire un songo. Ed e Alphonse invece viaggiano alla ricerca di redenzione a causa di quello che hanno fatto, e loro ne sono ben consapevoli.

La serie inoltre gode di un ottimo world building, con le varie regioni protagoniste e la loro struttura spiegate perfettamente e soprattutto coerentemente tra di loro, un fattore tutt’altro che scontato in un’opera shonen.

L’Attacco dei Giganti

I protagonisti di Attack on Titan
Tratto da una delle opere shonen più importanti di questo ventennio, L’Attacco dei Giganti è una delle serie che ultimamente ha portato una ventata di aria fresca ad un genere che cominciava a diventare stantio. Si tratta di un’altra serie must per chiunque abbia Netflix.

Il setting è atipico, l’umanità si ritrova infatti rinchiusa da tre cinte di mura per proteggersi da un nemico temibile, i giganti. Essi non si fermano davanti a niente, e vani sono i tentativi della Legione Esplorativa di trovare qualcosa al di fuori delle mura.

Nonostante tutto, però, gli umani vivono in uno stato di pace apparente. Eren, insieme a Mikasa e Armin, sono dei bambini nati durante questi anni di pace, ma da sempre desiderosi di scoprire il mondo esterno.

Un giorno però qualcosa cambia profondamente le loro vite, quando vedono apparire sulle mura un gigante addirittura più alto di esse.

L’Attacco dei Giganti è una storia in continua crescita. Potrebbe sembrare il classico shonen col protagonista sbraitante, ma non lasciatevi ingannare. Dietro questa patina si cela una storia ben articolata, con segreti acutamente inseriti e soprattutto con niente lasciato al caso.

I personaggi sono tutti ben approfonditi, esplorando e migliorando i tipici cliché di questo tipo di opere. È difficile pensare ad Eren come solo ed unico protagonista, quando lo stesso cast secondario è sviluppato e approfondito quanto lui, risultando quindi in una sorta di storia corale.

Non mancano ovviamente scene di combattimento ed azione, con protagonista il sistema di manovra tridimensionale. Grazie a questo metodo di spostamento, gli scontri, anche contro i giganti semplici, si rilevano molto adrenalinici e veloci.

Made in Abyss

Reg e Riko davanti all'Abisso
Made in Abyss è una serie tratta dall’omonimo manga del 2017. L’anime è riuscito egregiamente a catturare il particolare stile artistico del mangaka, Akihito Tsukushi, con scene ricche di qualità artistica.

Riko è una bambina rimasta orfana, e da sempre è affascinata dall’Abisso. Esso non è nient’altro che un’enorme voragine di profondità sconosciuta, che da quando è stato scoperto attira curiosi ed esploratori di tutto il mondo.

Esplorarlo però non è così facile, al suo interno dimorano mostri e le normali leggi che governano il mondo sono stravolte. Un giorno però Riko incontra Reg, un bambino androide probabilmente proveniente dall’Abisso, decidendo quindi di partire in questo pericoloso viaggio.

Made in Abyss riesce sicuramente a catturare per la sua natura atipica. I due protagonisti, infatti, incarnano l’ideale di innocenza e fanciullezza, il tutto però in contrapposizione con l’Abisso. Più vi si addentreranno infatti, più diventerà pericoloso ed oscuro, ricco di misteri ai limiti della realtà.

Riko e Reg però non si abbatteranno, anzi continueranno a portare i loro ideali avanti nonostante tutto. Sarà sempre interessante scoprire i vari meccanismi dell’Abisso, soprattutto in correlazione con i vari personaggi e non che lo dimorano, non lasciando mai lo spettatore annoiato ma anzi voglioso di sapere di più.

Il lato artistico dell’anime è ai massimi livelli. Basta poco per notarlo, con i giochi d’acqua, la nebbia, i movimenti della flora, tutto di altissima qualità. Le animazioni stesse sono molto fluide e dinamiche, specialmente nelle scene d’azione, rendendo questo anime una vera gioia per gli occhi.

Neon Genesis Evangelion

Asuka, Shinji e Rei
Una delle serie che più hanno caratterizzato gli anni ’90 è sicuramente Neon Genesis Evangelion. Diretta da Hideaki Anno, l’opera ha lasciato un segno indelebile nei fan, e solo recentemente si può dire essersi conclusa con l’ultimo film della nuova tetralogia cinematografica.

Siamo in un mondo alternativo dove un inaspettato cataclisma al Polo Sud ha fatto sciogliere i ghiacciai e ha spostato l’asse terrestre, scatenando numerosi mutamenti nel globo. Quattordici anni più tardi, Shinji Ikari viene ricontattato dal padre per dirigersi a Neo Tokyo-3, reincarnazione ipertecnologica della capitale nipponica.

Il ragazzo però si ritrova nel conflitto a fuoco tra le forze armate ed un’entità aliena sconosciuta, chiamata Angelo. Portato in salvo, scoprirà che il padre non vuole nient’altro che farlo salire nel robot umanoide chiamato Evangelion-01. Inizialmente riluttante, Shinji accetterà il gravoso compito affidatogli.

Evangelion segna un punto di svolta nella cultura anime di quel periodo. Infatti la serie, che inizialmente venne prodotta con non ben pochi problemi, riuscì ad ottenere un successo non indifferente. Non è però il solito prodotto mainstream, nonostante sia tra gli anime più famosi di sempre.

Anno ha fatto un grande lavoro di approfondimento psicologico dei personaggi, che risultano, nel complesso della serie, caratterizzati a tutto tondo. Ci si lascia dietro i soliti stilemi anime, soprattutto del genere mecha, per abbracciare una narrazione molto più personale ed introspettiva.

La versione originale Netflix presentava una localizzazione a dir poco scandalosa, che adesso per fortuna non è più presente!

Violet Evergarden

Violet, la protagonista
Altra serie esclusiva Netflix, Violet Evergarden è tratta da una light novel di Kana Akatsuki. L’opera è stata adattata dallo studio Kyoani, famoso per portare prodotti di alta qualità ed al centro di uno sfortunato evento di cronaca.

Siamo nel Leidenschaftlich, uno stato a sud di Telesis dove la grande guerra contro lo stato del nord è finita da quattro anni.

La storia si concentra nella capitale, Leiden, dove si trova la società postale CH. Qui delle ragazze chiamate Memory Doll lavorano per scrivere lettere per corrispondenza, addestrate nell’imprimere su carta i sentimenti delle persone che richiedono i loro servigi.

Violet è una ragazza che è uscita con non pochi problemi da questi anni di guerra. Nel tentativo di rifarsi una vita, si ritroverà quindi a lavorare come Doll, e scoprire cosa vuol dire davvero amare.

La serie ha un contesto episodico, con una trama di sottofondo che procede molto al rilento. In ognuno, a Violet sarà affidata una persona diversa da aiutare. Il legame tra la Doll e il cliente è molto mutuale, ognuno dei due infatti ha qualcosa da imparare dall’altro, risultando sempre un motivo di crescita per la ragazza alla fine di ogni episodio.

Violet Evergarden è una serie dall’alto carico emotivo. Insieme a lei infatti, lo spettatore viene sopraffatto da un turbine di emozioni diverse, in scene dove spesso la lacrima scende facilmente. Il tutto poi è confezionato perfettamente dalle ottime animazioni e dettagli grafici in generale, con il quale lo studio Kyoani ci ha sempre viziato.

I migliori film anime disponibili su Netflix

Netflix dispone di un ottimo catalogo in tema corti e lungometraggi anime. Vediamo quindi quali sono i migliori film di animazione giapponese che potete vedere nel 2021.

La forma della voce

La forma della voce
Film del 2016 diretto da Naoko Yamada e tratto dal manga “A Silent Voice” di Yoshitoki Oima. Il film inizia presentandoci gli ultimi attimi di vita di Shoya Ishida, studente delle superiori in procinto di suicidarsi.

Successivamente al narrazione ci racconta i motivi che hanno spinto il protagonista ad arrivare a tanto, per mostrarci vari eventi di una vita travagliata.

Il film, come ben comprensibile sin dall’inizio, tratta temi molto profondi e indirizzati a un pubblico maturo in modo schietto e senza addolcire la durezza della vita del protagonista. Un film sicuramente da recuperare in quanto unico per temi trattati.

Se inoltre siete interessati a un ulteriore approfondimento su trama e personaggi di questo capolavoro non possiamo che rimandarvi al nostro articolo dedicato.

Vari film dello Studio Ghibli

vari personaggi dei film dello studio ghibli
Nel suo catalogo Netflix contiene un gran numero di film del famosissimo Studio Ghibli, tutti così meritevoli di essere recuperati che sarebbe ingiusto riportarne uno rispetto ad un altro. Oltre a molte opere di Hayao Miyazaki, uno dei registi più famosi anime, è possibile trovare anche film di altri registi dello studio senz’altro degne di essere recuperate.

Qui di seguito potrete trovare la lista completa di film presenti su Netflix:

Akira

akira
Tratto dall’omonimo manga di Katsuhiro Otomo e diretto dallo stesso autore Akira è sicuramente uno dei pilastri per quanto riguarda i film anime.

La storia parla delle vicissitudini di Kaneda, un giovane teppista a capo di una banda di motociclisti, all’interno di una Tokyo futuristica e disastrata. Il “normale” svolgimento della vita di Kaneda cambierà completamente quando l’amico Tetsuo viene rapito da una misteriosa organizzazione e sottoposto a strani esperimenti.

La storia, estremamente complessa e piena di colpi di scena, è il punto forte di questo film, accompagnata anche da una realizzazione tecnica veramente impressionante che vi permetteranno di sentire tutto il peso degli eventi narrati.

Uno di quei film che ha fatto la storia dell’animazione, assolutamente da recuperare in caso ve lo siate fatti sfuggire.

Dragon Ball Super: Broly

Dragon Ball Super: Broly
Ultimo film tratto dalla celebre opera di Akira Toriyama, Dragon Ball Super Broly continua la storia narrata nell’anime introducendo per la prima in una storia canonica il personaggio di Broly.

Questo dettaglio basterebbe da solo a consigliarvi il film, visto che il saiyan leggendario è sempre sinonimo di grandi scontri, ma ad aggiungere carne al fuoco ci pensa la qualità con cui è realizzato il film, talmente alta tanto da settare un nuovo standard.

I combattimenti presenti nel film sono una gioia per gli occhi che sapranno attrarre spettatori di qualsiasi genere, dai fan più accaniti ai nuovi ammiratori di Dragon Ball.

The Witcher: Nightmare of the Wolf

The Witcher: Nightmare of the Wolf
Prequel animato della celebre serie tratta dagli omonimi libri di Andrzej Sapkowski, Nightmare of the Wolf ha come personaggio principale Vesemir, maestro di Geralt e figura di estrema importanza nella narrazione.

Il film grazie al cambio di personaggio rispetto alla serie principale fornisce una visione diversa di quelle che sono i classici compiti dei witcher e la loro percezione nel mondo.

Vesemir infatti rispetto a Geralt è estremamente loquace e con un carattere nettamente diverso rispetto al suo allievo, dando allo spettatore modo di poter non solo conoscere un personaggio estremamente importante per gli eventi narrati ma di godere di un approccio diverso alle classiche avventure che caratterizzano la vita di un witcher.

La qualità visiva eccelsa del prodotto va a braccetto con la qualità della trama, rendendo il film assolutamente un must see per i fan di The Witcher e non solo.

In questo angolo di mondo

In questo angolo di mondo
Film del 2016 tratto dal manga “Kono sekai no katasumi ni” di Fumiyo Kono, narra le vicissitudini di una famiglia giapponese durante la Seconda Guerra Mondiale.

Protagonista principale è Suzu Urano, giovane ragazza onesta e sognatrice che nonostante le difficoltà della guerra cerca di adattarsi alla vita nella città di Kure, luogo in cui si è trasferita dopo aver abbandonato la sua città natale.

Il racconto, pur concentrandosi per buona parte su episodi di vita domestica, è estremamente profondo e riesce a dipingere in maniera acuta e non banale il dramma della guerra, contrapposto alla positività della protagonista.

Accompagnato da una realizzazione grafica eccelsa che strizza l’occhio ai film dello Studio Ghibli questo film ha saputo vincere il premio “Animation of the Year” della Japan Academy, motivo in più per guardarlo se non l’avete ancora fatto.

Mirai

Film del 2018 diretto da Mamoru Hosoda con protagonista un bambino di nome Kun, infastidito con la sorellina appena nata perché ritiene che le abbia rubato l’affetto dei genitori.

La vita di Kun e l’atteggiamento verso la sorellina cambieranno dopo l’incontro con la Mirai del futuro, con cui vivrà una serie di avventure che lo porteranno a maturare e a rivalutare la presenza della sorella. Il film pur sembrando all’apparenza semplice è molto profondo, fattore che gli ha permesso di ricevere grandi apprezzamenti dalla critica internazionale e persino una candidatura agli Oscar.

Questo evento ha tra l’altro rappresentato un grande risultato per il film in quanto è stato il primo a ricevere una tale candidatura non appartenente allo studio Ghibli. Con un tale successo alle spalle rientra sicuramente tra i migliori film anime disponibili su Netflix, rendendolo sicuramente da recuperare.

I film più recenti di Lupin: “La lapide di Daisuke Jigen”, “Goemon Ishikawa getto di sangue” e “La bugia di Fujiko Mine”

Jigen
Il 2014 è stato un anno importante per il franchise di Lupin data la nascita di una nuova serie di film dedicati ai singoli personaggi che compongono la gang di protagonisti.

Questi nuovi prodotti sono realizzati con uno stile ispirato a quello stile più maturo e vicino all’opera originale visto nella serie “La donna chiamata Fujiko Mine“, fattore che li indirizza verso un pubblico più maturo.

Il nuovo stile grafico ispirato alla serie dedicata a Fujiko darà ai film una qualità notevole e una resa estremamente originale, che ben si sposa alla crudezza dei temi trattati.

Sicuramente una serie di film da recuperare, soprattutto in virtù del fatto che sono presenti tutti e tre i film finora realizzati: “La lapide di Daisuke Jigen“, “Goemon Ishikawa getto di sangue” e “La bugia di Fujiko Mine“.

Mobile Suit Gundam: il contrattacco di Char

Mobile Suit Gundam: il contrattacco di Char
Film di animazione del 1988 diretto da Yoshiyuki Tomino, primo lungometraggio originale ambientato nel filone narrativo dell’Universal Century.

Il film tratta dello scontro tra Char e Amuro Ray, due personaggi noti ai fan del franchise di Gundam, in una battaglia che cambierà il destino dell’umanità.

L’importanza che il film ha nell’universo narrativo di Gundam unita alla presenza alla regia del creatore della serie, Yoshiyuki Tomino, rende il film imperdibile per i fan della saga.

Promare

personaggi di promare
Film di animazione del 2019 diretto da Hiroyuki Imaishi e coprodotto dallo studio TRIGGER. Il film rappresenta la terza produzione nata dal sodalizio creativo tra Imaishi e lo sceneggiatore Kazuki Nakashima, collaborazione che in passato ha già portato a serie di successo come “Sfondamento dei cieli Gurren Lagann” e “Kill la Kill“.

La presenza di tali autori è già di per sé sinonimo di animazioni di grande qualità ed effetti spettacolari, elementi di cui il film abbonda risultando in un raro spettacolo visivo. La qualità grafica si accompagna bene con la spettacolarità della trama, che narra di un mondo futuristico dove delle futuristiche squadre antincendio devono contrastare la minaccia dei Burnish, individui dotati di abilità pirocinetiche.

I combattimenti spettacolari uniti alla spettacolare resa grafica rendono Promare uno dei film più interessanti egli ultimi anni, sicuramente da vedere per chi ha apprezzato altre opere dello studio Trigger.

5cm al secondo

5cm al secondo
Film del 2007 diretto da Makoto Shinkai, già estremamente apprezzato nel mondo e in Italia dove è stato premiato come miglior film d’animazione al Future Film Festival.

La narrazione del film è divisa in 3 episodi, ognuno dei quali rappresenta una fase della vita dei protagonisti. Il fulcro della narrazione è il rapporto tra Takaki Tono e Akari Shinohara, due amici d’infanzia innamorati tra loro poi separati dal proseguire delle loro vite.

Per la maturità dei temi trattati il target è sicuramente un pubblico adulto, capace di apprezzare al massimo il profondo messaggio che il film vuole comunicare.

La storia della Principessa Splendente

La storia della Principessa Splendente
Film del 2013 diretto da Isao Takahata e basato sul racconto popolare giapponese “Taketoki monogatari“. Il film ripropone in maniera fede la trama del racconto che ha come tema la vita della Principessa Splendente, un entità soprannaturale dalle sembianze di una ragazza trovata da un taglialegna all’interno di un bambù.

Oltre alla bellezza del racconto originale il film è accompagnato da uno stile che richiama lo stile classico artistico giapponese, rendendolo estremamente piacevole alla vista degli spettatori.

Tutte queste caratteristiche sono valse al film un plauso unanime dalla critica internazionale e pure una candidatura agli Oscar, motivo in più per non lasciarselo sfuggire.

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