Quello del mecha potrebbe essere tranquillamente definito uno dei grandi generi dell’animazione nipponica. Complice il boom tecnologico che imperava nel Sol Levante, ebbero un ruolo fondamentale in quella che potrebbe essere chiamata la golden age degli anime.

Dalle tematiche variopinte, siano esse serie o meno, continuano tutt’ora ad appassionarci, portandoci a chiedere ogni volta se i protagonisti riusciranno a fermare il nemico di turno. In questo articolo scopriremo quali sono le opere imperdibili di questo genere vastissimo.

Anche se alcuni di questi titoli sono abbastanza complessi da recuperare, ve la dovreste cavare con le più comuni piattaforme di streaming per anime. Molte delle opere citate in questo pezzo rientrano pienamente nella nostra lista di anime da vedere assolutamente.

Neon Genesis Evangelion

Evangelion
Neon Genesis Evangelion nasce dalla geniale e pazza mente di Hideaki Anno, autore già di due perle quali Gunbuster e Nadia. Uscito nel 1995 e prodotto dallo studio Gainax, Eva segna un vero e proprio punto di svolta nella cultura di massa animata nipponica. La serie è riuscita nell’intento di unire temi complessi e cupi ad un’opera mainstream e seguita da tantissime persone.

Negli anni 2000 una catastrofe sconvolge l’Antartide. Un’enorme esplosione, catalogata successivamente come Second Impact, scioglie tutte le calotte polari, spostando addirittura l’asse terrestre. Tre miliardi di persone muoiono e una guerra infuria sul pianeta per l’ottenimento di risorse naturali. Nel 2015 i mutamenti climatici causati dal Second Impact si sono stabilizzati e l’umanità si è adattata al nuovo ecosistema.

La storia inizia appunto quindici anni dopo nella moderna città di Neo-Tokyo 3. Il protagonista, Shinji Ikari, viene coinvolto in un conflitto tra le forze armate giapponesi ed un’enorme creatura, che loro stessi chiamano Angelo. In realtà il ragazzo stavo solo aspettando una persona, Misato Katsuragi, la quale lo porta al centro operativo Nerv.

A capo di questa organizzazione vi è il padre Gendo, che non vede da tempo. Gendo chiederà al ragazzo di salire a bordo di un robot umanoide chiamato Eva 01 per fermare l’Angelo. Shinji, riluttante, accetterà la proposta, ma non tutto andrà per il verso giusto.

L’incipit di Evangelion, si sa, non è molto diverso dai soliti stilemi del genere. Parte come quasi tutti i suoi “fratelli”, con un ragazzo che deve combattere esseri sconosciuti che minacciano la razza umana utilizzando un robottone. La particolarità di questa serie però risiede sulla caratterizzazione dei personaggi e sulla maturità della storia. I personaggi sono tutti complessi e dalle mille sfaccettature, ognuno dei quali vive la sua vita un po’ come un tormento a causa di fantasmi del passato.

Eva è un’opera altamente introspettiva. Ti guarda dentro e ti sbatte in faccia tutto quello che nascondi, senza rendertelo melassoso o altro. Per questo è anche un anime di crescita, da cui lo spettatore può imparare ed uscirne con un qualcosa in più, così come farà Shinji stesso a fine serie.

Per saperne di più leggete pure la nostra guida alla visione di Neon Genesis Evangelion oppure date un’occhiata alla nostra classifica sui migliori anime di fantascienza.

Dove recuperarlo: Dynit, Netflix (per ora), Amazon Prime Video (in futuro)

Mobile Suit Gundam

L'originale Gundam
Ideata da Yoshiyuki Tomino, Mobile Suit Gundam fu una vera e propria rivoluzione del genere. Si passò da robot dotati di poteri quasi divini che affrontavano il “mostro del giorno” a robot molto più piccoli e con abilità ridimensionate, i real robot appunto.

In Gundam il robot diventa un mezzo da guerra vero e proprio, usato dai personaggi come userebbero una pistola contro il nemico. L’RX-78-2, il primo modello di Mobile Suit, è uno dei più piccoli mecha esistenti e il suo intero arsenale non si basa su raggi termici o pugni a razzo, tutt’altro. Le armi a sua disposizione infatti sono cose abbastanza comuni per l’anno in cui è ambientato, tra scudi, fucili, e mazze chiodate.

Grande cambiamento è inoltre la caratterizzazione dei personaggi. I protagonisti non sono più eroi senza paura, ma diventano molto più vicini allo spettatore medio. Essi si struggono e soffrono come farebbe chiunque, soprattutto considerando il fatto che sono spesso ragazzi coinvolti in conflitti bellici in cui loro stessi non vogliono avere niente a che fare.

Gundam è un grande franchise, quello che vi consigliamo è di iniziare dalla timeline “ufficiale” cioè quella dello Universal Century. In essa tutte le serie seguono un filo conduttore ed avrete quindi questa sensazione di avanzamento all’interno di questo universo.

Ci sono poi tutta una sequela di altre serie appartenenti ad universi narrativi slegati tra di loro. Se proprio volete tuffarvi in questo grande mondo, vi consigliamo di dare un’occhiata alla nostra guida su come guardare Gundam e di vedere anche quali altri anime potete vedere su Amazon Prime Video.

Dove recuperarlo: Dynit, Amazon Prime Video, Netflix, VVVVID

Punta al Top! GunBuster

Tutto il cast di Gunbuster, assieme all'omonimo mech
Hideaki Anno, prima di regalarci una delle opere più importanti nell’intera industria, diresse altri anime altrettanto validi, uno dei quali fu GunBuster. Questa è una serie composta da 6 OAV prodotta nel 1988 dallo studio Gainax e per celebrare i vent’anni dello studio ne venne successivamente creata una seconda chiamata DieBuster, con cast completamente diverso.

La storia è ambientata in un futuro prossimo, in cui una razza di alieni simili ad insetti viene intercettata nel Sistema Solare. Nel monitorarli, gli umani scoprono presto che il loro intento è quello di annientarli e saranno quindi costretti a rispondere. Per far ciò, vengono coinvolte tutte le forze terrestri per creare flotte di navi spaziali e robot umanoidi pilotabili.

Ci spostiamo così nel 2015, poco dopo la battaglia. Noriko Takaya è una ragazza orfana di padre, il quale ha lottato nella suddetta guerra. Il suo sogno è appunto quello di seguire le orme del genitore ormai perduto ed andare nello spazio. Durante la serie Noriko non mancherà di farsi amici come Kazumi Amano, che lei chiama senpai, ed il suo coach, nel quale rivede un po’ quella figura paterna perduta. Non sarà tutto rose e fiori però, perché dovrà anche scontrarsi con gli orrori della guerra.

In GunBuster già si può notare la volontà di Anno di creare un anime mecha profondo e serio. Sulla scia delle opere di Tomino e della Corazzata Yamato, i personaggi non sono persone inamovibili che non vengono minimamente smosse dalla situazione. Noriko nel corso della serie dovrà affrontare tutto quello che comporta essere in una guerra, e non ne uscirà di certo felice.

Da apprezzare anche la cura posta sulle leggi della fisica, che restano comunque ben approfondite nonostante l’opera di per sé non punti decisamente sul realismo. Ci sono accenni alla fisica non newtoniana, a teorie relativistiche ed addirittura alla più recente teoria delle stringhe.

Dove recuperarlo: Dynit

Space Runaway Ideon

L'Ideon che dà il nome alla serie
Siamo nell’anno 1980, e Sunrise, dopo l’enorme successo riscosso con Gundam, chiede a Yoshiyuki Tomino di gestire un altro anime, stavolta su un robot componibile. Da questa premessa è nato quindi Space Runaway Ideon, un anime mecha composto da 39 episodi.

Così come per Gundam negli anni successivi, però, Ideon non ebbe un grande riscontro di pubblico, tanto che gli episodi previsti erano inizialmente 43. Successivamente, a fronte della massiccia richiesta, vennero poi ideati due lungometraggi.

È l’anno 2300 e l’umanità e riuscita a colonizzare pianeti all’infuori del Sistema Solare. Uno tra questi è il pianeta Solo, sul quale vengono ritrovati reperti molto particolari. Negli scavi ci sono tre veicoli ed una nave spaziale, che verrà ribattezzata Solo Ship.

Ad assistere alla scoperta c’è anche il ragazzo Cosmo Yuki ed i suoi amici assieme a dei militari. Sfortuna vuole che si imbattano anche in degli extratteresti che vogliono mettere le mani su questa tecnologia. In un tentativo di fuga, Cosmo coi suoi tre amici, a bordo delle tre macchine, si fondono in un gigantesco robot.

Riusciranno a sbaragliare i nemici grazie al robot ed a fuggire. Gli alieni, denomitati Buff Clan però non daranno tregua a Cosmo e agli altri. Il Buff Clan venera il robot chiamato Ideon come fosse una divinità. Il mecha viene alimentato attraverso l’energia Ide, una sorta di flusso cosciente che governa la vita.

Ideon, anche se è un super robot, si discosta dal genere andando a finire più sull’hard sci-fi. L’opera infatti si svolge su scala cosmica, e potrebbe essere paragonata più alla Corazzata Yamato, con toni cupi ed angoscianti. Tomino inoltre è passato al robot come semplice macchina al concetto più alto del mech stesso.

L’Ideon potrebbe essere tranquillamente associato al concetto di “dio” di questo mondo, il suo potere non fa che accrescere esponenzialmente, arrivando verso l’infinito. Il viaggio che fanno i ragazzi quindi non è per niente eroico: l’Ideon è una specie di bomba ad orologeria, e potrebbe esplodere nelle loro mani da un momento all’altro.

Dove recuperarlo: Inedito in italia

The King of Braves: GaoGaiGar

GaoGaiGar con il suo Goldion Hammer
Settima incarnazione della serie Braves di Takara, GaoiGaiGar è un anime di 49 episodi prodotto direttamente da Sunrise con lo Studio 7. La serie vuole avere il cuore di una serie mecha oldschool ma reinterpretata in chiave moderna, almeno per l’anno 1997.

È l’anno 1997 ed un misterioso leone meccanico di nome Galeon atterra nel giardino della famiglia Amami, lasciandogli un bambino e scappando. Ci spostiamo poi nel 2005, dove alieni di nome Zonder si sono rifugiati nel sottosuolo per iniziare la loro invasione planetaria. Dopo il primo incidente che coinvolge gli Zonder, il governo decide di creare una speciale agenzia, La Brigata per la difesa della Terra GGG.

Come membro del GGG c’è anche Galeon, che due anni prima ha anche salvato il figlio del comandante, Gai Shishioh. Il ragazzo però è dovuto diventare un cyborg, e da allora aiuta il padre in prima linea contro la minaccia Zonder.

Gai riesce a fondersi con questo leone meccanico e, combinato con altri veivoli denomitati GaoMachines, riescono a creare GaoGaiGar. Un giorno mentre salva una scolaresca si imbatterà in Mamoru, un bambino che sembra avere particolari poteri.

GaoGaiGar non è una serie con grosse pretese, era anzi l’opposto di quello che usciva all’epoca, ovvero Evangelion. La serie punta a dare un‘esperienza classica del genere, e lo fa alla grande. Alcuni stilemi riesce anche a contrastarli, tipo il GaoGaiGar ha una trivella in grado di alterare la realtà ed evitare di distruggere edifici civili, come succedeva in tutti gli anime mecha del tempo.

L’epicità delle battaglie e la bellezza del mecha e dei suoi arsenali vi faranno innamorare di GaoGaiGar, facendovi urlare insieme a Gai mentre esegue le sue “mosse finali”.

Dove recuperarlo: Inedito in italia

Patlabor

patlabor
Patlabor è un progetto multimediale nato nel 1988, che spazia da OAV a serie TV e film. Quasi in contemporanea con l’uscita del manga, uscì anche la prima serie di Patlabor composta da 7 OAV diretti da Mamoru Oshii stesso.

Ambientato durante la fine degli anni ’90 e gli inizi dei 2000, l’opera si colloca in una Tokyo alle prese con il Progetto Babylon. Esso non è nient’altro che un piano incentrato sul creare nuove dighe e canali per dar spazio alla città. Grazie a ciò vengono costruiti i Labor, robot usati nel campo della costruzione e dell’industria.

Questo però ha dato una nuova spinta alla criminalità, che li utilizza per commettere atti illeciti. Per far fronte a questo fenomeno, la polizia di Tokyo ha così istituito delle speciali sezioni di Polizia Mobile dotate di labor di nuova generazione, i Patrol Labor, meglio noti come Patlabor.

Patlabor è una di quelle serie mecha atipiche. Essa infatti non si concentra sui labor ed i loro scontri, ma piuttosto su tutto quello che gli gira attorno. Molto risalto viene dato ai protagonisti nonché piloti e alla loro vita quotidiana, fornendo uno spaccato di questa moderna (al tempo) società. I labor vengono catalogati come real robot, non più macchine invincibili ma mezzi al pari di un comunissimo bulldozer.

Dove recuperarlo: Yamato Video

Shin Getter Robot – L’ultimo giorno del mondo

il cast di getter robot con il mecha
Il progetto Getter Robot è nato dall’unione di due geniali menti dell’epoca, Go Nagai e il suo amico e collega Ken Ishikawa. Fu molto importante come mecha al tempo, poiché è stata la prima serie del genere ad eseguire la famosa manovra del Gattai, cioè la fusione di più macchine che combinate davano forma al mecha.

Grazie a questo il Getter può vantare di ben tre combinazioni differenti, che creano altrettanti sue diverse trasformazioni, una vera manna dal cielo per il merchandise.

La serie ovviamente negli anni ha avuto diverse serie anime, manga ed OAV. Uno dei più importanti, ed anche quello con cui un neofita si può approcciare, è senza dubbio Shin Getter Robot. Quest’ultima è una serie composta da 13 OAV, prodotta dallo storico studio Dynamic.

In un futuro alternativo, la scienza ha scoperto ed ha utilizzato una forma di energia che sembra stimolare l’evoluzione, i Raggi Getter. La Terra verrà attaccata da una razza di alieni decisi a conquistarla, ma il professor Saotome grazie ai Raggi Getter riuscirà a creare l’arma per sconfiggerli, il Getter Robot. A seguito di questi antefatti però tutta una serie di strane vicende accadono.

La figlia di Saotome perderà la vita testando il robot e lo stesso scienziato verrà apparentemente assassinato da uno dei tre piloti, Ryoma Nagare. Otto anni passano, e Saotome ricompare improvvisamente con un nuovo modello di Getter, con intenti bellicosi verso la razza umana. Sarà compito al vecchio team del Getter Robot di far luce sul suo misterioso ritorno e fermare quello che per loro, un tempo, era una figura di riferimento.

Shin Getter Robot è una serie che spianerà la strada ad altri mecha anime, come Gurren Lagann. Le sue battaglie vi travolgeranno grazie alla loro maestosità, soprattutto nella parte finale. Emblema della serie sono i Raggi Getter, che dapprima sembrano quasi un deus ex machina, diventando poi il cuore dei temi della serie.

Dove recuperarlo: Yamato Video

Sfondamento dei cieli Gurren Lagann

Simon, il protagonista
Erede di moltissimi mecha, Sfondamento dei cieli Gurren Lagann potrebbe essere tranquillamente considerato una letta d’amore al genere. Serie da 27 episodi prodotta dallo studio Gainax, ha prodotto poi altri tre film riassuntivi.

In un lontano futuro, l’umanità è costretta a vivere in dei villaggi nel sottosuolo. La Terra infatti è stata conquistata da degli uomini-bestia, ed i sopravvissuti si sono quindi rifugiati via dalla superficie. Simon è un ragazzo orfano che vive in questi agglomerati, ed esercita un ruolo molto importante per questi villaggi, quello dello scavare.

Un giorno però, in una delle sue esplorazioni sottoterra, troverà un oggetto simile ad una trivella e contemporaneamente un ragazzo più grande di nome Kamina lo invita nel suo gruppo, la Brigata Gurren. Kamina sogna di poter visitare nuovamente la superficie, dato che suo padre l’aveva condotto là.

I due nel tentativo di fuggire verranno incarcerati, ma Simon farà un’altra scoperta. La sua chiave a forma di trivella può azionare un piccolo robot, composto principalmente da una faccia enorme. Grazie ad esso i due riusciranno a fuggire, incontrando un nuovo membro, una ragazza di nome Yoko.

La serie riprende tutti gli stilemi del genere mecha rendendoli quasi una parodia. Dalla caretterizzazione di alcuni personaggi come Kamina alle stesse situazioni nelle quali si andranno a cacciare. È un anime che non si prende mai troppo sul serio, anche se con alcuni momenti toccanti che sapranno stupirvi.

Data quest’ultima premessa, man mano che la storia avanza la scala delle battaglie si ingrandisce. Si parte con il combattere per sopravvivere in superficie al combattere nello spazio, fino a battaglie di proporzioni galattiche.

Dove recuperarlo: Dynit, VVVVID, Netflix

Fortezza superdimensionale Macross

il protagonista
Macross è un anime mecha sci-fi di Shoji Kawamori e realizzato dallo studio Nue nel 1982 per la Tatsunoko. La serie doveva avere solo 26 episodi, ma vendettero così tanti modellini che ne aggiunsero altri 10, portandola a 36 totali. Negli anni, inoltre, la serie ha avuto numerosi sequel e prequel, sia animati che non.

Nel 1999 un’astronave aliena si schianta sulla Terra. Temendo un’invasione, viene prelevata e successivamente trasformata in una nave ammiraglia per una flotta basata sulla sua tecnologia. Dieci anni dopo, per la sua inaugurazione, viene ribattezzata Super Dimensional Fortress 1 Macross (abbreviato SDF-1).

Durante questa festa però un meccanismo di autodifesa si attiva facendo far fuoco ad uno dei cannoni, cosa che attira gli alieni Zentradi, popolo bellicoso. Questi ultimi attaccheranno la Terra e sarà quindi compito della Macross e della sua flotta fermarli.

Macross è una serie che comunque si basa molto su opere più vicine ai real robot come Gundam, ma che riesce a trovare uno spazio tutto suo. Ai tempi ebbe il grande merito di fondere temi seri, come la sua palese metafora alla guerra fredda, con una leggerezza di fondo.

Non mancheranno infatti episodi slife of life, intrecci amorosi ed addirittura vere e proprie parti musicali. Parallelamente alle vicende belliche del protagonista, infatti, la sua controparte femminile si cimenterà in una carriera musicale.

Dove recuperarlo: Yamato Video, VVVVID

Armored Trooper Votoms

Creato da Ryosuke Takahashi, Armored Trooper Votoms è un anime del 1983 di 52 episodi prodotto da Sunrise. La serie, come le precedenti opere di Takahashi, sceglie di abbandonare i normali stereotipi dell’anime mecha puntando su un maggiore realismo, rientrando appieno nella categoria Hard Sci-fi. Negli anni è riuscito ad avere tutta una serie di reincarnazioni che spaziano dagli OAV a light novel e videogiochi, ricevendo addirittura un gioco di ruolo cartaceo tutto suo.

Ci troviamo in un’altra galassia e due forze interstellari sono bloccate in una guerra centenaria, le cui cause sono andate addirittura perdute. Le due fazioni, l’Unione Balarant e la Confederazione Gilgamesh, utilizzano delle unità umanoidi robotiche pilotabili, gli Armored Trooper (AT). Essi vengono prodotti in massa e sono estremamente fragili a causa del loro telaio e del carburante liquido col quale sono ancora alimentati.

Il protagonista, Chirico Cuvie, è uno dei piloti degli AT e membro della forza di elité di Gilgamesh, i Red Shoulder Battalion. Chirico verrà trasferito in un’unità a cui è affidata una missione sospetta, ignaro del fatto che stia rubando dei segreti alla sua stessa fazione. Verrà tradito in questa operazione, ma sopravvivrà, venendo incarcerato come traditore. Riuscito ad evadere ed ora ricercato, Chirico proverà a trovare la verità celata dietro la sua missione.

Votoms è un caposaldo del genere real robot. Gli AT sono lontani dall’essere invincibili macchine, anzi sono l’esatto contrario, e i piloti stessi vengono chiamati Bottoms proprio a causa della facilità con cui potrebbero essere uccisi.

La narrazione è completamente differente dai soliti anime mecha, essendo pregna di cupezza e prendendosi davvero tanto tempo nelle esposizioni. Chirico inoltre non è per niente lo stereotipo di pilota, è un personaggio stoico, taciturno e disciplinato, un perfetto guerriero giapponese che segue le dottrine del bushido.

Dove recuperarlo: Inedito in italia

I cieli di Escaflowne

Altro anime targato Sunrise, Escaflowne è un’opera del 1996 in 26 episodi di Shoji Kawamori, già famoso per Macross. Bandai ha creduto molto nel progetto, tanto che vennero stanziati trenta milioni di yen ad episodio. Nel progetto inziale il protagonista doveva essere maschile, ma fu poi deciso di relegarlo a spalla della protagonista, cosa inusuale per un anime mecha.

La storia si concentra su Hitomi Kanzaki, una ragazza delle superiori con tutti i problemi che una ragazza di quell’età può avere. Hitomi ha due grandi passioni, la corsa e i tarocchi, questi ultimi in particolare la rendono molto famosa tra le sue amiche. Grazie ad essi ha una visione una notte, sognando di ritrovarsi in un mondo sconosciuto del tutto diverso dalla Terra.

La cosa turberà la ragazza, ma non ci darà molto peso. Diverrà però reale quando una sera, mentre si sta allenando, compaiono davanti a sé un drago ed uno spadaccino. Il ragazzo si chiama Van Fanel e, dopo aver ucciso il drago salvandola, sia lui che Hitomi vengono misteriosamente spediti su Gaia, sua terra natale. In questo mondo vi sono diversi Paesi in guerra fra loro, con una tecnologia piuttosto diversa da quella presente sulla Terra.

Escaflowne è un mecha veramente particolare. Prima di tutto dall’incipit si capisce subito che, un po’ come Dunbine, oltre che una serie mecha è anche un isekai, con la protagonista proiettata in un mondo del tutto diverso. In secundis, presenta molte caratteristiche in comune con opere normalmente classificate come shojo.

Nonostante tutto, la tematica centrale della narrazione sarà l’enorme guerra su Gaia e soprattutto i sentimenti di Hitomi. La ragazza è sempre combattuta su due modelli di uomo completamente differenti, e ci rimuginerà sopra continuamente.

Dove recuperarlo: Dynit, VVVVID, Prime Video

Dangaioh

Immagine promozionale dell'anime Dangaioh
Dangaioh è una serie di 3 OAV prodotti da Anime International Company da Toshihiro Hirano. L’opera, oltre al character design di Hirano, presenta un mecha design dell’illustre Shoji Kawamori.

I quattro protagonisti, tre ragazze ed un ragazzo, si svegliano in quella che sembra una nave spaziale. I quattro non ricordano niente del loro passato, ma non hanno tempo di pensare, dato che la nave si sta autodistruggendo.

La loro unica speranza è di salire ognuno sui quattro veicoli che si fondono e formano il Dangaioh, un potente robot. Servendosi dei loro eccezionali poteri, i quattro riescono ad avere la meglio sui sistemi di sicurezza, programmati apposta per ostacolarli dalla meta.

Fuggiti, i quattro apprendono che quello non era nient’altro che un test. Il dr. Tarsan, uno scienziato al soldo del tiranno Garimorth, li aveva sottoposti a vari trattamenti, allo scopo di plagiarli e farne delle micidiali armi al servizio dei Banker, i sanguinari pirati spaziali capeggiati dallo stesso Garimorth. Tarsan però si pente e decide di aiutarli, ma Garimorth manderà il suo fidato Gil Berg per fermare la loro fuga.

Dangaioh è il classico esempio di anime non di per sé innovativo, ma fatto bene. Il character design è eccezionale e ricco di particolari, sia sui personaggi che sui mecha stessi, quasi non sentendo il passaggio del tempo. Non vi aspettate una grande trama poiché è veramente ridotta all’osso ed i 3 OAV danno quasi un senso di episodico. Dangaioh resta comunque un must have per tutti i fan del genere, risultando essere un prodotto ben curato fin nei minimi dettagli.

Dove recuperarlo: Granata Press

Mazinger Z

Mazinger Z
Un giorno, un uomo di nome Go Nagai era bloccato nel traffico, e fu proprio lì che immaginò quanto sarebbe stato bello se la sua auto si fosse trasformata in un robot per fuggire da lì. Da questo bizzarro aneddoto nacque Mazinger Z. Questa serie può essere considerata la prima ad introdurre un robot pilotabile da un uomo ed uno dei primi anime mecha, dopo Astrobot e Testujin 28.

La serie è del 1972 a cura della Toei Animation per ben 92 episodi. Le vicende seguono Koji Kabuto che eredita dal nonno Juzo un robot da lui stesso costruito, il Mazinger Z. Koji grazie ad esso dovrà fermare il dr. Hell, uno scienziato tedesco che aveva partecipato con Juzo ad una spedizione archeologica nell’isola greca di Bardos.

Qui trovarono i resti della civiltà micenea, riesumando un esercito di mostri meccanici costruiti dagli stessi. Hell quindi si impossessa di questa fantastica tecnologia con l’intento di conquistare il mondo, ma non ha fatto i conti col Mazinger.

Mazinger dovrebbe essere guardato da tutti per la sua importanza. Nagai infatti riuscì a far esplodere un genere abbastanza acerbo al tempo. L’anime ha per lo più una natura episodica, con il classico mostro da sconfiggere ogni volta che fa molto cartone del sabato mattina, essendo comunque rivolto ad un pubblico più giovane a cui poi vendere il merchandise.

Nonostante questo, l’anime presenta comunque anche dei sottotesti interessanti, per esempio come il bieco potere della tecnologia e le sue potenzialità vengono espresse tramite un costante a violenza immotivata.

Dove recuperarlo: Yamato Video

Mobile Battleship Nadesico

Il cast di Nadesico
Mobile Battleship Nadesico è un anime del 1996 prodotto dallo studio Xebec in 26 episodi. Successivamente è stato tratto anche un manga ed un film, oltre a vari videogiochi.

La storia si svolge nel 2196. Qui la Terra è minacciata dalle cosiddette Lucertole di Giove, macchine senza pilota che hanno già distrutto colonie su Marte. Per opporsi a loro e tentare il salvataggio dei sopravvissuti su Marte, un’azienda privata ha progettato e costruito una potente corazzata da combattimento spaziale, la ND-001 Nadesico.

Anche se è composto dai migliori esperti in ogni campo, l’equipaggio della Nadesico tende a comportarsi spesso in maniera piuttosto sconclusionata. Infatti questo anime è fortemente comico e fa una forte satira sul genere mecha, citando spesso altre opere famose ed estremizzando scene note o luoghi comuni.

Ma non fatevi ingannare, Mobile Battleship Nadesico è una serie molto divertente, con colpi di scena niente male e che riesce ad essere seria nei momenti opportuni. Se vi piace il genere, reputiamo che quest’opera sia molto adatta a voi, visto che ci sono numerosi riferimenti storici e ha anche un’opening e delle musiche pazzesche.

Dove recuperarlo: Dynit

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