Pasquale Murano

News+ Playstation Store: Lunga vita a PS3 e PSVita

Playstation Store venderà di nuovo giochi PS3 e PSVita. Come un fulmine a ciel sereno Sony fa retromarcia dopo gli ultimi comunicati e ha deciso di continuare a supportare i prodotti destinati alle vecchie console.

Alla fine c’è un cambio di rotta in casa Sony. Giorni fa il colosso giapponese ha dato la notizia che i giochi PS3 e PS Vita non sarebbero stati più venduti. Poche ore fa, invece, attraverso un comunicato sul suo blog, Sony ha deciso che continuerà a vendere questi prodotti. Il dietrofront di questa scelta è da ricercarsi nel malcontento espresso sia dalla parte dei giocatori che dagli sviluppatori. I primi hanno avuto paura che i contenuti sulla piattaforma non sarebbero stati più acquistabili. I secondi erano in procinto di pubblicare giochi su PSVita. Inoltre molti dev hanno appreso la notizia attraverso il blog. Il tutto si è tradotto con un danno di immagine per Sony.

Nel comunicato, Sony ribadisce di come abbia ascoltato i feedback di entrambe le parti e di aver preso questa decisione. Ovviamente ci si aspetta un ritorno di immagine da parte del colosso nipponico.

Recentemente, abbiamo annunciato ai giocatori che la vendita dei giochi di PS3 e PSVita sul Playstation Store sarebbe terminata questa estate. Dopo un’attenta riflessione, comunque, è chiaro che abbiamo preso la decisione sbagliata. Quindi oggi sono felice di annunciarvi che il Playstation Store continuerà a vendere prodotti PS3 e PSVita.

Jim Ryan – Ceo e Presidente Sony Interactive.
Quindi tutto è bene ciò che finisce bene? Si direbbe di no.

La crisi d’identità

Ultimamente Sony sembra non avere più una chiara figura nel panorama videoludico. Sembra che abbia perso la sua identità. Esempio pratico: con Microsoft abbiamo capito che la strategia è quella di voler vendere più Gamepass piuttosto che Xbox. Ciò si traduce in un’identità che mira all’ecosistema dei servizi. Con Playstation invece siamo a un “non sappiamo che fare”. Le divisioni nipponiche chiudono, dai report di Schreier ipotizziamo che le idee ormai sono finite. Un remake di The Last of US per chi scrive deve essere in funzione di Parte 2. Sony, ma veramente? Tu che ci hai coccolati con titoli come Uncharted, God of War e Horizon Zero Dawn, sei arrivato a fare (forse) un remake di un gioco. Di cui hai già pubblicato una remastered. Questo vuol dire che ormai stai andando avanti con la forza dell’ inerzia e con l’affetto dei fan.

Saremmo passati da una Playstation Difference, a una Playstation Indifference

Oltre a ciò questo dietrofront sa molto di scusa, come per voler dire “Scusateci tanto, all’ennesimo sbaglio abbiamo capito che ci stavamo creando la nostra tomba“. Ovviamente voi che state leggendo questo articolo potrete obbiettare con un “male minore”. Ma la chiusura dello Store avrebbe portato anche alla distruzione di una memoria storica non indifferente. Ok esiste il Now, e siamo d’accordo, ma chi ha voluto tenersi quella console nero lucido non avrebbe più potuto recuperare vari giochi. Per quanto siano la minoranza è comunque una fetta di mercato da prendere in considerazione, e per fare questo Sony lo sa bene. Inoltre, i giochi PSVita non sono mai approdati su PSNow e sarebbe stato uno sfregio a coloro che hanno creduto nella console portatile. Quindi analizzandola un po’ meglio la situazione, il danno di Sony sarebbe stato oltre che di immagine anche economico.

Il danno della cultura

Oltre ai danni sopra citati, ne esiste un terzo, che potrebbe essere non visto. Parliamo della tanto decantata memoria videoludica. Far sparire dal Playstation Store i giochi PS3 e PSVita, sarebbe stato un errore imperdonabile. Giochi del calibro di White Knights o The 3rd Birthday, seguito della saga di Parasite Eve, non sarebbero stati più acquistabili. Ovviamente sarebbe subentrata quella zona grigia che demarca il lecito dall’illecito, l’emulazione. E a conti fatti sarebbe stata veramente una perdita non da poco. Chi scrive sa che dove non arriva l’acquisto arriva con l’emulazione, ma se può scegliere tra acquistare il prodotto oppure emularlo, sceglierebbe la prima opzione.

Quindi godiamoci questo lieto fine e attendiamo che Sony possa ritrovare la sua identità. Come ogni azienda è facile fare dei passi falsi, ma è ancora più difficile accettare gli errori e scusarsi con i propri fan.

Perché è proprio questa la Playstation Difference, quella di far sognare i propri giocatori.

#LiveTheRebellion