Perché restare a casa a giocare è un atto di responsabilità
Mai come in questo momento, vista la dilagante epidemia del Coronavirus, i videogiochi ci possono aiutare a fare una scelta di civiltà. In questi giorni il Presidente del Consiglio ha annunciato attraverso una conferenza stampa le nuove norme per il contenimento dell’epidemia di Covid-19. Oltre alle nuove misure, che vanno dall’estensione della zona rossa a tutta Italia alla sospensione di diverse attività sociali e commerciali, ciò che si evince dal discorso del Presidente è un appello al nostro senso di civiltà. Come ormai dovremmo ben sapere tutti, l’altissima trasmissibilità del virus sta portando moltissime persone in terapia intensiva, sia giovani che anziani. Il sistema sanitario Italia non è in grado da solo di sostenere una così massiccia epidemia, dunque siamo tutti chiamati ad aiutarlo.
Ciò che ci viene chiesto a molti potrebbe sembrare oltremodo severo. Limitare gli spostamenti e gli assembramenti anche alle persone sane è una decisione forte e molti potrebbero ritrovarsi a soffrire molto questa situazione. Ma non noi nerd. Noi che in quarantena ci viviamo da una vita, sappiamo che a casa, nel nostro salotto, nella nostra cameretta, possiamo perderci in un milione di attività diverse, culturali e anche sociali. I videogiochi sono una di queste. Noi di I Love Videogames, aderendo al movimento social #iorestoacasa, con questo articolo vogliamo aiutare tutti coloro che responsabilmente decidono di cambiare il proprio stile di vita in questa grave crisi sanitaria. Vogliamo dunque proporre quattro diverse saghe di videogiochientry level a tutti coloro che non sono avvezzi a questo media e che non sanno proprio come passare il loro tempo a casa.
#iorestoacasa a giocare con la Play
Quattro videogiochi contro il Coronavirus
Eccovi ben quattro saghe videoludiche che riteniamo possano risultare interessanti anche a chi ha impugnato il pad una volta o due. Il gameplay che offrono ha un buon bilanciamento divertimento/sfida e la storie che offrono sono di gran lunga migliori del 90% delle produzioni Netflix. Ogni saga conta diversi episodi e a mano a mano che le descriveremo vi daremo qualche dritta su come e dove giocarle. Ovviamente tutti noi speriamo che la crisi finisca ben prima che voi riusciate a completare tutti gli episodi di queste saghe. Ma chissà, forse non tutto il male vien per nuocere e scoprirete un nuovo modo per uscire dalle mura di casa.
Iniziamo subito con la portata a mio parere più succulenta, un’avventura che ha saputo rivoluzionare il genere action-adventure. La saga di Uncharted che conta ben quattro capitoli più due spin-off, è un ottimo punto di partenza per avvicinarsi al mondo dei videogame. Ogni capitolo segue le gesta dell’avventuriero Nathan Drake, un esploratore e ricercatore di tesori antichi di perdute civiltà, dalla spiccata conoscenza storica e dall’agilità quasi sovrumana. Ogni capitolo vanta di una storia al cardiopalma, ricca di intrighi, colpi di scena e scoperte storiche al limite dell’inverosimile. A coronare l’esperienza troviamo alcuni tra i personaggi secondari meglio scritti dell’intera storia videoludica. Uno su tutti Victor “Sully” Sullivan, un abile cercatore di tesori indebitato fino al collo che non ci pensa due volte a gettarsi nella mischia per salvare Nate da morte certa.
Per quanto riguarda il gameplay potete stare tranquilli: è matematicamente impossibile annoiarsi giocando ad Uncharted. Alternerete momenti di puro platformig, saltando da un treno deragliato penzolante a una torre già in fase di crollo, a concitate sparatorie, affrontabili attraverso diversi tipi di approccio. Non mancano infine sequenze di risoluzione di enigmi, tutte ben integrate con il magnifico ambiente che sempre circonda Nathan.
Se volete cimentarvi nelle avventure di Nathan Drake basta munirsi di una Playstation 4 e acquistare Uncharted: The Nathan Drake Collection, contenente la remaster dei primi tre capitoli, e Uncharted 4: Fine di un Ladro, il capitolo conclusivo. Quattro capitoli sembrano tanti da giocare ma fidatevi, li divorerete!
Forse non lo conoscete con il suo nome completo, ma è praticamente impossibile che non abbiate mai sentito parlare di GTA. Open world per antonomasia, Grand Theft Auto catapulta il giocatore in una città immaginaria contemporanea, dove tutto è possibile. E forse è proprio per questo che il quinto capitolo della serie è ad oggi il terzo gioco più venduto della storia. La libertà d’azione è pressoché infinita: potrete andare ad allenarvi in palestra, mangiare in un fast food, rubare una macchina, comprare vestiti, andare a prostitute per poi… No quello non si fa! Tutto ciò che non avete mai potuto fare nella vita reale potrete farlo qui, ma attenti: come nella realtà, se i crimini commessi vengono scoperti ci penserà la polizia a fermarvi!
Oltre ad offrirvi un’infinità di attività libere, GTA vanta di una succosa storia principale dove andrete a impersonare mafiosi trafficanti di droga, gangster afro-americani ed ex delinquenti collaboratori dell’FBI. Insomma la crème de la crème della società odierna. Inoltre negli ultimi capitoli non manca una massiccia componente multiplayer, che vanta migliaia e migliaia di giocatori in tutto il mondo. Se il Coronavirus vi ha obbligati ad una giusta auto-reclusione e cercate una nuova libertà nei videogiochi, allora GTA fa proprio al caso vostro. Potete giocare a tutti i capitoli della serie su PC, mentre il quarto e il quinto capitolo li trovate anche per le ultime console Xbox One e Playstation 4.
Se volete sfogare lo stress accumulato dallo smart working, allora la sana brutalità di Gears of War fa al caso vostro. Il vostro capo vi ha assegnato un task senza spiegarvelo perché non ha tempo per una chiamata Skype? Niente paura: aprire con una motosega-mitragliatoreuna Locusta scarica la tensione meglio di una lezione di Yoga. Gears of War è uno sparatutto in terza persona che segue le gesta del sergente Marcus Phoenix, impegnato a combattere una logorante guerra contro una strana razza umanoide chiamata Locuste. Nel pianeta immaginario Sera, nel giorno che verrà ricordato come l’E-day (Emersion Day), le Locuste decisero di emergere dal sottosuolo per invadere la superficie.
Marcus assieme ai suoi compagni della squadra Delta, dovrà districarsi tra uno scontro e l’altro per fermare questa inesorabile avanzata e scoprire il motivo di questa invasione. Il gameplay è davvero frenetico, basato soprattutto sulla ricerca di coperture, sulla scelta delle armi più appropriate e sul possesso strategico della zona di combattimento. Ma se volete davvero gustarvi questa saga, giocatela in co-op con un vostro amico (ovviamente online). La modalità storia in cooperativa è il vero cuore pulsante di Gears, forse uno degli ultimi giochi rimasti che continuano a supportarla.
La saga di Gears of War vanta ben cinque capitoli principali più uno spin-off (quest’ultimo abbastanza evitabile). Se volete gettarvi nella mischia assieme alla squadra Delta, vi basterà possedere solamente una piattaforma Microsoft: PC o Xbox One.
Se proprio non ce la fate a rinunciare al Campari del venerdì sera, allora prendetelo in tutta sicurezza virtualmente. The Sims ha avuto un’importanza storica per l’intero medium videoludico, poiché fu il primo vero simulatore di vita. Negli anni, la sua profondità simulativa ha raggiunto livelli davvero incredibili, tanto da aver influenzato praticamente ogni altro genere. Durante la creazione del vostro avatar virtuale potrete scegliere qualsiasi tipologia di aspetto fisico, il tono della sua voce, i tatuaggi che porta e perfino lo stile di camminata. Ma oltre agli aspetti più prettamente fisici, è possibile anche scegliere i vari tratti caratteriali e le sue aspirazioni, elementi che andranno ad influenzare l’intera esperienza di gioco, soprattutto il rapporto con gli altri sims.
In The Sims non c’è una vera trama, sarà il giocatore a crearla vivendo l’esistenza che più desidera. E’ possibile vivere ogni stadio della crescita, dal neonato fino all’anziano, andando a scegliere di volta in volta l’attività che più ci aggrada. Ad esempio, si può decidere di diventare un astronauta oppure un agente segreto, scelta che avrà importanti ricadute sulla propria vita e sul rapporto con gli altri personaggi del gioco. Inoltre è possibile fare una miriade di attività sociali e non, come ad esempio andare al bar e in discoteca. Il Coronavirus ci costringe a fare una vita da monaco benedettino, ma noi i voti non li abbiamo dati e possiamo andarci a divertire lo stesso grazie ai videogiochi!
Se volete vivere una vita parallela in The Sims consigliamo di farlo con The Sims 4, disponibile per Playstation 4, Xbox One, macOS e PC.
Il Coronavirus toglie, i videogiochi danno
Siamo tutti molto confusi ed è normale. In meno di un mese siamo passati dall’hashtag #milanononsiferma a #iorestoacasa. E’ stato un fulmine a ciel sereno e nonostante avessimo la Cina come esempio, ci siamo trovati impreparati e per ora del domani non v’è certezza. Ma un concetto ormai è chiaro, un piccolo sacrificio nel rispetto di se stessi, degli altri e soprattutto di chi non ce l’ha fatta. E forse non è tanto la difficoltà dello stare a casa che ci preoccupa. Tra libri, film, fumetti, serie e videogiochi, non ci mancano davvero le cose da fare per combattere questa pandemia di Coronavirus.
Forse è l’idea di una libertà castrata che ci spaventa, una libertà che da sempre riteniamo scontata. Ma la nostra libertà non può e non deve toglierla agli altri. E allora se non possiamo averla fisicamente, cerchiamola nella nostra mente. I videogiochi, come tutte le arti, hanno questo immenso potere di farci volare via, in mondi straordinari che mai avremmo immaginato di visitare. Lasciamoci per una volta trasportare da questa fantasia, una libertà che va oltre i confini delle nostre quattro mura e che nessuno contagia.
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