Antonino Lupo

Speciale Come sarebbe la vita reale se fossimo in The Sims?

L’idea che la nostra intera vita sia controllata da un’entità che ci preclude il libero arbitrio non è molto allettante, lo confessiamo. Ma, tutto sommato, bisogna anche ammettere che i Sim non se la passano poi così male…

Vi siete mai fermati a riflettere su come sarebbe la vita reale se fossimo in una gigantesca partita a The Sims? Se la vostra risposta è qualcosa di simile a “Mah, in realtà non ce ne frega un […]“, non si discosta molto neanche dalla nostra, ma questo Giovedì si prospettava abbastanza noioso già di suo, e così…

Il problema dell’immaginare una vita strutturata come The Sims è che le prime cose che vengono alla mente sono anzitutto negative. Filosofi e pensatori hanno inchiostrato fiumi di carta (e incartato fiumi di inchiostro) sul libero arbitrio, la coscienza e le scelte individuali, e il solo pensiero che i nostri diritti e le nostre azioni vengano interamente affidate a un controllo superiore ci fa star male. In fondo, chi è che vorrebbe davvero che le proprie azioni venissero decise da qualcun altro? Purtroppo, l’errore alla base di questo articolo sta nel fatto che a rispondervi sarà una persona pigra.

E poi, diciamocelo: se tutti avessimo per davvero un diamante verde sopra la testa, se non altro non citeremmo George Orwell a caso ogni due per tre.

Sotto un cielo senza tempo
Non lasciatevi ingannare dalla nostalgia: se davvero volete vivere in un mondo mandato avanti dalle regole di The Sims, assicuratevi almeno di non trovarvi nel primo capitolo della serie. Per quanto sia amato e rispettato da tutti i fan più accaniti, il mondo del primo The Sims potrebbe infatti presentare un paio di complicazioni di natura prettamente pratica.

Anzitutto, non si può certo dire che la palette cromatica del primo The Sims sia invecchiata bene. Sarete già costretti a seguire gli ordini di uno strano diamante verde volteggiante, siete proprio sicuri di voler vivere in un mondo di colori spenti, rigidi e con pochissime sfumature visive? Dopo un po’, anche l’occhio più resistente rischia di stancarsi, e in una situazione simile è facile intuire come la follia sia proprio dietro l’angolo.

Assicuratevi, inoltre, di non amare eccessivamente i cieli azzurri, se volete vivere in questo mondo; anzi, forse è meglio che non amiate il cielo in generale. Lo sguardo del giocatore nel primo The Sims, infatti, è rivolto esclusivamente al terreno (probabilmente perché gli sviluppatori stessi non hanno più potuto vedere il sole, prima di completare lo sviluppo del gioco originale), un terreno che è formato da un blocco di terra quadrato / rettangolare apparentemente sospeso nel nulla cosmico finché non si decide di accedere alla mappa del “mondo”. Non vi resta che sperare che il possessore del vostro diamante verde abbia un hardware non risalente al 1998; sarebbe un po’ brutto cadere nel vuoto una volta oltrepassati i confini del vostro lotto. Fortunatamente, è difficile che possiate farlo da soli: l’autonomia dei Sim era quasi del tutto assente, nel primissimo capitolo, e ogni azione veramente importante era affidata in esclusiva al controllo del giocatore.

Il mondo del primo The Sims può darvi un paio di complicazioni di natura pratica.

Fortunatamente non mancano neanche i lati positivi: immaginate di nascere già adulti o bambini perfettamente formati, e di vivere potenzialmente per sempre. La vita di un Sim prevede infatti esclusivamente la nascita e la morte (non la crescita, che avviene solo da neonato a bambino e da bambino ad adulto), ma quest’ultima può avvenire solo per fame, incendio, folgorazione o annegamento in piscina (e malattia con un’espansione). Basta che il vostro padrone eviti di farvi fare tutte le attività più pericolose! Il problema è che, se è un giocatore di The Sims, è probabile che il suo sadismo abbia pochi limiti. In ogni caso, dunque, preparatevi a soffrire almeno un pochino.

Già dal mondo di The Sims 2 in poi, le cose potrebbero avere un’impronta leggermente più piacevole. Date il benvenuto al cielo azzurro e a una tavolozza di colori più ampia, quindi (che dopo una vita spesa nel primo The Sims sono una gioia per gli occhi già da soli), oltre che a un livello di dettaglio e una serie di vantaggi tendenzialmente maggiori con ogni iterazione.

 

 

Un mondo che tutti sognano…
Se confrontato con la sporcizia e il caos del mondo civilizzato, il mondo dei Sim non sembra poi così male come molti vorrebbero presentarlo. Pensate a una ridente cittadina di campagna piena di spazi verdi, circondata da colline, con casupole basse e ampi spazi per respirare aria pulita e avere una vita sana: la malvagità e la bruttezza non mancano di certo nel mondo dei Sim, ma non c’è dubbio che, almeno all’apparenza, l’inquietante tranquillità di un mondo così idilliaco e utopico dove (quasi) tutti vanno d’accordo può sembrare molto invitante.

Se tutti avessimo un diamante verde sopra la testa, se non altro non citeremmo Orwell a caso ogni due per tre.

Volendo sperare che non vi capiti di vivere in un’esatta replica del mondo reale e ammesso che i vostri desideri siano esauditi, un mondo regolato dal Diamante Verde ha realmente molto da offrire per un povero Sim indifeso. Anzitutto, sul fronte del mercato immobiliare: i prezzi delle case sono assolutamente irrisori, laddove “bastano” anche solo 20.000§ circa per possedere una dimora dal dignitoso numero di stanze e magari anche finemente arredata. Anche all’interno delle case, inoltre, il mondo dei Sim presenta tutte le migliori tecnologie all’avanguardia quando si tratta di beni mobili: se un quadro o un frigorifero non vi piacciono più, non conta la loro dimensione effettiva; basta premere un tasto e svaniranno in una nube di fumo con un lampo di luce, e il vostro portafogli sarà immediatamente riempito con la somma stabilita dalla vendita dell’oggetto. Certo, non esiste il concetto di “compravendita” e non è possibile tirare su col prezzo per avere un profitto maggiore, ma chi ha voglia di avviare trattative con un cliente se il forno può essere vaporizzato in mezzo secondo da un teletrasporto?

Allo stesso modo, basta roteare su se stessi per ritrovarsi magicamente vestiti, così come basta aprire il frigorifero per tirar fuori automaticamente qualunque cosa ci serva, pagando all’istante la somma necessaria per cucinare il piatto prescelto. È vero, se non ci sono banconi disponibili (o lo spazio è ostruito) preferirete sempre poggiare il vostro tagliere per terra e lamentarvi con gli altri Sim, ma il problema sarà probabilmente risolto nel giro di qualche istante.

Nel mondo dei Sim, inoltre, non esiste disoccupazione. Basta aprire il giornale e pressoché qualunque settore lavorativo sarà in grado di assumervi in quel preciso momento, senza colloqui di lavoro o altre inutili formalità: volete fare l’astronauta? Iniziate a pulire moduli spaziali, e un giorno potreste diventare un vero esploratore dello spazio. Tanto, il tempo in The Sims scorre così velocemente che ottenere un avanzamento di carriera è solo questione di giorni: se siete realmente abili e preparati, potreste scalare la vetta della vostra azienda in poco più di tre o quattro settimane.

I datori di lavoro, però, si sono fatti molto più furbi col passare del tempo, e se il vostro mondo adotta il sistema delle carriere di The Sims 4 avrete bisogno di portare a termine alcuni compiti giornalieri e di far evolvere diverse abilità correlate prima di raggiungere la vetta. Il che non è necessariamente un male: se volete diventare uno scrittore di best-seller, almeno assicuratevi di averne le capacità effettive (può sembrare scontato, ma non lo è affatto).

E, a proposito delle abilità, sapevate che in un mondo del genere, se volete aumentare la vostra Logica, basta fare una partita a scacchi? Esattamente come nel mondo reale, se qualcuno giocasse ancora a scacchi nella vita vera. Il lato positivo di un tale sistema di sviluppo delle abilità è che almeno avreste una barra verde sopra la testa che vi indica quanto manca per raggiungere il livello successivo, e il passaggio è così repentino che è sempre una soddisfazione trapanare i timpani dell’intera famiglia al pianoforte (prima) e strimpellare i primi pezzi orecchiabili un attimo dopo.

Per non parlare delle relazioni sociali: immaginate parlare esclusivamente per ideogrammi, disegni coloratissimi che rappresentano un’immagine o un’idea in un candido balloon sopra le nostre teste; immaginate passare dalla prima stretta di mano al primo bacio in meno di dieci minuti, e dal primo appuntamento al matrimonio in meno di due giorni; immaginate avere un figlio nel giro di una settimana, e superare la fase traumatica di biberon e pannolini nei pochi giorni successivi; e immaginate di ricevere continuamente telefonate di amici che vogliono venire a trovarvi proprio mentre state portando avanti l’abilità del Violino. Una vita splendida, non è vero?

 

… Ma in cui nessuno vorrebbe vivere
Ma il Diamante Verde è sempre lì, e la sua grave ombra incombe sulle vostre teste in qualunque momento della giornata. Se siete fortunati, il vostro “padrone” sarà un giocatore calmo e tranquillo, uno di quelli che amano vivere in The Sims la vita che sanno bene non avranno mai nel mondo reale e che, per questo motivo, cercano di coccolare i propri Sim in tutti i modi possibili, facendo avere loro una vita sana, equilibrata e di successo. L’esatto opposto del classico giocatore di The Sims, insomma.

Nel più comune dei casi, infatti, potrebbe capitarvi un “padrone” disattento e impaziente, che immetterà uno strano codice relativo a una “Vena madre” e vi farà ottenere istantaneamente un immenso numero di Simoleon. Questa apparente generosità gli sarà utile per costruire la casa dei vostri sogni, ma solo per abbandonarvi nell’oscurità e nell’oblio dopo aver soddisfatto la propria lussuria intellettuale. Non solo: ben cosciente delle crudeli potenzialità di un titolo come The Sims, un padrone disattento e impaziente potrebbe essere anche un terribile sadico, e non è improbabile che decida di chiudervi in una minuscola stanza con un camino per farvi morire in un incendio, o che si affidi a metodi ben più creativi per vedervi soffrire mentre ridacchia “al-di-qua” dello schermo.

 

The Sims

 

Magari, il vostro padrone deciderà di disattivare del tutto la vostra autonomia per avere il pieno controllo su di voi, e per evitare che scorrazziate in giro per casa in cerca di un bagno quando non ne avete realmente bisogno. Potreste ritrovarvi a stare in piedi per ore intere nello stesso punto, semplicemente perché sarete paralizzati dalla totale assenza di autonomia; potreste andare avanti tutti i giorni con spuntini a base di patatine e acqua, perché il vostro padrone non ha voglia di portare avanti la vostra abilità in cucina; potreste essere svegliati nel cuore della notte, semplicemente perché avete bisogno di un avanzamento di carriera, e allora forse chissà sarebbe meglio compilare alle tre del mattino quei rapporti che devo consegnare alle otto con sole due ore di sonno in corpo; e vogliamo parlare del voyeurismo e dello sguardo da maniaco sessuale, puntato su di voi mentre fate fiki-fiki con il/la vostro/a partner di vita? Un partner che potrebbe morire anch’esso l’indomani, lasciandovi soli nel vostro dolore… Almeno finché il vostro padrone non vi costringerà ad andare avanti, a sole ventiquattr’ore dalla vostra perdita, incontrando una nuova persona con cui costruire una vita intera – e magari un’altra famiglia.

Pensateci un attimo, giocatori di The Sims: quanti soprusi e quante ingiustizie propiniamo ai nostri Sim in ogni singola sessione di gioco? Quanti Sim abbiamo lasciato annegare in piscina, e quanti abbiamo realmente portato con successo alla fine della propria vita? E quanti Sim, finemente modellati sui nostri ex-partner della vita reale, hanno dovuto subire sulla propria pelle virtuale le ire del Diamante Verde, senza potersi opporre in alcun modo? È vero, sono soltanto modelli poligonali senza un accenno di coscienza o volontà individuale, caricature comiche della vita reale con cui non potremmo mai immedesimarci per davvero; ma siete davvero sicuri di voler essere il giocatore che nessun Sim vorrebbe come Diamante, se la vita reale fosse una partita a The Sims?

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