Questa recensione di Gears 5, testato nella sua versione PC, è frutto della collaborazione con DLCompare, che ci ha gentilmente fornito il codice review. Per maggiori informazioni sul servizio e le nostre linee guida all’acquisto etico, fate riferimento alla News+ dedicata.
Durante la prova di Gears 5 per redigere questa nuova recensione, dentro alla mia testa Gary Jules cantava: “All around me are familiar faces, worn out places, worn out faces…” Correva l’anno 2006, quando sulle TV di tutta Italia andava in onda uno dei trailer più emozionanti mai prodotti dall’industria videoludica. Un giovane Marcus Fenix si faceva strada tra le macerie di Sera accompagnato dalle note malinconiche di Mad World, finendo per rifugiarsi in un oscuro nido di locuste illuminato solo da una costellazione di occhi giallastri. Tutto ebbe inizio da lì, da quell’ossimoro audiovisivo, così dannatamente emozionante da farmi dimenticare completamente tutti i miei anni da “sonaro”. Lo devo ammettere però: non ero entusiasta del ritorno di Fenix e della squadra Delta nel 2016. Gears fo War 4 sapeva troppo di già visto, un brodo allungato con troppa acqua. Ma mi sbagliavo.
The Coalition, preso coraggio da un semi riuscito Gears of War 4, ha finalmente estratto il proprio Lancer, riuscendo non solo ad ampliare la lore di gioco, rispondendo alle molte domande lasciate in sospeso, ma creando in definitiva uno dei migliori Gears di sempre. Una regia molto più cinematografica e precisa esalta una nuova caratterizzazione dei personaggi, qui più profonda che mai. Quello che stiamo per intraprendere insieme è un viaggio verso una Sera mai così dettagliata, attraverso uno dei porting per PC più riusciti di sempre.L’Imulsion L’Imulsion è il combustibile principale di Sera, il cui controllo causò le devastanti Guerre Pendulum tra GOG e URI. Nel terzo episodio scoprimmo che in realtà era un parassita, ma nuove scioccanti scoperte ci attendono in questo quinto capitolo.
Dopo un breve e gradito recap dell’episodio precedente, ciò che mi si pone davanti agli occhi ha del sbalorditivo. Colori, il mondo che ci circonda, mentre guidiamo JD tra le macerie di Azura nel primo Atto, è ricco di brillanti e incredibili colori. Il giallo splendente del Sole, il verde intenso dell’erba, l’azzurro trasparente dell’acqua. Già dai primi frame di gioco, capiamo quanto la direzione artistica e il mood generale siano cambiati rispetto ai capitoli precedenti. Il mondo è vivo e respira. La grande minaccia delle Locuste è stata apparentemente sconfitta (nel quarto capitolo solo JD e compagnia erano a conoscenza del loro ritorno). Sera è riuscita finalmente a rialzarsi, dopo anni di logoranti guerre per l’Imulsion e contro l’orda delle Locuste. Non siamo più soli, una sparuta squadra di COG che vaga attraverso un mondo oscuro e ostile. Siamo ingranaggi di una nuova società, nonostante le abnormi armature da guerra che ancora indossiamo. Armature che hanno deciso di portare persino i nostri compagni Del e Kait, ritenendole il male minore rispetto alla nuova imminente invasione. E tutto sommato, sembrano essersi abituati bene al loro nuovo dress code, vista l’aggressività con cui affrontano i primi scontri a fuoco. Se il mondo di Sera sembra rinato, non avete idea di quanto lo sia il gameplay. The Coalition è riuscita a rinnovare l’intera esperienza di gioco, mantenendo pressoché invariato il tanto amato format di sparatutto a coperture in terza persona. Impresa sulla carta pressoché impossibile.Già dai primi frame di gioco, capiamo quanto la direzione artistica e il mood generale siano cambiati rispetto ai capitoli precedenti.
Io mi fido delle armi, ma non mi fido delle persone che le usano.Marcus Fenix, Gears 5Va bene, mi direte, tutto molto bello, ma finora da questa recensione, Gears 5 sembra solamente un ennesimo nuovo capitolo con qualche miglioria qua e là. Questo perché non sapete ciò vi che aspetta nel secondo Atto. Le novità introdotte in questa fase di gioco hanno dell’incredibile per un franchise come quello di Gears of War, edificando le basi per un futuro che potrebbe abbracciare generi videoludici differenti.
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