Guido Avitabile

Speciale Top 2016: Guido “Kisu” Avitabile

In parallelo agli Ilvg Awards, che eleggeranno il gioco dell’anno dell’utenza, i redattori di I Love Videogames hanno deciso di preparare degli articoli più personali a proposito del loro 2016 videoludico stilando la loro personale classifica sui giochi dello scorso anno.
E siamo di nuovo qui, dopo 359 giorni dall’ultima Top, a tirare le somme di quest’anno appena concluso. L’anno dei buoni propositi mandati a donne di facili costumi, e con essi anche la speranza di finire The Witcher 3. L’anno in cui sono finalmente usciti The Last Guardian e Final Fantasy XV, laddove uno mi ha saputo emozionare con una storia ben raccontata ed un rapporto d’amicizia davvero coinvolgente, mentre dell’altro ho apprezzato per lo più il contorno rispetto alla portata principale. L’anno in cui Nintendo ha rilasciato le ultime cartucce su Wii U, che ho comprato rigorosamente al Day One, per poi accumularle quasi tutte sulla pila della vergogna che dal metro e cinquanta è salita di altri 30 centimetri. L’anno in cui sono stati rimandati Persona 5 e Breath of the Wild, lasciando il primo posto di questa classifica deciso praticamente a metà anno. L’anno in cui ho ricevuto Xbox One in regalo per poter finalmente giocare i titoli recuperati nel 2015 (e nel 2016) e ci ho giocato solo indie (meglio di niente dai). L’anno delle delusioni cocenti come Jojo’s Eyes of Heaven, delle soddisfazioni come AoT Wings of Freedom, e dei giochi riusciti a metà come Metroid Prime: Federation ForceTMNT: Mutanti a Manhattan.

E in questo 2016 I Love Videogames ha fatto passi da gigante e, sperando che la corsa continui tra un film al cinema e una retrocensione, a differenza degli scorsi anni ci sarà una classifica unica, contenente però non solo i dieci titoli che più mi sono piaciuti, ma anche qualche altra uscita degna di nota (e che sarà denominata dalla dicitura Extra).
Non ci sono molte precisazioni che non abbia già fatto negli scorsi anni: ho inserito solo giochi di cui ho finito almeno la trama principale, data l’assenza di un vero e proprio gioco come Splatoon nella mia libreria di quest’anno (Ciao Overwatch!). Dato che i giochi di cui parlerò sono tanti (e di molti ho già speso fiumi di parole nelle relative recensioni), sarò sintetico e cercherò di andare subito al punto. Diamo quindi il via alla mia personalissima Top 2016.

Decimo Posto: Virginia

Cosa dire di Virginia in più rispetto a quanto già detto da Giacomo nella sua recensione lo scorso Settembre?  Suppongo nulla, se non che mi ha conquistato da subito, nella sua semplicità e nella sua assenza di suoni. Trama che travolge il giocatore, le continue citazioni a Lynch e a Twin Peaks, qualche spruzzata di Spielberg e il gioco è fatto. Senza bisogno di proferire parola alcuna, Virginia colpisce e si staglia tra i miei dieci titoli dell’anno. Anno che, come vedremo nelle prossime posizioni, è stato costellato da molte esperienze simili.

Extra #1: KLAUS
Di fin troppe parole (sebbene tutte a schermo e sulle pareti) è stato invece KLAUS, il primo titolo indie affrontato nel 2016. Il crudele platform di LaCosa Entertainment mi ha stregato con i colori e con il level design, un insieme di idee riuscite e funzionali alla trama, con tanto di collezionabili in grado di colpire il giocatore grazie a sezioni dall’elevato impatto artistico. KLAUS costa ancora 17,99 € (dai 20 iniziali), ma vi garantisco che è uno di quei casi in cui il prezzo del biglietto vale del tutto la corsa.

 

Nono Posto: Batman: The Telltale Series
Avendo premiato come miglior titolo digitale 2015 Life is Strange, non ho trovato necessario ripetermi con l’edizione retail uscita a Gennaio (che ho comunque ricomprato). Con Dontnod fuori dai giochi, Telltale è tornata prepotentemente all’attacco portando per mia sfortuna altri episodi di Minecraft: Story Mode, ma regalandomi anche qualche soddisfazione con la trilogia dedicata a Michonne e soprattutto con la serie di Batman. Dopo cinque recensioni non c’è molto altro da dire sulla visione del pipistrello di Telltale, se non che, nonostante i difetti tecnici su cui spero si metta una pezza nelle prossime produzioni, non poteva essere assente dai miei prescelti dell’anno per come sono stati proposti non solo i villain dell’uomo pipistrello, ma lo stesso Bruce Wayne. Ora, da bravi, non fatemi cagate con Guardian of the Galaxy.

 

Extra #2: The Banner Saga 2
Parlando di trame ben raccontate, è impossibile non citare The Banner Saga 2, che attendevo spasmodicamente a causa del cliff hanger del primo capitolo. Dopo aver pianto in Norreno per la mancata uscita in contemporanea PC e Console, quest’estate ho potuto finalmente proseguire nell’epico racconto di Stoic. Più grosso e più cattivo del predecessore, con un finale ancora più in sospeso, The Banner Saga 2 non si trova in classifica numerata semplicemente per mancanza di spazio, ma sarebbe sicuramente stato tra i primi cinque titoli digitali affrontati nel corso del 2016.

Ottavo Posto: Rhythm Paradise: Megamix
L’amore per  la serie Rhythm Paradise me l’ha trasmesso otto anni fa quella santa donna della mia fidanzata, che si squagliava la faccia sul capitolo per Nintendo DS. Dopo esserci trasferiti su Wii, quest’anno abbiamo potuto finalmente mettere le mani su Megamix (uscito lo scorso anno in Giappone) e, per mia immensa gioia, è valso l’attesa. Non solo Megamix contiene tutti i giochi più riusciti della serie, ma offre ore di contenuti ed extra che sicuramente faranno la gioia degli appassionati dei Rhythm Game. Uniamoci poi il fatto che la mia recensione di Rhythm Paradise Megamix è stata scelta per l’accolade ufficiale del titolo riempiendomi d’orgoglio. Ora si punta alle Medaglie D’oro e, perché no, a qualche Perfetto!

Extra #3: Yo-Kai Watch
Nella recensione di Yo-Kai Watch ho parlato a sufficienza dei pregi e difetti del brand, ma a fine anno, con una nuova generazione di Pokémon archiviata, Jibanyan e amici non potevano competere, anche se non al livello da rimanere esclusi dalla classifica. Se ci fosse stato un sistema di cattura meno snervante, e soprattutto meno basato sulla fortuna, probabilmente oltre ai modellini avrei collezionato anche tutti gli Yo-kai del gioco. Sperando che l’anno prossimo il secondo capitolo implementi miglioramenti, resto in spasmodica attesa assieme a quell’Inazuma Eleven Galaxy sparito dai radar.

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