Recensione Yo-kai Watch

Il 12 Aprile, alle 18 e 50, la prima puntata del cartone animato di Yo-kai Watch è stata trasmessa su Cartoon Network, dando il via all’invasione della nuova serie ideata da Level 5. Come avevamo annunciato ad inizio mese in un apposito speciale, questo non è che l’inizio del fenomeno di nuovi mostriciattoli: la prossima tappa della marcia di Jibanyan sarà il 29 Aprile sui Nintendo 3DS europei, con Yo-kai Watch, il videogioco che in terra nipponica ha segnato la nascita del brand nel 2013 e che a Giugno raggiungerà il terzo capitolo. Abbiamo passato le ultime tre settimane in compagnia di Nathan, Whisper e  più di duecento Yo-kai ed ora siamo finalmente pronti a parlarvi nel dettaglio del titolo per 3DS.

Un orologio per vederli
Mentre è a caccia di insetti sul Monte Selvoscura, il giovane Nathan (o la dolce  Katie nel caso volessimo impersonare una ragazza) si imbatte in una macchinetta gashapon arrugginita. Una volta inserita una moneta all’interno e aprendo il polveroso premio, il bambino farà la conoscenza con Whisper, uno spirito dai labbroni viola che altro non è che uno Yo-kai sigillato ben duecento anni prima. Il fantasma spiegherà a Nathan che ogni evento strano della sua vita ha una spiegazione, il più delle volte è colpa di uno Yo-kai dispettoso che  si diverte ad incasinare le vite umane. Iniziano così una serie di avventure a Valdoro, divise ad episodi come se fosse una serie tv, che vedrà i due nuovi compagni  affrontare i problemi di tutti i giorni come dimenticare importanti contratti di lavoro, oppure indagare su strani oggetti nel fiume. Se le prime ore del gioco scorrono leggere, con trame apparentemente staccate tra loro e volte solo a spiegare il gameplay al giocatore, o a fornirgli nuovi modi per esplorare Valdoro, negli ultimi episodi Level 5 inizierà ad imbastire una storia leggermente più intricata, anche se vittima di un finale purtroppo troppo affrettato. Nulla di trascendentale anzi, tutta la storia di questo primo capitolo di Yo-kai Watch è adatta e pensata per i più piccoli, riuscendo a centrare perfettamente il target a cui il gioco è dedicato. Spendiamo due parole anche sulla serie animata che a differenza di Inazuma Eleven, che ripercorre per filo e per segno le vicende del gioco, dopo un inizio simile differisce di gran lunga nel proporre diverse disavventure per Nathan: se nel cartone uno degli Yo-kai protagonisti è Jibanyan (il gatto rosso che fa da mascotte del brand) nel gioco sarà uno spirito come un altro da usare nella propria squadra (sebbene sia l’unico ad avere una voce durante la tecnica Energimax, ma ne parleremo a tempo debito) un po’ come Pikachu nella trasposizione animata di Pokémon. Questo rassicura coloro che non vogliono rivedere qualcosa che già sanno e rafforza la seppur infantile  trama del gioco rendendola inedita.

Se non avete voglia di precipitarvi immediatamente ai titoli di coda, Yo-kai Watch è tutto da esplorare: Valdoro è ricca di negozi, vicoli, anfratti nascosti e fogne e ovviamente in ognuno di questi posti ci sono Yo-kai diversi da affrontare e provare a far diventare nostri amici. Non solo, Level 5 ha riempito la città di missioni secondarie divise tra favori in cui basterà portare un determinato cibo o sconfiggere  un preciso spiritello (ripetibili più volte) e sotto-trame vere e proprie che porteranno Nathan e Whisper a girare come pazzi tra i palazzi e le foreste a caccia di persone scomparse o Yo-kai dispettosi. Una volta portata a termine una missione secondaria il titolo premierà il giocatore con punti esperienza, soldi e oggetti, e a schermo apparirà una scena animata bonus con tre possibili finali (negativo, positivo e super) completamente casuali che regaleranno in caso di esito favorevole un ulteriore strumento da aggiungere al proprio inventario. Purtroppo a parte alcune veramente ispirate vi è una notevole ripetitività di fondo, soprattutto dopo aver superato le prime venti ore di gioco: fortunatamente non c’è un limite alle quest accettabili, permettendo al giocatore di completarle in qualsiasi momento anche dopo aver portato a termine la trama principale. Per quanto riguarda le cose da fare a gioco concluso, Level 5 ha infatti pensato anche ai giocatori più maturi, rendendo disponibili delle sfide più ardue e dei luoghi accessibili solo soddisfacendo determinati requisiti.

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Un orologio per trovarli
Uno degli aspetti più riusciti di Yo-kai Watch è sicuramente la realizzazione di Valdoro: la città di Nathan infatti si estende per più quartieri, da quello residenziale a quello commerciale, passando per foreste, templi e perfino per una rete di fognature sotterranee. Il tutto ricreato ocn lo stesso motore di gioco di Inazuma Eleven Go, con tanto di telecamera mobile che seguirà i movimenti di Nathan e Whisper anche nei vicoli più angusti. Proprio in questi anfratti troverete ad aspettarvi degli Yo-Kai selvatici, pronti a darvi battaglia nel momento esatto in cui entrerete nel loro campo visivo. Non mancano poi dei dungeon specifici della storia che, data l’ambientazione urbana sono per lo più edifici e templi nascosti piuttosto che classiche grotte (presenti anche quelle). Se in questi “dungeon” gli Yo-kai sono ben visibili, nelle strade di Valdoro dovrete affidarvi alla lente del fedele orologio e al tempo di gioco (l’alternanza del giorno della notte si può influenzare comodamente dal letto della casa di Nathan) quando passerete  di fronte ad uno spiritello, il radar inizierà a suonare,  indicandovi  l’oggetto d’analizzare. Gli Yo-kai si nascondono ovunque: fiumi, alberi pali della luce, proseguendo nella trama   Nathan  dovrà potenziare il proprio orologio e  incontrare di conseguenza spiriti sempre più forti (dal grado E al S).

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Nascosti per la città oltre agli Yo-kai, dei forzieri contenenti oggetti curativi o equipaggiamenti (anche questi simili a quelli visti nella serie calcistica di Level 5), insetti e pesci, che potranno essere scambiati per oggetti o cibo, e saranno catturabili (una volta entrati in possesso di retino e canna da pesca) tramite un mini-gioco apposito. Inizialmente Nathan dovrà muoversi a piedi (entrerà poi in possesso di una bici), e potrà correre tenendo d’occhio la barra della stamina per non rischiare di rimanere senza forze, azione fondamentale per sfuggire ogni qualvolta si dovesse attivare il Terrore Onirico; mentre vagherete per Valdoro infatti, in maniera del tutto casuale, lo Yo-kai Watch potrebbe far partire un conto alla rovescia, terminato il quale verrete inseguiti da un enorme Oni capace di mandarvi K.O. se dovesse acchiapparvi. Il lato positivo del Terrore Onirico si rispecchia negli scrigni degli oggetti contenenti strumenti molto più rari del solito ma attenzione, se doveste incrociare la strada dell’Oni di qui sopra, e doveste cadere in battaglia, perderete tutto ciò che avrete raccolto durante la fuga. Durante questa modalità non avrete accesso ne al teletrasporto ne tanto meno alla bicicletta, e dovrete far affidamento sulla vostra conoscenza delle strade di Valdoro per poter raggiungere sani e salvi la porta della salvezza.

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Un orologio per ghermirli
Veniamo dunque al gameplay delle battaglie, vero e proprio punto forte di questa nuova ip di Level 5. Come avevamo già scritto nell’anteprima dello scorso anno avrete a disposizione una squadra di sei Yo-kai che attaccheranno il nemico automaticamente a seconda del ritmo imposto dalla propria personalità (modificabile attraverso specifici strumenti), compito del giocatore tenere in vita i propri spiritelli e utilizzare l’Energimax (Soultimate) quando necessario. Sia per l’utilizzo delle mosse speciali, sia per annullare gli incanti avversari che potrebbero sigillare i membri della nostra squadra, l’azione si sposterà sul touch screen di 3DS tramite sei minigiochi rapidi ed intuitivi  in cui bisognerà tracciare, girare, scoppiare, rompere, premere e strofinare a seconda della richiesta del gioco. Il giocatore può anche spostare  i colpi da un mostro all’altro,  nella modalità bersaglio grazie agli utili spilli, con i quali potrà scoppiare anche degli energiglobi che rilasceranno una ricompensa casuale (soldi, punti amicizia, energia per l’energimax o strumenti); la gestione degli spilli è di vitale importanza contro gli enormi boss del titolo, in cui sarà richiesto al giocatore di colpire un determinato punto del mostro per potergli infliggere danni ingenti: ogni combattimento di fine episodio risulta  divertente e ricco di azione anche grazie a queste strategie che rendono più partecipe rispetto alle battaglie classiche. Infine tramite menù strumenti si potrà scegliere se curare i nostri Yo-kai, potenziarli tramite talismani temporanei o dare cibo agli avversari per aumentare le chance di ottenere la loro amicizia (ne parleremo tra poco).

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Il giocatore ha il pieno controllo della ruota Yo-kai, decidendo in qualsiasi momento quale trio schierare in attacco e quale lasciare alle spalle, una volta presa fiducia del sistema di controllo i combattimenti di Yo-kai Watch diventeranno i veri protagonisti dell’esperienza portatile, soprattutto nella fase dopo i titoli di coda, in cui nessun nuovo avversario potrà essere sottovalutato come in passato. Per accelerare le battaglie semplici mentre si esplorano i dungeon di gioco, è inoltre possibile premere X e raddoppiare la velocità delle animazioni.

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