Pietro Iacullo

Speciale Speciale fiere: Gamescom 2016

Come ogni anno si è tenuta, in quel di Colonia, la Gamescom: fiera di settore in cui vengono presentati su suolo europeo non solo i titoli presentati a Giugno durante l’E3 ma anche nuove IP  e demo. Ancfahe quest’anno l’abbiamo vissuta in prima  persona, non solo fornendovi tutte le notizie sul sito, ma anche e soprattutto  provando i giochi con mano nella fiera stessa. Ed ecco che quindi arriva puntuale  uno Speciale Fiere  un po’ diverso, in cui analizzeremo  molti dei titoli  provati negli scorsi giorni in Germania. Ad alcuni di questi titoli abbiamo deciso di dedicare delle anteprime più succulente, che pubblicheremo secondo questa scaletta:

 

Gamescom 2016: anteprime ed articoli
 
Albion Online
Albion Online si propone come un nuovo ed interessante MMO per PC, Mac, Linux ed anche per Tablet per Android,  prossimamente anche iPad. Il mondo di Albion è interamente bilanciato da un economia governata dagli stessi giocatori: nessun oggetto, armatura o arma può essere trovato in gioco, bensì si potranno trovare solo le risorse per costruirli, o meglio, per farli costruire a qualcuno con le giuste capacità, equipaggiamento ed officina adeguata. Sarà difatti la vastità stessa dell’albero delle abilità a suggerire di concentrarsi verso un ruolo preciso, piuttosto che preferire una crescita equa di tutte le sue possibili evoluzioni. Avere la possibilità di elaborare risorse rare può renderti un membro prezioso di un gruppo o di una gilda anche senza avere le capacità per estrarre quelle stesse risorse, o di avere le capacità di uccidere impegnativi boss in grado di droppare preziosi artefatti capaci di funzionare da catalizzatore nella creazione di armature o armi con abilità ancora più potenti.

Difatti la particolare scelta di non far livellare il personaggio, fa ricadere la maggior parte dei miglioramenti nell’equipaggiamento, che fornirà un diverso numero di abilità attive, e la singolare scelta di scegliere se utilizzarne una passiva, offensiva o difensiva, in grado di definire meglio ogni stile di gioco. Albion Online ha una marcata componente PvP, che però si sviluppa in maniera molto graduale, iniziando dalle zone verdi senza PvP, per passare in quelle arancioni, dove si hanno minime conseguenze e si mantiene il proprio equipaggiamento, proseguendo alle rosse, dove si perde dell’equipaggiamento ma l’assaltatore viene marcato come bandito, con tanto di taglia, fino alle terre di confine, dove non esiste alcun tipo di protezione, e dove solitamente ci si ritrova a combattere in una gilda contro altre gilde. Albion Online è già disponibile iscrivendosi al sito ufficiale.

Call of Duty: Infinite Warfare
Activision ci ha invitato ad assistere alla presentazione di Call of Duty:Infinity Warfare.
La sessione é subito iniziata con una breve introduzione registrata di due degli sviluppatori, che hanno brevemente introdotto la trama iniziale del gioco, dove un team scelto di marine spaziali viene mandato d´urgenza ad eseguire una missione ricognitiva, e se possibile di ricerca e salvataggio, su un asteroide colonizzato.L’emergenza, viene subito scoperta dal team, é dovuta dal decadimento dell’orbita solare di questo stesso asteroide verso il sole, portando in condizioni critiche la sua stessa struttura, e provocandone un moto di rotazione che porta la parte dell’asteroide ciclicamente esposta al sole a temperature superficiali che possono arrivare a 1000°C. Una volta atterrati al riparo dall’immenso calore, il team procede nell’esplorazione della struttura, che nonostante la forte luminositá esteriore, si rivela buia e claustrofobica. Il video prosegue fino alla scoperta di alcuni cadaveri, uccisi da dei colpi d’arma da fuoco, e l’attivazione di alcuni robot antropomorfi lascia pochi dubbi su cosa abbia ucciso quei coloni, e su cosa attende i protagonisti.

Al termine di questo video dai toni futuristici, senza ulteriori introduzioni, e probabilmente per sorprendere lo spettatore, é iniziato un video ambientato nella penisola arabica di diversi anni fa, in quello che si presenta come un ovvio assaggio della versione HD di Modern Warfare 4. Il video, formato da un’unica sessione di quella che é probabilmente la missione più iconica del titolo (diciamo che é quella che finisce col botto, e chi l’ha già giocato saprà di cosa parliamo). Anche senza una diretta comparazione, riesce a mettere in luce i netti miglioramenti applicati a questo titolo del lontano 2007, dall’ovvia miglioria grafica degli ambienti e degli effetti particellari, alla qualitá del sonoro, fino al motore fisico, che nel breve video a cui si é potuto assistere ha mostrato un migliorato modello ragdoll.
L’ultimo video a cui abbiamo assistito, dopo un’altra breve presentazione registrata dei rispettivi sviluppatori, é la ormai classica e onnipresente da un po’ di anni modalitá zombie di Infinity Warfare, chiamata “Zombies in Spaceland”, in cui é stato cercato di estremizzare al massimo il tono scherzoso con anche un esilrante cameo di David Hasselhoff al termine del trailer.

Destiny: I Signori del Ferro
Durante la Gamescom abbiamo avuto modo di mettere mano alla prossima  espansione di Destiny: “I Signori del Ferro”, in uscita il prossimo 20 Settembre. La principale novità che ci è stata presentata per quanto riguarda la componente PvP del gioco è, vista l’insistenza dei fan, l’arrivo dei Match Privati: finalmente sarà possibile scontrarsi con i propri amici per le varie mappe disponibili nel Crogiolo. 

Proprio riguardo alle mappe, ne verranno rese disponibili altre 3, più una esclusiva PlayStation, ambientata su Mercurio. Inoltre verrà aggiunta una nuova modalità, denominata “Supremazia”, in cui non si ottengono Marchi del Crogiolo uccidendo i nemici, ma raccogliendo delle casse che vengono droppate alla loro morte, in questo modo, raccogliendo le casse degli alleati si impedisce l’avanzamento della squadra nemica. Una modifica all’apparenza banale, che però espone maggiormente i giocatori al fuoco nemico, rendendo più frenetici gli scontri.

 

Per quanto riguarda la Campagna proposta nell’espansione, la trama si estenderà parallelamente a quella principale, andando a scoprire come alcuni Caduti siano entrati in contatto con il “Siva”, una specie di forza mistica a base di nano-macchine che li ha trasformati in qualcosa di diverso, e più potente di quello che erano, dei “Devil Splicer”. La loro storia culminerà con un nuovo assalto: “The Wretched Eye”, una discesa nelle profondità della vecchia russia alla scoperta di un nuovo e letale nemico ed un nuovo Raid di cui si sa ancora poco chiamato “Wrath of the machine”. In conclusione i developer mi hanno accennato che hanno intenzione di prendere due mappe, e di riconvertirle con l’aiuto del “Siva” in due nuove location nettamente più impegnative.

Farpoint
Sony Interactive Entertainment sul fronte delle conferenze quest’anno ha “disertato” (come per l’edizione 2015) la Gamescom, ma non per questo non ha presenziato alla convention di Colonia: sullo showfloor della manifestazione infatti era presente un’ampia zona dedicata a Playstation 4, oltre ad uno stand dedicato esclusivamente all’ormai imminente Playstation VR. Abbiamo approfittato del primo giorno di apertura della fiera per mettere le mani su Farpoint, sparatutto in prima persona dalle tinte Sci-Fi pensato per essere giocato con l’Aim Controller del visore Sony. La demo a nostra disposizione, essenzialmente, si sviluppava attraverso un binario, consentendoci di avventurarci in questo mondo ostile proseguendo praticamente solo in avanti (pur essendo presenti, di tanto in tanto, alcuni tratti “alternativi” paralleli a quello principale) sfruttando la levetta analogica posizionata sull’impugnatura del fucile. La nostra camminata sulla superficie desertico-rocciosa del pianeta non si è svolta in solitudine, vista la presenza di alieni dalle sembianze di aracnide ben decisi a portarci al game over. Questi mostri, essenzialmente, si dividono in tre categorie. I più facili da gestire sono senza dubbio i ragni di piccola taglia, capaci di attaccare solo saltando al volto del giocatore (e facilmente eliminabili in volo). Seguono poi degli aracnidi dalla mole più importante, capaci di colpire con un attacco acido quando gli si avvicina troppo (o lanciando delle sfere della stessa sostanza dalla lunga distanza), ma sprovvisti di particolari corazze. Infine, ad aggiudicarsi senza dubbio il titolo di nemico più fastidioso, Farpoint presentava dei ragni corazzati danneggiabili solo utilizzando lo shotgun o colpendoli quando aprono la bocca.

I difetti del titolo, essenzialmente, sono abbastanza tipici di uno scenario che combina motion controller e Realtà Virtuale: da una parte il dettaglio visivo, per quanto sufficiente ad immergere il giocatore nel titolo (tanto più che l’arma da fuoco è riprodotta fedelmente, necessità di guardare nel mirino inclusa, che più di una volta ci ha fatto venire l’impulso di chiudere l’occhio inutilizzato per aumentare la precisione) è sicuramente indietro rispetto a quanto si può vedere in una produzione tradizionale. Dall’altra capita di non riuscire ad eseguire l’azione in-game richiesta per utilizzare una data meccanica in gioco: nel nostro caso per cambiare l’arma in utilizzo era necessario alzare il fucile sopra la spalla (seguendo l’animazione classica del cambio arma di uno shooter in prima persona), ma non sempre al nostro gesto è corrisposta una reazione puntuale del titolo. Ad ogni modo, specie per chi ha sempre sognato di vivere un’esperienza alla Alien sulla propria pelle, Farpoint è sicuramente un prodotto da tenere d’occhio.

Mafia III
C’eravamo lasciati, in occasione della recensione di Mafia II, esprimendo il nostro rammarico per il potenziale inespresso del titolo 2K, senza dubbio capace di raccontare alla grande una storia dal retrogusto amaro e di cogliere l’atmosfera degli ambienti della criminalità organizzata di quegli anni. Mafia III, durante la presentazione a porte chiuse a cui abbiamo potuto assistere, ci ha confermato che anche questa volta lo storytelling è un elemento chiave nell’economia di gioco, anche perché questa volta sarà possibile condizionarla nello svolgimento (arrivando, comunque, sempre ad un obiettivo comune) a seconda di come si deciderà di giocare alcune missioni. Abbiamo assistito per esempio ad una sessione di gameplay dal vivo dove il protagonista doveva eliminare un bersaglio posizionato all’ultimo piano di un Hotel di lusso, e per farlo poteva scegliere se seguire un approccio diretto, entrando ed eliminando tutti i suoi sottoposti, o più stealth, infiltrandosi rubando il mezzo dell’autista del losco figuro per poter entrare furtivamente dal parcheggio dell’albergo fino alla stanza dell’obiettivo. Visto che si è optato per il secondo approccio abbiamo potuto assaggiare il sistema di guida del titolo (un altro dei cardini del predecessore), trovandolo ancora una volta in forma, pur non essendo ancora chiaro se questo andrà a riprendere gli aspetti realistici visti in Mafia II (per esempio la necessità di far benzina al mezzo).

Dal punto di vista dell’ambientazione la scelta di una versione fittizia di New Orleans ha permesso di spaziare maggiormente, introducendo anche biotipi diversi come la palude (con tanto di possibilità di guidare imbarcazioni), andandole a caratterizzare a seconda della cosca malavitosa che ne detiene il controllo. Insomma, le aspettative non possono che essere alte, con la speranza che Mafia III riesca finalmente a portare a casa un risultato che, con qualche accortezza in più, Mafia II avrebbe sicuramente potuto meritarsi. Mafia III uscirà il prossimo 7 Ottobre su PS4, Xbox One e PC.

Ride 2
Uno dei difetti congeniti delle produzioni targate Milestone è sempre stato l’aspetto visivo: per quanto il motore dietro i vari titoli di corse della casa meneghina sia sempre stato solido dal di vista della simulazione nella realizzazione tecnica ha sempre offerto una performance più opaca. Ride 2 sembra prendere tutto il meglio dal suo predecessore (e da quanto visto in Valentino Rossi: The Game) andando però a colmare questo storico difetto.  La qualità dei modelli dedicati alle moto infatti ci è sembrata decisamente più ricca di dettagli e complessivamente più vicina alla realtà, e anche per quanto concerne pista e “fuori pista” (alberi, pubblico e in generale quello che “contorna” il tracciato di turno) è impossibile non ravvisare progressi.

Andrà tutto chiaramente verificato una volta possibile entrare maggiormente in confidenza con l’ultima fatica di Milestone, verificando che questi comportamenti siano generalizzati e condivisi da tutte le due ruote (e le piste) presenti nel titolo. Come andrà verificata la capacità di cucire le gare sul giocatore dal punto di vista della simulazione, che abbiamo in questa sede solo potuto apprezzare con qualche veloce “smanettamento” (che ci ha lasciato sicuramente una buona impressione). Ride 2 sarà disponibile dall’1 Ottobre su  PlayStation 4, PC e Xbox One.

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