In occasione della Gamescom 2016 siamo riusciti a gettare un primo sguardo all’ormai imminente Forza Horizon 3, assistendo ad una presentazione a porte chiuse del titolo (con gameplay dal vivo) in compagnia di Ralph Fulton, Creative Director di Playground Games. Chiacchierata dannatamente proficua, vista la mole di novità emerse per il titolo in uscita il prossimo 27 Settembre.
Durante l’intervento di Fulton ci siamo ritrovati a pensare, più di qualche volta, di come in effetti un titolo della “concorrenza” come Driveclub abbia fatto in un certo qual modo scuola. La terza iterazione di Forza Horizon sembra infatti aver preso qualche spunto dal titolo Evolution Games: durante una gara il pilota, per esempio, si è imbattuto in una “zona delle derapate”, dove era attiva una sorta di sfida nella sfida che permetteva di accumulare del punteggio extra sulla base dei drift eseguiti col mezzo; soluzioni che abbiamo già avuto modo di provare un paio di anni fa sul titolo in esclusiva PS4 e che sicuramente ci fa piacere ritrovare anche in un ecosistema ricchissimo come quello di Forza Horizon 3. Ma anche il concetto di “Club”, in un certo senso, trova il suo posto nello spin-off di corse arcade di casa Microsoft, visto che è possibile da una parte reclutare i Drivatar dei propri amici per farli gareggiare e raccogliere i proventi delle loro performance, mentre dall’altra i compagni potranno fare la stessa cosa con l’alterego virtuale del giocatore (assumendolo a loro volta), permettendo l’accesso ad una serie di ricompense sulla base dei risultati ottenuti su strada dal Drivatar. Una meccanica che ha avuto come punto di partenza l’inserimento di notifiche in-game contestuali a quello che succede da questo punto di vista, con il gioco in grado di avvertirci puntualmente sulle gesta (e sulla situazione contrattuale) del Drivatar. Ma anche al netto di questi aspetti Forza Horizon 3 prova a far riscoprire il fascino del fare squadra, data la possibilità di giocare la modalità campagna in co-op fino a quattro giocatori, con non solo amici in possesso di Xbox One ma anche (visto lo sdoganarsi del cross-play in casa Microsoft) giocando con chi invece ha optato per la versione Windows 10 del titolo.
L’altra parola chiave dietro l’esperienza è libertà. Non solo perché la location australiana ha permesso agli sviluppatori di sbizzarrirsi per quanto riguarda i tracciati (l’Oceania è uno dei territori più ricchi e diversificati dal punto di vista dei biotipi), ma perché l’esperienza può essere cucita davvero su misura per ogni giocatore, mettendolo a capo del festival e permettendogli di cimentarsi solo in eventi che sono nelle sue corde. Tutto questo trova la sua massima espressione nella nuova modalità Blueprint, che permette di creare degli eventi personalizzati andando a definirne nel dettaglio le caratteristiche: tipo di tracciato, veicoli utilizzabili (usando un potente tool di ricerca che raggruppa i mezzi sotto diversi criteri, dal costruttore alla tipologia di mezzo, oppure decidendo una per una le vetture che è possibile scegliere), condizioni meteo e anche il nome dell’evento, che verrà poi riproposto fedelmente a schermo quando si scende in pista.
E se tutto questo non bastasse arriva ad aggiungere ulteriore variabilità all’esperienza il Forzathon, una serie di eventi settimanali (che, mese per mese, il team di sviluppo annuncerà sui social, specificandone anche le ricompense) che permetteranno ai vincitori non solo di gareggiare contro tutta la community di appassionati del titolo, ma anche di mettere le mani su veicoli rari e accedere a benefit di diverso tipo.
Dal punto di vista tecnico Forza Horizon 3 non ha davvero nulla da invidiare agli altri titoli del suo genere: il mondo di gioco è riprodotto molto fedelmente, con un dettaglio visivo che ripone molta cura nei dettagli, e anche il sistema di illuminazione è stato potenziato in modo da rispondere in modo credibile e puntuale a quanto succede a schermo. Le luci saranno poi ovviamente condizionate anche dalle condizioni atmosferiche del cielo sopra la testa dei piloti, che mai come quest’anno restituisce la sensazione di guardare degli scorci presi di peso dalla vita vera (non a caso, il team di sviluppo ha raccolto diverso materiale fotografico su questo tema e ha speso diverso tempo nella realizzazione di cielo e nuvole, ed è impossibile non credere alle parole di Ralph Fulton visti i risultati ottenuti). Non è un caso se il team di sviluppo ha deciso di inseire nel titolo anche una Modalità Drone, che permette di esplorare la mappa in assoluta libertà facendo, tra l’altro, riprese dall’alto impatto visivo.
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