Genshin Impact ha fatto la sua entrata nel mondo dei videogiochi come un fulmine a ciel sereno.
Nessuno si aspettava che sarebbe stato così importante, né che la sua uscita avrebbe cambiato così tanto le carte in tavola. Seppur già dal suo annuncio i dubbi sono stati moltissimi, con persone che sono arrivate al rompere una PlayStation 4 sostanzialmente per scena, sfido chiunque a dire che si sarebbe aspettato un videogioco così polarizzante. Tanto da diventare, forse, un pericolo per l’industria.
Ma partiamo dall’inizio. Il titolo di miHoYo non è uno di cui è facile parlare, e, anche personalmente, sono estremamente contrastato da quello che rappresenta, sia per noi come videogiocatori che per i videogiochi in sé. Ciò che mi rende più perplesso, poi, è che nonostante ciò non riesco a non adorarlo. Una sorta di amore proibito, ma a salutarmi dal balcone non è Giulietta ma i miei soldi e le mie preoccupazioni.
Se c'è un gioco di cui si è parlato fin troppo ma non si è detto davvero nulla, quello è Genshin Impact.
Genshin Impact: Videogioco o gioco d’azzardo
Credo che il modo migliore per constestualizzare i miei dubbi sia partire proprio da ciò che è dietro a questo gioco; l’inganno di cui parlo nel titolo. Gli sviluppatori, lo studio cinese miHoYo, sono infatti gli sviluppatori del celebre gioco mobile Honkai Impact 3rd. Per quanto potrebbe sembrare a primo acchìto qualcosa di positivo, rappresenta invece uno dei talloni d’Achille del gioco.
Questo perché anche Genshin Impact, che segue la nomenclatura del fratello maggiore, è un titolo gacha. Si porta dietro, quindi, tutte le caratteristiche che ben conosciamo da questi titoli.
In questo caso, però, il fenomeno è più atipico. Se solitamente il gameplay effettivo di un gioco del genere ne è solo una minima parte, in Genshin Impact la storia è diversa. Il gameplay di questo titolo ne è la caratteristica pricipale: rappresenta in tutto e per tutto un gioco single player come tanti altri. Ciò che non è come tanti altri è quello che si nasconde sotto alla sua pelle, cioè, appunto, il suo sistema gacha. Entrambe le componenti però coesistono, come un organismo infetto da un virus parassita.
Tutto ciò che è all'interno del gioco gira attorno a questo particolare tipo di - potenzialmente - gioco d'azzardo, al fine di guadagnare il più possibile dai suoi giocatori.
Rappresenta un problema per l’industria in molti modi, sia perché crea tossicità con questo modello di marketing scorretto sia facendo leva sulle persone più deboli o suscettibili, come bambini o NEET e Hikikomori. È inoltre molto scorretto verso il proprio pubblico, e per favorirlo i giochi sono solitamente riempiti di meccaniche particolari usate per incentivare gli acquisti.
Chi avrà letto il mio articolo riguardo a Battle Royale e Gacha e la dipendenza da videogiochi saprà bene quanto questo genere (o sottogenere?) sia dannoso sia per l’industria che per noi giocatori. Sicuramente, poi, questo genere è parte delle ragioni del mio complesso rapporto con questo titolo.
C’è però molto di più al suo semplice essere gacha. Genshin Impact è infatti il risultato di quello che è un processo decennale, che vede la Cina tra le sue protagoniste. Se già da tempo enormi compagnie come la malvista Tencent controllano tramite i loro investimenti gran parte del mercato (tra cui titoli di grosso spessore come League of Legends), ora anche i loro stessi titoli si stanno imponendo nell’industria.
A partire proprio dal mercato mobile, che va a toccare un’enorme fetta di utenti in oriente, le compagnie cinesi si stanno facendo strada anche con progetti come il ChinaJoy o il China Hero Project di Sony, volti a far emergere sempre più nomi importanti. Ad, esempio risale proprio al ChinaJoy del 2019 l’episodio in cui per la prima volta la stampa ha cominciato a parlare di Genshin Impact.
Non è qualcosa da prendere sottogamba. Se da una parte è qualcosa di buono per la varietà e competitività del mercato, ricordiamoci che stiamo pur sempre parlando di una, sostanzialmente, dittatura. E non mancano mai di ricordarcelo. Sono bastati pochi giorni per scoprire che parole come “Taiwan”, “Tianmen Square” e simili sono infatti bannate dalla chat di gioco, ed è probabile che in futuro gli sviluppatori potrebbero ricorrere a mosse simili per limitare la libertà di parola a favore del regime.
Non serve guardare lontano per vicende simili: l'episodio delle censure imposte da Blizzard ci ha già dimostrato di cosa la Cina è capace.
In loro difesa si potrebbe dire che lo fanno per proteggersi dal loro governo. Se in parte questo è vero, è anche vero che non è qualcosa che dovremmo sottovalutare: nelle loro mani c’è un potere mediatico enorme. Ricordiamoci sempre che stiamo supportando aziende che prendono di mira singoli individui per il solo fatto di aver nominato il Taiwan.
Se i videogiochi possono essere validi di per sé, come forma d’arte o di intrattenimento, ricordiamoci sempre che i videogiochi sono anche politica. Addirittura Biden è riuscito a capirlo, dall’altra parte del globo.
Se c’è qualcosa di cui il mondo dei videogiochi ha bisogno, è consapevolezza. I videogiocatori hanno bisogno di ingoiare la famosa pillola rossa, per una volta. Non finiremmo in trappole come i gacha, se ci rendessimo pienamente conto di quello che vi è dietro. Non dimenticatevi mai che, per quanto i videogiochi vi possano far uscire dalla realtà, questa si infiltrerà sempre all’interno dei videogiochi.
Un gioco incredibile in un contesto tossico
Lasciando da parte questo sfondo culturale discutibile, però, non ho ancora parlato del gioco in sé, e potrebbe sembrare incoerente da parte mia. Ma credo che una recensione non possa essere solo grafica-trama-gameplay; c’è molto di più oltre al gioco stesso. Odio parlare di giochi come se fossero macchine e, per quanto vorrei non parlarne, è un discorso importante.
È un richiamo alla nostra coscienza. E sì, anche alla tua; di te che stai leggendo. Sei sicuro che i giochi sono solo giochi? Vuoi davvero dimenticare tutto quello che vi gira attorno? Le esperienze che hai avuto, le persone che hai incontrato o le lacrime che hai versato per un paio di pixel? Genshin Impact è un monito al nostro modo di approcciarci alla nostra passione.
Il problema di Genshin Impact è che è un pacco regalo meraviglioso. Ma non vorremmo mai che si aprisse, quasi come se fosse un moderno vaso di Pandora.
Il videogioco di miHoYo è tra i più divertenti ed entusiasmanti che abbia provato negli ultimi tempi. Riesce ad essere interessante e offrire un’esperienza incredibile in un mondo estremamente curato e, nonostante tutte le somiglianze che porta con Zelda, di cui cerca di essere rivale, riesce ad avere un’anima propria.
Si tratta di un gioco che ti permette di godere un’esperienza meravigliosa come ti pare. Al modico prezzo di 0,00 euro il team cinese ha presentato ai videogiocatori un titolo che fa gola alla stessa Nintendo, migliorando in molti degli aspetti che Breath of The Wild trascurava. Il combattimento è estremamente interattivo, logico, ragionato. Elementi che si combinano come se fossimo in Magika e che interagiscono (anche se meno di Breath of The Wild) con il mondo circostante, che riesce ad essere continuamente vivo e pieno di sorprese.
Eppure, è tutto solo un dolce inganno.
Non dimenticate che state solo vivendo un sogno venduto a caro prezzo
Ho adorato Genshin Impact per tutto il tempo che ci ho giocato. Tante ore, forse troppe, sicuramente più di quante voglia ammetterne. Ma più ore vi si gioca, e più lati marci mostra. Se inizialmente si mostra come gioco semplice e positivo, i suoi veri colori si rivelano più avanti, passo passo. Il processo è così graduale da sembrare che non ci sia, ma basta una doccia fredda per accorgersene.
Ci sono tantissime idee problematiche in Genshin Impact. Ricalcando titoli gacha simili, ripropone banner a tempo, rate-up, quest giornaliere, addirittura un battle pass, e tra i peggiori che abbia mai visto! Ogni singola meccanica che si aggiunge al gioco è preparata al fine di far rimanere il giocatore incollato allo schermo. A un certo punto io stesso ho dovuto smettere di giocare al gioco, perché stava prendendo troppo tempo nella mia vita.
Basti solo guardare alla meccaniche delle resine: si tratta di materiali che (in un limite di 120) si ricaricano, uno alla volta, ogni 8 minuti. Sono però completamente necessari per riuscire ad ottenere moltissime delle ricompense del gioco. Addirittura, per ottenere il drop di un boss bisogna sborsare questa moneta alternativa. È una meccanica che incentiva il restare attaccato al gioco, il continuare a pensarci e ritornarci ancora e poi ancora.
È quello il livello di controllo psicologico che questo gioco può avere su chi lo gioca. Ogni singolo pull sfortunato può farvi stare male, e l’unico modo per smettere di stare male è assicurarsi la vittoria con la carta di credito. La stessa tattica che ha reso di successo il FUT di Fifa.
Uno dei lanci migliori di quest’anno, ma non dovremmo godere
Ciò che rende ancora più spaventoso l’effetto di questo gioco è il fatto che questo titolo sia un AAA. Come i grossi giochi di Sony, come le serie di punta di Nintendo. La cura maniacale degli sviluppatori si nota in tantissimi particolari che rendono l’immersività in questo gioco incredibile. Ma i soldi non vengono usati solo per quello.
I milioni spesi per Genshin Impact sono investimenti, messi da parte per riguadagnarli in qualche modo. E quel modo siete voi.
Ora pensate all’insostenibilità di questa industria di cui si lamenta Sony, mentre aumenta i prezzi dei suoi giochi next gen. Poi guardate i numeri che ha fatto Genshin Impact in una singola settimana, nonostante fosse completamente gratuito. Ora provate a fare un esercizio di memoria, e ripensate a come l’industria si è sempre adattata alle pratiche più scorrette per riprendere quei soldi che non riusciva più a trovare.
Il sistema gacha, che prima mostrava tutto il suo schifo con giochi concepiti con un budget minore ed esclusivamente mobile, funziona. Basta poco per nasconderlo dietro a un gioco incredibile come Genshin Impact. Credo che possiate capire le mie paure. Vorrei evitare che il prossimo CoD abbia una campagna gacha; che il prossimo Mario abbia un Battle Pass o che Street Fighter mi dia gemme in cambio di quest giornaliere.
La natura virale intrinseca a Genshin Impact
Ricordiamoci poi che è parzialmente un gioco mobile, da dove arrivano la maggior parte dei suoi introiti. Uscendo su tutte le piattaforme, infatti, riesce ad essere completamente accessibile a chiunque senza neanche limitare i giocatori. Le possibilità che questo gioco rappresenti un vero e proprio fenomeno virale grazie ai suoi enormi incassi e al passaparola non è così lontana.
Basti solo vedere come siano servite solo poche settimane per veder spuntare sull’appstore un clone di Genshin Impact. Le persone vogliono questo tipo di giochi, e le compagnie sanno quanto vi possono lucrare sopra. Gli unici che si accorgono del problema che potrebbe rappresentare in futuro non ne parlano.
Nonostante ciò, resta un gioco incredibile. Nonostante tutto lo squallore che ha dietro, offre ore e ore di contenuto completamente gratuito. Ha spolverato e rinnovato la formula di Breath of The Wild e proposto una grafica incredibile tanto su PC quanto su mobile, nonostante diversi problemi di ottimizzazione. Il problema è ciò che si porta dietro.
In conclusione
Quello che abbiamo davanti è un gioco estremamente polarizzante. Se da una parte riesce ad offrire un’esperienza fantastica sotto tutti i punti di vista, dall’altra ci mostra in modo grottesco tutte le crepe della struttura dell’industria videoludica.
Dietro questo gioco ci sono idee e ideali sbagliati, che potrebbero intaccare tutto il mondo dei videogiochi. I suoi meccanismi provocano dipendenza, ma allo stesso tempo ti fanno meravigliare per l’incredibile lavoro svolto dal suo team di sviluppo. Amo e odio Genshin Impact, per tutto quello che rappresenta e per tutto quello che è. Ma mi sento responsabile per come dovrebbe essere trattato.
Perché non solo singole persone potrebbero venire intaccate da come questo gioco è strutturato, ma così anche l’industria che amiamo e la passione che abbiamo per questo medium. Stiamo giocando col fuoco, e dovremmo rendercene conto.
Non si sa mai quando ci scoppi davanti un incendio.
Verdetto
8 / 10
Una sigaretta lasciata accesa in mezzo a un bosco
Commento
Genshin Impact è veramente un "Third Impact" per quanto riguarda quello che potrebbe rappresentare per l'industria videoludica. Dietro a un gioco incredibile nasconde un'essenza tossica, che porta dipendenza e che propone metodi di monetizzazione scorretti e pericolosi, così come atteggiamenti sbagliati sia verso di noi che verso il nostro medium. Potrebbe rivelarsi, nel prossimo futuro, un problema per tutto il mondo dei videogiochi.
Pro e Contro
✓ Mondo immersivo ✓ Gameplay mozzafiato ✓ Combattimenti incredibili ✓ Open World tra i migliori
x Natura gacha x Trama non eccezionale x Farming sovrano
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