Recensione Darksiders 3, la furiosa recensione

Mi hanno obbligato a scrivere la recensione di Darksiders 3

Nel corso di questi mesi a casa, ho avuto la possibilità di giocare tantissimi titoli. Alcuni di questi erano in programma, come Days Gone. Altri no, semplicemente perché un po’ per il tempo e un po’ per la complessità, non mi affascinavano più di tanto. In ordine cronologico, Star Wars: Jedi Fallen Order, Sekiro e Bloodborne. Non vi farò la mia classifica personale… Vabbè dai, il Goty 2019 si piazza al primo posto. Non pensavo però che avrei attirato le ire di una furiosa figura, la quale, in piena notte, mi sveglia e mi obbliga a giocare prima e scrivere poi, la recensione di Darksiders 3. Le motivazioni di Furia, tutto sommato, sono anche comprensibili. Sei arrivato ai titoli di coda di ogni videogioco possibile, tra cui quelli che fanno della difficoltà un caposaldo dell’esperienza. Prova anche il mio, mi dice.

Per paura di alterare ulteriormente un Cavaliere dell’Apocalisse, ho acceso la console e avviato la partita. La ragazza, con i suoi capelli infuocati che illuminano l’oscurità della mia stanza, mi chiede di richiamarla nel momento in cui avrei incominciato a battere le dita sulla tastiera. Mi sento un po’ come Diane che scrive la biografia di Bojack Horseman, pronto ad essere giudicato. Tutto sommato però, l’esperienza è stata positiva. Forse le proporrò un’ Ipa insieme, quando le acque si saranno calmate.

Furia, se per lei va bene, inizierei con alcune nozioni informative

La ragazza annuisce, d’altronde è pur sempre una portatrice di distruzione e possiamo giocare la carta “struttura” della recensione di Darksiders 3, a nostro favore.

Darksiders 3 è stato realizzato da Gunfire Games, gli stessi di Remnant: From The Ashes sempre per rimanere in tema “videogiochi difficili” e distribuito da THQ Nordic. La software house è composta da diversi veterani dei primi due capitoli della serie. Di esperienza quindi, ce n’è in abbondanza. Meno invece, di fondi a disposizione. Il titolo ha infatti avuto un budget per lo sviluppo piuttosto ridotto ma per fortuna è riuscito abbondantemente a salvarsi. La storia ci vede vestire i panni di Furia, unico membro femminile dei Cavaliere dell’Apocalisse, nel tentativo di sconfiggere i 7 Peccati Capitali. Il tutto mentre la fine del Mondo è alle porte e la Terra è straziata dal conflitto fra Angeli e Demoni.

Darskiders 3 recensione
La narrazione si inserisce, dal punto di vista temporale, durante gli eventi del primo capitolo. Non ne stravolge il background e fornisce dettagli utili ad avere una visione esauriente della saga. Il racconto non è la portata principale di Darksiders 3 ma scorre comunque che è un piacere. Possiamo immediatamente pensare ad una lunga Boss Fight, volta ad estirpare un peccato dopo l’altro. E per certi versi lo è. Ma c’è comunque un aspetto su cui vorrei soffermarmi. Furia non rimane un personaggio banale e statico nel tempo ma cresce, parallelamente alla storia e all’incremento dei suoi poteri. Se l’inizio la vede furiosa, superiore e disinteressata riguardo le sorti della Terra, con il succedersi degli eventi, diventa sempre più matura finendo con il prendere a cuore la causa del nostro pianeta.

Il Cavaliere dell’Apocalisse mi guarda compiaciuta

Darksiders 3 furia
La fiaschetta di Furia Furia si cura attraverso diverse cariche, proprio come lo Shinobi. Ad ogni morte, queste si ripristinano.
Ora che la protagonista è stata addolcita, posso scendere nei dettagli. Le chiedo se è d’accordo a raccontare l’esperienza del combattimento con i suoi occhi, in quanto può aiutare ad immedesimare maggiormente il lettore. Ancora una volta, si limita ad annuire.

Il paesaggio terrestre è completamente disastrato. Non c’è una singola presenza umana e le uniche ombre che vedo sono quelle dei demoni pronti a togliermi la vita. Attacco con la mia frusta, maledizione se sono aggressivi. Forse dovevo incrementare di più la mia forza o l’arcano al punto di salvataggio. O magari aumentare la mia vita. In ogni caso, se dovessi morire ripartirei dall’inizio, tutti i nemici ricompariranno e dovrò rimpossessarmi delle anime perse.

Evito il colpo con una capriola, contrattacco immediato. Ogni singolo mostro ha un suo pattern che devo imparare bene per evitare di ripetere la medesima fase più volte. Ecco arrivare un miniboss, spero che almeno mi droppi oggetti utili per potenziare le mie armi. La componente action di Darksiders 3, per quanto possa essere tutto un “già visto” riesce a fare comunque il minimo indispensabile richiesto ad un videogioco. Divertire.

La componente action di Darksiders 3, per quanto possa essere tutto un già visto, riesce a fare comunque il minimo indispensabile richiesto ad un videogioco. Divertire.

Il combat system intrattiene e non stanca mai, nonostante la formula utilizzata dai ragazzi di Gunfire si rifaccia ai principali capolavori di questa generazione. I numerosi mob che andremo ad affrontare, avranno infatti tutti delle mosse specifiche che dovremo imparare se vogliamo sopravvivere. Specialmente quando la situazione diventa più caotica. A supporto di Furia, ci saranno anche i poteri elementali chiamati Hollow. Questi saranno indispensabili sia nel combattimento che nel proseguo dell’avventura in quanto ci permetteranno di raggiungere aree prima inaccessibili. Le anime lasciate cadere dai demoni, invece, potranno essere spese per aumentare vitalità, forza o arcano. Lasciando carta bianca al giocatore, se si incrementano le prime due caratteristiche si creerà un personaggio equilibrato che fa principalmente leva sulla forza fisica. Al contrario, optando per l’arcano, si punterà a danneggiare i mostri attraverso contrattacchi (il classico parry) e danni da fuoco, elettricità e altro ancora.

Da grandi poteri derivano grandi responsabilità

La crescita del personaggio va di pari passo con il potere che viene accumulato. Se all’inizio del nostro percorso avremo una semplice frusta, con lo scorrere delle ore, sblocchiamo il fuoco, la stasi e tante nuove armi. Paradossalmente più diventeremo forti più la nostra alter ego comprenderà l’importanza della sua missione. Nuova linfa per un gameplay che diventa ancora più stratificato e che farà impazzire gli amanti delle combo più complesse. Se l’elevato numero di nemici diventa insormontabile, ecco che potremo anche attivare una potentissima trasformazione, la più classica modalità Berserk. La nostra eroina diventerà così, per un breve periodo di tempo, letteralmente l’apocalisse, trascinando all’inferno ogni povero malcapitato.

Dopo tanti stermini, si arriva allo scontro più importante carichi ed esaltati. Per poi capire che anche questa battaglia sarà simile a quella precedente.

Sono forse le boss fight il vero punto debole del pacchetto ludico di Darksiders 3. I 7 peccati sono tutti esteticamente belli ma, eccetto un paio di scontri, risulteranno molto simili fra loro. I pattern sono più o meno gli stessi, e una volta assorbito il primo, gli altri andranno giù che è un piacere. Questo nonostante un tracking marcato, che caratterizza anche il demone più debole. L’attacco si sposterà in direzione della nostra schivata per cui, spostandoci troppo in anticipo, saremo comunque danneggiati. Un vero “peccato”, perché con una maggiore diversificazione, avrebbero potuto rendere i momenti topici ancora più adrenalinici. Dopo tanti stermini, si arriva allo scontro più importante carichi ed esaltati. Per poi capire che anche questa battaglia sarà simile a quella precedente. Rimanere delusi risulterà quindi abbastanza normale.

Perdersi per esplorare

Quando prima parlavo di aree inaccessibili, una scintilla di malinconia è apparsa in quegli occhi aggressivi, lasciando trasparire un velo di nostalgia di un periodo ormai passato. Mi racconta quanto amasse passeggiare per quelle terre devastate. Aggiungo io, che solo ad una figura fuori di testa piace smarrirsi tra caos e distruzione. Ma, non sono qui a giudicare e a discutere con la mia nuova amica. Ho sempre quella birra nella testa. Per cui, mi limito a continuare a documentare il mio provato.

Il level design di Darksiders 3 è il fiore all’occhiello della produzione. Gli sviluppatori si sono lasciati notevolmente influenzare dalle opere di Miyazaki passando l’esame a pieni voti. Perdersi nell’esplorazione della mappa sarà una vera goduria e dopo le prime due ore circa, il mondo di gioco si aprirà pronto a diventare interamente interconesso. Dal punto A potrò raggiungere C, D o B. Gunfire Games lascia piena libertà all’utente. Muovendoci senza alcun vincolo, raggiungeremo ogni angolo nascosto. Apriremo passaggi segreti e recupereremo oggetti utili a potenziare le armi. Un po’ come le rune di God Of War, essi renderanno la nostra frusta o il nostro martello gigante ancora più potente. Occhio però. I miniboss sono lì dietro l’angolo, pronti a rispedirci al punto di salvataggio obbligandoci a ripetere nuovamente il percorso.

Darksiders 3 recensione
Liberi da qualunque catena, potremo anche scegliere l’ordine dei Peccati da affrontare. Ad esclusione del primo e dell’ultimo per questioni di trama, potremo sconfiggere ad esempio prima Gola e poi Avarizia o viceversa. Non vi è una rigida successione da seguire, tutto è lasciato nostro libero arbitrio. L’indicatore che seguiremo “segnerà” la posizione del Peccato da eliminare. In realtà, scopriremo che raggiungerlo comporterà un girovagare piuttosto elaborato e frenetico. Arrivare ad un punto di salvataggio richiederà lunghe camminate, diverse uccisioni e puzzle da completare, non particolarmente complessi, per aprirci la strada verso la salvezza dell’umanità. Croce e delizia di Darksiders 3, questa infinita mappa trascina con se anche lunghissimi tempi di caricamento che minano in maniera eccessiva il ritmo dell’azione. Ad ogni morte o passando da un’area ad un’altra, i tempi di attesa diventano proibitivi.

Furia, la recensione di Darksiders 3 volge al termine

Furia mi osserva, piuttosto soddisfatta e tutt’altro che adirata. Rilegge la recensione di Darksiders 3 con tono critico, pregandomi di tagliare la parte relativa ai caricamenti o agli enigmi piuttosto elementari. Comprende invece, come il videogioco sia piuttosto derivativo e che non possa quindi ambire all’eccellenza. Ribadisce però il fatto che si tratti di un titolo divertente e come, nonostante la difficoltà, non diventi mai frustrante. In conclusione, posso ritenermi soddisfatto, sono riuscito ad ammorbidire anche la più burbera delle persone. Mi saluta e mi propone di berci quella famosa Ipa che rimbombava nel mio cervello, cogliendomi letteralmente alla sprovvista.

Ricordatevi sempre, carpe diem

Verdetto
7 / 10
Liberate la Furia che è in voi
Commento
Darksiders 3 è capace di divertire il giocatore senza mai diventare frustrante, nonostante la notevole difficoltà che contraddistingue il lavoro di Gunfire Games. Attingendo a piene mani dai numerosi titoli del genere, gli sviluppatori riescono comunque a sfornare un prodotto godibile e che intratterrà per 15 ore abbondanti. Un vero peccato per le bossfight, che potevano essere maggiormente diversificate, rendendo unico ogni scontro con i peccati.
Pro e Contro
Combat System divertente e frenetico
Mappe davvero notevoli
Interamente doppiato in italiano

x Caricamenti infiniti
x Boss Fight poco ispirate
x Tutto sa di già visto

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