II mistero e il fascino dell’ignoto hanno sempre appassionato moltissime persone. Non è una sorpresa che anche gli anime si siano cimentati in questo campo, producendo veri e propri capolavori degni di essere visti.

Per questo abbiamo deciso di consigliarvi alcuni tra i migliori titoli del genere mystery. Che stiate cercando un’opera in cui il mistero sia preponderante o soltanto qualcosa dalle tinte noir, abbiamo quello che fa per voi.

Ergo Proxy

Ergo Proxy
L’inusuale divisione in 23 episodi evidenzia fin dall’inizio la particolarità di Ergo Proxy, anime dall’ispirazione cyberpunk e distopica mandato in onda per la prima volta in Giappone nel lontano 2006.

Nel futuro di Ergo Proxy la Terra è ormai una landa desolata, la cui atmosfera tossica e ostile obbliga il genere umano a vivere in isolate città-cupola accanto a degli androidi, gli AutoReiv, utilizzati dagli uomini alla stregua di veri e propri schiavi.

Questo equilibrio precario viene sconvolto quando a Rom-Do, una delle domes, si diffonde un virus chiamato Cogito che rende gli androidi senzienti e consapevoli del loro stato di schiavitù, portandoli a ribellarsi agli umani e talvolta ad ucciderli.

E’ così che conosciamo la nostra protagonista Re-l Mayer, nipote del reggente a cui viene assegnato il caso. Inizialmente decisa ad indagare senza troppo trasporto, Re-l viene aggredita da una creatura ibrida non umana e nemmeno androide, il Proxy, che lascia un misterioso messaggio nella sua abitazione.

Decisa ad andare a fondo della questione, Mayer dovrà fare i conti con una realtà ben più dura dell’atmosfera fuori dalla cupola.

Ergo Proxy è un anime visivamente potente, in cui il pathos generato da personaggi ed eventi cresce fino ad un climax spettacolare. I personaggi incontrano il loro destino ed è impossibile non sentirsi coinvolti e partecipi delle rivelazioni che gettano nuova luce su tutti gli eventi accaduti.

Si tratta di una pietra miliare per tutti gli appassionati di fantascienza e di mystery, coronata da una colonna sonora ad opera dei Radiohead. Un titolo di cui, a distanza di anni, ancora non si è smesso di parlare.

Dove recuperarlo: Netflix

Neon Genesis Evangelion

Neon Genesis Evangelion
Sicuramente uno dei più celebri anime mecha di tutti i tempi, Neon Genesis Evangelion è l’ideale per chi ama i misteri irrisolti.

L’anime narra le vicende del giovane Shinji Hikari, a cui il padre assegna improvvisamente un compito imponente: pilotare un Eva, gigantesco mecha robot progettato per combattere misteriose creature ultraterrene chiamate Angeli, la cui origine è circondata da un alone di mistero.

Shinji verrà affiancato nella sua battaglia dalla sfuggente Rei Ayanami e dall’affabile Asuka Langley, anch’esse pilote di Eva.

Che cosa vogliono gli Angeli? Qual è il segreto di Rei Ayanami? Lo si può scoprire solo guardando Evangelion e affiancando Shinji nella sua avventura di cui, ne siamo certi, non vi pentirete.

Lo scopo ultimo degli Angeli è ignoto, così come a Shinji sono ignoti molti passaggi di formazione e crescita. In un connubio di sviluppo personale e lenta scoperta delle verità celate dietro le porte nella Nerv, questo anime non disdegna i riferimenti biblici e religiosi, addentrandosi nei meandri più oscuri della psiche umana.

L’impatto di Evangelion non va sottovalutato dato che, dalla sua prima apparizione nel 1995, l’anime che narra le vicende dei piloti Eva ha generato innumerevoli spin-off e una community mastodontica.

Questo è dovuto allo spessore della narrazione, che offre diverse chiavi di interpretazione ma si focalizza soprattutto sulla guerra che Shinji combatte contro se stesso, prima di quella esterna.

Un anime che ama i propri personaggi e si concentra sulle loro catastrofi interiori, consentendo loro di affermare se stessi contro ogni avversità. Visione che consigliamo, a prescindere, almeno una volta nella vita.

Dove recuperarlo: Netflix, Amazon Prime Video

La Malinconia di Haruhi Suzumiya

La Malinconia di Haruhi Suzumiya
La malinconia di Haruhi Suzumiya è un opera inizialmente pubblicata come light novel dalla Kadokawa Shoten e poi adattata per il pubblico televisivo dato l’enorme successo dell’edizione cartacea.

La trama ruota intorno alle vicende di Kyon, studente mediocre e anonimo, la cui vita viene sconvolta quando il primo giorno di liceo incontra Haruhi, una ragazza peculiare interessata ai fenomeni occulti e paranormali.

Haruhi convince ben presto Kyon a far parte del club da lei fondato, la Brigata SOS, a cui presto si uniranno altri studenti che sveleranno di avere poteri paranormali e straordinari.

La normalità di Kyon si unisce alla bizzarria di Haruhi, creando dinamiche fresche e mai scontate, per quanto talvolta prevedibili.

Un’opera peculiare, in cui il mystery si fonde allo slice of life e all’umorismo degli anime in contesto scolastico e che presenta personaggi a cui è difficile non affezionarsi.

Death Parade

Death Parade
Appartiene al genere orientale dei death game, ma non è soltanto questo. Nato da un cortometraggio prodotto nel 2013, Death Parade fonde la tensione dei giochi mortali all’interesse per l’occulto e per il mistero.

Quando sulla Terra due persone muoiono nello stesso momento devono essere giudicate e per questo vengono inviate in spazi liminali, come il locale del Quindecim. All’apparenza un semplice barista, Decim è il giudice a cui spetta decidere se inviare le anime alla reincarnazione o al vuoto eterno.

Decim non è l’unico dei guidici, ma a differenza degli altri è in grado di provare sentimenti come gli umani. Questo rende doppiamente difficile il suo ruolo e la sua convivenza con la propria assistente Chiyuki.

I giocatori del death game si avvicendano, ricordandosi durante le partite sia le loro identità che le ragioni dei loro decessi. In un continuo susseguirsi di interrogativi e colpi di scena, Death Parade si assicura di diritto un posto tra i migliori anime del genere mystery.

Si tratta di un’opera dai personaggi ben caratterizzati e in cui lo sviluppo delle vicende, per quanto inserito nel meccanismo dei giudizi, non è mai scontato.

Il lento ma solido evolversi dei rapporti tra Decim e la sua assistente è credibile, mai sacrificato in favore del sensazionalismo, e il finale saprà conquistare anche chi ancora dovesse avere dei dubbi sulla qualità di questa serie, che rimane godibile anche dopo anni per tecnica di realizzazione e contenuto.

Dove recuperarlo: Netflix, Amazon Prime Video

Erased

Erased
Anime del 2016 che offre anche un adattamento live action altrettanto recente, ma noi consigliamo la versione originale.

Il protagonista, Satoru Fujinuma, ha una particolare abilità che gli permette quando si trova nelle vicinanze di una tragedia imminente di ritrovarsi indietro nel tempo, fino a 5 minuti prima dell’accaduto. Egli si impegna per evitare sempre il peggio e impedire il verificarsi di brutte situazioni, ma sembra avere un conto in sospeso nella sua vita.

Qual è l’evento tragico che non ha saputo impedire? Lo si scopre attraverso i salti nel tempo incontrollati del protagonista, partendo da quello che lo riporta indietro agli anni delle scuole elementari.

Satoru ritrova la compagna di classe Kayo, e nel salvarla si rende conto di voler risolvere una questione che lo tormenta nel passato ma anche nel presente.

Una figura inquietante che estende la sua ombra attraverso gli anni, un protagonista schiacciato dai sensi di colpa e una dimensione temporale fuori controllo ma mai del tutto casuale rendono il mistero di Erased la forza stessa dell’opera, capace di tenere lo spettatore incollato allo schermo fino alla fine, in cui non si risparmiano i colpi di scena.

Erased è anche un ottimo anime investigativo, dato che mischia elementi di mistero a elementi tipici del genere giallo.

Dove recuperarlo: Netflix (live action)

Paranoia Agent

Paranoia Agent
Opera ideata dal compianto Satoshi Kon, uno dei migliori registi anime autore di Perfect Blue e Paprika, questo anime mescola l’elemento misterioso ad uno stile particolare e spesso crudo, che non lascia spazio alle allusioni quando si tratta di indagare gli aspetti meno piacevoli dell’identità umana.

La trama ruota intorno alla misteriosa figura di Shonen Bat, un aggressore dall’identità sconosciuta che una delle prime vittime descrive come un ragazzino su pattini a rotelle dotato di mazza da baseball. Sarà compito del detective Keiichi Ikari e del suo assistente Mitsuhiro Maniwa indagare sul caso.

Ben presto si inizierà a ricondurre ogni crimine a Shonen Bat, costringendo i due detective a capire quali eventi siano effettivamente causati da lui. Ma l’indagine offre anche l’occasione di indagare nelle vite dei personaggi, negli aspetti anche più sgradevoli e nascosti delle loro personalità che non riguardano l’aggressore.

Lo stile di Satoshi Kon rende questa vicenda un’opera dai tratti riconoscibili e distinti rispetto al resto del panorama degli anime mystery e non solo. Per conoscere meglio il regista in questione vi rimandiamo al nostro articolo che illustra cosa vedere di Satoshi Kon.

Il livello tecnico di disegno e animazione è elevato, così come l’attenzione al dettaglio nella narrazione e nella trama. Quello che più ci spinge a consigliarvi questa serie è però la sua unicità in un ambiente creativo che raramente vede simili creazioni, difficili perfino da inserire in una categoria precisa.

Dove recuperarlo: Amazon Prime Video

Steins;Gate

Steins; Gate
Parlare di Steins;Gate può risultare complicato: cosa succederebbe se poteste inviare delle lettere nel passato, magari anche a voi stessi? Questa è la premessa di questo anime zeppo di personaggi ben delineati e trame strettamente intrecciate.

Rintaro Okabe, uno scienziato folle rimasto ragazzino nel cuore, inventa le D-Mail, messaggi che possono essere inviati e letti nel passato. Una scoperta sensazionale, che fin da subito attira l’attenzione del Sern, un’agenzia segreta di ricerca che intende mettere le mani sull’operato di Okabe.

Le D-Mail hanno il potere di raggiungere il passato e modificarlo, creando linee temporali alternative di cui nessuno tranne Okabe ha memoria o percezione. Egli sarà coinvolto in una lotta per il bene del futuro, del presente e del passato, affiancato da numerosi compagni e amici.

Un’opera peculiare, che si cimenta con i viaggi nel tempo senza risultare tuttavia ostica allo spettatore. Steins;Gate ci convince per il buonissimo comparto tecnico, per i personaggi ben caratterizzati e per i temi affrontati che vengono rappresentati con semplicità, nonostante la loro profondità.

Dove recuperarlo: Amazon Pride Video, Netflix

Monster

Monster
Originariamente nato come manga seinen, Monster ha ottenuto nel 2004 un adattamento anime di 74 episodi, numero certamente elevato ma giustificato dalla lenta maturazione dei personaggi e delle vicende narrate.

Kenzo Tenma è un chirurgo dalla promettente carriera: pupillo del proprio mentore e fidanzato con la figlia di quest’ultimo, esegue operazioni perfette su numerosi pazienti. Il protagonista si rende rapidamente conto delle dinamiche elitiste e di potere che privilegiano i ricchi e disdegnano i meno abbienti anche nella malattia.

Dopo un’operazione in cui è stato costretto a ignorare un uomo povero a vantaggio di uno benestante, Kenzo decide di non ripetere la stessa ingiustizia: sacrifica infatti il sindaco, in attesa di essere operato, per salvare un bambino morente.

Successivamente alla sua presa di coscienza, in ospedale inizia una serie di efferati delitti che lo portano a perdere il lavoro e la fidanzata. Il protagonista è deciso a scoprire chi si celi dietro le uccisioni e quali siano le motivazioni dietro tale violenza. Ma la verità è molto più sconvolgente di quello che sembra.

Chi è alla ricerca di un ottimo anime thriller non resterà insoddisfatto da quest’opera, che prende il suo tempo per analizzare le vicende narrate e per scavare nei personaggi e nelle motivazioni delle loro azioni.

Psycho Pass

Psycho Pass
Giappone, anno 2100: il sistema di sorveglianza Sibyl System controlla lo Psycho Pass dei cittadini, ovvero la loro attitudine a compiere dei crimini in futuro. Delle squadre speciali di forze dell’ordine, Ispettori ed Esecutori, catturano e richiudono i soggetti il cui coefficiente di pericolosità superi una determinata soglia.

L’anime segue la storia di Akane Tsunemori, giovane cadetta alle sue prime esperienze come Ispettrice delle forze di sicurezza. Inizialmente fiduciosa, Akane si ritroverà ben presto a vacillare sulle proprie convinzioni, messa davanti a casi sempre più macabri e fazioni di resistenza contro il sistema.

L’opera di Akira Amano rappresenta lo stato di una società che ricorda quella odierna e la ritrae nei suoi aspetti meno coerenti e più spigolosi senza mezze misure.

Spesso il messaggio trasmesso è talmente chiaro da non avere bisogno di alcun filtro o maschera: così è per Psycho Pass, un’opera che fa dell’essere diretta il suo punto di forza.

Dove recuperarlo: Netflix, Amazon Prime Video

Serial Experiments Lain

Serial Experiments Lain
Serial Experiments Lain è un anime mystery ambientato in una Tokyo non poi così distante dai giorni nostri.

La protagonista è Lain Iwakura, studentessa che un giorno riceve sul suo Navi una mail inquietante, inviata da una compagna recentemente suicidatasi. Chisa, la ragazza deceduta, afferma nel messaggio di essere in realtà ancora viva nella realtà di Wired, versione avanzata del moderno web.

Cosa si cela dietro questo mistero? La domanda sembra quasi scomparire sullo sfondo del viaggio interiore della protagonista. I temi affrontati non sono sempre di facile elaborazione: la modifica dei ricordi e le conseguenze sulla psiche, la distinzione tra finzione e realtà.

Serial Experiments Lain è un’avventura unica nel suo genere, un anime che oggi risulta profetico nell’analizzare problemi che oggi sono parte del quotidiano.

Per questa lungimiranza e per la realizzazione creativa mai azzardata, ma sempre misurata, lo consigliamo in quanto uno dei migliori anime di sempre. Non si tratta del solito anime mystery, quanto di una ricerca creativa che dà vita ad un’opera singolare dai toni cupi e dai risvolti estremamente suggestivi.

Haibane Renmei

Haibane Renmei
Yoshitoshi Abe non si è fermato a Serial Experiments Lain: è infatti sua e dello studio Radix la produzione di Haibane Renmei, anime che anche a distanza di quasi due decenni dalla sua messa in onda continua a far parlare di sé.

La trama ruota attorno agli Haibane, creature dalle sembianze angeliche che vivono in una città circondata da altissime mura e da fitti misteri. Le abitanti non ricordano nulla sulle loro identità precedenti e così è per la protagonista, chiamata Rakka dalle sue compagne basandosi sul suo unico ricordo.

Quello che inizia come uno slice of life prosegue come un lungo susseguirsi di interrogativi: cosa sono gli Haibane? Cosa si cela oltre le mura? E perché gli Haibane non vi si possono avvicinare? Chi era Rakka, prima di rinascere come creatura ultraterrena?

Haibane Renmei non ha interesse nel risolvere i dubbi dello spettatore, se però siete alla ricerca di una trama che vi spinga alla riflessione e all’interpretazione dei dettagli allora è quello che fa per voi.

Texhnolyze

Texhnolyze
Parte del team che ha lavorato alle due precedenti entry della nostra classifica ritorna, questa volta per regalarci una storia in cui non sono presenti metropoli circondate da mura ma più semplicemente La Città, angusto baluardo di un’umanità distopica e crudele.

Ichise è un giovane orfano divenuto cacciatore di taglie, che a seguito di un incidente in cui ha perso due arti si vede impiantare due protesi articiali chiamate Texhnolyze. La sua vicenda si intreccia a quella degli altri abitanti della Città, gang che si contendono il dominio delle strade e dei traffici.

Definire la trama di Texhnolyze non è facile: il vero e proprio interrogativo potrebbe sfuggire allo spettatore meno attento o non apparirgli con totale trasparenza. Sarà comunque la rivelazione finale a rendere tutto cristallino, quasi violento nella sua chiarezza che non lascia spazio all’interpretazione.

Texhnolyze è un racconto criptico, ma amorevole nei confronti dei suoi personaggi che si spengono e riaccendono come le luci della Città sotterranea.

Il Conte di Montecristo

Il Conte di Montecristo
Non aspettatevi l’adattamento in forma animata del romanzo di Alexandre Dumas padre dato che siamo davanti ad un’opera dalle tendenze cyberpunk che spesso rasentano il surrealismo.

Il Conte di Montecristo è un ricco nobile di Parigi dalle innumerevoli frequentazioni, i cui scopi non sono del tutto chiari.

Tra le continue feste e cene di gala si svela il piano del Conte: sistemare una passata ingiustizia che sortisce le sue conseguenze anche in contemporanea agli eventi narrati.

Nonostante la vicenda narrata sia nota al più degli spettatori, questa versione la ripropone in una luce nuova, aggiungendo interrogativi non presenti nel romanzo originale.

Il Conte è veramente soltanto un nobile gentiluomo? O qualcosa di ben più oscuro si cela dietro la sua ospitalità? Si tratta di una visione piacevole che scorre in modo fluido e non troppo pesante, adatta allo spettatore medio ma anche a chi vuole chiedere di più ad un’opera di intrattenimento.

Land of the lustrous

Land of the lustrous
Di produzione più recente, Land of the Lustrous è certamente particolare a partire dalla premessa. L’umanità si è estinta e sulla Terra vivono gemme antropomorfe asessuate, guidate da un sensei che assegna loro compiti per garantire il prosperare della società.

Protagonista delle vicende è Phosphophyllite, per gli amici Phos, una gemma fragile e inadatta a compiti più impegnativi, a cui viene chiesto di stilare un’enciclopedia naturale. Tutto sembra procedere tranquillamente fino ad un attacco dei Seleniti, nemici naturali delle gemme, in cui Phos subisce conseguenze significative.

L’accaduto porterà il protagonista a porsi domande sulla sincerità del sensei, sulla vera identità dei Seleniti e sull’effettivo ordine delle cose.

Land of the Lustrous affronta i temi dell’identità, della sopravvivenza e del quotidiano. Il suo punto forte è il non prendersi troppo sul serio. Si tratta di un’opera che fa affezionare ai suoi personaggi, coinvolge lo spettatore e lo trascina in un vortice di eventi e interrogativi che lo interessano tanto quanto Phos, a cui nessuno può non affezionarsi.

Nadia e la Pietra Azzurra

Nadia e la Pietra Azzurra
La genesi di Nadia e la Pietra Azzurra ha una storia interessante come quella della trama di questo anime comparso per la prima volta negli anni ’90.

La serie narra le vicende del giovane Jean, brillante inventore che nel 1889 si reca a Parigi, alla Grande Esposizione Universale, per presentare il suo modello di aeroplano. Qui Jean incontra la giovane Nadia, ragazza orfana che al collo porta un misterioso gioiello blu.

L’origine della pietra e della stessa Nadia sono ignote, ma il mistero attira più di un losco figuro interessato a mettere le mani sul ciondolo. E’ così che Jean si ritroverà lanciato in una rocambolesca fuga aerea con la nuova amica e il suo cucciolo di leone bianco, una fuga che lo porterà in ogni angolo del mondo e a conoscere Capitan Nemo, i Neo-Atlantidei e altri personaggi altrettanto suggestivi.

Superando il comparto tecnico di finissima qualità e l’ispirazione chiaramente illuminata degli autori, l’anime è un capolavoro di trama. Si tratta di una vera e propria avventura da vivere coi protagonisti, partecipando alle loro gioie e dolori, fino al finale capace di rimanere impresso per anni.

Se tutto questo non vi convincesse, potremmo dirvi che nella creazione e produzione di questo gioiello dell’animazione giapponese sono coinvolti Hideaki Anno, creatore di Neon Genesis Evangelion, e Hayao Miyazaki, il padre di Totoro e dello Studio Ghibli. Una storia curiosa, che forse vi racconteremo un’altra volta.

Dove recuperarlo: Amazon Prime Video

#LiveTheRebellion