VVVVID è una realtà tutta italiana per quanto riguarda lo streaming di anime. Nato dalla startup romana Mperience, è un sito finanzianto soprattutto dai ricavi delle inserzioni pubblicitarie sul sito, permettendo allo spettatore di godere di un vasto catalogo, legalmente e gratis.
Grazie alla
collaborazione con Dynit, fu anche la prima piattaforma italiana a caricare in streaming un anime interamente doppiato, che tutt’ora continua a fare quando possibile.
Visto che il catalogo è tutt’altro che povero, in questo articolo quindi vi consiglieremo quali serie secondo noi valgano la pena essere viste sul sito.
Ma non è tutto, ci sono tantissime piattaforme di streaming dove potrete
guardare anime legalmente e in italiano, quindi avete l’imbarazzo della scelta oramai. Se invece preferite roba più moderna abbiamo il nostro articolo che vi spiega quali sono secondo noi
i migliori anime di questo 2021.
Purtroppo VVVVID potrebbe rimuovere alcune serie di tanto in tanto, motivo per cui vi terremo aggiornati come possibile nel caso in cui qualche anime venga rimpiazzato. Di certo vi sono produzioni di alto livello, quindi molti
anime consigliati li troverete anche in questo articolo.
Cowboy Bebop
Cowboy Bebop può essere ormai considerato un classico nel panorama dell’animazione nipponica. Diretto dal maestro
Shin’ichiro Watanabe, già famoso per il suo
Samurai Champloo e prodotto dalla
Sunrise, l’anime è composto da ben 26 episodi.
Ci troviamo nel 2071, l’umanità si è evoluta molto a livello tecnologico tanto che sono possibili i
viaggi interspaziali. Diversi pianeti sono stati terraformati, primo tra tutti Marte, che è diventato il cardine sia del nuovo sviluppo umano sia della
criminalità organizzata.
Per far fronte quindi alla grande minaccia composta da evasi, terroristi, trafficanti ed altri criminali, è stato istituito un sistema di taglie. Similire al vecchio West quindi, i vari cacciatori di taglie vengono chiamati appunto
Cowboy. Il protagonista per l’appunto è uno di questi, un certo
Spike Spiegel. Spike è un uomo con un oscuro passato alle spalle dal quale cerca disperatamente di allontanarsi, svolgendo questo lavoro poiché è l’unica cosa che gli riesce bene. Insieme a lui c’è il fidato amico
Jet Black, ex poliziotto che ora possiede una nave sulla quale i due si spostato da pianeta in pianeta, il
Bebop.
Cowboy Bebop segue per lo più una
narrazione episodica, con per lo più episodi autoconclusivi. Questo però permette ogni volta di approfondire un particolare specifico sia di un personaggio, sia del mondo che li circonda. Un altro plus dato che ciò è il continuo cambio di mood, dal demenziale al drammatico, in ogni singolo episodio che riesce a mantenere quella freschezza anche dopo esservi addentrati nella serie. Ciliegina sulla torta è poi l’ottima OST, composta da
Yoko Kanno. Con un mix di musiche tra
jazz,
country e
blues riescono a dare perfettamente risalto alla serie.
Quest’opera è anche presente altrove, infatti l’abbiamo citata anche parlando dei
migliori anime disponibili su Amazon Prime Video.
The Tatami Galaxy
Masaaki Yuasa potrebbe essere definito uno dei luminari per quanto riguarda l’animazione nipponica. Possiamo tranquillamente dire che non ne sbaglia una, portando sempre un qualcosa di incisivo e fresco, anche quando si tratta di un “semplice” adattamento come
Devilman: Crybaby.
The Tatamy Galaxy è una delle sue opere di maggiori successo e , così come altre, la potete trovare su VVVVID.
La serie è stata prodotta a partire dall’omonimo romanzo dallo studio
MadHouse e sotto sua direzione, per un totale di undici episodi. La storia ha come protagonista
un ragazzo senza nome, il quale si approccia alla sua nuova vita universitaria con la speranza di una svolta nella sua vita.
Purtroppo però le cose non andranno come sperato, si ritroverà indietro con gli studi e con il suo sogno di un grande amore
mai realizzato. Un fortuito incontro con un’indovina però creerà un punto di svolta, dandogli la possibilità di
cambiare la sua vita. Il ragazzo quindi cercherà disperatamente di cambiare gli eventi, cercando un punto di svolta che potrà cambiare per sempre la sua vita.
The Tatami Galaxy è un’opera di
scelte. Il protagonista, insoddisfatto delle scelte fatte dalla sua vita, cercherà sempre una via di uscita sotto la frase “e se…?”. In ogni episodio infatti lo spettatore viene sempre proiettato in un’universo differente, dove anche se i personaggi e le situazioni sono più o meno simili, ci saranno evidenti differenze nella storia a causa di scelte differenti del protagonista.
Questo porta anche la narrazione ad essere una sorta di puzzle, poiché anche se le scelte e la vita del ragazzo veranno alterate, lo scenario di contorno rimarrà uguale facendoci scoprire ogni volta dei particolari in più sui personaggi o del mondo che li circonda.
Caratterista che contraddistingue la serie è il suo
stile di animazione. I personaggi a volte diventano molto caricaturali con movimenti che poco hanno a che fare con la realtà. Questo, condito ad una
palette di colori che cambia da mood a mood, aiuta ad arricchire il flow generale della narrazione. Quest’ultima è molte volte eseguita tramite monologhi interiori del protagonista, molto veloci e difficili da seguire, un po’ come un grande
flusso di coscienza.
Tra l’altro, abbiamo anche menzionato quest’opera a proposito della nostra lista sui
migliori anime corti, che include praticamente tutto Yuasa.
Steins;Gate
Steins;Gate è una trasposizione di una visual novel, che fa parte di un universo più grande, cioè le SciAdv. L’adattamento è stato effettuato dallo studio
White Fox per un totale di
24 episodi più un OAV.
Le vicende seguono quelle di
Okabe, un autoproclamato scienziato pazzo che con i suoi due amici porta avanti nel suo appartamento un laboratorio di
gadget futuristici. Un giorno, mentre partecipa ad una conferenza sui viaggi nel tempo qualcosa di strano accade. Viene ritrovato il corpo di una ragazza morta ed Okabe, per informare il suo amico, invia una
mail e scoprirà che ha appena
alterato il corso del tempo.
Questo anime è apprezzato soprattutto per il cast, al quale dà grande risalto. Ogni episodio infatti si prende il suo tempo per approfondirlo così che lo spettatore abbia davvero a cuore le loro vicende. Ottima la rappresentazione anche dei viaggi nel tempo, visti come un unico flusso di causa-effetto più che universi discinti tra di loro.
Se avete un debole per gli
anime tristi molto bene, Steins;Gate non è sicuramente una passeggiata da digerire a livello di tematiche.
Le Bizzarre avventure di JoJo
Le Bizzarre avventure di JoJo è forse l’icona pop per eccellenza quando si parla di manga anni ’80, e il suo adattamento non ne è da meno. JoJo è composto da
diverse saghe, ognuna slegata tra di loro. L’anime omonimo per ora ha adattato fino alla quinta parte, Vento Aureo, con la sesta appena annunciata.
Le vicende della trama seguono le geste della
casata Joestar. Ogni saga è ambientata in un epoca storica differente, a partire dal 1800 fino ai giorni nostri. Quelle iniziali sono abbastanza collegate tra di loro e vedono i componenti della famiglia Joestar contrapporsi all’oscura figura del vampiro
Dio Brando.
Quest’opera è stata fondamentale nell’iconografia shonen. Da JoJo infatti provengono le famose manifestazioni dello spirito interiore dei personaggi, chiamate qui
Stand. Ogni Stand ha un potere a sé ed è anche questo a far si che ogni combattimento non sia solo a chi lancia il colpo più forte ma anzi. C’è moltissima
tatticità nei combattimenti ed i personaggi, anche quelli di livello superiore agli altri, non si lanciano mai a testa bassa contro il nemico.
Ricordiamo che JoJo lo abbiamo menzionato anche parlando dei
migliori anime su Crunchyroll, visto che lo potete guardare pure là.
Code Geass: Lelouch of the rebellion
Di solito alle persone “orfane” di Death Note, ben pochi anime possono essere consigliati. Uno di questi però è sicuramente
Code Geass. Opera nata inizialmente come anime e poi espansa, è diretta da Goro Taniguchi e scritta da Ichiro Okouchi, con il design delle
CLAMP. La serie ebbe così successo che
Sunrise dopo un inizio di 25 episodi, commissionò una seconda stagione con il titolo aggiuntivo R2.
Ci troviamo in un mondo alternativo governato da tre superpotenze mondiali. Una tra queste, l’
Impero di Britannia, conquista ed annette il Giappone a sé sotto il nome di
Area 11. La storia segue il protagonista
Lelouch Lamperouge sette anni dopo quell’evento.
Lelouch è un ragazzo liceale che si diverte in bische clandestine con i nobili, i quali non possono nulla contro il suo intelletto. Uscito un giorno proprio da una di queste, si imbatterà in un gruppo di ribelli e verrà coinvolto nella loro fuga. Nel container del camion fuggitivo troverà anche una strana capsula contenente una ragazza, motivo per il quale i militari lo braccano.
Alle strette Lelouch, grazie al potere donatogli dalla ragazza, sblocca il
Geass, un’abilità con la quale può
impartire qualsiasi ordine. Da qui i suoi ricordi sopiti riaffioriranno. Lelouch è infatti l’erede al trono di Britannia, ed odia con tutto se stesso suo padre. Sarà a causa di questo che inziera la sua
lotta per la libertà.
Code Geass prende un’eredità lasciata vuota. Un protagonista estremamente
carismatico e
calcolatore, in lotta contro praticamente il mondo per un suo ideale. L’obiettivo di Lelouch, ossia distruggere Britannia, lo porteranno in una spirale che lo spingerà sempre più in basso nell’oscurità, diventando
un anti-eroe.
A condire gli
intrighi politici e le
battaglie per lo più stategiche ci saranno gli immancabili
mech. Costruiti molto sulla scia dei real robot, i
knightmare frame danno quel tocco in più alla serie, riuscendola a farla risaltare in un contesto che altrimenti sarebbe risultato troppo simile ad opere precedenti.
One Punch Man
Dopo Mob Psycho 100,
ONE ha creato un’altra opera altrettanto stravagante e surreale,
One Punch Man. Il web manga ebbe un notevole successo, tanto che si è pensato di riproporlo in una veste tutta nuova grazie ai disegni di
Yusuke Murata. La cosa esplose ancora di più grazie ad una storia con dei disegni spettacolari, e quando un manga diventa popolare, è ovvio aspettarsi anche una serie animata.
La serie segue le vicende di
Saitama, un normale salaryman giapponese. Un giorno qualcosa in lui cambia quando salva uno strano bambino dall’aggressione di un mostro aragosta. Saitama capirà che diventare un eroe è il suo compito, per cui si allenerà duramente per seguire il suo sogno, tanto che perderà addirittura i capelli, diventando calvo.
La calvizie non è l’unica cosa che otterrà, infatti ha ricevuto una
potenza ed una resistenza fisica sovrumani, forse anche troppo. Il novello eroe infatti oblitererà qualsiasi cosa con un
singolo pugno, non riuscendo mai a trovare una sfida che lo soddisfi. Diventerà così
apatico e
annoiato, sempre alla ricerca di un nemico che riesca ad accendere in lui di nuovo quella scintilla combattiva.
One Punch Man ci mostra un modo nuovo di intendere questi tipi di anime, dove la componente battle e l’indirizzarsi verso un pubblico di ragazzi la fanno da padrone. Saitama non è il solito protagonista con un grande sogno da realizzare, no, lui vorrebbe solamente non annoiarsi nella vita.
Lo
stravolgimento del tipico cammino dell’eroe shonen avviene anche con un migliorarsi che nella realtà non esiste, poiché Saitama ha già raggiunto l’apice della forza già nel primo episodio. Ovviamente questa serie è fortemente
parodistica, con toni quasi demenziali a volte. Tutto questo, unito alla forza di Saitama riescono a dare un valore unico a quest’anime.
Beck: Mongolian Chop Squad
Beck è prima di tutto un manga scritto da Harold Sakuishi nel 2000 per
Monthly Shonen Magazine. Nel 2006 ne è stata prodotta una serie televisiva omonima in
26 episodi dallo studio
MadHouse. Entrambe le versioni sono state portate in italia da
Dynit, che ne ha curato anche il doppiaggio.
Yukio Tanaka, soprannominato
Koyuki, è un ragazzo delle medie già annoiato dalla vita. Frequenta la scuola insieme al suo amico
Tanabe, il quale si diverte a fotografare le ragazze durante nuoto. Ogni giorno Koyuki perde sempre più speranza che gli capiti qualcosa di eccitante, finché un giorno non si ritrova a soccorrere un cane.
Il quadrupede è strano, è pieno di cicatrici come se fosse rattoppato, e non è un semplice randagio. Il suo nome è
Beck ed appartiene a
Ryusuke Minami, un chitarrista sedicenne appena tornato dall’America dove ha suonato con la band. I due diventeranno presto grandi amici e Koyuki imparerà a vedere la musica sotto un aspetto del tutto nuovo.
Una delle caratteristiche che contraddistingue Beck è sicuramente il tipo di musica adottato. Non si va in semplice pop-rock quanto più sul
grunge e
rapcore. Questo stile, tipico dei
Rage Against the Machine per esempio, vi saprà catturare ad ogni loro canzone eseguita, lasciandovi di stucco tanto che vorrete sicuramente andare a riascoltare l’OST.
Oltre a questo, è anche
una storia sulla crescita. Seguiremo infatti il protagonista fino all’età adulta, vedendo come egli cambi modi e atteggiamenti man mano che maturerà.
Megalo Box
Quando pensiamo a degli spokon, uno dei primi che ci viene in mente è sicuramente
Rocky Joe (Ashita no Joe in originale).
Il manga era ed è tutt’ora un grande successo, ed è per questo che per il
50esimo anniversario della serie si è deciso di portare qualcosa di completamente diverso ma sempre affine allo spirito dell’opera di Asao Takamori e Tetsuya Chiba ,
Megalo Box.
Realizzato dallo stesso studio autore della seconda serie di Rocky Joe,
TMS Entertainment, Megalo Box è un anime del 2018 di
13 episodi, con una appena annunciata seconda stagione.
L’opera è ambientata in un futuristico Giappone, dove le persone tesserate vivono in una città piena di ricchezze, mentre il resto vive in baraccopoli periferiche. In questo mondo esiste anche il
Megalo boxing, un particolare tipo di box dove i contendenti indossano un
esoscheletro per potenziare le loro prestazioni.
Il protagonista di questa storia è
Junk Dog (JD), un ragazzo che combatte in tornei clandestini truccati. Il suo coach,
Gansaku Nanbu, infatti lo istruisce ogni volta se perdere o vincere.
Quando però per un mancato incidente incontrerà
Yukiko Shirato e pestato dal suo bodyguard,
Yūri, JD verrà spinto da una nuova ambizione, scalare i ranking del Megalo Box ed accedere alla
Megalonia.
Megalo Box, così come il suo erede spirituale, è una
storia di riscatto. JD è una persona cresciuta nella periferia giapponese, dove nessuno viene aiutato. È solo grazie alla sua determinazione e forza di volontà che potrà uscire da quel meccanismo marcio della società, dove la tua condizione di vita viene
decretata alla nascita. Per certi versi, Megalo Box è lo stravolgimento dell’
idea dell’ostrica di Verga.
Planetes
Prima del mondo cruento delle invasioni vichinghe, Makoto Yukimura aveva già esplorato la psiche umana e il concetto di amore in un’altra opera,
Planetes. Manga seinen scritto nel 1999 e concluso in 4 volumi, ebbe ovviamente una trasposizione animata a cura di Sunrise in 26 episodi sulla rete NHK.
La storia è ambientata in un futuro prossimo. Siamo nel 2075 e la colonizzazione dello spazio sta diventando realtà, grazie ad una già avviata colonia sulla Luna ed una in programma per Marte. Tutto questo però porta un piccolo ma importante problema, i
detriti. Nell’orbita terrestre infatti ce ne sono tantissimi ed anche un piccolo chiodo potrebbe
fare un disastro.
Per questo esistono degli
spazzini spaziali, ed uno di questi è il nostro protagonista, Hachirota Hoshino detto
Hachimaki. Lui è un ragazzo che ha sempre amato lo spazio, un po’ come suo padre, ed insieme ad altri suoi colleghi formano la Sezione
Space Debris della
Technora Corporations.
Planetes è una grandissima opera, senza se e senza ma. È in grando di
esplorare l’animo umano a fondo, con concetti che a volte possono sembrare banali ma non lo sono. Il tema dell’amore verso il prossimo viene esplorato divinamente, non solo affettivo ma anche semplicemente fraterno.
Gli uomini, ormai verso una grande salto tecnologico, stanno forse perdendo un pizzico della loro umanità, oppure magari non l’hanno mai avuta.
Questo anime è anche eccezionale per la
coralità della sua storia, non seguiremo solo Hachi durante le sue pattuglie ad ogni episodio ma anzi.
Tutti i membri dello Space Debris hanno storie e caratteri tutti diversi ed interessantissimi, che toccano diversi temi quali anche la
paura del diverso, il
superamento di un lutto.
Plauso finale alla
realisticità dell’opera. Tutto quello descritto infatti si basa su vere ipotesi scientifiche e forse tra un secolo potremo davvero vedere le cose descritte da Yukimura.
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