Appassionati dei videogiochi vi evoco, il vostro momento è arrivato e si chiama Game for future, una Game Jam organizzata dall’Agenzia Nazionale per i Giovani. Qualcuno lo chiama seminario, chi raduno, altri maratona, comunque la sostanza è molto semplice. L’obiettivo di questa iniziativa, denominata Rome Video Game Lab, citando quanto indicato dalla fonte, è quello di promuovere la valorizzazione delle competenze digitali e l’educazione attraverso nuove metodologie. La potenza sprigionata dall’unione di queste parole ha attirato il nostro interesse ed eccoci qui, e capire come meglio come promuovere questa iniziativa.

Game for future aprirà i battenti venerdì 17 aprile 2020, alle ore 10 presso il Teatro Uno degli Studi di Cinecittà. Una maratona della durata di 48 ore che vedrà dei gruppi di lavoro impegnati nella pianificazione, progettazione e creazione di un applied game. Se vi ricordate, qualche tempo fa ve ne avevamo già parlato in occasione del progetto ideato dal torinese Marco Mazzaglia. Un applied game altri non è che un videogioco in grado di andare oltre la sua funzione di intrattenimento. Riesce ad abbracciare campi come la medicina, la vita di tutti i giorni, il lavoro e perché no, anche di migliorare situazioni di disabilità, favorendo inclusione e accessibilità.

L’argomento di questa Game Jam è la sostenibilità ambientale e i cambiamenti climatici. L’argomento è molto discusso in tutti gli ambiti e sta creando situazioni di tensione a livello internazionale. Non sappiamo se Greta Thunberg è appassionata di videogiochi o meno ma sicuramente approverebbe un’iniziativa del genere. Game for future è una bella occasione per tutti, sia per le tematiche trattate ma anche per le modalità di svolgimento. Il gameplay di questa maratona a tema videogiochi è interessante.

Youth Workers/Educatori, programmatori, game Designer e sceneggiatori, artisti 2D/3D, musicisti e sound Designer verranno selezionati per far parte di team si lavoro composti da 6 membri ciascuno. Verranno scelti 50 giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni con la voglia di migliorare il mondo guidati dalla forza e la potenza del medium videoludico. Questi team di sviluppo, allo scadere delle 48 ore, dovranno consegnare un prototipo giocabile di un videogioco completo. In questo dovranno evidenziarsi le finalità educative e di sensibilizzazione circa la sostenibilità ambientale e i cambiamenti climatici, creando quindi il tanto ambito applied game.

Un applied game altri non è che un videogioco in grado di andare oltre la sua funzione di intrattenimento.

Educazione al videogioco

Magari poi si potrà parlare di una nuova branca della Gamification, la Gamification ambientale, dove, applicando le tipiche regole e meccaniche di un videogioco, si possono trovare delle soluzioni valide da sfruttare nell’elaborazione delle politiche climatiche. Magari, attraverso un serious game, la versione scolastica ed educativa di un applied game, si affronteranno argomenti come il buco dell’ozono e il surriscaldamento globale del pianeta. È indubbio ormai il potenziale che i videogiochi hanno nel campo della didattica e nella formazione, al punto che è stata formulata una nuova terminologia, Edutainment, l’educazione e l’istruzione attraverso il divertimento. Ricordo che, ai miei tempi, se la maestra ti scopriva mentre giocavi con il GameBoy durante le lezioni erano dolori. Oggi, invece, una console può diventare un utile strumento per l’apprendimento.

Il potenziale creato dai videogiochi può essere sfruttato, oltre che nel campo scolastico, anche in quello aziendale attraverso lo sfruttamento delle cosiddette “soft skills”. Immaginate come se tutto il tempo passato con il gamepad tra le mani non sia solo stato fine a se stesso. Risolvere enigmi, superare livelli, costruire build e guidare e configurare auto ha creato in voi delle competenze e delle abilità non accessibili ad altri. Queste vostre peculiarità possono essere sfruttate in situazioni di problem solving, di gestione della crisi, di time management e di molto altro ancora.

Il Game for Future ha bisogno di voi.

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