Dino Cioce

News+ Soft skills, i videogiochi fanno curriculum

Sembra che la nostra passione più grande, quella per i videogiochi, sviluppa delle abilità particolari chiamate soft skills, inseribili in un curriculum e richieste da molte aziende.

Un attimo, forse non abbiamo capito bene. Ci state dicendo che giocare con i videogame può incidere con esito positivo in un colloquio di lavoro? Addirittura lo possiamo mettere in un curriculum? Adesso capisco perché tutte quelle ore passate a sfuggire dal Tyrant e a procreare il Chocobo d’oro sono servite a qualcosa.

Sulle pagine online del Corriere.it è stato pubblicato un articolo intitolato “I videogame nel curriculum: ora giocare aiuta a trovare un lavoro”. Veniva affrontato l’argomento delle “soft skills”, competenze traversali quali la capacità decisionale, l’intelligenza emotiva, l’abilità nella negoziazione e molte altre ancora.

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Non si parla di competenze che si acquisiscono con i libri di scuola, corsi e titoli di studio. Non esistono istituti e professori che insegnano queste materie. Le soft skills si insegnano sul campo, quello dei videogiochi.

Se volessimo parafrasare un linguaggio aziendalistico, queste si apprendono con il “training on the job”, direttamente operando sul campo e senza alcuna preparazione e introduzione all’argomento. Videogames di ogni genere e tipo aiutano a sviluppare tratti della personalità che possono fungere da biglietto da visita per un futuro datore di lavoro. Coordinazione, lavoro di squadra, problem solving e gestione delle situazioni di stress. Questi sono solo alcuni dei superpoteri che un gamer può sviluppare nel corso della sua carriera videoludica.

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Il tutto sicuramente deve essere fatto con moderazione e soprattutto con cognizione di causa. Mens sana in corpore sano recitava Giovenale. Il poeta latino, che coniò questa frase nel I secolo d.C., non conosceva la Playstation o l’Xbox, in quanto leggermente in anticipo sulla tabella di marcia tecnologica. Fornisce però una chiara indicazione sugli equilibri dello sviluppo di una persona. Non esiste alcuna “soft skills” che non si possa imparare con una sana attività sportiva competitiva.

Ragazzi giocate con i videogame e imparate tanto anzi tantissimo, però fate sport e dimostrate anche in altri campi le vostre abilità trasversali.
E come diceva il “Mignolo col Prof”, nella serie animata Animaniacs: “Tentiamo di conquistare il mondo”.

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