Quinto posto: Captain Toad: Treasure Tracker
Chi ha letto la mia
Top 10 Home Console 2014 forse si ricorderà di come esclusi Captain Toad dalla classifica, pur avendolo finito prima di Natale, in luogo dell’uscita europea fissata per il 9 Gennaio 2015. Ai tempi credevo poco che il piccolo funghetto esploratore sarebbe sopravvissuto agli altri titoloni previsti per il 2015, invece oggi 12 Gennaio 2016, me lo ritrovo saldo in classifica e perfino nella parte alta, aggrappato con le unghie(?) e con i denti (?).
Il mio ricordo di Captain Toad è ancora vivido, un platform che sfrutta l’idea di base di un
minigioco, e la rende protagonista proponendo un titolo godibile e ricco di originalità. Se si ama il genere e si possiede Wii U, non può mancare nella vostra libreria.
Funghetti e stelle dorate vi aspettano nella Recensione.
Quarto posto: Dragon Quest Heroes: L’albero del Mondo e le radici del male
Non è inusuale per il sottoscritto avere un Musou in Top 10, lo è averlo quasi sul podio. Il bistrattato genere coniato da Koei Tecmo quest’anno ha esordito (
in Europa) nel mondo di Dragon Quest, e il connubio con la serie GDR di Square Enix non poteva convincermi di più. Tra il cast scelto, l’inclusione di tutti i dlc legati al post game usciti in Giappone, e la trama che si lascia percorrere senza particolari interruzioni, Dragon quest Heroes è stato capace di catturarmi per settanta ore (
e ci sto giocando praticamente ogni week-end per ottenere il platino). Mi sento di nominare anche
Pirate Warriors 3, il terzo musou dedicato a One Piece, uscito lo scorso Agosto, e ho gradi aspettative per Dragon Quest Heroes 2, sebbene non sia ancora confermata un’uscita europea.
L’unica pecca del gioco sono gli accenti forzati dell’edizione italiana, pota, casso, alura.
Le armate di nemici non ti spaventano? Leggi qui.
Terzo posto: Yoshi’s Wooly World
Oltre al già citato
Captain Toad, nel 2015 erano due i platform Nintendo che aspettavo con più speranze. Uno era
Kirby e il Pennello Arcobaleno, molto bello graficamente e ludicamente, ma decisamente troppo corto per essere un titolo dedicato alla palletta rosa (
soprattutto dopo un Triple Deluxe nettamente superiore), il secondo era
Yoshi’s Wooly World, che inseguivo dall’anno precedente alla Japan Expo. Bello visivamente, divertente da giocare e longevo da completare al 100%, con una miriade di costumi per Yoshi ottenibili anche scansionando i miei 50 e più amiibo. Good Feel fa tesoro delle critiche de
La Stoffa dell’Eroe, e propone un platform con una curva di difficoltà crescente ( che ha il suo culmine nei livelli bonus) ma mai frustrante. Riportando in auge l’amico verde (
o blu, o rossso, o muccato) di Mario.
Fili di lana avvolgono la Recensione.
Secondo posto: Batman: Arkham Knight
Batman:Arkham Knight non è il gioco pressochè perfetto che mi aspettavo dai numerosi video e mi ha lasciato perplesso su due aspetti fondamentali: le missioni secondarie necessarie per poter vedere un vero finale alla trama e raggiungere così i titoli di coda, e la vera protagonista del titolo: la Batmobile. L’auto del pipistrello è stata la vera e propria croce e delizia di questo terzo ed ultimo capitolo di Rocksteady: forse il troppo spazio dedicatole andava ridotto per far spazio al Dual Play, l’evoluzione ormai necessaria del
Free Flow introdotto dal primo capitolo della serie e che rende la maggior parte dei combattimenti di coppia veramente riusciti e divertenti. Grazie ad una trama più vicina ai lettori del fumetto che ai giocatori della serie (
basti pensare all’identità dell’Arkham Knight) Rocksteady confeziona quello che probabilmente dal punto di vista ludico è il miglior gioco su un supereroe su licenza mai confezionato. Tutt’altro discorso per la gestione del Season Pass ma ci sarà luogo di parlarne grazie a qualche altro redattore.
#Batmanseitueseleggilarecensionedipiù
Posizione Bonus: The Witcher 3: Wild Hunt
Mi sono approcciato per la prima volta al mondo di Geralt sulla fine del 2012, con l’Enhanced Edition del primo capitolo, comprata a poco meno di cinque euro su GOG. L’anno successivo, grazie ad un gradito regalo, giocai il
secondo capitolo, subendo la stoccata finale per la serie di CD Projekt Red. Colpo che mi convinse a preordinare la limited edition da
centocinquanta euro quando ancora non ero in possesso di PlayStation 4 (
c’è un altro gioco che preordinai in quel periodo, vero Nomura?). Purtroppo, vuoi la miriade di titoli da recensire, vuoi quella brutta bestia che si chiama vita sociale, non sono riuscito a completare il terzo capitolo dello Strigo entro la stesura di questa Top 10. eppure il tempo nell’ultimo mese l’ho avuto, il contatore del gioco, bug a parte, segna al momento quasi 72 ore, ma da fonti certe, so di non essere neanche a metà della trama principale. Come ho fatto a perdere così tante ore allora? Mi sono dato due risposte: la prima, la più pratica, è il tempo speso col
Gwent, credo che il minigioco sia tra i migliori di sempre e funziona perfettamente all’interno dell’ultima fatica di CD Projekt Red. La seconda è la non-voglia di lasciare indietro le sottoquest, parlando con tutti e lasciando in disparte la trama originale, esplorando il Velen in ogni minimo anfratto e spendendo i soldi guadagnati dai contratti nelle maniere più impensabili. Se avessi inserito The Witcher 3 in classifica senza averlo completato del tutto (c
osa che mi rammarico di aver fatto col 2, e vorrei avere il tempo di rigiocarlo per dedicarmi alle missioni secondarie e non solo la trama principale), mi sarei sentito sporco, soprattutto per non aver goduto di tutte le citazioni ai capitoli precedenti che ad ogni missione mi causano elevati rigonfiamenti nei pantaloni. Quelle e ovviamente le tre belle del Lupo, vero e proprio esempio di come dovrebbero essere i personaggi femminili in un gioco fantasy. Il vero e proprio buon proposito di questo 2016, è riuscire a completare la Caccia Selvaggia così da togliermi il senso di colpa che ormai mi avvolge da mesi.
Nel caso non aveste ancora giocato la serie, qui trovate la recensione del terzo capitolo.
E dopo questo rant contro il tempo tiranno, è ora di passare alla prima posizione di questa Top 10 Home Console 2015.
#LiveTheRebellion