L’anime di Dragon Ball Super è giunto temporaneamente al termine con l’episodio numero 131. Nonostante gli alti e i bassi dovuti ad alcune scarse scelte di animazione e design, l’arco finale della Saga della Torneo del potere riesce a spiccare per le sue animazioni e direzioni artistiche. Prima di proseguire nella lettura però, vi avvertiamo che l’articolo sarà ovviamente ricco di spoiler, dopotutto stiamo parlando dell’episodio finale di una serie per poterlo analizzare al meglio, quindi siete avvisati.
Sappiamo tutti perché Dragon Ball continua ad esistere, per la fame di combattimenti insaziabile del protagonista Son Goku. Proprio in questo modo comincia la Saga del Torneo del potere: a seguito di una rapina subita, da cui rimane lievemente ferito, Goku capisce che si è lasciato un po’ andare e decide di allenarsi intensamente.
Dopo aver constatato che il modo migliore per allenarsi è quello di combattere, decide di andare a trovare i due Zeno, quello del presente e quello del futuro. Se ricordate l’arco del Torneo dell’Universo 6, Goku aveva fatto una promessa allo Zeno della sua linea temporale, mentre l’altro proviene dall’universo di Trunks del futuro, andato distrutto in seguito all’invasione di Zamasu.
I due potentissimi e onnipotenti re dei 12 Universi avevano fatto amicizia con Goku in contesti diversi, vedendolo come un amico sincero. Per conquistare ulteriormente la sua fiducia l’essere più potente degli Universi aveva promesso al Saiyan un epico torneo dove si sarebbe potuto divertire, scontrandosi contro i migliori combattenti degli altri 12 Universi.
Dopo aver distrutto qualche pianeta per l’emozione di aver trovato un nuovo gioco da guardare, Son Goku preparerà un torneo esemplificativo 3vs3 tra Universo 7 e 9. Questo breve match serve solo a fare divertire i due Zeno. Ma la parte divertente non è ancora arrivata…
A seguito di questo breve torneo gli Zeno imbandiscono quindi il Torneo del Potere, sancendo però che gli universi perdenti verranno cancellati dall’esistenza, salvo gli universi 1, 5, 8 e 12 che sono esonerati dato l’alto livello combattivo dei mortali presenti. Nell’arco di 54 puntate abbiamo visto l’estinguersi di più Universi, con strategie più o meno leali e power up di tutto rispetto per tutte le fazioni.
Nella finale sono rimaste quindi le due squadre ormai capitanate dal potentissimo Jiren per quanto riguarda l’Universo 11, mentre per l’Universo 7 sono rimasti allo stremo delle loro forze solo Androide 17, Freezer e ovviamente Goku.
L’intensa battaglia finale
La puntata parte con un brevissimo riassunto dello scontro avutosi fra Goku Ultra Istinto e Jiren, lasciandoci dove era finita la puntata precedente. Quest’ultimo episodio ha come titolo: “Un incredibile finale! Arrivederci Goku! Arrivederci a presto!”.
Dopo aver sostenuto un intenso scontro testa a testa contro Goku Ultra Istinto, perfino l’imponente Jiren si ritrova stremato. L’arena, o quel che ne rimane, è a pezzi, massacrata dall’intenso scontro fra le due squadre esponenti dei rispettivi universi.
Nonostante C17 non spicchi per la sua potenza, è riuscito a sopravvivere fino ad ora, affiancato sia da Freezer che da Goku, che però giace esausto in un angolo dell’arena. Guardando dall’alto di un frammento dell’arena C17 e Freezer, Jiren li sfida con parole molto aspre, schernendoli perché non solo giudica i due combattenti non in grado di combattere, ma chiede se è la cosiddetta “fiducia” riposta in loro da Goku.
Freezer però prende in mano la situazione, rispondendo con il suo classico sarcasmo malizioso, asserendo che a lui non importava della squadra, ma esclusivamente del premio, delle sette Super Sfere del Drago. Inoltre sfida apertamente Jiren il Grigio, potendo constatare che la sua potenza è diminuita parecchio a seguito dello scontro con il Saiyan.
Lo scontro con Jiren
Da qui comincia l’azione, e si potrà vedere l’astuta strategia del potente Jiren. Con uno scatto si scaglia immediatamente sull’Androide 17, per avere un nemico in meno da fronteggiare.
Tuttavia con l’intervento di Golden Freezer, Jiren dovrà concentrarsi sull’avversario, lasciando in disparte C17, che guarderà lo scontro da lontano, basito dalla potenza dei due lottatori che si sposteranno ad una velocità impressionante fra i vari frammenti dell’arena.
Freezer, giocando d’astuzia, provoca nuovamente l’orgoglio dell’avversario, ormai affaticato dallo scontro, deridendolo perché è scomparsa la sua espressione impassibile e risoluta. Dato che la sua forza è ormai ridotta, Jiren si imbestialisce e parte all’attacco. Possiamo quindi vedere un Jiren furibondo, con le pupille dilatate, che sfrutta le sue abilità di combattimento al meglio, immobilizzando Freezer per la coda con un piede e sferzandogli contro diversi montanti e colpi assestati furiosamente.
Fa tutto parte del gioco di Freezer, che lo vuole distrarre per poterlo colpire con ogni sua mossa subdola a sua disposizione. Non a caso riesce a spostare un masso e a schiacciare in mezzo il Pride Trooper, lasciando una finestra di azione a C17, che placca Jiren sfoderando un potente attacco energetico che danneggia anche se stesso. L’ultimo superstite dell’Universo 11, alzando una barriera per difendersi però concentra l’energia all’interno della barriera stessa, ferendo quindi il potente guerriero.
A seguito di uno scambio di dialoghi fra Freezer e C17, al diradarsi del fumo generato dall’esplosione si potrà vedere Jiren in piedi, con lo sguardo fisso verso gli avversari. Tuttavia l’attacco disperato di C17 è servito ad indebolire Jiren lasciandolo piegato in ginocchio, sconfitto dai lottatori del settimo Universo.
Freezer si avvicina quindi per finire l’avversario, con il suo tipico Death Beam, ma un inaspettato evento ribalterà nuovamente la situazione.
La fiducia dei Pride Troopers
Mentre Freezer schernisce l’esausto Jiren e carica il suo colpo mortale dagli spalti degli eliminati dell’undicesimo Universo risalta il potente Toppo, che sprona il suo commilitone di dare risalto alla sua forza, perché è senza ombra di dubbio il lottatore più forte.
Risoluto e rasserenato dalle parole del compagno, Jiren si alza in piedi, diventando ancora più forte, rilasciando una potente spazzata energetica col suo braccio. Freezer schiva il colpo, avvicinandosi a C17 ed insieme erigono una barriera, che però si dimostra troppo debole e sta per essere spezzata.
Nonostante l’incitamento di Lord Beerus a continuare a resistere, i due lottatori stanno per essere sopraffatti, C17 si affatica e Freezer perde il controllo della sua forma dorata. Ma quando tutto sembra essere perduto Goku torna in gara, teletrasportandosi all’interno della barriera ed aiutando i suoi amici a fronteggiare la difesa.
Durante questo evento viene rimarcato e approfondito il reciproco rapporto di fiducia fra Freezer e Goku, che si evolverà diventando non più esclusivamente ad un rapporto di inimicizia, ma tra amici-nemici. Questo durante un dialogo fra i due combattenti, che si ricordano reciprocamente le promesse scambiate prima del torneo.
Al dissolversi dell’energia generata dallo scontro fra la barriera e il colpo di Jiren, frantumatasi come una vetrata colorata, Freezer e Goku si lanciano diretti in scontro su Jiren, mentre Androide 17, esausto agisce come supporto in retrovia lanciando diversi colpi energetici.
Possiamo quindi assistere ad uno scontro fra i combattenti in una maniera sincronizzata quasi alla perfezione, notando un eccellente lavoro di squadra fra Goku e Freezer, col supporto di 17 contro Jiren.
Alle movenze pulite e coordinate come quelle di un balletto i guerrieri Z riescono non solo a tenere testa al Grigio, ma quasi a sopraffarlo. In un ultimo e disperato tentativo di riuscire a battere l’avversario, Freezer chiede a Goku di essere lanciato contro il nemico per riuscire a sbatterlo fuori dall’area del ring per poter riuscire ad eliminare Jiren.
Dopo aver lanciato Freezer, Goku si unisce per riuscire a sopraffare Jiren, facendo il sacrificio di essere eliminato, lasciando la vittoria quindi esclusivamente a C17.
L’arena è desolata e completamente devastata, e gli spettatori sono esterrefatti dalla vittoria dei guerrieri dell’Universo 7. Il Gran Consigliere, da esecutivo di Zeno, dichiara senza battere alcun ciglio che l’undicesimo universo sarà eliminato. Nonostante l’amaro in bocca e la disperazione dovuta alla cancellazione dell’undicesimo universo, Goku riesce a risollevare il morale di Jiren e degli altri esponenti dell’universo sconfitto. Ancora una volta si è emozionato ed è felice di quanto sia diventato più forte, volendo sfidare nuovamente lo sconfitto in futuro. Jiren sorride poco prima di scomparire per sempre (o almeno è quello che potreste pensare).
Scena finale
Dopo questo avvenimento il Gran Sacerdote si avvicina al vincitore, C17 e gli chiede se avesse già in mente il desiderio da chiedere al Super Drago Shenron, e dopo una breve pausa donata da un eyecatch, viene rivelato il desiderio dell’androide. 17 chiede che tutti gli universi eliminati siano ristabiliti, sicuramente una mossa che ha lasciato di stucco molti presenti nell’uditorio. Inizialmente tutti sapevano che il suo unico desiderio fosse quello di trascorrere del piacevole tempo in vacanza con la famiglia, ma a quanto pare ha imparato qualcosa da questa esperienza.
Avverato il desiderio, ovviamente il drago scompare e si scompone in 7 sfere diverse, avvolte da un bagliore tremendo. In un rapido susseguirsi di immagini si vedranno i combattenti degli altri universi, che fino a poco fa si credevano scomparsi, sani e salvi gioiosi di essere in vita, ricostituiti sui loro pianeti. L’ultimo universo che vedremo sarà l’undicesimo, con Toppo che conversando con Jiren chiede a cosa pensa.
Il Pride Trooper riconoscerà che è sempre stato schiavo del passato e che ha perso l’abilità di potersi rapportare normalmente con gli altri. Toppo lo consolerà, ricordandogli che durante l’ultimo scontro Jiren ha lottato con tutte le sue forze per non deludere le sue aspettative. Il Grigio volge lo sguardo al cielo, salutando Goku con un arrivederci, come nel titolo di quest’epilogo.
Dopo questo saluto, l’attenzione torna sul gruppo dei vincitori, dove una preoccupata C18 raggiunge il fratello saltando dagli spalti del pubblico. La ragazza è perplessa, perché l’unico desiderio del fratello era quello di potersi rilassare con un viaggio con la famiglia, non quello di salvare tutti gli universi.
C17 spiega che ha fatto questa scelta perché ha preferito salvare “qualche universo” e che in futuro troverà un equilibrio migliore fra tempo speso nel lavoro e tempo da dedicare alla famiglia. Spiega inoltre che questo atteggiamento altruista è dovuto all’influenza positiva dei Guerrieri Z.
L’attenzione si sposta sul gruppo principale con Freezer che chiede di essere rispedito immediatamente nell’aldilà, visto che la lieta fine del Torneo del Potere gli dà allo stomaco esattamente come l’altro mondo.
Con il suo solito agire da mattacchione, spunta Whis che dona nuovamente la vita al tiranno, sotto forma di un dono da parte di un imbarazzato Lord Beerus, perché il despota si è comportato onestamente negli scontri.
Subito dopo arrivano i due Zeno per congratularsi del torneo con Goku, divertiti dagli impegnati scontri. L’attenzione si sposta nuovamente verso i Kaioshin, che si meravigliano del desiderio generoso di C17.
Il Gran Sacerdote interviene dicendo che il Grande Zeno aveva previsto che il vincitore avrebbe dovuto chiedere questo desiderio, perché sennò Zeno si sarebbe dovuto trovare costretto ad eliminare ogni cosa.
Zeno però è annoiato al pensiero che sia finito tutto e chiede a Goku come svagarsi, ma prima che il Saiyan riesca a rispondere all’onnipotente, intervengono le divinità del settimo universo, bloccandolo e implorando Zeno di aspettare un momento più proficuo.
Il Gran Sacerdote elogia i rappresentanti dell’universo vincitore perché hanno combattuto bene ed hanno espresso un desiderio meraviglioso.
Infine Zeno chiede se Goku sarebbe tornato a giocare con loro, con un ovvia risposta positiva da parte del protagonista, che gli tende il pugno per batterlo contro il loro, facendo quindi partire un breve intermezzo musicale.
La sigla sfocia in una sorta di riassunto dell’immediato futuro dei protagonisti, potremo vedere una neo madre Bulma, con in braccio la neonata Bra, che si getta in lacrime addosso a Vegeta.
Verrà anche mostrata una scena di festeggiamenti, con un ricco banchetto al quale i protagonisti si abbufferanno, e si potrà notare anche C17 in videochiamata, che si gode una crociera finanziata dalla Capsule Corp.
Nel corso dei festeggiamenti, si potrà anche notare che Pan prende letteralmente il volo, planando in girotondo, per poi finire sulla testa del Principe dei Saiyan, regalandogli un gigantesco bernoccolo.
Il sovrano, infuriato dalla progenie di Goku lo sfiderà a duello, ed insieme raggiungeranno un posto desolato per potersi sfidare.
Durante questi eventi ci sarà una breve scena che introduce Freezer ripresentarsi alla sua armata, dicendo che l’attesa fosse terminata, perché l’Imperatore dell’Universo è tornato.
Tornando a Goku e Vegeta si potrà assistere all’ultima scena dell’anime. I due protagonisti sono intenti a combattere in uno scontro alla pari, mettendosi nella stessa posa in cui si scontrarono la prima volta sulla terra.
I due Saiyan lottano per diventare sempre più forti, perché la forza di un Saiyan non troverà mai un limite.
Con questa scena termina l’anime e senza dare spiegazioni, il narratore saluta con un “arrivederci a presto”, come nel titolo. Tuttavia l’arco narrativo dell’anime, non coincide con la conclusione del manga, che è ancora in corso.
Se e quando arriverà una nuova serie, al momento non ci sono ancora conferme.
Gli aspetti tecnici
È stato molto interessante poter vedere un netto miglioramento nella produzione della serie, con un incremento sostanzioso della qualità grafica.
Durante l’intero corso della puntata i movimenti dei personaggi sono fluidi, dinamici e ben curati. Ogni singolo fotogramma è stato curato per dare la giusta proporzione e la cura nei dettagli che non abbiamo ricevuto durante la prima parte della serie.
Anche la scelta della colonna sonora è azzeccata. Durante i momenti tetri e tesi abbiamo assistito a brani più intensi e colmi di sentimento, mentre durante il combattimento con Goku e Freezer in coppia un brano più gioioso e frenetico.
La regia del doppiaggio italiano eseguita da Claudio Moneta e Luca Sandri è eseguita comunque egregiamente, con una scelta di dialoghi abbastanza fedele all’originale, pur mantenendo lo stampo dovuto all’adattamento Mediaset degli anni 2000.
Nonostante i combattimenti siano epici, sono comunque tanto sconclusionati e ricolmi di fanservice, anche per un uno shonen dal pesante calibro come Dragon Ball.
Senza alcun motivo apparente, Jiren riesce a ritrovare non solo la forza per ribaltare la soluzione prima di ricevere il colpo di Freezer, ma a diventare ancora più forte di prima.
E anche se i Saiyan sono noti per poter trarre giovamento combattivo dalle sconfitte e poterne tornare ancora più forti, il fatto che Goku sia rimasto incapacitato per così poco tempo, per poi poter tornare comunque con un quantitativo di energia pari a Jiren, fa storcere il naso.
Tuttavia l’anime di Dragon Ball è al secolo quello che è riuscito a far breccia nel cuore di tutto il mondo ed è ormai diventato cultura generale. Nonostante la conclusione sia banalmente piena di cliché dovuti al carattere sempiternamente uguale dei protagonisti, lo apprezziamo e aspettiamo trepidamente la nuova stagione, cioè l’arco narrativo di Moro, già finito nel manga.
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