Chiariamo subito lo scopo dell’articolo: questa non vuole essere una Top 5 dei migliori tie-in videoludici a tema Dragon Ball (
anche perché non sono così vecchio o così giapponese da averli giocati tutti) e per quanto possibile si è cercato di parlare solo di giochi reperibili senza dover per forza di cose radunare le sfere ed esprimere un desiderio a Shenron. In ultimo, da bravi fan della serie abbiamo evitato qualunque cosa tratta da Dragon Ball GT, che è e rimane il male assoluto.
Dragon Ball Z: Burst Limit
Uscito nel giugno del 2008 su Playstation 3 e Xbox 360 e primo titolo del franchise ad approdare sulle allora console nextgen,
Burst Limit si presenta come uno dei titoli probabilmente più realistici della serie, per quanto il termine “realistico” si adatti malissimo ad un mondo popolato da energumeni che potrebbero annichilire l’esistenza mentre fanno colazione: il battle system di Burst Limit infatti è davvero vicino alla natura del manga originale, e rispetto ad altri giochi della serie non rende possibile spammare in modo selvaggio Kamehameha come se ne andasse della vita di chi gioca e tiene conto in un certo qual modo della “fatica” accumulata dai lottatori, immobilizzandoli (
e annullando eventuali trasformazioni) se si tira troppo la corda. Cosa ha che non va allora? Oltre al fatto che è un’impostazione che probabilmente farà storcere il naso a più di qualcuno (
spammare Kamehameha come se piovesse in fondo ci piace) il roster è estremamente limitato e si ferma alla saga di Cell. E arrivando da un Tenkaichi 3 a caso in cui comparivano chicche come Akkuman e Arale il giocatore ci rimane un po’ male, usando uno dei più grossi eufemismi visti su queste pagine.
Dragon Ball Z: Supersonic Warriors
Forse conoscerete Arc System Works per le serie Guilty Gear e/o
BlazBlue, o forse invece perché vi siete sciroppati
Persona 4 Arena. Tra un picchiaduro e l’altro lo studio giapponese ha anche sviluppato un tie-in dragonballiano per Game Boy Advance (con relativo seguito l’anno dopo su DS), che abbiamo ritenuto degno di menzione in questo articolo. Non tanto per il gameplay (che va detto, non è assolutamente malvagio e anzi, considerato che siamo su GBA che si può chiedere di più? Lo scopriamo tra poco) quanto per la quantità e la qualità delle storyline presenti, con veramente tantissimi what if.
Crilin che impara il Kaiohken? Piccolo che si fonde con suo padre per sconfiggere Super Buu?
Dragon Ball Z: Budokai Tenkaichi 3
Se domandate a qualcuno che conosca i videogiochi di Dragon Ball quale secondo lui è il miglior titolo ispirato al manga di Toriyama c’è una buona probabilità che vi risponda Budokai Tenkaichi 3. I motivi sono tantissimi, da una formula di gioco da “picchiaduro in terza persona” con telecamera alle spalle mediamente più apprezzata dell’impostazione 2.5D della serie Budokai ad
un gameplay dannatamente ricco e insospettabilmente pieno di combo e tecnicismi vari, senza contare il roster titanico cui avevamo fatto cenno poco più sopra. A dovergli trovare un difetto si potrebbe parlare della modalità storia: salvo qualche what if Budokai Tenkaichi 3 si attiene fondamentalmente al canone del manga e non riesce a regalare i bei momenti che ad esempio il già citato Supersonic Warriors regalava quando “osava” inventando storie alternative. La console di riferimento in questo caso è Playstation 2 (esiste una versione per Wii, però dopo la ventesima volta che mimi la posa per ricaricare l’aura e a schermo non succede nulla tendi a lanciare il Wiimote contro la televisione), ma all’occorrenza ci si può arrangiare anche su Playstation 3 e Xbox 360 con i due
Raging Blast, per quanto non sia la stessa cosa, o su PSP con il più riuscito
Tenkaichi Tag Team (che per qualche motivo non è disponibile su Playstation Network, quindi i quattro gatti che hanno Playstation Vita per usare un francesismo si attaccano).
Dragon Ball: Advanced Adventure
Mi obbligassero a passare il resto della mia vita su un’isola deserta potendo portarmi dietro una sola console e relativa libreria di titoli penso che la mia scelta sarebbe Game Boy Advance (possibilmente in versione SP, su un’isola deserta si presume ci sia il sole e gradirei vedere cosa succede sullo schermo). Il motivo è che oltre a tutti i capolavori che ogni bravo nintendaro potrebbe indicarvi a memoria con la stessa facilità che avrebbe un bigotto a recitare l’Ave Maria Game Boy Advance offre tantissima altra roba divertente. Magari non memorabile, magari titoli “da una botta e via” che una volta finiti non entrano nella tua top 10, ma che ti lasciano comunque un gran bel ricordo. Advanced Adventure oltre ad essere uno di questi è
un Metroidvania. Su Dragon Ball. Anzi, sulla prima serie di Dragon Ball, fino al combattimento contro il Grande Mago Piccolo. Con la possibilità una volta finita la prima run di rigiocare tutto con Crilin o di affrontare il torneo Tenkaichi nei panni di Jackie Chun, Tao Bai Bai (versione cyborg inclusa), Tenshinhan, nonno Gohan e tutti gli altri personaggi citati. Se ancora non vi siete fiondati su Ebay vuol dire che non sono stato abbastanza chiaro o avete un grosso problema.
Dragon Ball Z: Budokai 3
Primo posto abbastanza scontato, soprattutto se avete già avuto la disgrazia di sentirmi parlare di un argomento di dubbio interesse come quello dei tie-in videoludici di Dragon Ball. Budokai 3 ha un po’ tutto quello che serve, ad iniziare da quella che è probabilmente
una delle migliori modalità storia mai presentata in un titolo di questo tipo (Universo del Drago permette di giocare praticamente una campagna per ogni personaggio, ognuna piena di chicche e what if che permettono di sbloccare tutte le abilità dello stesso) fino ad arrivare ad un sistema di Capsule equipaggiabili ad ognuno degli eroi o dei cattivi di turno per aggiungere una certa componente strategica al tutto, portata ai massimi termini quando si gioca l’Arena del Drago e a tutto questo si aggiunge un sistema di progressione in stile rpg. Anche il roster non scherza per nulla, coprendo tutti i principali personaggi di Dragon Ball Z (incluso Ub, ma non quella ciofeca inutile comparsa in Dragon Ball GT, quello che compare alla fine del manga) e regalandosi pure qualche escursione legata alla prima serie o a quell’altra, quella li dove compare Vegeta coi baffi (
per fortuna qui assente). E per non farsi mancare nulla ha
una delle opening più belle di sempre, nonostante sembra che inviti il giocatore ad andare di corpo:
La console di riferimento è di nuovo PS2, anche se questa volta ci viene in aiuto una
HD Collection per PS3 che contiene il primo Budokai (che potete tranquillamente fingere che non sia sul disco) e Budokai 3. Non manca nemmeno in questo caso il porting su PSP con
Shin Budokai e relativo seguito, che è maggiormente completo e basato su una storia in realtà un po’ banale, in cui Babidi arriva sulla Terra di Trunks del futuro e da li succedono vari disastri (ma si può usare il Gohan di quella timeline che è tipo l’unico Gohan decente, quindi apposto). E se per caso aveste l’irresistibile desiderio di giocare una versione di Budokai 3 più tamarra e sbilanciata, rivolgetevi a
Dragon Ball Z: Infinite World (sempre per PS2) e potrete vedere un Piccolo sparare Makankosappo a ripetizione finché non leva 3 o 4 barre di salute all’avversario.
Altro che il raccomandato della timeline ufficiale
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