Pietro Iacullo

Speciale E3 2018: Il riassunto della conferenza Microsoft

50 giochi, 18 “esclusive” – le virgolette sono d’obbligo, visto che coinvolgeranno tanto Xbox quanto il mercato PC – e 15 world premiere (come già annunciato prima della conferenza, peraltro). Microsoft parte col botto.

La conferenza Xbox non poteva che aprirsi con la Proprietà Intellettuale che ha reso grande Xbox: Halo Infinite con il suo teaser anticipa di qualche minuto Phil Spencer sul palco, accolto tra gli applausi e intervenuto per l’introduzione di rito.

 

 

50 giochi, 18 “esclusive” – le virgolette sono d’obbligo, visto che coinvolgeranno tanto Xbox quanto il mercato PC – e 15 world premiere (come già annunciato prima della conferenza, peraltro). 18 esclusive, la prima delle quali – pardon, la seconda, se si tiene conto del calcetto iniziale di Master Chief è il sequel di Ori and the Blind Forest. Segue una delle summenzionate World Premiere, scomodando niente meno che Activision. Una Activision che apparentemente si è data al Giappone, chiamando in causa From Software e commissionandogli un qualcosa di intrinsecamente legato alla cultura dello studio, in tutto e per tutto una risposta per le rime al Nioh di Team Ninja. Sekiro: Shadow Dies Twice – teaserato a dire il vero la prima volta alla Paris Games Week made in Sony dell’anno scorso –  si dipana e si mostra finalmente al pubblico sul palco di Microsoft.

Il ritmo è serrato, e non c’è nemmeno tempo di tirare il fiato prima di vedere arrivare sul palco Bethesda (che sarà poi protagonista della sua conferenza qualche ora dopo). È il turno delle strade di campagna di Fallout 76, già nell’aria ben prima di questa settimana di fuoco ma capace comunque di ritagliarsi qualche istante.

Altro giro, altra World Premiere. Square Enix e Dontnod tolgono il velo dal sequel vero e proprio – archiviate Chloe e Max, archiviato ciò che è successo prima della tempesta – della sleeper hit Life is Strange. The Awesome Adventure of Captain Spirit, disponibile gratuitamente (!) a partire da giugno.

Poteva mancare Crackdown 3, l’arto fantasma di Xbox One praticamente dal suo debutto? Ovviamente no, come non poteva esimersi dal palesarsi il segreto di Pulcinella leakato poche ore prima dell’inizio della conferenza, l’arrivo anche su Xbox di Nier: Automata. L’inizio al cardopalma rallenta, lasciando il passo ad un altro titolo già annunciato e mostrato in tempi non sospetti come Metro 2034.

 

Ma è solo un trucco, per prendere in contropiede tutti: Kingdom Hearts 3 – in uscita, lo ricordiamo, il prossimo 29 gennaio, arriverà anche su Xbox One. Mentre il trailer scorre, non si può fare a meno di interrogarsi sul perché non portare sulla piattaforma (e su PC, a questo punto) anche le raccolte 1.5 e 2.5 sulla piattaforma. Magari arriveranno in seguito, magari no: di sicuro c’è che Sea of Thieves non è ancora annegato, e non ha intenzione di farlo nell’immediato: un’espansione a luglio, l’altra a settembre, e insomma nessuna voglia di andarsene.

 

Da un’esclusiva ad un multipiattaforma, da un titolo completamente rivolto all’online ad uno che, per quanto ne faccia perno, non disdegna di giocare con la storia. Anzi, la Storia: Battlefield V. Ed è a questo punto che Phil Spencer cala la combo esclusiva + world premiere, con il nuovo capitolo di Forza Horizon.

Dopo l’Italia mediterranea e la poliedrica Australia, Forza Horizon 4 ci porta a correre – mai su pista, ovviamente – nel Regno Unito. Trailer matto e disperatissimo, che mostra addirittura un hovercraft e delle moto in giro per la mappa. Si spinge ovviamente a martello sul pedale di Xbox One X, che riuscirà a far girare lo spin off della serie madre per la prima volta a 60 fotogrammi al secondo, laddove gli altri capitoli si erano “accontentati” dei 30 fps. Meteo, stagioni e ora del giorno saranno dinamici, ma condivisi da tutta la community giocante: già, perché il mondo di gioco – parola degli sviluppatori, saliti sul palco – sarà condiviso con tutti i giocatori. Un progetto mai così ambizioso, giocabile in singolo ma che da il suo meglio online. Ogni stagione darà nuovi motivi di tornare a giocare con Forza Horizon 4, visto che cambierà l’esperienza di guida. E visto che il gioco sarà incluso dal suo lancio – 2 ottobre – nel Game Pass di Microsoft.

Spencer torna sul palco per trollare la concorrenza – definendo Xbox il “best place to play” e presentando l’iniziativa. The Initiative, un nuovo studio interno di Microsoft con sede a Santa Monica. Ma non è tutto, perché apparentemente Bill Gates ha lasciato il blocchetto degli assegni in mano ai Microsoft Studios, che hanno speso in lungo e in largo portando in casa studi come Playground e Ninja Theory.

 

C’è spazio per tutti, perché il Giappone non si palesa solo tramite Kingdom Hearts e From Software. Tales of Vesperia debutta – anche lui – sul palco di Microsoft. Poco importa che si tratti di tre titoli multipiattaforma, il messaggio è chiaro: Xbox è davvero la macchina del popolo, la macchina per tutti. Da chi vuol spendere poco a chi invece vuole il meglio, e vuole Xbox One X. E anche Ubisoft si aggiunge alla festa: in barba al fatto che domani sarà il loro turno, The Division 2 si mostra per la prima volta qui, su Xbox. E si mostra per esteso, visto che c’è già un corposo footage catturato in-game.

 

Lo spottone al già citato Xbox Game Pass permette di tirare il fiato, prima di cacciare fuori qualche novità proprio a proposito di questo abbonamento: dopo aver puntato forte sul Cloud è il momento dell’ultima moda dell’IT, il famigerato Machine Learning, che con l’algoritmo FastStart permetterà di avviare i giochi scaricati tramite il pass in modo più rapido. E intanto in parallelo si aggiorna anche il catalogo di giochi disponibili, con The Division (il primo), Fallout 4 e The Elder Scrolls Online che entrano nella lineup da oggi.

 

Pit stop dedicato agli indie, con il ritorno del primo programma svelato da Microsoft durante questa generazione (ID@Xbox) e poi è subito Lara Croft. Shadow of the Tomb Raider questa volta non sarà un’esclusiva temporanea, ma evidentemente all’archeologa piace il verde della Grande X. “Become the Tomb Raider“, e visto che il vestito di Lara strizza l’occhio al suo outfit classico, non si può non cogliere il sottotesto. Ed ecco che però si torna a parlare di esclusive, con Session – un titolo tremendamente hip hop, con un trailer che rappa in sottofondo e regala trick e altri movimenti da skater a video – e con Black Desert

 

Momenti di panico, quando tocca a Devil May Cry: il primo impatto pareva suggerire un improbabile e già contestassimo sequel del DmC di Ninja Theory, ma il 5 alla fine del trailer e la presenza di Ideaki Itsuno sul palco confermano che si tratta di un “vero sequel” di Devil May Cry 4, 10 anni dopo.

Più telefonato invece il dlc di Cuphead, in arrivo nel 2019 e con un nuovo personaggio giocabile. E il ritorno al tema esclusive è sottolineato anche da Tunic, già mostrato l’anno scorso e riproposto come sorta di introduzione al ritorno di Phil Spencer sul palco. Che sale sul palco fondamentalmente per dire che tutto quello che verrà mostrato da ora in poi sarà una world premiere, ad iniziare – è il tema portante della conferenza – dal Giappone. Jump Force è l’ennesimo crossoverone tra tutti i prodotti Jump che negli anni ci siamo sciroppati, e in attesa di capire se sarà bello come sembra o solo passabile come J-Stars, sugli schermi viene proiettato il primo trailer della storia di Dying Light 2. Che apparentemente vede il coinvolgimento di Chris Avellone; considerando che il punto debole più grosso del primo capitolo era proprio una trama troppo stereotipata, non ci si può lamentare. Come non ci si può lamentare del ritorno delle tre tartarughe preferite dell’industria, con un nuovo Battletoads, o dell’ignoranza che avanza con Rico e Just Cause 4, ancora dotato della tuta alare del terzo capitolo e calato in un contesto che sembra sudamericano.

Spiazza invece Gears Pop, crossover tra uno dei franchise d’oro di Microsoft e le ormai arcinote figure low cost dedicate alla cultura pop. E spiazza anche lo spin off “gestionale” della serie, ma è un aperitivo prima di iniziare a parlare di Gears of War 5. Anzi, prima di mostrarlo dal vivo, con un primo filmato che chiarisce subito i toni drammatici del prodotto.

 

Sembravamo avviati negli spoiatoi, con il solito discorso lustra-pisello di fine conferenza che auto-incensa il marchio. E invece niente, c’è CD Projekt che deve unisrsi alla festa con Cyberpunk 2077, con una presentzione in stile Mr. Robot e finto attacco hacker ad interrompere Spencer.

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