Nel periodo primaverile abbiamo avuto la possibilità di effettuare la nostra prima visita al
CUSPlay Pisa, una piccola fiera che prende vita due volte l’anno nel
Centro Universitario Sportivo di Pisa. In occasione dell’ottava edizione della manifestazione abbiamo potuto passare una domenica piacevole in compagnia di Cosplayer, materiale giapponese e videogiochi permettendoci, inoltre, di mettere in evidenza le differenze rispetto alla volta scorsa.
La differenza principale è stata la suddivisione: i padiglioni passano dai tre della precedente edizione a due. Il
Pala Tirreno Caffè è stato rinominato
Pala Idsign come l’omonimo padiglione che la volta scorsa era distaccato dagli altri venendo quindi eliminato, probabilmente per concentrare maggiormente i contenuti dell’evento fieristico.
CUSPlay: pala Pisanpack
Come per la prima visita, il
Pala Pisanpack è stato quello più ricco di materiale dedicato al
Sol Levante, ma stavolta si possono evidenziare numerose differenze: prima tra tutte, appena entrati si veniva messi davanti alla galleria di foto in lizza per vincere il
Concorso Fotografico tra le varie categorie e per ogni partecipante era possibile votare le proprie preferite, esprimendone fino a tre. Nel muro opposto si poteva fare la stessa cosa per un concorso dedicato invece ai bambini. Proseguendo la visita, l’ormai familiare organizzazione a serpentina delle bancarelle ha svolto efficacemente il suo compito, permettendo di camminare con tranquillità ed offrendo una buona visuale su tutti gli stand presenti all’evento.
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l’Inversione di tendenza rispetto alla scorsa edizione è stata Quasi totale.
Ciò che ci ha stupito di più è stata la quasi completa inversione di tendenza rispetto alla scorsa edizione: se prima sembrava che i giochi fossero stati abbastanza “snobbati”, stavolta sono stati i
fumetti ad essere
soppiantati. Con l’eccezione di una bancarella, nessun altro vendeva questi ultimi, mentre
hanno preso piede gli stand con offerte speciali su videogiochi (un espositore vendeva addirittura scatoloni di giochi a 2€ l’uno per PSP, PS3 ed altro),
giochi da tavolo,
giochi di ruolo e
manualistica. Per ciò che abbiamo potuto vedere nella giornata di domenica, non c’erano spazi presso i quali quali incontrare autori per scambiare quattro chiacchiere, ma è rimasta intatta la tradizionale presenza di un sacco di materiale dedicato ad anime e manga quali action figure, gadget, portachiavi, mouse pad, abiti per il cosplay e molto altro.
CUSPlay: pala Idsign
Coco Bandicoot alla prese con Crash Bandicoot 3.
Il
Pala Idsign ha racchiuso il resto della manifestazione, ovvero il
palco per gli spettacoli e la vera e propria
area games. Sicuramente ci sono stati dei miglioramenti rispetto alla nostra prima visita, tra cui l’estensione dell’area dedicata al retrogaming con l’aggiunta di ulteriori console. L’area games è stata anche rafforzata dalla presenza del
VIGAMUS, che offriva la sua consueta prova dell’
Oculus Rift e di
ArtigianCab che si occupa della realizzazione, su ordinazione, di repliche dei celebri cabinati da sala giochi e altri accessori in tema portandone alcuni sul posto. Sempre ArtigianCab ha allestito un’area speciale dedicata a
Super Mario Bros. su NES con l’ormai famoso “
paddone” di 2 metri organizzando speciali tornei a coppie.
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Tra i titoli per le console “moderne” era possibile provare
Mario Kart 8,
Super Mario Maker,
Street Figher IV,
Splatoon (per quest’ultimo si potevano addirittura acquistare dei pupazzi a forma di Squid),
Bloodborne e
Kirby: Triple Deluxe. Sono stati inoltre organizzati tornei di
Mario Kart 8,
Fifa 15 e
Super Smash Bros con ricchi premi in palio. Nell’altra metà del padiglione si svolgevano i numerosi spettacoli organizzati in occasione della manifestazione, tra cui “
The Art Of Cosplay” e il “
Vigamus Show: Videogioco e cultura“.
Conclusioni
In generale si può sicuramente concludere che il CUSPlay sia sulla
strada giusta per continuare a crescere e stupire ad ogni visita. I punti di forza già elencati la
volta scorsa rimangono validi, con un netto
miglioramento per quanto riguarda l’aspetto videoludico della fiera: forse a farne le spese questa volta sono stati i fumetti che hanno dovuto, in qualche misura, cedere terreno. Siamo dell’idea che con un giusto
bilanciamento dei due aspetti si possa raggiungere una soluzione in grado di venire in contro a ciascun tipo di pubblico.
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Nota dolente è stata la totale assenza, in una manifestazione con così tanti rivenditori di giochi di carte e da tavolo, di
aree adibite a tornei e dimostrazioni per poter effettivamente giocare sul posto, laddove era presente all’ultima edizione a cui abbiamo potuto prendere parte. Un vero peccato visto che comunque la presenza di spazi ed eventi adeguati avrebbe potuto aumentare l’affluenza alla manifestazione puntando sul pubblico di appassionati. La mancanza di questo tipo di spazio può essere vista come un’occasione mancata, tuttavia l’intera manifestazione ha permesso di provare una
disposizione degli stand più compatta. Resta da vedere come si evolverà la situazione nelle prossime edizioni.
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