In questi ultimi anni c’è stato un maggiore avvicinamento verso la cultura giapponese e, di pari passo, anche dei titoli nipponici che arrivano da noi. Sebbene da amanti di certi generi (
visual novel, JRPG, ecc) ci si lamenti sempre e comunque della carenza di titoli in uscita, a mentre fredda, il numero di giochi che varca i confini del sol levante è aumentato esponenzialmente con il tempo, rendendo popolari anche in occidente serie di nicchia come
Project Diva,
Senran Kagura e
Hyperdimension Neptunia, grazie soprattutto al coraggio di alcuni publisher (
e alla distribuzione attraverso i canali digitali che permette di abbattere qualche costo). Proprio questa serie si è guadagnata l’affetto dei fan a livello mondiale, con con un quarto capitolo della saga principale da poco uscito in Giappone, 3 remake per
PS Vita e altrettanti spin-off. E di spin-off ci andremo ad occupare oggi con
Hyperdimension Neptunia U: Action Unleashed, titolo sviluppato in collaborazione con
Tamsoft (
gli autori della serie di Senran Kagura) che ci proporrà le divinità videoludiche che tanto abbiamo amato nei precedenti capitoli in una salsa più action e decisamente più piccante.
Professione reporter
l’intero arco narrativo appare abbastanza fumoso
La storia che fa da collante in questa nuova avventura vede le
4 CPU (
le Console Patrol Unit, ovvero la personificazione delle console di casa Sony, Nintendo e Microsoft) collaborare con due aitanti giornaliste,
Dengekiko (
rappresentazione della rivista Dengeki PlayStation) e
Famitsu (
il noto magazine che debutta per la prima volta in questo titolo). Visto il successo del primo articolo relativo alle 4 divinità e le loro inesperte sorelle (
le CPU Candidates), Famitsu e Dengekiko decidono che per mantenere alto l’interesse dei lettori dovranno stringere una collaborazione e seguire da vicino Neptune e compagne mentre risolvono le più bizzarre richieste da parte della popolazione .
Rispetto a
Hyperdimension Neptunia: Producing Perfection (
o volendo anche Hyperdevotion Noire) dove la storia, pur essendo come sempre strampalata e ricca di nonsense, aveva tutto sommato un suo senso logico, qua l’intero arco narrativo appare abbastanza fumoso,
mettendo in secondo piano quella che è la nemesi del gioco che ci troveremo ad affrontare nelle fasi finali dell’avventura. Fortunatamente a salvare questo spin-off è la sempre
convincente qualità dei dialoghi, con numerose battute e siparietti genuinamente divertenti, con le immancabili citazioni al mondo videoludico (
molti, in questo caso ad esempio, i riferimenti alla stampa di settore) e l’ormai abusato fanservice che, in questo caso come non mai è protagonista. Essendo una sorta di crossover spirituale con la serie di Senran Kagura (
di fatto il titolo è uno Shinovi Versus ambientato nell’universo di Hyperdimension Neptunia), la caratteristica principale del titolo
Idea Factory sono
i vestiti delle CPU che si deterioreranno quando verremo colpiti dai nemici (
o abusando dell’attacco potente), fino a quando si strapperanno completamente lasciando nudi, o quasi, i corpi delle ragazze. Rispetto a Senran Kagura
tutto sarà molto più sobrio e contenuto, limitando di conseguenza anche il fanservice che è sempre sì presente, ma mai stucchevole o esagerato come spesso fa la serie di Marvelous (
Bon Appétit! su tutti).
Hyperdimension Kagura
il gameplay action si sposa alla perfezione con lo spirito della saga
Pur variando dal tema principale della serie,
quello dei JRPG a turni, il gameplay di Hyperdimension Neptunia U: Action Unleashed si sposa alla perfezione con lo spirito della saga, quasi come se fosse una naturale evoluzione dello stesso. L’approccio scelto è quello dei musou alla
Dynasty Warriors, con il nostro personaggio (
selezionabile tra una rosa di 10 protagoniste) all’interno di alcune arene, più o meno esplorabili, con lo scopo di eliminare e sconfiggere orde di nemici che si getteranno su di noi senza troppi pensieri.
Qua le dinamiche hach’n’slash si aprono ad un ventaglio di possibilità molto ampio che prevede, tramite l’alternanza dei tasti
Quadrato e
Triangolo (
rispettivamente l’attacco normale e quello potente) di concatenare insieme più combinazioni. A nostra disposizione ci saranno anche alcune abilità speciali che potremo richiamare con il dorsale destro unito alla pressione di uno dei tasti relativo alla mossa che vorremo utilizzare. Queste ultime andranno a consumare la
Barra SP, che si ricaricherà sconfiggendo i nemici o utilizzando uno dei tanti oggetti per il ripristino dell’energia.
Ma torniamo a parlare dei costumi e del loro utilizzo all’interno del gameplay. Infatti quando i costumi si rovineranno non sarà solamente un espediente estetico legato al fanservice ma andrà ad influire direttamente sulla performance di gioco, inficiando sulla difesa del personaggio, che ovviamente diminuirà, incrementando però la chance di eseguire colpi critici e, molto più importante, di riempire buona parte della barra
EXE Drive che ci consente di trasformare la nostra protagonista
nella sua versione HDD (
disponibile anche per le due new entry). In questa forma temporanea (
scandita dalla barra EXE Drive che si consumerà lentamente)
i valori delle varie statistiche incrementeranno, consentendoci di sfruttare una grande potenza d’attacco. Come se non bastasse soggetti al consumo del costume HDD, e pure in questo caso alla sua distruzione ci sarà l’aumento delle caratteristiche e, cosa più utile, un ripristino della barra e a sua volta del tempo d’utilizzo a nostra disposizione, e non ultimo la possibilità di scatenare una potente mossa speciale capace di infliggere notevoli danni a più nemici contemporaneamente.
Tette Unleashed
Ogni lottatrice vanta uno stile di combattimento unico
Ogni lottatrice vanta uno stile di combattimento unico e potrà essere preparata allo scontro equipaggiando nuovi vestiti (
che purtroppo hanno semplicemente una funzionalità estetica con la sola differenza della resistenza agli strappi), accessori e armi, che sarà possibile ottenere raccogliendo delle medaglie rilasciate dai nemici e che sbloccheranno raggiungendo i vari obiettivi richiesti potenziamenti permanenti delle statistiche (
energia massima, difesa e così via) e nuovi equipaggiamenti.
Immancabile anche il sistema di crescita dei personaggi tramite punti esperienza, che influenzerà anch’esso l’andamento delle statistiche, e renderà più agevole affrontare le missioni, che saranno identificate con un livello “consigliato” , che se non seguito porterà a game over prematuri. In battaglia sarà possibile portare due personaggi (
salvo rare eccezioni imposte da alcune missioni particolari) che potranno essere alternati durante gli scontri in qualsiasi momento e, nelle fasi più avanzate, sfruttare un potente attacco congiunto. A seconda delle coppie formate si andrà ad aumentare il
Lily Rank , il legame che intercorre fra le CPU che se massimizzato sbloccherà nuovi dialoghi fra le eroine.
L’esplorazione del mondo di Hyperdimension Neptunia U avviene attraverso un menù testuale, dove vengono indicate tutte le quest che è possibile affrontare, ognuna con il proprio obiettivo e le condizioni di vittoria. Fra queste troviamo le
Irregular Quest, missioni che richiederanno un approccio diverso per essere completate e un pizzico di intuito in quanto il goal non sarà indicato, costringendoci a compiere diversi tentativi per la buona riuscita. Oltre alla
World Map troviamo anche il
City Watch, dove saranno indicati gli eventi che si attiveranno al termine delle missioni e che faranno da contorno alla trama principale.
Finire la modalità storia,
completabile a grandi linee in una quindicina di ore, ci garantirà l’accesso a due nuove opzioni di gioco: il
Gaminsdusti Gauntlet, un torneo 1 vs 1 completamente personalizzabile, ambientato in un’arena che ricorda quella del
TorneoTenkaichi di Dragon Ball e la
Neptal Tower, una torre composta da
50 piani da affrontare in sequenza, utile per livellare o completare la raccolta delle medaglie. Nel post game, sarà attivabile una modalità
Cheat nella quale attivare alcune opzioni particolari come la forma HDD sempre attiva, l’invincibilità e così via.
Levati le mutande reprise
Hyperdimension Neptunia U fa un buon uso delle capacità tecniche di PS Vita
Hyperdimension Neptunia U fa un buon uso delle capacità tecniche di PS Vita e si propone in linea con quanto visto graficamente nella serie di Senran Kagura. Qua,
al posto di ninja e kunoichi troviamo i mostri affrontati nella serie canonica, il tutto ambientato nei luoghi che gli amanti della saga riconosceranno senza problemi. Il comparto grafico è piuttosto semplice e basilare, con dei buoni modelli per le CPU, ben animati e dettagliati, anche quando i vestiti verranno distrutti, lasciandole coperte di pochi brandelli di tessuto.
Colorato e fluido, tutto funziona senza grossi problemi, con l’unica pecca per le ambientazioni che godono di poca varietà, così come nella realizzazione sono abbastanza povere, con la sola area da esplorare e poco altro da fare, ma vista la natura musou del titolo e quello che offre la concorrenza, anche sotto questo aspetto Hyperdimension Neptunia U si piazza nella media.
Se graficamente ritroviamo numerosi elementi strappati di forza da mondo di
Gaminsdusti anche sotto il profilo sonoro
ritroviamo le tracce musicali che hanno reso famosa la serie, con temi provenienti dai precedenti titoli, molti dei quali direttamente da gli ultimi remake per PS Vita.
Da tradizione abbiamo
il dual audio inglese-giapponese, per gli amanti delle esperienze originali, con la presenza dell’intero cast di doppiatrici che torna ancora una volta a dare voce alle CPU. Il gioco è invece
completamente tradotto in inglese, l’unica lingua disponibile, ma non sarà un ostacolo insormontabile anche per chi ha una conoscenza basilare, vista la leggerezza del titolo e la mole di dialoghi più contenuta rispetto al solito
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Verdetto
8 / 10
Ma se si chiama Neptunia U perché non è uscito su Wii U?
Commento
Pro e Contro
✓ Meccaniche action che si sposano bene con la serie
✓ Fanservice sobrio e piacevole
✓ L'umorismo di Hyperdimension Neptunia in piena forma
✓ Il post game vi terrà occupati per qualche ora in più
x Storia scialba e sbrigativa sul finale
x Pecca di ripetitività (colpa della natura musou)
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