Recensione Hustle Kings VR

Con il passare del tempo è inevitabile che i videogiochi cambino e che, di conseguenza, cambino anche i videogiocatori. Con l’avvento della realtà virtuale (con tutti i pro e i contro del caso) è giunto il momento per noi redattori di modificare anche lo stile con il quale scrivere le recensioni per questo determinato tipo di prodotti. Per titoli come Hustle Kings VR, ad esempio, ci siamo resi conto di come sia impossibile dare un giudizio del tutto oggettivo in quanto elementi positivi come l’immedesimazione nel prendere la mira a vista o negativi come il motion sickness siano del tutto soggettivi e non possano essere valutati come assoluti. Ecco che, quindi, vi invitiamo a leggere con ancora più attenzione queste nuove recensioni dedicate ai titoli VR e rimaniamo a vostra disposizione per qualsiasi domanda/dubbio/titubanza o perplessità. Buona lettura!
Con l’arrivo dei visori VR le software house hanno ben pensato di trovare tutti i modi possibili per implementare la realtà virtuale nelle molteplici tipologie di gioco presenti sul mercato. I ragazzi di VooFoo Studios, grazie alla distribuzione e al supporto di Sony Computer Entertainment, hanno quindi deciso di realizzare un porting di Hustle Kings (uscito prima su PlayStation 3 e, successivamente, su PlayStation 4) nella speranza di riuscire a conquistare gli amanti del biliardo e di trasportare i giocatori ai lati di un “vero” tavolo da gioco per affrontare partite da soli o in compagnia. Hustle Kings VR, questo il titolo realizzato per la versione con il supporto a PlayStation VR, è disponibile a 19.90 € sia in versione digitale che in versione retail e fa parte delle esperienze disponibili al lancio del visore targato Sony.

Un visore, otto palle
Hustle Kings VR può vantare un discreto numero di attività da svolgere in single player
Com’era logico aspettarsi, Hustle Kings VR non dispone di alcun tipo di narrazione, ma può vantare un discreto numero di attività da svolgere anche in single player. La modalità Carriera, ad esempio, permette di affrontare sfide di difficoltà crescente contro la CPU, dando la possibilità al giocatore di allenarsi in vista delle ben più competitive partite multigiocatore. Nonostante il buon livello di difficoltà che si riesce a raggiungere con questa modalità (l’avversario, in determinati momenti, può risultare davvero ostico), sono le Partite Speciali ad intrattenere per la maggior parte del tempo. A far parte di questa tipologia di partita ci sono le Sfide Puzzle, dove saremo costretti a risolvere delle situazioni di gioco in un determinato numero di mosse, i Colpi da Maestro, che ci mettono in situazioni estremamente complesse dalle quali uscire attraverso dei tiri ad effetto, e le Partite Bonus, che attiveranno particolari modificatori (tempo, numero di tiri, etc) per cercare in tutti i modi di mettere in difficoltà il giocatore. Per quanto riguarda il multigiocatore locale, invece, è stata aggiunta la possibilità di giocare con un amico nella stessa stanza, ma siamo dell’idea che continuare a passarsi il PlayStation VR possa risultare alla lunga fastidioso e dalla scarsa comodità. Ci permettiamo di aggiungere, infine, una piccola nota riguardante il prezzo di questa edizione che, pur rimanendo estremamente accessibile, si va a confrontare con la versione gratuita della precedente incarnazione di Hustle Kings, facendo effettivamente pagare il prezzo del titolo solo per il supporto al visore Sony.

Ha sentito?! Cappellani ha la fissa per il biliardo!
Hustle Kings VR riesce a dare il proprio meglio nella modalità multigiocatore online
Nonostante il buon numero di contenuti in locale, Hustle Kings VR riesce a dare il proprio meglio nella modalità multigiocatore online, garantendo quindi un matchmaking rapido e una connessione sempre solida e affidabile. A differenza di altre produzioni di questo genere (basti pensare l’ottimo Pure Pool) il titolo dei VooFoo Studios presenta un sistema di gioco molto più improntato sulle scommesse, con tanto di Quota di iscrizione per partecipare alle partite online, piuttosto che sul semplice impianto ludico di questo sport. Questo elemento, però, aveva maggior senso nella versione gratuita del titolo, dando così la possibilità ai giocatori “casual” di utilizzare solamente i crediti guadagnati internamente al gioco e lasciando a quelli più sfegatati la possibilità di effettuare acquisti in-game per continuare a giocare una volta terminate le finanze virtuali. Anche per quanto riguarda il gameplay vero e proprio delle partite dobbiamo ammettere di aver notato una certa macchinosità nell’effettuare le azioni; macchinosità che, purtroppo, va a minare l’immediatezza di gioco e che, messa a paragone con altri titoli di questo genere, non può che uscirne sconfitta. L’immersione data dal PlayStation VR è sicuramente un valore aggiunto alla produzione, ma per quanto si possa trovare affascinante l’idea di guardarsi attorno in un lounge bar dall’aspetto patinato non siamo riusciti a trovare una vera e proprio rivoluzione al gameplay come ci saremmo aspettati. Prima di cominciare a giocare, ad ogni modo, vi verrà data la possibilità di scegliere se utilizzare il PlayStation VR da seduti o in piedi, andando a modificare l’altezza del piano di gioco, ma siamo certi di poter affermare che, a livello ludico e/o di immersione nel gioco, non si percepiranno grandi differenze. Tra i diversi comandi utilizzabili è anche presente la possibilità di utilizzare il PlayStation Move, ma anche in questo caso la tanto sperata immedesimazione non riesce a convincere del tutto, facendoci preferire in poco tempo l’utilizzo del più semplice Dualshock 4.

La tecnica è tutto!
Hustle Kings VR offre alti e bassi anche dal punto di vista tecnico
Graficamente, pur non raggiungendo vette altissime, Hustle Kings VR riesce a difendersi bene e presenta un tavolo da biliardo realistico e un’atmosfera di gioco discretamente riprodotta. È bene far notare, però, come si tratti di un semplice porting della versione di inizio generazione per PlayStation 4, con tanto di poster promozionali di Resogun, Little Big Planet 3 e Driveclub sparsi per il locale virtuale. Un minimo sforzo per aggiornare il tutto sarebbe sicuramente stato apprezzato. Mediocre il comparto sonoro che, pur presentando dei rumori realistici, pecca dal punto di vista della colonna sonora con musiche di sfondo simil ascensore e con l’impossibilità, data dal contrasto tra l’applicazione di Spotify e il PlayStation VR, di poter ascoltare una propria playlist durante le partite. Totalmente assente, dal nostro punto di vista, il motion sickness, ma abbiamo notato come, in alcuni momenti, la visuale subisca degli scossoni involontari e destabilizzi un minimo la vista.

Verdetto
6.5 / 10
Questo è culo, cogliona**o!
Commento
Hustle Kings VR è una discreta conversione per nuovo arrivato PlayStation VR. Il titolo dei VooFoo Studios soffre però di alcuni problemi che non gli permettono di diventare un must per i possessori del visore Sony e, più in generale, per gli amanti dei giochi dedicati al biliardo. Il buon numero di attività è sicuramente l'elemento più interessante della produzione, ma il gameplay troppo meccanico, l'esistenza di una versione standard (senza supporto VR) in via del tutto gratuita e qualche problema legato al sonoro ci spingono a consigliare il titolo solamente a coloro che non vedono l'ora di gettarsi in un bar virtuale per poter infilare le palle in buca.
Pro e Contro
Tante modalità di gioco
Multigiocatore stabile
L'immedesimazione è un valore aggiunto...

x ... ma non rivoluziona il gameplay
x Comandi macchinosi
x Piccoli sbalzi della telecamera
x La precedente versione era gratuita

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