Sono più entusiasta per una recensione di New Pokémon Snap che per tutte le esperienze passate in altri giochi. Con questa sensazione spengo la Switch ogni sera, poggiando il joycon (che ancora va dove gli pare, FYI) prima di andare a letto. Non ci voglio andare a letto a dirla tutta: vorrei continuare a starmene seduto su un divano a scattar foto. Non serviranno assolutamente a nulla, ma le voglio scattare.

Le voglio condividere al mondo – perché nell’era della digital photography New Pokémon Snap riesce tutto sommato a far sentire un fotografo anche chi è negato. Solo per aver fatto foto a due Pokémon? Sì, che diamine. Perché quelle due foto sono il momento di escapismo di serate su serate. Non è un dettaglio secondario, e anzi è bene tenerlo in mente quando si approccia un titolo del genere.

Slugma, Torkoal e Charmander in New Pokémon Snap

Nuova regione, nuovi misteri

Il viaggio stavolta si sviluppa nella regione di Lentil, dove il professor Speculux e la sua petulante assistente Rita ci attendono con ansia. La fedele compagna d’avventura è di nuovo una macchina fotografica con un rullino da 72 scatti, terminati i quali verrà automaticamente interrotta ogni sessione. A monte delle spiegazioni di rito partiamo subito per il primo viaggio, che ha luogo suo Floreo – l’isola su cui il giocatore si trova attualmente.

Come funziona New Pokémon Snap? A beneficio di chi non ne ha mai sentito parlare la meccanica è molto semplice: scattare foto. Tante (entro i limiti) a più Pokémon possibile, catturandone i comportamenti e le reazioni a vari stimoli. In Pokémon Snap si vestono praticamente i panni di un documentarista alla ricerca di informazioni sulle specie Pokémon. A maggior ragione in New Snap, dove finalmente si può respirare un po’.

Nel primo titolo infatti era possibile avere nell’album una ed una sola foto per Pokémon. Un limite abbastanza riduttivo, ma che trovava giustificazione in un Pokédex (molto) ristretto alle sole creature della regione di Kanto. Di certo le 214 presenti nel sequel non sono ancora un numero eclatante, considerato che il totale all’ottava generazione è a 893 (escluse varianti regionali e megaevoluzioni).

Ai Pokémon non piace (?) essere fotografati di spalle!

Clash of professors

Come sapeva già fare il suo predecessore, New Pokémon Snap è piuttosto bravo nel dare un feeling di varietà ai percorsi da affrontare. I 214 Pokémon sono divisi in base a precisi biomi, e in ogni bioma non tutti i Pokémon possono essere presenti nello stesso momento.

Il Pokédex di Kanto con la foto di Ash Ketchum
Curiosità Includendo le megaevoluzioni e le varianti regionali esistenti, il Pokédex conterebbe 980 creature in totale.
Il Fotodex di New Pokémon Snap dispone di un massimo di quattro foto per pagina (dove ogni pagina è chiaramente relativa ad una specie di Pokémon). Per comprendere la tecnica di riempimento ci vorrà un po’ di tempo, specie tenendo in mente le meccaniche del vecchio Snap o se si gioca il sequel a breve distanza dall’originale.

Nelle prime ore di gioco (ma in realtà un po’ in tutta l’avventura) vedrete il Fotodex riempirsi degli scatti più assurdi. Pokémon girati di spalle, o a distanze enormi da chi scatta, o ancora foto di Pokémon classificate come foto di un altro (perché magari la fotocamera non ha fatto in tempo a mettere a fuoco quello che vi interessava). Tra tutte le sue qualità il professor Speculux non annovera sicuramente l’inflessibilità del professor Oak, che in Pokémon Snap era pronto a bruciarvi una foto solo perché il soggetto non vi guardava dritto negli occhi.

Una lama davvero a doppio taglio, come le ali di quello Skarmory che appaiono appena in foto – nonostante il ben più intelligente Speculux abbia capito che è proprio Skarmory a far capolino nell’obiettivo. A differenza di Snap dunque non sarà il professore ad aiutarvi a capire come scattare meglio. Un paio di sue frasi possono però lanciarvi un indizio, quindi non sono da ignorare del tutto.

Stelline e punti (di sutura)

I partners in crime di New Pokémon Snap sono le stelle ed il punteggio. Ogni pagina del Fotodex può ospitare quattro foto, come dicevamo, ognuna corredata con un numero di stelline da uno a quattro. Cosa di preciso differenzia le quattro situazioni da ritrarre? Boh. Non c’è uno schema preciso, l’idea dietro il sistema di stelle è il comportamento del Pokémon stesso. La foto a quattro stelle ad esempio ospiterà spesso una scena particolare, ad esempio un Bellossom che balla.

Il punteggio è quello che conta davvero, e che determinerà se le stelline sono di un bronzo striminzito o di un diamante splendente (get the reference?). Ed è proprio qui che, a dispetto del buon vecchio Oak, vi vedrete assegnati punti anche se un Pokémon è a malapena nella cornice. Pochi in quel caso, ovvio, ma tutto farà brodo.

Centrare l’obiettivo è ciò che conta davvero – riuscire a catturare il soggetto al centro della cornice, cercando di farci entrare tutto il suo corpo.

C’è sempre modo di fare foto migliori, ricominciando il livello o rigiocandolo una volta terminato. Anzi per ovvi motivi è necessario farlo, visto che a fine percorso potete scegliere solo una foto per Pokémon e ve ne servono quattro ciascuno. Eccolo là uno dei punti negativi: rispetto al primo Snap, nel sequel il grinding si sente un bel po’. A meno che, forse, non siate davvero bravi al primo tentativo ogni volta.

Una foto di Tyrantrum modificata in New Pokémon Snap

Meglio si scatta, più l’Esplorazione cambia

In tutti gli altri casi dovrete rigiocare più e più volte un livello prima di sbloccare il successivo. La barra Esplorazione di ognuno traccia proprio questo. Ogni livello (quattro in tutto, tre più il livello massimo) cambia i Pokémon nel percorso o i loro comportamenti, sbloccando anche delle minisfide extra da completare scattando foto di particolari momenti. Il secondo livello Esplorazione in particolare dà accesso “all’altra faccia” del livello.

La barra Esplorazione di New Pokémon Snap
Barra Esplorazione Si riempie con i punti guadagnati durante il percorso. Migliori sono i vostri scatti, più in fretta si passa al livello successivo.
Al livello Esplorazione 2 di quasi ogni percorso diventa disponibile una sua nuova variante. Il sole cala, alcuni Pokémon si addormentano e altri escono dalle tane a combinare guai. La fase notturna dei livelli a volte sa essere ancora più intrigante di quella diurna. Uno sguardo al laghetto della giungla e c’è uno Swampert che dorme: ma come si sveglia? E sulla spiaggia, invece, cosa sta aspettando quello Zangoose?

Insomma, a fronte dello stesso paesaggio il percorso potrebbe cambiare. Di sicuro lo faranno le creature in cui ci si può imbattere, o quantomeno il loro comportamento e le reazioni alle azioni del giocatore. La pesante sensazione di grinding è nettamente lenita da questo continuo rinnovarsi delle aree esplorabili. Anche nel minimo cambiamento comportamentale di un Pokémon riesce a soffiar via la polvere depositata dal livello Esplorazione precedente.

Il cuore che batte di New Pokémon Snap si chiama fenomeno Lumina.

La notte ed il fenomeno Lumina

La notte, poi, lo sa fare piuttosto bene. Proprio questo momento della giornata è il cuore pulsante di New Pokémon Snap, che consente di proseguire e sbloccare aree nuove. C’è un motivo se il professor Speculux studia la regione di Lentil. Si chiama fenomeno Lumina: una leggenda scritta nei diari di un antico esploratore narra di alcuni Pokémon che, a seguito dello schianto di un asteroide, ottennero la capacità di brillare.

Che di per sé è inutile e non li renderebbe più forti in un gioco della saga principale, ma qui siamo in Pokémon Snap e i Pokémon vanno solo fotografati. Determinate specie di fiori che nascono nella regione aiuteranno il professore a studiare il fenomeno, e a sviluppare per voi uno strumento che possa variare ulteriormente il comportamento di alcuni Pokémon – le sfere Lumina. Infuse dell’energia dell’omonimo fenomeno, possono far brillare i Pokémon che ne vengono colpiti. O spaventarli a morte come se li aveste lapidati. Dovete scegliere bene il bersaglio.

Non tutte le scene quindi beneficiano delle sfere Lumina, e anzi a causa delle texture un po’ strane alcuni Pokémon preferireste non fotografarli così. In altre situazioni, invece, saranno in grado di sorprendervi quando pensavate di aver già visto tutto di un’area, provocando nuovi comportamenti e allegre scenette.

Anche New Snap dunque è modestamente bravo a dare alla lunga avventura che propone una spolverata di spezie ogni tanto. Abbastanza spesso, a dir la verità. Sì, il perso del grinding si sente lo stesso se non ve la cavate proprio ottimamente con gli scatti (o se il joycon di Switch è in preda al drifting).

Meganium in forma Lumina

Tra missioni e ciclo giorno/notte, le giuste spezie sulle giuste quantità

Eppure sono proprio quelle piccole variazioni a generare una serie di nuovi scenari da esplorare fino in fondo. Basta un Pokémon in più in un punto preciso del percorso, perché colpendolo con una mela si riesca a spostarlo. Si muoverà altrove, dove un altro Pokémon stava facendo qualcosa ed interromperà il suo precedente pattern di comportamento per osservare il nuovo arrivato – che a sua volta si accorgerà della vostra presenza.

New Snap presenta al giocatore dei percorsi che morfologicamente non cambiano mai, se non per delle deviazioni sbloccabili in alcuni casi. Ma tutto sommato più che lo sfondo contano le scene, i siparietti tra i vari Pokémon che si sviluppano in base a certe condizioni. I personaggi non giocabili (Rita, il professore e altri due) riempiono una sezione apposita del menù principale con una serie ben nutrita di minisfide.

“Sai che c’è un Pokémon che di giorno non si vede, ma di notte dorme con gli altri?” Le minisfide si riassumono in frasi e descrizioni sufficientemente chiare ma vaghe allo stesso tempo. Sono la spezia giusta, perché a fronte di un obiettivo e di un luogo piuttosto comprensibili lasciano al giocatore la ricerca dei dettagli. Dov’è che dorme questo Pokémon? Con quali altri?

Se quantomeno frasi come quella citata sopra restringono un po’ il campo di ricerca, provate a dover rispondere a “Ehi, fammi vedere come questo Pokémon caccia quest’altro!”. Quando entrambi i Pokémon appaiono in ogni versione del livello, in ogni livello Esplorazione, in ogni momento della giornata.

New Snap sa farvi desiderare di essere su una spiaggia a fare a gara di muscoli con un Machamp.

Che cos’è New Pokémon Snap?

C’è qualcosa in New Pokémon Snap, un malato “perché” che mi spinge a una recensione più sbilanciata che se recensissi di nuovo un Pirate Warriors qualunque. Qualcosa che mi spinge a pensare “sì, figata i Pirate Warriors, ma Snap mi serviva proprio”. Quel “qualcosa” si chiama forse “escapismo”, non ai livelli di Animal Crossing ma di sicuro la via d’uscita giusta.

L’escapismo in questo Snap è dosato così bene che non si sente nemmeno la presenza di una classifica globale. Perché sì, c’è una classifica globale in cui il posizionamento è deciso dal punteggio totale del Fotodex. Il gioco propone una sezione online dove vedere le foto pubblicate da altri, decidere quali delle proprie pubblicare e controllare quanto sono piaciute ad altri giocatori. Si premura perfino di nascondere quelle di altri scattate in aree ancora da scoprire.

Tuffarsi in New Pokémon Snap è come comprare un biglietto per un breve viaggio di distrazione. Non è un gioco con chissà quali meccaniche assurde, una trama da lacrime, una grafica paurosa (anzi, nonostante lo spettacolare colpo d’occhio il rendering dei Pokémon riesce ad essere fastidiosamente meno curato delle animazioni di Spada e Scudo). È un gioco, punto. Un casual game, da prendere in mano per avere un attimo di pace e distrarsi a fare qualcosa di discutibilmente utile e nemmeno troppo edificante fuori dai limiti delle basi (basi) della fotografia.

Sarebbe addirittura più utile fiondarsi fuori casa a sfruttare la modalità AR di Pokémon GO, che ci si guadagna almeno una passeggiata. Ci guadagna il pianeta Terra intero in alcune situazioni, specie quando lo si celebra.

Hoothoot su un ramo in New Pokémon Snap

Mi è davvero venuta voglia di fare un safari

Ma che diavolo, Snap mi ha divertito più di quanto in molti sarebbero disposti ad ammettere. Mi è venuto da ridere a guardare un Machamp flexare i muscoli su uno scoglio, ho empatizzato con lo sguardo di un Quagsire che sembra vuoto ma in realtà ha tutto sotto controllo. E temo di svegliarmi con un Magikarp sul letto, dopo averne visti ovunque in Snap. Ovunque.

Apprezzo Pokémon Snap, lo apprezzo così tanto per un semplicissimo motivo: mi fa empatizzare con creature virtuali quasi quanto empatizzo con i cani. Il suo punto di forza per chi lo sa ascoltare è proprio questo, perché non è solo il fittizio professor Speculux a studiare i Pokémon. Gli scenari di Snap, per quanto semplici e morfologicamente sempre gli stessi, si riempiono di un tipo di vita che ti fa davvero sentire come se fossi lì con i Pokémon. Li rende davvero vivi.

Inevitabilmente, qualcosa come New Pokémon Snap può essere percepito come un gioco un po’ “sciocco”, quasi come un “non-gioco”, e nessuna recensione può cambiare un punto di vista. Il punto è proprio questo: Snap si è creato una sua nicchietta, che probabilmente dai più non è compresa. In quella nicchia entra solo chi è pronto a concepire che i videogiochi possano fare un po’ di tutto, per divertire chi ne fruisce.

Voto e Prezzo
8.5 / 10
45.00€ /59.99€
Commento
New Pokémon Snap non è certo un'esperienza complessa o moralmente edificante. Nella sua nicchietta tuttavia riesce a creare un meraviglioso ecosistema in cui trovare relax, doverosamente premettendo di dosare accuratamente il grinding che prevede.
Pro e Contro
Sano relax
Ottima rigiocabilità

x Grinding infiocchettato
x *strizza l'occhio al rendering*

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