Considerata la natura episodica di Final Fantasy VII Remake, può sorgere spontaneo chiedersi se eventuali DLC proposti da Square Enix servono alla causa. Com’era prevedibile, si è generato parecchio interesse intorno all’annuncio di Final Fantasy VII Remake: Intergrade, con la felicità di vedere arrivare del contenuto inedito come l’introduzione dell’amatissima Yuffie. La possibilità di poter ricevere una contestualizzazione prematura del personaggio, però, diventa un’arma a doppio taglio in prospettiva.

Sicuramente una fantastica opportunità di approfondire le vicende personali di alcuni dei protagonisti. D’altro canto c’è anche il grosso rischio di effettuare delle maldestre anticipazioni per i capitoli “principali” (o peggio, rilasciare contenuti propedeutici alla comprensione di essi).

Che direzione sta prendendo l'operazione Final Fantasy VII Remake?

C’è da dire che è un mistero il come si intenda proseguire con la vicenda di Final Fantasy VII Remake nei prossimi capitoli. È facile intuire come la trama del capitolo originale sia stata pesantemente rimaneggiata (soprattutto in prossimità del finale). Restano, quindi, molti dubbi su quale piega potrebbero prendere gli eventi a cui tutti siamo affezionati.

Questo elemento rende la discussione abbastanza fine a sé stessa. Sperando che la narrazione di questa “saga” di remake segua a grandi linee i solchi tracciati dal capitolo originale, sorgono delle naturali perplessità riguardo l’introduzione di contenuti aggiuntivi.

Il “caso” Yuffie apre un discorso che, guardando in avanti, potrebbe essere applicato a molti dei personaggi presenti all’interno dell’universo di Final Fantasy VII. Che tipologia di contenuti avremo? Che direzione sta prendendo l’operazione? Ma soprattutto, servono davvero dei DLC al progetto Final Fantasy VII Remake?

cloud e barret

Un campanello d’allarme per il futuro del progetto?

Chi vi scrive è perfettamente consapevole del potenziale dell’ambientazione e degli iconici personaggi. Resto però dell’idea che sono proprio gli approfondimenti di questi due elementi a rappresentare un valore inestimabile per l’operazione Remake. Le perplessità sopraggiungono nel momento in cui si considera la forma con la quale questi contenuti vengono confezionati e proposti al pubblico. Nel capitolo principale, le contestualizzazioni aggiunte per alcuni dei personaggi secondari (ad esempio, il lavoro fatto sul personaggio di Jesse) sono certo risultate preziose. Le perplessità riguardano la volontà del team di sviluppo di focalizzarsi sulla produzione di un contenuto aggiuntivo piuttosto che sul capitolo successivo.

Si cade, ovviamente, nella speculazione, ma è impossibile negare come questo DLC possa essere interpretato come un campanello d’allarme per il futuro del progetto. Sembra suggerire la volontà di sfruttare quanto più possibile il successo riscontrato con il primo (ed unico, per il momento) capitolo. Al momento, infatti, non vi è una chiara dichiarazione della quantità di capitoli che vedremo sugli scaffali con la titolazione “Final Fantasy VII Remake”. Il rilascio del DLC potrebbe quindi puntare il dito verso l’effettiva mancanza di una roadmap definita per il progetto. Fa pensare anche il cambio di ruolo del Director Tetsuya Nomura, recentemente spostato a Creative Director.

Le recenti dichiarazioni

Le recentissime interviste rilasciate da Nomura puntano a sciogliere qualche nodo relativo ai piani futuri, rivelando come attualmente non siano previsti ulteriori DLC. Viene quindi puntualizzato come gli sforzi del team siano adesso focalizzati sullo sviluppo del nuovo capitolo principale, la seconda parte dell’intero progetto. Nomura ha anche sottolineato come originariamente fosse prevista la sola conversione PS5, con il progetto Intergrade sfruttato come preparazione allo sviluppo sulla console di nuova generazione. In conclusione il Creative Director dichiara esplicitamente che non ci saranno altri DLC prima della release del nuovo capitolo.

L'introduzione prematura di un personaggio come Zack, rappresenta un precedente problematico

Al di là delle considerazioni produttive, la domanda rimane coerente anche se pensiamo al comparto narrativo dell’opera. Servono davvero dei DLC al progetto Final Fantasy VII Remake?
Se si considerano questi contenuti come un approfondimento accurato ed aggiuntivo, parallelo allo svolgersi degli eventi nei capitoli principali e non necessario alla comprensione della vicenda nella sua completezza, potrebbero essere delle occasioni interessanti per contestualizzare alcuni dei personaggi più misteriosi presenti all’interno dell’opera originale (si pensi a Vincent, per fare un esempio, originariamente approfondito solo grazie agli eventi di Dirge of Cerberus).

La preoccupazione è però lecita, se non addirittura scontata. L’introduzione prematura di un personaggio come Zack, nella prima parte dell’operazione remake, rappresenta un precedente problematico, una chiara dichiarazione dell’intento di voler accennare ad altri spin-off della saga (passati o futuri) come necessari alla comprensione di quanto accade su schermo.

Cosa ci aspetta in futuro?

Insomma, la scelta iniziale di dividere il gioco originale in diversi episodi, era sorretta dalle tanto decantate opportunità di fornire una visione più definita di alcuni eventi e personaggi. Ci si sarebbe potuti aspettare, quindi, che tali approfondimenti venissero inseriti all’interno dei capitoli principali. Nonostante questo sia stato in parte fatto all’interno del primo episodio, vi è comunque l’accenno intrinseco a qualcosa di esterno, di aggiuntivo.

Non è solo un cambiamento di direzione rispetto alle dichiarazioni iniziali. Si tratta di una manovra che nella pratica risulta realizzata in maniera grossolana, sconnessa, probabilmente partorita dall’idea di stravolgere gli eventi successivi al controverso finale sull’autostrada. Rimane comunque palese che, ad oggi, questo discorso sia prematuro. Ma alla luce di quanto detto sarà particolarmente interessante approcciarsi a Final Fantasy VII Remake: Intergrade ed in particolare al DLC di Yuffie. Verificandone il contenuto per confermare o smentire i molti dubbi, potremmo riconoscere la direzione che Square Enix ha deciso di intraprendere, o la totale mancanza di essa.

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