Piccoli problemi di cuore è un cartone che probabilmente molti di voi conosceranno, ma purtroppo rimasto senza una conclusione. E anche giustamente, visto che solo 63 dei 76 episodi sono stati trasmessi in Italia.

Oggi vi spiego tutto, in modo che a distanza di circa 24 anni dalla sua trasmissione possiate capire cosa succeda alla fine. Resta tutt’ora uno dei migliori anime tratti da manga shojo che possiate vedere nel caso siate ancora nostalgici.

Sinossi della serie

Il nome del manga da cui è tratto l’adattamento animato si chiama Marmalade Boy, derivato da una frase all’interno dello stesso:

Sai, Yu, tu assomigli alla marmellata d’arancia. Dentro sei amaro…ma nessuno ci fa caso perché viene ingannato dalla tua apparenza dolce. Ti chiamerò Marmalade Boy! Ti sta a pennello, non credi?!

La storia verte attorno a Miki Koishikawa, ragazza i cui genitori stanno divorziando proprio durante il suo periodo liceale. Ma non è tutto, a quanto pare si è trattato di uno scambio di coppia e la ragazza finisce ovviamente per odiare l’altra coppia misteriosa, che ha un figlio di nome Yuri (in giapponese Yu).

Il primo bacio tra Miki e Yuri
Inizialmente Miki e Yuri si detestano per motivi abbastanza ovvi, e il ragazzo spesso la prende anche in giro. Come ogni storia romantica che si rispetti, i due si innamoreranno gradualmente e si presenteranno i soliti ostacoli lungo la via…

La serie presenta anche diverse storie, che arricchiscono la trama e la complicano ulteriormente. La migliore amica di Miki, Meiko (in giapponese Mery) è innamorata del professore Shin’ichi Namura, mentre Ginta, compagno di Miki, è la causa del triangolo amoroso fra lui, Miki e Yuri.

Il finale dell’anime

Ricordo ancora che non è mai stato trasmesso in Italia, visto che è uscito fino all’episodio 63. Come mai questa forma di censura? Perché gli episodi finali contengono riferimenti ad un presunto incesto.

La serie completa continua con la fuga di Yuri negli USA (un classico) perché convinto che sia il fratello di Miki. La ragazza prova a dimenticarlo e farsene una ragione, ma decide in seguito di andarlo a trovare. L’anime aggiunge qualche parte extra rispetto al manga perché all’epoca il manga era indietro e non poteva mica terminare prima l’adattamento!

Una volta ricongiunti, i due riconoscono di amarsi e ignorano il legame sanguigno. Ne parlano poi coi genitori per scoprire che in realtà non sono fratelli ed era tutto un fraintendimento.

A quanto pare, durante l’università le coppie si erano scambiate non una, ma più volte. Di conseguenza, i due sono figli dei loro genitori a tutti gli effetti.

Il finale è una sorta di lieto fine un poco bizzarro, con il matrimonio di Meiko e il professore, le madri di Miki e Yuri nuovamente incinte e un bacio appassionato dei due protagonisti.

Il finale del manga

Anche in questo caso il finale del manga differisce dall’adattamento, e di molto. L’opera originale rientra pienamente tra gli shojo come si può vedere dal carattere della trama.

Il finale come inizialmente ideato non ha mai visto la luce, ma avrebbe dovuto prevedere una conclusione aperta. Ginta e Arimi non sarebbero mai diventati una coppia, e lo stesso vale per Meiko e il suo professore. Infatti, il vero finale prevedeva un legame di sangue tra Miki e Yuri come pretesto per farli lasciare e far sostituire Ginta al fratello.

Yu in teoria avrebbe dovuto incontrare Miki quattro anni dopo, e i due sarebbero tornati più intimi in seguito alle loro delusioni. L’autrice (Yoshizumi) ci ha ripensato e ha deciso di cambiare il finale in quello che abbiamo visto poco sopra, anche sotto richiesta dell’editore.

Censura o no? Il caso italiano

Anche se prima ho usato il termine censura, in realtà siamo di fronte a un’operazione molto diversa. Infatti, Mediaset ha contribuito a creare un nuovo cartone, previo permesso dell’autrice e della casa di produzione. Quindi se vi aspettavate un’esperienza simile all’originale vi sbagliate di grosso! Sono stati rimossi 152 minuti, di cui 114 solo nella prima stagione e 38 nella seconda.

Come accadde con altre opere (tipo Dragon Ball Z), molte musiche vennero tagliate per motivi giuridici e questa nuova produzione venne rivenduta ad altre 12 nazioni.

In Italia la serie è stata ricevuta molto bene, possiamo comodamente dire che le serie romantiche andavano fortissimo nella nostra nazione.

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