Night City è vasta, un GDR abbastanza grande da offrirci più approcci a tutte le missioni esistenti, dallo stealth alla Rambo ma ogni approccio ha una conseguenza sulla missione e sulla possibilità di incontrare il boss o meno, ma questa è una guida sui boss quindi via lo stealth e facciamo i Rambo della situazione cospargendo di piombo i nemici che ci troviamo davanti!
Il primissimo boss che ci troveremo ad affrontare sarà Royce, boss di trama nella missione chiamata Pickup. È possibile approcciarsi a lui in due modi qualora voi aveste chiamato Meredith Stout, altrimenti il modo sarà uno solo.
Primo metodo: Se non avete parlato con Mederith prima di andare da Royce la linea di dialogo sarà la seguente “Ti aspetti davvero che paghi due volte? → Pronto ad offrirci uno sconto? → Estrai l’arma” e subito dopo la sua testa esploderà e dovrete fare fuori tutti i suoi scagnozzi.
Secondo metodo: Se invece avete parlato con Meredith lei vi darà una carta con gli eurodollari giusti per acquistare il pezzo da Royce ma, al tempo stesso, all’interno della carta è presente un demone che frigge buona parte dei netrunner all’interno dell’edificio. Alla fine dell’edificio, dopo aver lasciato una striscia di cadaveri in giro, vi ritroverete Royce armato di tutto punto e ciò che dovrete fare è forse una delle cose più basilari, ripararvi e sparare al punto debole che si trova nella parte bassa della schiena, colorato di arancione.
Oswald Forrest
Il secondo boss che incontreremo è uno dei più infami a livello di trama. Parliamo di Oswald Forrest (anche detto Woodman), il capo del locale di nome Clouds, trovabile nella missione Automatic Love. Così come per Royce, anche con lui ci sono due approcci ma nulla di così impegnativo.
Primo metodo: Dovrete passare inosservati per tutto il Clouds uccidendo tutti (non essenziale) in stealth per poi riuscire a parlare con lui è pagarlo quanto chiede.
Secondo metodo: Fate casino, letteralmente. Non pensate di essere a corto d’armi, avrete una katana nell’inventario quindi equipaggiatela, raccogliete armi da terra e fate il devasto.
Matilda K. Rose
Come terzo boss del gioco troveremo Matilda K. Rose, una capellona dalla corporatura massiccia pronta ad ammazzarci uscendoci le lame. Matilda la troveremo nella missione Walk the line e non avremo approcci aggiuntici ma il semplice farle esplodere la testa nel miglior metodo possibile.
Proprio come per Royce, il suo punto debole si trova sulla schiena quindi sapete già dove puntare. Come boss è molto lento quindi basterà schivare di lato per poi colpirla alle spalle. Consigliate armi da fuoco, ovviamente. Se non le si distruggerà il punto debole lei recupererà vita e lo scontro sarà praticamente infinito.
Akira
Il quarto boss, invece, lo troveremo durante la missione Never Fade Away in un flashback del nostro Johnny Silverhand, è praticamente obbligatorio trovarlo quindi non verrà lasciato indietro. Su di lui nulla da dire o strategie da utilizzare. Avete per le mani il revolver di Johnny, quell’arma fa il devasto quindi uccidete prima i suoi sgherri e dopo piombatevi su di lui ed in pochi colpi andrà giù.
Placide
Come quinto boss del gioco, invece, troveremo Placide nella missione Trasmissione. Molto ma molto pericoloso a corta distanza in quanto imbraccia uno shotgun. Qui le strategie sono due ed abbastanza basilari: o lo si colpisce con una katana girandogli intorno alla Dark Souls o ci si approfitta del fattore shotgun e si usa un arma a lunga gittata (il mio consiglio, in questo caso, è un fucile da cecchino tecnologico) sparandogli in testa. Cadrà, in un modo o nell’altro.
Sandayu Oda
Ecco, qui cominciano le magagne. Il penultimo boss del gioco sarà Sandayu Oda, un vero mostro con un parco mosse abbastanza vario, lo troveremo nella missione Play It Safe. Il Darth Vader di Cyberpunk 2077 utilizza principalmente le lame da mantide come arma, alternata dopo un tot di danni ad armi a proiettile, quindi occhio al corpo a corpo.
La strategia per batterlo è abbastanza semplice: equipaggiatevi con un arsenale completo (pistola, fucile automatico e cecchino), schivate il più possibile e sparategli in testa quando si ferma. Dopo qualche attacco base comincerà ad attaccare effettuando un attacco in salto ed occhio a quello perché vi porta via abbastanza salute.
Come ogni boss che si rispetti anche lui varierà il suo moveset arrivato ad un tot di danno ricevuto. Comincerà ad utilizzare un mantello dell’invisibilità sparendo totalmente ai nostri occhi e dalla mappa per nascondersi e recuperare salute ma il suo prestigioso mantello ha anche dei difetti: l’alone blu. Il suo nascondiglio preferito è dietro una delle tante costruzioni dell’area quindi correte in giro fino a quando non scorgerete il famoso alone blu e via di scariche di piombo.
Piccolo consiglio spassionato: fate scorta di munizioni ed oggetti per recuperare la salute persa perché la battaglia andrà per le lunghe.
Adam Smasher
Ed eccolo lì, finalmente, l’ultimo boss del gioco, Adam Smasher. Ma ce lo immaginavamo, diciamocela tutta. Lo potremo trovare in due missioni in base al percorso scelto per il finale, Totalimmortal e Belly of the beast.
Come possiamo ben ricordare, Smasher è una macchina da guerra, un macigno, una forza sovrumana ma siamo in Cyberpunk e tutto può essere distrutto a suon di botte e ferro. Come per Oda, portatevi un equipaggiamento completo.
Anche lui, come il nostro piccolo Darth Vader, comincerà ad utilizzare attacchi da mischia ma sappiamo che ha, letteralmente, un asso nella manica quindi facciamogli partire via il braccio destro così da non ricevere un siluro da un momento all’altro. Ma hey, è Adam Smasher, una silurata la prenderemo in ogni caso visto che il ragazzone di latta ha un lanciarazzi sulla schiena (wtf man) e questo si traduce in un semplice schivare abbastanza spesso ma al tempo stesso sparargli in testa quando carica il lanciarazzi.
Poteva finire qui? Ovviamente no, nulla è così semplice quindi eccolo lì a fare il necromancer e creare, letteralmente, dei minion ninja che ci lancerà addosso (questo meno letteralmente, i minion sono comunque senzienti). Arrivati a questo punto, una volta spaccato il braccio, concentriamoci anche sul lanciarazzi dietro e, una volta spaccato anche quello, rimarrà praticamente indifeso quindi volendo lo potremo fare fuori anche a pughi, giusto per prendersi una vittoria in più.
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