One Piece Treasure Cruise si aggiorna alla versione 10, talmente grande che una guida servirebbe solo per ricordarsi cosa c’è di nuovo. Si parla ovviamente della versione giapponese: ci vorrà parecchio perché le novità sbarchino anche su quella globale. Ma se come me siete tra i pazzi la cui storia si è svolta interamente sui server giapponesi, sono qui per voi. Districarsi con la lingua è improbabile se non la si è studiata (tanto più che anche quella inglese non tutti la capiscono). Su una cosa di certo siamo tutti d’accordo: un sesto anniversario degno di nota, fatto di celebrazioni da febbraio che non hanno ancora raggiunto il giorno del compleanno (12 maggio).
Se ogni modo è buono per spillare soldi ai fan Bandai ne è un’esperta. La campagna però è stata davvero una gargantuesca operazione di marketinga bordo del treno nostalgia. Un sito ufficiale apposta per annunciare tutti gli eventi in arrivo, mirati a rivivere i momenti salienti della storia in modalità portatile. Unità esclusive con abilità incredibili e artwork ancora di più, che ritraggono noti personaggi nelle loro scene più famose. One Piece Treasure Cruise ci guida così all’aggiornamento 10, rivelato a episodi e pubblicizzato come il più grande nella storia del gioco. E lo è davvero. Una nuova schermata iniziale, una modalità storia rivista e resa più navigabile, una nuova area giocabile. E anche una fiammante modalità di gioco che porta il PvP in One Piece Treasure Cruise.
Tra treni nostalgia e nuove modalità, una guida a One Piece Treasure Cruise 10.0
Dopo l’accesso vi troverete già davanti una schermata completamente nuova, banalmente Home screen. Da qui potrete accedere ad amici, mail, notifiche e visualizzare i personaggi della vostra ciurma attiva. Ma i cambiamenti sostanziali iniziano dai menù in basso, alcuni dei quali sono stati riordinati. Mentre a sinistra trovate ancora il menù delle aree di gioco (ma con l’icona di un timone) e scorrendo verso destra subito dopo c’è il menù Ciurma (per potenziamenti vari), dopo questo trovate un pulsante di accesso alla schermata Home appena descritta. Ancora, il Saloon per ottenere personaggi è il pulsante subito a destra (riconoscibile dal bagliore rosso) e poi c’è il menù di aiuto.
La navigazione, insomma, non ha risentito troppo dell’update – se non con una certa difficoltà di caricamento del menù Avventura. La vera novità della schermata Home è l’aggiunta della nuova area Risorse, una zona fatta di postazioni “a tempo” – in cui, quindi, potrete raccogliere materiali vari ogni tot ore. Ogni postazione può essere potenziata ottenendo biglietti nella nuova modalità, di cui forse è arrivato il momento di parlare.
Il Festival Pirata, la modalità PvP di One Piece Treasure Cruise
Pirates Festival ha iniziato a far discutere la community già dal suo annuncio. Se nessuno, e dico nessuno, sentiva la mancanza di una modalità PvP che costringe ad un farming ancor più compulsivo, un polverone anche più grande lo ha causato il fatto che sia solo automatica. Una volta impostata la vostra squadra, infatti, vi basterà premere il pulsante per il matchmaking e scegliere un avversario tra tre di livello simile al vostro. Dopodiché hands off: la vostra squadra combatterà quella avversaria senza input da parte vostra. Vedrete i personaggi spostarsi, attaccare, saltar via e potenziarsi o intralciare il nemico. A vincere è chi ha pensato meglio la build della propria squadra.
Una vittoria non troppo casuale…
La modalità richiede comunque una base di team building, che ruota intorno a sei diversi stili per i personaggi. Ogni personaggio avrà abilità che userà in automatico, che si caricheranno combattendo e saranno di vario tipo in base al proprio Stile. Una traduzione completa non esiste, ma tenendo a mente lo Stile (icona rossa nella miniatura) e la classe del personaggio avrete un’idea generale delle sue abilità. Un Healer ad esempio curerà la squadra, mentre un Attaccante potrà far danno ai nemici o aumentare l’attacco di unità alleate di classe (non Stile) simile alla sua. Potenziate le abilità della squadra con il nuovo materiale simile a una bandiera (in realtà è una pergamena) per aumentare la forza complessiva delle vostre squadre, e ottenete ricompense. Andare nel dettaglio ci porterebbe a un discorso eccessivamente lungo, per cui appena sotto trovate una videoguida alle novità.
Il 10 è stato decisamente l’update più grande di sempre per One Piece Treasure Cruise, e ci vorrebbe ben più di una guida per capirlo a fondo. Se le parti del gioco che già conoscevamo sono sostanzialmente le stesse, la nuova modalità è davvero molto da digerire. Le novità sono sempre ben apprezzate di base, e questo è vero. È però anche vero che molti gacha si portano dietro la brutta nomea di Pay-to-Win, e OPTC non è mai stato da meno. Questo aggiornamento lo conferma, limitando fortemente il numero di lotte giornaliere e forzando i giocatori ad ottenerne di più con preziosa valuta in-game per ottenere un posizionamento (e premi) leggermente migliore. A far forse infuriare ancora di più è che un’intera area di gioco imperni i potenziamenti di ciò che la compone su una meccanica estremamente pay-to-win. Un gacha game che già di per sé richiede impegno aggiunge dunque meccaniche completamente nuove, richiedendo ai giocatori di familiarizzare con un gioco nel gioco per ottenere probabilmente poco e niente.
Si riapra la lotta eterna: è giusto pagare per giocare?
I giocatori pay-to-win – che sborsano grana sonante – vogliono spesso un riconoscimento per lo sforzo economico sostenuto. Questo riconoscimento però finisce in molti casi per precludere in toto certi premi a chi non vuol pagare per giocare. Non si tratta di skin, no: in un gioco come OPTC ogni potenziamento, per quanto extra, può fare la differenza. Da cui la domanda sopra: è giusto che io debba pagareper ottenere qualcosa di utile? E al contrario, sarebbe giusto che pur sborsando denaro non mi spetti nulla che mi renda la vita infinitamente più semplice?
Tutto sommato i giochi per console si pagano. E forse è proprio da questo che nasce la diatriba. Perché i giochi per telefono, per la maggior parte gratuiti da giocare, devono costringermi a pagare per vincere? In un certo senso è come fare di passione un investimento, che però mi porterà frutti solo dentro un gioco. Insomma, peggio ancora di una loot box. Per consolarmi allora penso: sto pagando gli sforzi di qualcuno. Qualcuno che mi crea un gioco gratuito, e mi chiede di spendere dei soldi per gli sforzi extra che gli vengono richiesti per la manutenzione e il potenziamento del gioco. Bene, se fossi io al suo posto mi piacerebbe si facesse lo stesso. Ma pagare per accedere a una intera modalità? Pagare per classificarmi trentanovemilacentosettantaseiesimo invece di trentanovemilacentottantesimo?
Developer, perché se ti pago mi chiudi a chiave in cantina?
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