5 – Pokémon Rubino Omega e Pokémon Zaffiro Alpha: Solo un quinto posto per il remake di una delle più controverse generazioni di
Pokémon, ma al tempo stesso uno dei capitoli fondamentali di tutta la serie e punto di rottura con il passato dell’era 8-bit del
Game Boy.
In questa nuova incarnazione Rubino e Zaffiro si arricchiscono di tutte le novità introdotte da
X e Y, e al tempo stesso non mancano ulteriori aggiunte, come un rinnovato
MultiPokéNav, l’ipervolo o
l’episodio Delta, un capitolo aggiuntivo che espande notevolmente la storia originale. Finisce al quinto posto per una continuità di filosofia del non voler aggiungere remake e remastered nelle mie classifiche. ORAS è l’unica eccezione del lotto, che si guadagna questo onore grazie a quanto detto poco sopra. Non un semplice remake, non la solita minestra riscaldata.
4 – Kirby: Triple Deluxe: Triple Deluxe è il gioco di
Kirby che ho sempre desiderato. Un gameplay e un platforming che sfiora la perfezione, sia ludica che stilistica. Uno dei capitoli migliori della serie, che continua però a soffrire di un livello di sfida fin troppo basso, uno dei problemi che lo relega in questa quarta posizione. Tra l’altro uno dei titoli migliori su Nintendo 3DS che va a sfruttare a meraviglia le funzionalità 3D della console, con un effetto tridimensionale che riesce a raggiungere la bellezza della serie di Layton.
A quando un capitolo su Wii U (si lo so c’è
Rainbow Curse in arrivo, ma un altro capitolo di questa portata lo gradirei volentieri)?
3 – Fantasy Life: Eccoci arrivati in zona podio. L’ho atteso per mesi, facendomi un’idea completamente sbagliata di cosa fosse, forse per colpa anche di un’errata associazione con la serie di
Animal Crossing, con il quale condivide alcuni elementi di gameplay, ma poca roba. Un ottimo e solido JRPG firmato
Level 5 con la collaborazione di due mostri sacri dell’industria:
Uematsu e
Amano. Con un sistema di gioco originale incentrato sui lavori (e che si distanza notevolmente da
Bravely Default come concetto) e tante ore di sano divertimento specialmente in multiplayer, Fantasy Life è titolo che causa assuefazione. Che volete di più?
2 – Persona Q: Amo
Atlus, amo
Shin Megami Tensei, ma in particolar modo amo la serie di
Persona. Una delle saghe JRPG che più è riuscita a tenermi incollato al pad, o come in questo caso alla console. Sebbene il gioco offra una struttura ludica presa di forza da
Etrian Odyssey, serie che apprezzo pur non avendola mai digerita fino a fondo, è grazie alla presenza dell’intero cast del terzo e del quarto capitolo di Persona che ne sono rimasto folgorato. Merito di una storia che si distacca dagli eventi dei due titoli, proponendo un nuovo mistero da risolvere e la stessa narrazione da slice of life, nonostante la rivisitazione quasi obbligatoria avvenuta in questo spin-off. Un grandissimo titolo ad uso e consumo dei fan della serie, che con Persona Q riusciranno ad ingannare l’attesa del quinto, nuovo, capitolo di Persona.
1 – Danganronpa 2: Goodbye Despair: A Febbraio, quando è uscito il primo capitolo su PS Vita mi ci sono voluti solamente pochi minuti per appassionarmi alla serie. Una visual novel che ricalca alla perfezione lo stile e le tematiche di
9.9.9 e
Virtue’s Last Reward puntando però a dinamiche ludiche diametralmente opposte, come se
Battle Royale incontrasse Ace Attorney. Un titolo che fa della caratterizzazione estremizzata dei personaggi il suo punto di forza, tremendamente crudo e mai scontato, sebbene tenda ad illuderci del contrario, per poi stupici con i suoi imprevedibili plot twist.
Credevo che fosse impossibile battere in primo capitolo, ma evidentemente mi sbagliavo. Danganronpa 2 è tutto quello che è stato il primo e ancora di più. Incomprensibili certe critiche mosse verso questo sequel, evidentemente fatte da chi ha provato in maniera frettolosa il gioco e non l’ha finito. Perché si, apparentemente non ci sono novità sostanziali e la storia ricalca quella del primo episodio. Però tutto questo è solo la scorza di Danganronpa 2, che ancora una volta ci prende in giro e ci prepara ad un finale, che arriva addosso come una secchiata d’acqua gelata.
Adesso l’attesa è tutta rivolta a Danganronpa: Another Episode, capitolo che si va a porre cronologicamente a metà strada fra i primi due espisodi, che spero arrivi il prima possibile. Il tutto sempre grazie alla mai troppo lodata Nis America.
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