Come si fa un buon remake? Si prendono i videogiochi di una serie e si parte dalla cura del dettaglio. E poi si innova, ovviamente.

Come avrete capito, in questa recensione voglio parlarvi dei videogiochi e della cura del dettaglio di Pokémon Mystery Dungeon: Squadra di Soccorso DX per Switch. Parto subito dicendo che il gioco, come sicuramente già saprete, è un remake di Pokémon Mystery Dungeon: Squadra Rossa e Squadra Blu, e quindi ci tengo subito a precisare che sia la trama che la struttura del gioco sono identiche. Tutta la questione della ripetitività tipica delle missioni della serie è rimasta, purtroppo, invariata. Quindi se non siete amanti della serie un po’ vi farete due castagne sbucciate giocando. È un problema ben noto ed è un peccato che non abbiamo fatto nulla al riguardo. Modernizzare non è un male, le software house dovrebbero capirlo, così anche i videogiocatori.

Non divaghiamo oltre. Ci siamo tolti questo dente. Se volete sapere come funziona il gioco alla base, avete mille altre recensioni, vi basta prendere qualsiasi titolo della saga. Ora è il momento di parlare di della cura del dettaglio in Pokémon Mystery Dungeon Squadra di Soccorso DX.

videogiochi cura del dettaglio
Una veste fiabesca
La prima cosa che salta subito all’occhio è il comparto grafico. Lo stile adottato in questo remake differisce completamente dalla pixel art dei vecchi titoli. E meno male. Giustamente hanno deciso svecchiare e ritinteggiare il titolo per adattarlo ai gusti moderni. Questo e il tipo di cura del dettaglio che tutti i videogiochi dovrebbero avere.

La scelta è ricaduta su uno stile pennellato non a caso. Pensateci bene: la trama di Pokémon Mystery Dungeon Squadra Rossa e Squadra Blu è complessa? I veterani avranno già risposto. Per chi, invece, non conosce la serie, la risposta è un no secco. Anzi, tutt’altro. La trama dei vecchi titoli, e di conseguenza anche quella del remake, è una trama molto semplice, con colpi di scena che puntano direttamente al cuore dei giocatori. È una storia che parla di amore, amicizia, incomprensione e collaborazione. Ci sono dei colpi di scena, ma sono i colpi di scena di un racconto intorno al fuoco, di una fiaba davanti al caminetto. E sopratutto funziona, al contrario di quella di Pokémon Spada e Scudo.

Giocare a Pokémon Mystery Dungeon:Squadra di Soccorso DX è come sfogliare un libro illustrato

Una miglioria sottile
La seconda cosa che possiamo notare in questo primo remake della saga Pokémon Mystery Dungeon (sì, spero ce ne siano degli altri in futuro), è la scelta eccezionale di svecchiare le meccaniche di combattimento nei dungeon. Come detto già sopra, il gioco è ben noto per la sua ripetitività e legnosità. Tutto sta nel prepararsi prima per il viaggio che si andrà a fare nel dungeon, quello che succederà dopo sarà in piccola parte fortuna e in gran parte tempo impiegato a fare scelte già previste e ripetitive.

Ecco, queste due componenti nei vecchi titoli erano ulteriormente appesantite da una gestione delle mosse non proprio felice. Accedere alle mosse, per poi eventualmente scegliere quale eseguire, era un passaggio lungo che faceva perdere non poco tempo al giocatore. Chissà quanti hanno abbandonato il titolo stufi di questa meccanica molto, molto gdr. Ora, per fortuna, l’accesso alle mosse, almeno, è rapido, intuitivo e funzionale. È diventato anche più veloce esplorare i dungeon, quindi diciamo che sono andati a limare quella legnosità che questo titolo in parte ha comunque ereditato dai predecessori.

Inoltre, hanno aggiunto tantissime meccaniche fuori dai dungeon che vanno poi, ovviamente, a migliorare la qualità del gioco quando si va in missione. Tra queste: le gelatine arcobaleno e DX che fanno guadagnare ai pokémon delle specialità che hanno effetto su tutto il party e i pokémon nei campi base che salgono di livello anche se non sono in party con te quando vai in missione. Insomma…

Le migliorie in Pokémon Mystery Dungeon: Squadra di Soccorso DX ci sono, anche se sottili.

I modelli e le animazioni stonate
Nel titolo ho racchiuso in modo ermetico le tre componenti che proprio non funzionano nel titolo: i modelli, le animazioni e la musica. Partiamo dai modelli. Esteticamente sono tutti, o quasi, meravigliosi. Il problema è che sono rigidi e, appunto, quasi tutti sono meravigliosi (ecco che viene meno il discorso sui videogiochi e la cura del dettaglio). Il modello di ekans, ad esempio, è brutto per davvero. Sembra che gli abbiano infilato… No, diciamo… È un po’ militare ecco. Certo, altri sono stupendi, ma sono pur sempre dei ciocchi di legno. Questo ci porta alle animazioni che sono, ovviamente legate a doppio filo con i modelli. Come fai muovere un ciocco di legno? Non puoi muoverlo sostanzialmente. Lo trascini sul terreno come facevamo da bambini quando giocavamo ai soldatini e le bombe erano i ciottoli trovati sulla spiaggia. Sono dei cartonati e nelle cutscene il fattore “palo militare” si vede davvero troppo. Non vale per tutto, per fortuna: le battaglie con i leggendari hanno delle cutscene stupende.

Arriviamo ora alla musica. Tutti amiamo le vecchie musiche di Pokémon Mystery Dungeon Squadra Rossa e Blu. Tutti. Ma erano anche pensate per GBA e Nintendo DS. Era il 2006. 14 anni fa. Iniziano ad essere un pochino vecchie, che dite? Capisco il fattore nostalgia, sappiamo quanto funzioni in generale, e che impatto ha avuto con questo titolo. Ma riorchestrare almeno le vecchie OST no? Puoi tenere anche le stesse eh, ma modernizzale, usa degli archi, dei fiati, qualcosa di veramente fiabesco ma meno legato al vecchio modo di fare le OST. Siamo su Switch, possiamo permetterci qualcosa di nuovo pur mantenendo lo stesso mood.

Un viaggio da rifare
Siamo arrivati alla fine di questa recensione di Pokémon Mystery Dungeon: Squadra di Soccorso DX. Un titolo che dimostra come i videogiochi abbiano bisogno di una forte cura del dettaglio se voglio perdere quel vecchiume che a volte si deposita su di loro. Certo, bisogna fare i conti con la nostalgia e buttarsi, provare; ma qui siamo in mare aperto e non è il momento di aprire questo discorso, rischiamo di imbatterci negli Scilla e Cariddi dei videogiocatori attaccati al passato. Quello che va detto è che si tratta di un bellissimo gioco. Non parlo con i fan della saga, quelli lo hanno già comprato, Pokémon vende sempre e a prescindere. Parlo con chi si approccia alla saga con questo titolo: il gioco funziona e spero che altre cose miglioreranno in futuro; la logevità è immensa e se ci si appassiona si riesce a superare anche la ripetitività. Quindi compratelo, compratelo sul serio.

Non ve ne pentirete.

Verdetto
8.5 / 10
Una fiaba che non invecchia mai
Commento
Il titolo è un bellissimo videogioco. Intrattiene e diverte. Certo, alcune cose potevano svecchiarle, ma rimane comunque un bellissimo lavoro e una fiaba da vivere e amare.
Pro e Contro
Artisticamente eccezionale
Storia fiabesca
Gameplay divertente...

x Un po' ripetitivo
x Belle OST ma vecchie
x Modelli e animazioni da rivedere

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