Recensione Vanquish (PC)

Cosa succede quando un fumatore, un cyborg e un comunista si ritrovano su una colonia spaziale?

 

Platinum Games è un nome-garanzia per tutti gli appassionati del genere action. Nella sua esperienza di sviluppatore, il team ha pubblicato capolavori di gameplay come Metal Gear Rising: Revengeance e l’amatissimo Bayonetta, che ha di recente ricevuto un meraviglioso porting su PC di cui avevamo decisamente bisogno. Il recente lavoro di Platinum con la seducente strega, però, è stato probabilmente anche un esperimento per “testare” l’utenza PC e il suo interesse in eventuali trasposizioni ulteriori; e, infatti, nel giro di pochi giorni, un teaser silente in Bayonetta ha anticipato l’arrivo di Vanquish su Steam, altra produzione Platinum Games dalle forti tinte action.

Nei giorni scorsi abbiamo avuto modo di esaminare The Surge, e di comprendere perché si poteva fare molto di meglio con la produzione Deck13; anche oggi rimaniamo sul piano dei titoli sci-fi, con un titolo che, però, si eleva ben oltre la qualità complessiva che abbiamo identificato in The Surge qualche giorno fa. Vanquish ha saputo conquistare il pubblico anni fa nonostante la sua brevissima durata; oggi capiremo se la sua eredità è valida ancora oggi.

Il porting PC di Vanquish è ora disponibile su Steam al prezzo di €19,99.

 

Versione testata: PC

 

Capriole a 60fps
Con un classico, approfondito video comparativo tra PC e PS3, i ragazzi di Digital Foundry hanno già promosso la versione PC di Vanquish, definendolo senza giri di parole “il porting che stavate aspettando“. Come e anche più di Bayonetta, infatti, il nuovo porting di Platinum Games è perfettamente ottimizzato anche per le macchine meno performanti, e scorre tranquillamente sopra i 30fps in buona parte dei casi. Sebbene chi scrive, solitamente, sia abituato a sciogliersi sulla parte tecnica solo in chiusura di recensione, in questo caso (e per i motivi che, se non vi sono già chiari, vedremo) il dinamismo di Vanquish richiede ulteriori precisazioni in tal senso: non sarebbe stato possibile godere a pieno dell’esperienza di gioco senza una stabile fluidità di fondo, che ha reso ogni azione e cutscene sullo schermo incredibilmente spettacolare.

 

 

“Vuole che glielo scaldi in forno?”
Vanquish è ambientato in un futuro Sci-fi, con una divisione in atti e missioni
Per quanto riguarda la parte più strettamente narrativa e ludica, Vanquish è uno sparatutto action in terza persona con forti elementi arcade, tanto che l’intera campagna principale è strutturata in missioni con un gran numero di punteggi alla fine. Nei panni di Sam, un soldato dalla voce roca che ama fumare (vi ricorda qualcuno?) e dotato di una tuta sperimentale fornita dalla DARPA, il nostro scopo sarà scoprire cosa si nasconde dietro un misterioso colpo di stato in Russia, che ha portato al potere un misterioso ordine (chiamato Ordine della Stella Russa) e che minaccia di sconvolgere nuovamente gli equilibri mondiali. Victor Zaitsev, nuovo leader russo, ha infatti scatenato una potentissima arma di distruzione di massa sulla Terra, prendendo il controllo di una colonia spaziale statunitense (che forniva energia solare rinnovabile al Pianeta) e devastando San Francisco con un raggio a microonde. Ci viene inoltre riferito dai nostri collaboratori che un traditore si aggira tra le fila dei soldati statunitensi, e Sam, in qualità di infiltrato, dovrà smascherare tale individuo e assicurarlo alla giustizia. Per farlo, potrà contare sull’aiuto dei Marines e del comandante Burns, un burbero energumeno con un gran numero di cicatrici sul volto e con un braccio meccanico.

Tutto il gioco si svolge all’interno di una colonia spaziale, Providence, fonte del raggio a microonde che ha distrutto San Francisco, e si articolerà in cinque atti con un numero variabile di missioni per ciascuno. Il nostro scopo primario, oltre a smascherare il traditore, sarà neutralizzare il pericoloso raggio che potrebbe portare altra distruzione sul mondo civilizzato, prima che il malvagio Zaitsev lo utilizzi per fare del male ad altri innocenti. Purtroppo, la parte narrativa risulta indubbiamente uno degli elementi più deboli del gioco, ricca com’è di colpi di scena piuttosto prevedibili e interrotta proprio quando il giocatore si ritrova più coinvolto negli eventi della storia. Ma questo non è necessariamente un problema; non con un gameplay come quello di Vanquish.

 

 

“Scivolata di potenza!”
Il modo migliore per giocare Vanquish su PC è utilizzando la precisione del mouse
Come anticipato, Vanquish è uno sparatutto action in terza persona, e come tale vanterà per buona parte del tempo una visuale alle spalle con un permanente reticolo al centro dello schermo. Per questo motivo, a differenza di Bayonetta, il setup perfetto sembra essere quello composto da mouse e tastiera: un perfetto mapping dei comandi da parte di Platinum Games rende il gioco ampiamente godibile in tutte le sue meccaniche anche senza avere un controller in mano, mentre la precisione del mouse a 60fps è assolutamente impareggiabile e vi permetterà di portare a segno colpi alla testa a dir poco spettacolari. Nel complesso, Vanquish è uno sparatutto decisamente frenetico e dinamico, nel pieno stile Platinum Games: il giocatore potrà fare uso di coperture per proteggersi, e avrà a disposizione un massimo di tre armi per volta da scambiare con una decina di altri strumenti di morte, da trovare rigorosamente sul campo.

 

Scivolata e riflessi aumentati sono indubbiamente le due meccaniche di gioco più interessanti

 

Delle meccaniche in gioco, la più interessante sembra essere indubbiamente la scivolata: premendo un semplice tasto, Sam attiverà i propulsori della tuta e si proietterà in avanti strisciando sul terreno, e, se deciderete di mirare con il tasto destro del mouse durante il percorso, attiverete la spettacolare modalità AR, una sigla che sta per “Augmented Reflexes“. In questa modalità, il tempo rallenterà permettendovi di mandare a segno colpi molto più precisi e complessi fino al surriscaldamento della tuta (che, comunque, non avverrà prima di diversi secondi).

Nel complesso, il comparto gameplay di Vanquish è sempre divertente e vario, e riesce a garantire un’esperienza ludica rapida e mozzafiato in buona parte dei casi. Non mancano le fasi un po’ sottotono né una certa monotonia di fondo (dopotutto, si tratta quasi sempre di sparare a un mucchio di robot, alcuni molto più grandi e resistenti degli altri, e di azionare qualche pulsante qui e là), ma nel complesso l’esperienza offerta da Vanquish è più che godibile, e tenta indubbiamente di proporre situazioni sempre varie sia per ambientazioni che per situazioni di gioco. E non possiamo negare che scavalcare una copertura, attivare i riflessi aumentati e distruggere tre robot di fila sia in assoluto una delle azioni più soddisfacenti che abbiamo potuto vivere negli ultimi anni.

 

Vanquish

Vanquish si completa facilmente in una media di cinque-sei ore totali

 

Almeno, questo non lo disinstallo…
Il problema reale di Vanquish è rimasto indubbiamente lo stesso anche dopo tutti questi anni, in parte anticipato qualche riga più su: l’esperienza si completa in poco più di 5-6 ore, e si interrompe proprio quando le cose iniziano a farsi realmente interessanti. Il numero di approcci possibili al gioco fa sì che il coefficiente di “rigiocabilità” sia comunque abbastanza alto, per cui è sufficiente rigiocarlo almeno una volta (a difficoltà Leggendario, magari) per raddoppiare la longevità complessiva. Non bisogna dimenticare, infine, le “sfide tattiche” aggiuntive, che si sbloccano dopo le prime missioni e aumentano di numero alla conclusione di ogni Atto.

Nel complesso, Vanquish vanta lo stesso, indiscutibile valore che aveva diversi anni fa: un’azione frenetica e divertente fino in fondo, un’ottima cura per gli ambienti e delle meccaniche di gioco particolarmente azzeccate. Il framerate non più ancorato ai 30fps è un’ottima garanzia per un’esperienza fluida e spettacolare in ogni sua parte, specie adesso che uno strano bug che legava framerate e danni è stato finalmente risolto da una patch. Le uniche riserve, insomma, risiedono senza dubbio nella parte narrativa, un po’ troppo debole, e nella longevità dell’esperienza complessiva; per il resto, Vanquish è perfettamente godibile per qualunque appassionato di action sci-fi, e il suo prezzo è decisamente una tentazione maggiore di quanto The Surge non possa mai essere.

E ora, non resta che sperare in Vanquish 2.

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Verdetto
8 / 10
Scivolo dentro che è un piacere
Commento
Vanquish è una piacevole sorpresa oggi come lo era anni fa, ed è ancora uno degli action più divertenti e frenetici della scorsa generazione. Questo porting su PC lo porta sotto una nuova luce, dandogli un framerate più fluido e garantendo incredibili azioni al cardiopalma in buona parte dei casi; un'eccellente ottimizzazione da parte del team di sviluppo fa il resto, rendendo all'utente un'esperienza di gioco che nessun vero amante dell'action dovrebbe farsi sfuggire. Purtroppo, Vanquish si porta dietro gli stessi problemi strutturali che aveva già al rilascio originale, ed era impossibile che un semplice porting potesse risolverli: il gioco, per quanto vario e divertente, dura troppo poco, e la trama risulta abbastanza debole almeno fino al finale, quando un nuovo colpo di scena suggerisce dei risvolti decisamente interessanti per la trama a seguire. Peccato che stiamo ancora aspettando Vanquish 2; si spera che il pubblico PC dia al gioco la giustizia che merita, un'eventualità che, non lo escludiamo, potrebbe spronare gli sviluppatori a realizzare un seguito ancora più incredibile dell'originale.
Pro e Contro
Porting eccellente sul lato tecnico
Meccaniche di gioco azzeccate e divertenti
Protagonista carismatico
Buona varietà

x Parte narrativa un po' debole
x Dura realmente troppo poco

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