Inutile nascondersi dietro ad un dito, che la situazione di Wii U non sia delle migliori ormai è chiaro da tempo. Sono tanti i motivi che potremmo tirare in ballo, ma una cosa è sicura, la console Nintendo ha bisogno di titoli di qualità che attirino l’utenza. The Wonderful 101, arriva in questa calda estate con il compito di risollevare, insieme a Pikmin 3, le sorti della console. Nato dalla collaborazione fra la casa di Kyoto e Platinum Games, che nell’attesa di deliziarci con il prossimo capitolo di Bayonetta (sempre in esclusiva su Wii U), ci intrattengono con un altro titolo action dalle grandi aspettative.
Nei giorni scorsi abbiamo già avuto modo (con due anteprime che trovate qui e qui) di parlarvi di The Wondeful 101 (d’ora in poi W101), ma adesso è arrivato il momento di sviscerarlo in ogni sua parte. Come già accennato, la storia ruota intorno ad un gruppo di eroi mascherati. Nessuno conosce la loro identità, nessuno sa dove si nascondano, ma come c’è un problema da risolvere loro accorrono per sistemare la situazione. Cento indomiti eroi pronti a tutto per il bene comune della popolazione, ognuno con la propria abilità e capacità fuori dal comune. E quale occasione migliore per dimostrare il proprio coraggio se non una bella invasione da parte di una minacciosissima razza aliena, i Geathjerk, intenzionati a spazzare via la razza umana?
Parodizzando le varie serie dei Super Sentai (o per i palati occidentali, i Power Ranger), W101 riversa su schermo tutti i crismi dello show giapponese alternando con astuzia momenti drammatici ad altri carichi di humor e azione, creando una perfetta alchimia narrativa. Dei 100 eroi che sono presenti nel gioco, solo alcuni saranno i veri protagonisti assoluti di questa avventura, sette per l’esattezza, ognuno con il proprio colore distintivo al quale corrisponderà un preciso potere. Troveremo Wonder Red, l’eroico e carismatico leader del gruppo, Wonder Blu, testa calda e lupo solitario, la dolce Wonder Pink e il paffuto “francesino” Wonder Green, il saggio ninja Wonder White, l’energumeno russo Wonder Yellow e per concludere il giovane e tecnologico Wonder Black. Un cast quanto mai ricco, al quale si affiancheranno numerosi comprimari e personaggi secondari, pronti a ritagliarsi una parte nella storia. E non dimentichiamoci dei nemici, i pericolosi Geathjerk ed il loro esercito di mostri e alieni, pronti a tutto per raggiungere il loro obiettivo e far fuori la nostra squadra. Nel corso dell’avventura si svilupperanno però diverse storyline parallele, che andranno ad arricchire la storia, come il segreto che si cela dietro il passato di Wonder Red ed i motivi che l’hanno portato ad unirsi al gruppo di super eroi, o svelare il mistero di VorkKen, alleato dei Geathjerk e capace di usare la Morfounione, lo stesso potere dei fantastici cento. Insomma una storia ricca e ben raccontata che ha il pregio di non concedersi nessun momento morto, ma anzi quello di prendere per mano il giocatore ed accompagnarlo senza sosta fino all’agognato finale, che nonostante le preoccupazioni nate da alcune dichiarazioni di Hideki Kamiya (director di W101) sulla durata del gioco, arriverà non prima di una quindicina di ore, minuto più minuto meno.
Ma vediamo nel dettaglio come si comportano i nostri eroi sul campo di battaglia. Il primo livello di gioco ci mette di fronte al tutorial, che servirà a comprendere bene le corpose meccaniche del gioco. In molti, data la somiglianza con Pikmin 3, sia per la coralità dell’azione sia per la struttura con visuale dall’alto, hanno spesso associato in modo errato i due giochi. La realtà dei fatti è che i due titoli possono coesistere tranquillamente nella collezione di ogni giocatore, essendo del tutto appartenenti a due generi diversi: un riflessivo strategico/gestionale il primo, un frenetico action il secondo.
L’idea alla base si W101 è piuttosto semplice. Ci troveremo a gestire un gruppo di eroi dal numero variabile e le dinamiche che regolano i combattimenti derivano di prepotenza da quelle di un hack’n’slash. Con l’analogico del Gamepad controlleremo il leader della squadra, che potrà muoversi liberamente per l’area di gioco. Il salto è assegnato al tasto B, mentre con una rapida doppia pressione, sarà possibile eseguirne un secondo per raggiungere le zone più alte o lontane. I comandi dedicati all’offensiva vedono l’uso dei tasti A e X, rispettivamente l’attacco tramite Morfunione e quello di squadra. In pratica come funzionano le morfounioni? Ognuno dei sette eroi ha la capacità di fondere le particelle dei propri compagni di squadra per creare degli oggetti da impiegare in battaglia. Per esempio, Wonder Red può avvalersi di un pugno gigante, Wonder Blu una potente e tagliente lama e così via. Tutte le morfounioni avranno una durata limitata e andranno a consumare la Wonder-potenza, una barra di energia che determina quante unioni possiamo creare. Per unire i vari eroi e dare via al processo basterà tracciare una Wonder-linea sul Gamepad e in base alla figura che disegneremo si attiverà una diversa morfounione. Un cerchio e potremo usare la Morfomano di Red, una linea retta corrisponderà alla Morfospada di Blu mentre una linea a forma di “N” gli artigli di Wonder White e così via.
Più eroi ci troveremo a comandare, maggiori saranno le possibilità offerte dalle morfounioni. Ad esempio, utilizzando tutti gli eroi in nostro possesso potremo creare unioni fuori scala e capaci di infliggere maggiori danni ai nostri nemici. Oppure potremo utilizzare i nostri poteri e condividerli con il resto della squadra, con unioni multiple, fino ad un massimo di quattro e che agiranno in maniera del tutto indipendente colpendo tutti i nemici che si trovano davanti.
Quello di W101 è un gameplay corposo. Platinum Games si è impegnata al massimo per imbastire un sistema di gioco ricco ed articolato, ma al tempo stesso capace di funzionare in maniera efficace, dando al giocatore la possibilità di gestire il tutto tramite l’uso di pochi comandi. Al tempo stesso però è anche un gameplay mutevole, che nasce volutamente incompleto e privo di alcune funzioni solitamente basilari che dovranno essere acquistate nell’apposito Wonder Mart e che andranno ad arricchire l’esperienza di gioco, fornendo nuovi strumenti per migliorare le nostre partite. Per esempio, ad inizio gioco, ci troveremo sprovvisti sia di un sistema di parata che di schivata. Basterà però raccogliere qualche Astronaggi (la valuta all’interno del mondo di W101) per poter acquistare il Morfobudino e la Morfomolla, ottenendo così la possibilità di difendersi o evitare i colpi nemici.
Ma non saranno solo questi i poteri acquistabili o espandibili, in quanto il Wonder Mart raccoglierà numerosi gadget e accessori per migliorare le nostre performance combattive. Come i moduli, speciali componenti che si integreranno nella tuta dei nostri eroi e garantiranno bonus più o meno utili a discapito però di un consumo maggiore di energia dedicata alle morfounioni. Potremo così decidere di utilizzare un determinato modulo che attiverà automaticamente la difesa oppure uno che restituirà al giocatore un po’ di salute quando si riceve un colpo critico o meglio ancora risparmiare per dedicarsi ad altri decisamente più costosi che permetteranno di ricaricare le barre più velocemente o di attivare una sorta di bullet-time prima di impattare contro un nemico.
Questo tipo di customizzazione consente al giocatore di personalizzare il proprio stile di lotta, impostando strategie votate più alla difesa o all’attacco estremo, e man a mano che proseguiremo nel gioco il numero di slot dedicato ai moduli si espanderà con la possibilità di aumentarli per ottenere maggiori benefici.
W101 condivide molte delle basi tecniche di Bayonetta, quasi come se ci trovassimo di fronte ad un figlio illegittimo della famosa sexy strega. Dove però il titolo che ha consacrato i Platinum Games nell’olimpo degli action game, puntava sull’uso massiccio di combo spacca tasti, dove ogni mossa aveva sfumature diverse ed apriva al giocatore infinite strade, W101 punta l’accento delle varie abilità e nell’uso ragionato di ognuna di esse. Seguendo le orme della morra cinese, ogni nemico che affronteremo nel gioco andrà approcciato con la giusta strategia. Un semplice colpo potrà essere bloccato o rispedito al mittente tramite il morfobudino, che qua svolge la funzione della parata. Se però il colpo ricevuto sarà inferto dalla lama, questo andrà a spezzare l’unione diventando inefficace, facendoci preferire la schivata. Al tempo stesso in fase di attacco, nessuna arma sarà efficace contro un nemico dotato di scudo, se non il martello di Woder Yellow capace di spezzare ogni difesa. Usare il potere sbagliato significherà prolungare ad oltranza il combattimento e ricevere una pessima valutazione. Al contrario sbarazzandoci dei nemici in maniera rapida ed indolore ci farà ottenere ottimi voti, come l’agognato Platino Puro e una maggiore ricompensa da spendere successivamente per i nostri acquisti. Importante sarà anche saper come combinare insieme più poteri, così da creare letali e spettacolari sequenze che oltre ad appagare il nostro ego combattivo gioveranno al contatore del punteggio.
W101 è costruito e pensato da Kamiya e soci per trasportare il giocatore in un turbinio di azione che difficilmente si riesce a trovare in altri titoli e quello che colpisce particolarmente è l’estrema varietà di situazioni che saremo chiamati ad affrontare. Non solo schermaglie contro i Geathjerk ma spesso saremo nella situazione di dover comandare navicelle spaziali o mech, in occasione dei boss di fine livello, decisamente più impegnativi dei nemici regolari. A questo punto è doveroso spendere due parole sui suddetti boss che ci daranno del filo da torcere tenendoci impegnati in scontri mozzafiato, chiedendoci di mettere in atto di volta in volta tutto quello che avremo imparato nei livelli precedenti.
L’esplorazione, seppur ad un livello marginale, si rivela un aspetto importante di W101. Sebbene i vari stage siano stati strutturati come percorsi piuttosto lineari sotto un ottica di level design, al loro interno nascondono numerosi segreti e collezionabili, e toccherà al giocatore aguzzare l’ingegno. Nascosti qua e la, spesso celati da semplici puzzle ambientali si trovano i numerosi eroi, che una volta scovati andranno ad unirsi alla squadra e offrire il loro contribuito alla causa. Ad inizio gioco infatti ci troveremo a comandare un piccolo gruppo di combattenti, ma girovagando nei livelli è possibile arruolare compagni momentanei che si uniranno al gruppo permettendo di ampliare le morfounioni. Questi però, una volta terminata la sequenza di gioco, ci abbandoneranno e sarà necessario di volta in volta cercare nuovi aiutanti. Sempre all’interno dei livelli si celano diversi collezionabili, alcuni utili ai fini del gioco, come missili speciali da utilizzare contro i nemici, oggetti di cura o potenziamenti. Altri semplicemente di carattere enciclopedico e ci forniranno informazioni e dettagli su gli eroi e i nemici.
Nascendo come esclusiva per Wii U, W101 prevede un uso massiccio del Gamepad durante le sequenze di gioco. Questo infatti è stato pensato, oltre ad essere utilizzato per disegnare con lo stilo le varie linee su schermo, anche per la risoluzione di alcuni puzzle ambientali. In alcuni frangenti l’azione si sposterà infatti sullo schermo inferiore per poter sbloccare la situazione e proseguire nell’avventura. W101 permette anche di poter giocare in modalità off-TV, anche se in questo casi si perdono le funzioni tattili del Gamepad in favore dello stick analogico destro (utilizzabile anche in condizioni normali).
Una volta completata l’avventura principale sarà possibile scegliere anche nuovi livelli di difficoltà che si andranno ad unire a quelli iniziali. Come da tradizione, Platinum Games prevede opzioni di gioco sia per neofiti del genere sia per gli hardcore gamers, consentendo a chi è alle prime armi con un titolo del genere di affrontare il gioco a livello Facile/Molto Facile, opzioni che permetteranno di terminare la modalità storia senza troppi problemi e con la possibilità di usare combo automatiche. Più impegnativo il livello Normale, che contrariamente dal nome che possiede, necessiterà di parecchio impegno per arrivare ai titoli di coda e al tempo stesso ottenere buone votazioni.
E per tutti quelli che quando sono in compagnia di amici non vedono l’ora di tirare fuori il party game di turno e imbastire gare all’ultimo sangue, W101 mette a disposizione le Wonder Missioni, particolari sfide strutturate per più round dove possono prender parte fino ad un massimo di cinque giocatori e dar vita a caotiche battaglie, dove chi ucciderà più nemici e realizzerà più combo avrà la meglio su gli altri. Questa modalità è una piacevole aggiunta, capace di farci passare anche qualche minuto in allegria, che però soffre di estrema confusione e qualche problema nella gestione delle visuali di gioco. Se affrontato in due questa modalitò riesce ancora a funzionare, mentre con l’aumento di più giocatori il tutto inizia a diventare poco chiaro, mettendo in difficoltà principalmente chi si affaccia al gioco per la prima volta. Forse avrebbe funzionato qualcosa più a dimensione di giocatore, magari ridotto nel numero di partecipanti o a pari condizioni con l’introduzione di una modalità online, capace di attenuare le differenze fra un giocatore esperto e uno dell’ultim’ora.
Dopo aver dipinto un quadro più che soddisfacente delle caratteristiche di W101, tocca però illustrare alcuni dei problemi che affliggono il gioco e che spesso compromettono l’esito delle nostre partire. Il problema principale risiede soprattutto nell’uso dei poteri, sia tramite il touch screen che con lo stick analogico. All’inizio del gioco la cosa non sarà tanto marcata, avremo a che fare con tre/quattro dei poteri disponibili e ogni azione è ben distinguibile dalle altre. Il problema nasce nelle fasi avanzate del gioco quando il set di mosse sarà completo e i simboli da disegnare tenderanno ad assomigliarsi come nel caso di Wonder Pink e White. Per attivare la frusta sarà necessario disegnare una sorta di S rovesciata, mentre per gli artigli una N. In condizioni normali tutto questo è facilmente realizzabile, ma supponiamo di dover realizzare il tutto con estrema velocità, magari passando da un potere all’altro per via dei diversi nemici su schermo. Spesso il touch screen fatica a riconoscere il simbolo disegnato, magari a causa della nostra poca precisione o per una linea più lunga del normale. Peggio ancora lo stick analogico, comodo quando si tratta di linee rette o cerchi, diventa invece problematico da usare quando dobbiamo realizzare linee più complesse ed articolate. Non aiuta nemmeno la visuale, che nel caso dello stick, spesso impedisce di vedere il simbolo che stiamo tracciando perché coperta da un nemico o da una struttura. Tutto questo si attenua quando avremo preso dimestichezza con il sistema di controllo e saremo abbastanza intuitivi da capire quale dei due sistemi utilizzare per evitare problemi, anche se di fondo resta il problema durante alcuni passaggi, dove il gioco proprio non vuole saperne di collaborare.
Ad un primo impatto W101, non sembra graficamente quel mostro di tecnica che ci si aspetterebbe di vedere in questo 2013 ormai indirizzato verso la fine. Dopo i primi minuti di gioco però l’aspetto scanzonato e colorato nasconde un titolo capace di muovere su schermo una considerevole mole di dati, il tutto in estrema semplicità, riuscendo a mantenere costante un frame rate solitamente ben ancorato intorno ai 60 fps, anche nelle situazioni più estreme.
Vedere il gioco in movimento è uno spettacolo per gli occhi, specialmente nelle fasi avanzate quando l’azione sarà accesa e in campo ci saranno i cento eroi che compongono la nostra squadra e si muoveranno compatti combattendo contro i numerosi nemici che popoleranno lo schermo. In un orgia di colori si alterneranno i nostri poteri, sfoggiando diverse animazioni in base all’azione eseguita, destreggiandosi fra pregevoli effetti particellari e volumetrici, che donano al gioco un aspetto ancora più ricco e completo.
La scelta di fissare la visuale isometrica ha permesso, grazie ad un sapiente uso del d.o.f. (depth of field), di ricreare un piacevole effetto tilt-shift, dando l’impressione di trovarsi a giocare su un plastico in miniatura. Imponenti i modelli poligonali dei nemici, che come da tradizione Platinum, riescono a trasmettere allo spettatore tutta la loro fisicità ed una grande attenzione per i dettagli. L’uso di nemici over-size poi, si rivela azzeccato e studiato perfettamente per spostare l’azione di gioco direttamente sul loro corpo, trasformandoli nello stage stesso e concedendosi situazioni rocambolesche. Ottimo il character design, che pur ispirandosi ai già citati Super Sentai riesce a mantenere una sua forte identità, con un chiaro (e giusto) richiamo nello stile a Viewtiful Joe e del quale è possibile scorgere qualche citazione nascosta qua e la, insieme a tante altre provenienti dalle vecchie creazioni di Platinum Games.
L’unico limite viene imposto dalla telecamera, che seguirà l’azione dall’alto dandoci come unica libertà la possibilità di scegliere tre tipi di zoom per avvicinarci o allontanarci dai nostri eroi. Solitamente la camera virtuale permette di avere sempre tutto sotto controllo, anche se in alcune situazioni si sente la necessità di poter ruotare lo schermo in quanto la visuale di gioco tenderà ad “impallarsi” contro alcuni elementi dell’ambientazione.
Ultimo, ma non meno importante, il comparto sonoro che regala una soundtrack piena di brani orchestrati che si adattano perfettamente al costante senso di sfida che aleggia in tutto il gioco, accompagnando perfettamente al tempo stesso i vari passaggi narrativi, diventando lenti e malinconici durante i momenti più drammatici, per poi esplodere in un crescendo mentre stiamo affrontando il boss di turno. Piacevole la scelta di poter lasciare la possibilità di selezionare il doppiaggio originale giapponese, che in una produzione del genere, rappresenta il modo migliore per gustarsi a pieno l’intera opera. Non da meno l’adattamento inglese delle voci, ben caratterizzato e contestualizzato.
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