Recensione Resident Evil 5

Con l’annuncio del settimo capitolo durante l’E3 (qui potete trovarne l’anteprima), il brand di Resident Evil sta tornando sulla bocca di tutti e sembra aver trovato nuova linfa mediatica. Nonostante il fiasco di Umbrella Corps, Capcom prosegue con la sua strategia di tentare di conquistare tutti i tipi di giocatore disponibili. Per coloro che hanno conosciuto (e apprezzato) la serie a partire dalla scorsa generazione, la software house giapponese ha deciso di riportare sulle console attuali le versioni rimasterizzate di Resident Evil 4, 5 e 6. Disponibile da poco più di una settimana, Resident Evil 5 è arrivato su PlayStation 4, Xbox One e PC con l’aggiunta di tutti i DLC rilasciati all’epoca e ad un prezzo conveniente di 19.90€. Basterà questo a conquistare nuovi adepti oppure ci troviamo davanti ad una manovra commerciale poco convincente?

Versione testata: PlayStation 4

Sole, caldo e Majini
Questa nuova versione di Resident Evil 5 ci ricorda quanto Albert Wesker fosse il solo e unico antagonista di questa saga
La trama di Resident Evil 5 vede uno dei protagonisti storici della serie, Chris Redfield, arrivare nel paese africano di Kijuju per indagare riguardo una misteriosa organizzazione terroristica che sembra essere nata dalle costole della Umbrella Corporation. Dopo aver incontrato Sheva Alomar, operatrice locale della B.S.A.A., i due si troveranno accerchiati dalla popolazione locale, posseduta da qualcosa che li rende aggressivi e che li trasforma in mostruose creature. Nonostante l’enorme numero di cliché narrativi appartenenti a questo genere, la storia di Resident Evil 5 riesce anche a distanza di anni a convincere grazie a personaggi stereotipati, ma affascinanti, ad una ambientazione sicuramente riuscita e ad un antagonista che si rivela essere la cosa più riuscita dell’intera produzione. Albert Wesker, infatti, raggiunge in questo capitolo il suo climax e riesce a spiccare su tutti gli altri personaggi grazie ad una caratterizzazione ricca di carisma e ad una personalità sopra le righe che sicuramente saprà far felice gli amanti della saga targata Capcom. Un plauso particolare agli sviluppatori, infine, per l’inserimento in questo capitolo di uno dei nemici più iconici dell’intera saga che, con la sua presenza e con le sue sezioni ad alto tasso di adrenalina, saprà sicuramente emozionare soprattutto i giocatori di vecchia data (in particolar modo quelli di Resident Evil 2).  La presenza in questa rimasterizzazione dei due DLC legati alla trama (dei quali non vi diremo di più per evitare qualsiasi tipo di spoiler) vanno leggermente a colmare quello che era il problema principale del comparto narrativo del titolo originale: la longevità. Se prima Resident Evil 5 poteva essere terminato in meno di 5 ore, ora le avventure di Chris e Sheva (e non solo) vi riusciranno a tenere con le mani incollate al pad per quasi 7 ore, rendendo il tutto decisamente più accettabile.

Quando essere legnosi fa parte del gameplay
Resident Evil 5 presenta l’inquadratura da TPS inventata dal suo predecessore e la integra con alcune meccaniche interessanti ed innovative
Il gameplay di Resident Evil 5 non si discosta, ovviamente, dalla versione originale e presenta l’inquadratura da TPS inventata dal suo predecessore e la integra con alcune meccaniche interessanti ed innovative. Nonostante il titolo sia completamente giocabile in single player, il quinto episodio di Resident Evil da il meglio di sé se giocato in compagnia di un altro giocatore (sia esso fisico o virtuale, grazie alla possibilità di giocare sia in split screen che via internet). Ecco che quindi il titolo guadagna tutto un altro spessore e l’utilizzo dell’inventario limitato, la possibilità di scambiarsi gli oggetti, i QTE combinati e la difesa delle zone dagli attacchi dei nemici riescono a creare qualcosa di estremamente divertente e coinvolgente. Nel caso non avessimo a disposizione un partner, il titolo presenta comunque una discreta intelligenza artificiale che, pur mostrando il fianco in alcune situazioni, riesce a non essere mai davvero fastidiosa e a non rovinare i vari momenti di gioco. Rispetto a Resident Evil 4, questo capitolo si dimostra però molto più action e meno incline alla risoluzione di puzzle ambientali o di qualsivoglia momento narrativamente più “guidato”. I nostri protagonisti, infatti, saranno sottoposti ad una continua corsa contro un male implacabile e al continuo scontrarsi con orde e orde di nemici pronti ad ucciderli. La tensione derivante da questo, però, è ben lontana dai canoni ai quali ci ha abituato la serie e, continuando con la direzione intrapresa con il quarto episodio, non riesce mai davvero a spaventare, preferendo mantenere una situazione di ansia costante che sfocia poi nelle numerose sparatorie contro i nostri nemici. Questo elemento sarà poi ripreso (e ampliato) da Resident Evil 6 che, dimenticandosi del tutto le proprie origini horror, volgerà lo sguardo allo stile action più puro. Se non avete ancora avuto occasione di mettere mano a questa fatica targata Capcom c’è un elemento che sicuramente dovreste sapere: i personaggi si muovono in modo abbastanza legnoso e hanno la caratteristica di non poter sparare in movimento, obbligando il giocatore a fare fuoco sui nemici e a ricaricare rimanendo fermo. Questo fattore, che per alcuni potrebbe sembrare troppo arcaico, ha la funzione ludica di mettere in ansia il giocatore che si vedrà costretto a calcolare gli spazi e la posizione dei nemici attorno a lui prima di effettuare qualsiasi mossa. Nel titolo sono presenti anche dei collezionabili che, sparsi per le mappe di gioco, permetteranno di sbloccare numerosi extra per i nostri personaggi. Alti e bassi, invece, per quanto riguarda le boss fight che, in determinate situazioni, sanno esaltare e divertire, mentre in altre (in particolare quella “alla guida” di una Jeep) dimostrano tutti i limiti concettuali dietro questo titolo. Oltre alla modalità “storia”, Resident Evil 5 presenta anche le modalità Mercenari e Versus che, volte al multiplayer, sapranno aggiungere qualche ora alla longevità generale.

Chris si rifà il trucco
Tecnicamente Resident Evil 5 si presenta sulle macchine di attuale generazione con luci e ombre
Come per ogni remastered che si rispetti, il comparto grafico è sicuramente un elemento da non trascurare (come ben ci insegna anche un nostro speciale). Resident Evil 5, da questo punto di vista, offre alti e bassi, con modellazioni poligonali dei personaggi ancora convincenti, ma con espressioni facciali (e in particolar modo labiali) che purtroppo dimostrano gli anni che hanno. I 1080p di questa nuova versione, comunque, si notano, ma non bastano a coprire alcune texture ambientali che, purtroppo, saltano subito all’occhio. Ottimo il comparto sonoro che, tra un doppiaggio sicuramente riuscito e una colonna sonora capace di valorizzare determinati momenti di gioco, risulta privo di qualsiasi difetto e/o imprecisione. Buono il frame rate che, rimanendo fisso a 30fps, riesce a rendere il titolo estremamente solido. Ben differente è la situazione del Netcode, che in più di un’occasione non è riuscito a rimanere stabile facendo cadere la linea e costringendoci ad interrompere la nostra partita con gli altri giocatori.

Verdetto
8 / 10
Siamo i Watussi! Sia-a-amo i Watussi! Gli altissimi negri!
Commento
Resident Evil 5, anche a distanza di 7 anni, riesce ad essere un titolo estremamente godibile, soprattutto se giocato in compagnia di un amico. Nonostante si tratti del titolo che ha fatto prendere una determinata piega alla saga, il quinto capitolo della celebre saga Capcom risulta essere invecchiato molto bene e questa versione contenente tutti i DLC va a colmare quel difetto di longevità che aveva la versione originale. Peccato per alcune sezioni di gameplay un po' acerbe, per l'assenza dell'atmosfera tipica della serie e per una rimasterizzazione ricca di alti e bassi, ma per il prezzo al quale viene proposto ci sentiamo di consigliare Resident Evil 5 a tutti gli amanti dei titoli action, in particolar modo a coloro che hanno un partner con il quale condividere le avventure di Chris e Sheva.
Pro e Contro
Wesker è l'unico vero antagonista della saga
Longevità migliorata grazie ai DLC compresi in questa versione
Prezzo budget

x Atmosfera lontana dai fasti del passato
x Rimasterizzazione con alti e bassi
x Netcode instabile

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