Recensione Umbrella Corps

Come avete potuto leggere nell’anteprima di Resident Evil 7 (che potete trovare qui), nel corso degli anni la saga di Resident Evil ha perso una propria identità e non è stata più capace di ritrovarla. Dopo la deriva action, ormai degna di Michael Bay, di Resident Evil 6 e dopo la rimasterizzazione dei due capitoli usciti originariamente su Nintendo Gamecube, Capcom ha pensato di mediare con un ritorno ad atmosfere più horror grazie a Resident Evil: Revelations 2, non riuscendoci però del tutto. Cosa fare quindi per capire in che direzione muoversi? Il team giapponese ha deciso di tentare tre strade diverse: Resident Evil 7 sarà un horror puro per accontentare quelli che volevano un ritorno alle atmosfere del passato, il remake di Resident Evil 2 verrà fatto per coloro che credono nello stile di gioco dei capitoli originali e Umbrella Corps per gli amanti dell’action più pura. Uscito la scorsa settimana in esclusiva per gli store digitali di PlayStation 4 e Pc, siamo qui oggi per parlarvi proprio di quest’ultimo titolo: Umbrella Corps. Volete sapere se è riuscito a convincerci? Vi basterà leggere la nostra recensione. Ricordiamo che il prezzo dell’ultima fatica Capcom è di 29.90€ ed è disponibile anche una versione deluxe a 10€ in più con una serie di gadget estetici tra i quali spiccano i costumi dei personaggi più celebri della saga.

Versione testata: PC e PlayStation 4

Esperimenti narrativi
Da un punto di vista narrativo, Umbrella Corps non offre assolutamente nulla
In Umbrella Corps il comparto narrativo è quasi del tutto assente, limitando l’esperienza single player alla modalità “Esperimento”. In questa tipologia di partita andremo ad interpretare un soldato qualsiasi della Umbrella che avrà come scopo quello di recuperare del DNA dai corpi degli infetti uccisi. Strutturata in una serie di livelli differenti (in modo da “testare” tutte le mappe di gioco), questa modalità appare sin da subito come un mero riempitivo, non riuscendo a conquistare del tutto a causa di un’eccessiva ripetitività negli scontri, alla scarsa intelligenza artificiale dei nemici e ad alcune caratteristiche del gameplay che andremo ad analizzare nel prossimo paragrafo. La “trama” di questa modalità si limita ad un file operativo che sarà possibile leggere durante il caricamento dell’area ad inizio partita, ma che non riesce assolutamente a colpire nel segno, diventando dopo poche missioni un elemento completamente trascurabile. Impossibile non fare dei paragoni con Resident Evil: Operation Raccoon City uscito qualche anno fa, ma mentre in quel caso si era fatta particolare attenzione all’integrazione della storia all’interno del mondo creato da Capcom, questa volta sembra che ci si sia volutamente dimenticati di creare qualsiasi tipo di collegamento, limitando il fan service alle numerose mappe che richiamano i luoghi più storici di tutta la saga.

La guerra…La guerra non cambia mai
Nonostante alcune buone trovate, il gameplay di Umbrella Corps è comunque pieno di problemi
Come era chiaramente visibile dai trailer, a far da padrone in Umbrella Corps è il comparto multigiocatore. Una volta avviata questa modalità ci sarà la possibilità di scegliere tra due tipologie di gioco: sterminio e multi-missione. Sterminio non è altro che un team deathmatch dove, una volta uccisi, non si potrà rietrare in gioco sino alla fine del round, rendendo gli scontri estremamente più ragionati e adrenalinici (un po’ come accadeva per il multigiocatore di The Last of Us). Multi-missione, invece, è il vero fulcro dell’esperienza multiplayer e getta il giocatore in partite rapide (dalla durata di tre minuti) con obiettivi differenti che vanno dal semplice “uccidi gli avversari” al recupero di valigette (ruba bandiera), passando per l’uccisione di un particolare tipo di nemico all’interno della mappa di gioco. Bisogna ammettere che, nonostante possa diventare in poco tempo ripetitivo, Umbrella Corps si dimostra divertente da giocare soprattutto grazie alla velocità degli scontri, perfetta per chi non ha molto tempo da dedicare ai videogames e che, in questo modo, si troverà ad affrontare diverse tipologie di partita in pochissimo tempo. Interessante anche l’utilizzo dello Zombie Jammer sulle nostre spalle che, se intatto, ci permetterà di passare vicino agli zombie senza essere notati, ma che, dopo pochi colpi, potrà rompersi riversando ondate di non morti verso la nostra posizione. Ogni giocatore, inoltre, ha a disposizione un Brainer, ovvero una lama per gli attacchi fisici che, se caricata, permetterà di sconfiggere gli altri giocatori con un solo colpo. Quest’arma, però, rende alcuni scontri davvero troppo poco bilanciati e abbiamo notato come, soprattutto durante il test della versione PC, tutti i giocatori tendano ad andare in giro con il Brainer in pugno, pronti a massacrare ogni avversario alla prima occasione. Un altro difetto non trascurabile di Umbrella Corps sta nel sistema di copertura che, a differenza di quanto sembrava dai primi video, risulta scomodo e, vista la frenesia di alcune partite, completamente inutile. Dopo pochi minuti di gioco, infatti, vi renderete conto di come utilizzare le coperture vada solamente a rallentarvi e, di conseguenza, di come non le userete mai più per il resto delle vostre partite. I movimenti dei personaggi, sempre molto fluidi, non subiranno grandi cambiamenti se procederete da abbassati piuttosto che da in piedi, spingendo tutti i giocatori a procedere sempre accucciati per sfruttare le coperture senza dover ricorrere all’imbarazzante sistema di ripari. Un plauso, invece, per il gunplay, per il sistema di potenziamento delle armi e per quello del proprio agente che, livello dopo livello, saprà dare sempre grande soddisfazione spingendo il giocatore a continuare a giocare per sbloccare armi e upgrade. Le varie mappe di gioco, che come abbiamo detto nello scorso paragrafo vanno a comporre la parte di fan service del titolo, risultano sempre gradevoli pur senza mai esaltare davvero. Ci auguriamo che, come promesso da Capcom, arrivino presto nuove modalità di gioco e nuove mappe gratuite, in modo da aumentare l’esperienza di gioco che, al momento, risulta un po’ scarna rispetto al prezzo del titolo. Infine c’è da sottolineare come il titolo sia stato accolto in modo poco lusinghiero un po’ in tutto il mondo (addirittura con troppo accanimento, n.d.r.) e c’è quindi la possibilità che nei prossimi mesi i server si svuotino e rendano il matchmaking più difficoltoso, andando a penalizzare ancora di più la produzione.

Una società di facciata
Tecnicamente Umbrella Corps è un mezzo disastro
Da un punto di vista prettamente tecnico, Umbrella Corps non riesce a colpire sotto nessun punto di vista. I modelli poligonali dei personaggi non convincono del tutto (le maschere dei protagonisti degli episodi principali sono davvero scadenti), le animazioni legnose e i dettagli di sangue ed esplosioni non sembrano assolutamente appartenere a questa generazione di console. Nonostante non si tratti di qualcosa capace di compromettere il gameplay, non possiamo non sottolineare come siano presenti alcuni problemi di lag e di compenetrazioni, soprattutto per quanto riguarda i non morti presenti su schermo. Anonimo il comparto sonoro che, tra suoni nella media e una colonna sonora senza mordente, verrà dimenticato non appena spenta la console.

Verdetto
5.5 / 10
Capcom vedi di non sgarrare con Resident Evil 7
Commento
Mettiamolo in chiaro: Umbrella Corps non è il titolo imbarazzante che tutti stanno dipingendo. Sono palesemente presenti delle buone idee e il gunplay riesce a rendere la varie partite divertenti e mai davvero ingiocabili. I problemi, però, sono assolutamente evidenti e non possono essere trascurati, impedendo al titolo di arrivare alla piena sufficienza e, di conseguenza, non permettendoci di consigliarlo a tutti. Un sistema di copertura indecente, una scarsa varietà di contenuti e un comparto tecnico scarno sono solo alcuni dei problemi rilevati nel titolo targato Capcom e che potrà quindi essere apprezzato solamente dai fan sfegatati della serie. Speriamo che le recensioni eccessivamente negative non azzoppino del tutto questo progetto che, se supportato in modo gratuito come promesso dalla Software House giapponese, potrebbe nei prossimi mesi risultare più completo e quindi più appetibile anche per un numero maggiore di giocatori.
Pro e Contro
Gunplay solido
Evoluzione del personaggio ritmata e curata
Multi-missione è una modalità rapida e divertente
Ambientazioni nostalgiche

x Modalità “Esperiemento” dimenticabile
x Sistema di copertura imbarazzante
x Ripetitivo in poche ore
x Tecnicamente acerbo

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