Recensione Metrico+

Operazioni come quella dietro Metrico+, che vogliono portare su PlayStation 4 versioni “rivedute e corrette” di titoli in esclusiva per PS Vita, non sono più una novità: avevamo già capito un paio di anni fa come Tearaway Unfolded (sottotitolo diventato poi, alle nostre coordinate, Avventure di Carta) fosse solo l’apripista a questa tendenza, necessaria per permettere ad alcune delle Proprietà Intellettuali più forti della macchina di abbandonare la nave e cercare fortuna altrove. Metrico+ quindi cerca di emanciparsi sbarcando su PS4 e PC (con una versione per One in prossima uscita), al prezzo di 13,99€ e 6.99€ per chi invece possiede già la versione PS Vita.

Versione testata: Playstation 4

 

 

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Metrico+, come avremo modo di vedere nel corso della recensione, è un titolo estremamente ermetico e minimalista, fatto di forme semplici che vengono utilizzate a schermo anche per disegnare menù ed i (pochi) input che il titolo da al giocatore. Va da sé che quindi anche quello che il titolo vuole raccontare è estremamente fumoso: il giocatore si trova ad impersonare, per qualche motivo, una silhouette (maschile o femminile a seconda della scelta fatta) che deve attraversare un mondo che di fatto sembra una gigantesca infografica vivente fatta di barre, torte e altri grafici. Alla fine di ogni zona, il protagonista vedrà uno dei suoi “pezzi” (i quattro arti, il busto o la testa) essere rimpiazzati con una versione più stilizzata e sottile, ricevendo però in cambio una nuova abilità che verrà poi utilizzata nell’area successiva per superare i vari enigmi.

Prezzo forse un po’ alto, anche se la sfida non manca
Il tutto si dipana attraverso cinque diverse zone stipate di puzzle ambientali, che richiedono all’incirca sei ore per essere portate a termine. In effetti un po’ poco considerato il prezzo del biglietto, anche se la quota di tempo da spendere varia a seconda di quanto è abile il giocatore nell’utilizzare la testa e, soprattutto, di quanto è determinato a completare il titolo al 100% raccogliendo i vari collezionabili. Questi in pratica richiedono che vengano superati dei puzzle nel puzzle, con logiche diverse (talvolta, anche in controtendenza) con l’enigma principale del livello, alzando un tasso di sfida che, come vedremo a breve, già di per sé è decisamente pane per i denti degli appassionati del genere.

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Grazie all’Input Morphing, ogni azione del giocatore causa modifiche all’ambiente circostante: la logica cambia di continuo, rendendo inutili le esperienze precedenti
Metrico+, come detto, è quindi un platform che punta tutto sulla componente ad enigmi del genere. Nelle prime aree, avendo a disposizione semplicemente la possibilità di muoversi (levetta sinistra o croce direzionale) e saltare con X, ci si ritrova ad aver a che fare con alcune barre il cui valore si modifica a seconda dei movimenti e delle azioni del giocatore, che deve quindi capire la logica dietro ciascun livello (procedendo a tentoni, visto che quanto imparato nel livello immediatamente precedente può essere facilmente stravolto ed invertito nelle logiche in quello successivo) per riuscire ad arrivare dall’altra parte. L’approccio, definito dagli sviluppatori Input Morphing visto che ogni input del giocatore va a modificare il mondo che lo circonda, si arricchisce man mano che si completano le diverse aree e si accede alle nuove capacità: se prima si poteva solo saltare, più avanti diventa possibile attivare ed utilizzare alcuni anelli rotondi che fungono da checkpoint, azione che talvolta causa l’avanzamento o l’abbassamento di barre (o, più avanti, la comparsa di alcuni nemici) e altre volte resetta alcune delle trasformazioni subite dal puzzle, o ancora si diventa in grado di “pulire” completamente l’ambiente circostante e riportarlo nello stato iniziale, azzerando tutte le modifiche.

Da un certo punto in avanti faranno la loro comparsa, come accennato, alcuni elementi che fungono da nemici (essendo in grado di uccidere il giocatore al contatto), ma anche la loro presenza è funzionale alla risoluzione del puzzle, piuttosto che fungere da semplice pericolo aggiuntivo di cui tener conto. Colpendo un nemico con una sorta di attacco a distanza (che si può anche sparare ad angolazioni diverse e, nelle sezioni avanzate, far rimbalzare sulle superfici per raggiungere il bersaglio di sponda), l’ambiente risponde modificandosi di conseguenza, ma bisogna stare bene attenti visto che talvolta alcuni elementi reagiscono, in parallelo, al numero di colpi sparati, richiedendo al giocatore di far fuori il bersaglio con la giusta quantità di proiettili. Altre volte invece le barre del puzzle reagiranno alla posizione dei nemici, modificando il loro valore a seconda dei movimenti di questi ultimi, o reagendo quando questi (o il giocatore) passano sopra determinate superfici che fungono da interruttore. Le possibilità, insomma, sono tantissime, e più si avanza più si mescolano, dando vita ad una serie di enigmi che spingono il giocatore a sperimentare in prima battuta, e poi (una volta capita la corrispondenza tra azioni e reazioni) ad agire stando attento a non sbagliare; aspetto su cui si erano abbattute alcune delle maggiori critiche al primo Metrico, che talvolta esagerava nello sfruttare PS Vita al massimo richiedendo una precisione eccessiva da accelerometro e touchpad posteriore, ma che con il passaggio a controlli più tradizionali riesce finalmente a brillare e a raccogliere tutti i suoi meriti. Con le logiche dietro all’Input Morphing in costante mutamento l’unica costante rimane la sfida, visto la riuscita degli enigmi proposti; difficoltà che, come detto, riesce ad impennarsi ulteriormente quando si tratta di capire dove siano i collezionabili e come vadano ottenuti.

Info-grafica
Un’ infografica interattiva, con un piccolo ma fastidioso bug
Metrico+, come il suo predecessore, si diceva essere estremamente minimalista anche per quanto riguarda l’aspetto visivo, che di fatto va ad amalgamare forme semplici tratte dal mondo della geometria e della statistica con dei colori decisamente accesi ed accattivanti, allo scopo finale di confezionare una sorta di infografica interattiva, piacevole da guardare e artisticamente di impatto pur nella sua estrema semplicità. Dal punto di vista tecnico la performance poi è sempre puntuale e mai in affanno, anche se ci è capitato in un paio di occasioni di incappare in uno strano bug che ci impediva di utilizzare l’abilità di “sparo” del protagonista all’improvviso, salvo poi ripristinarla poco dopo. Nulla di troppo esasperante, visto che alla fin fine poi non c’è un conteggio delle vite e, al massimo, il problema comportava lo spreco di un paio di tentativi, ma si tratta comunque di una cosa da segnalare in attesa di una patch correttiva da parte degli sviluppatori.

Verdetto
8 / 10
Stats is the new sexy
Commento
Metrico+ ci ha convinto: gli enigmi ci hanno costretto a ragionare per capire come funzionavano le cose e, arrivati al livello successivo, distrutto le certezze che ci eravamo costruiti e costretti ad usare di nuovo la testa per capire quali fossero le azioni giuste per portare a termine il puzzle (e, nel mezzo, ci ha fatto davvero faticare per raccogliere una manciata dei collezionabili disponibili). La nostra esperienza poi è stata accompagnata da un comparto visivo dall'impatto minimalista ma innegabile, più infografica che grafica e sicuramente in linea con l'umore della produzione. L'unico neo è un rapporto prezzo/contenuti un po' troppo sbilanciato sul primo fattore, ma in ogni caso si tratta di un'occasione imperdibile per gli appassionati di puzzle e logica.
Pro e Contro
Artisticamente indovinatissimo
Puzzle semplicemente ottimi
Collezionabili tosti

x Non molto longevo
x Prezzo forse un po' alto

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