Destiny 2 – Oltre la Luce, prodotto da Bungie, è stata per me una recensione tanto inaspettata quanto gradita da scrivere. Io, come tanti altri videogiocatori in capo al mondo, sono recluso nelle mie quattro mura di casa a causa del lockdown e posso dire con felicità che Destiny 2 è stato, e continuerà a essere per me un grande mezzo di evasione.
Sono fiero di ciò che la passione e la caparbietà di Bungie sono riusciti a realizzare nelle loro attuali condizioni lavorative limitate dal lockdown. Qualcosa che seppur non trascenda un’esperienza videoludica mondana, mantiene la sua dignità come prodotto di valore.
Ma di cosa tratta con esattezza Oltre la Luce? I nostri doveri come guardiani, nel mio caso, un exo titano, ci portano sul mondo di Europa, una fredda e inospitale sfera coperta in ghiacciai eterni, dove le forze degli Eliksni del Casato della Salvezza sembrano starsi mobilitando sotto il comando del loro nuovo Kell, Eramis, che sarà la nostra principale antagonista nel DLC.
Dopo aver rintracciato un membro traditore del Casato chiamato Variks, Eramis tenterà di ucciderlo solo per venir fermata da noi, giunti appena in tempo su Europa. Sotto la protezione dei guardiani, Variks diventerà quindi i nostri occhi e le nostre orecchie tra i ranghi di Eramis, grazie al suo sistema di spie. Un altro tassello importante del puzzle è anche l’Ignota Exo, una guardiana exo che insieme a due compagni, Eris Morn e il Rimango, ci aiuteranno nella lotta contro Eramis e le sue forze.
Variks ci racconterà di come Eramis, una volta pura d’animo, è stata corrotta dal potere dell’Oscurità, lo stesso potere che grazie all’Ignota Exo impareremo a controllare, e di come in questo modo abbia perso la retta via. Quello che prima era il desiderio di ridare una casa al proprio popolo a muoverla, ora si è trasformato in una folle sete di conquista che minaccia la sicurezza dell’intera razza umana.
In questo modo ha inizio la guerra sul nuovo mondo di Europa. Una guerra da cui solo uno potrà uscire.
Le lande ghiacciate di Europa sono casa delle operazioni di entrambi Eliksni e Vex, il teatro di guerra su cui si svolgeranno le vicende di Oltre la Luce. La mappa non è di per sé vasta, ma le aree, collegate da corridoi come gole ghiacciate e tunnel tra gli iceberg, hanno un buon level design, facendo largo e apprezzato uso della componente verticale, permettendo ai giocatori di combattere su diversi livelli di terreno. Piacevoli da attraversare sia a piedi che in sella al proprio mezzo, lo Sparrow, sono però solite nascondere pericoli nascosti come dirupi e scogliere a capofitto nel nulla, quindi è meglio prestare attenzione durante l’esplorazione.
Ma non solo, la mappa non si limiterà a un unico paesaggio ghiacciato, ma spazierà in ambienti urbani e industriali, come in Creazione e altri più “esoterici” come nel Pozzo dell’Infinità, così spezzando quella che a lungo andare potrebbe diventare monotonia del paesaggio.
Infine, Bungie non manca di sfruttare le potenzialità grafiche di Destiny, regalandoci scorci sull’orizzonte davvero mozzafiati, rendendo la mappa ancora più ricca, facendo sentire ai giocatori come essa non sia semplicemente il recinto del loro campo da gioco, ma sia parte dell’intero pianeta di Europa.
Nonostante alcune missioni del DLC mi abbiano riportato spesso in zone già attraversate in precedenti capitoli, in buona parte del gioco le missioni mi hanno condotto in una nuova zona precedentemente inaccessibile, quindi nuova. Anche qualora mi fossi ritrovato ad attraversare gli stessi spazi, il gameplay e la narrazione hanno reso comunque l’esperienza divertente e intrattenente.
In toto, Bungie ha fatto un ottimo lavoro nel trasportare i propri giocatori su Europa, senza nessuna particolare nota di merito. La mappa è solida e l’ambientazione lodevole.
Qui andiamo a toccare quello che per me è il tasto dolente del DLC. Non ho molta esperienza in campo di espansioni narrative in un’esperienza multyplayer come potrebbe averne un giocatore di World of Warcraft. Detto ciò, data la già nominata natura multyplayer del titolo, non mi aspettavo una grande enfasi sui personaggi o la storia, ma una concentrazione sul gameplay, che infatti non mi ha deluso.
Partendo in primis dalla trama: Eramis viene corrotta da un potere oscuro nel tentativo di riportare indietro la gloria della sua razza e per sconfiggerla ti servirà l’aiuto di una guardiana tornata da un futuro in cui questo potere malvagio prevale e annienta la razza umana. Si tratta di una storia vista e rivista, prevedibile nei suoi svolgimenti.
Tuttavia, è grazie a un ottimo lavoro di doppiaggio che Bungie riesce a rendere accattivanti questi personaggi altrimenti piatti. Variks, come essere insettoide, intervalla spesso versi animaleschi alle sue linee di dialogo, Eramis parla con un timbro quasi sibilato, mentre l’Ignota Exo fa un buon lavoro nel trasmettere la sua determinazione nel salvare il passato e vendicare così il suo futuro.
Arrivando ora al gameplay che nasce da questa trama, non mancano le buone sorprese. Per quanto bidimensionali infatti siano, i luogotenenti di Eramis, ossia Praksis, Kridis e Phylaks, sono stati buone boss battle. Anche se alcune più di altre. Molto più piccole le boss fight sparse tra gli eventi su Europa e durante qualche missione di trama, ma anche quelle si sono rivelate divertenti.
Grande componente del gameplay di Beyond Light, e fulcro degli eventi che costituiscono la trama, è il potere dell’oscurità, la rinominata Stasi. Esatto, si tratta dello stesso potere che Eramis utilizza per raggiungere i suoi scopi, l’antagonista della Luce di ogni guardiano, il potere scaturito dal Viaggiatore, protettore dell’umanità. Grazie all’aiuto dell’Incognita Exo, impareremo a utilizzare il potere della Stasi, senza venirne però consumati.
La Stasi è un nuovo tipo di classe energetica in Destiny 2, il cui fulcro tematico è quello del ghiaccio. Infatti, sia Titani, Cacciatori che Stregoni saranno capaci di scaturire nuovi poteri attraverso questo elemento. Nel mio caso, un titano, non posso purtroppo dire di essere stato troppo entusiasmato dalla nuova classe.
Mentre sono sicuro che le altre classi abbiano ricevuto entusiasmanti nuove o diverse abilità, credo che il parco abilità del titano non si presti molto bene alla tematica del ghiaccio e del “controllo del campo di battaglia”. Bungie sembra avere avuto infatti difficoltà a implementarla a dovere e si nota.
Credo che il problema principale consista nel sistema di sottoclassi. Come titano ho scelto la sottoclasse Solare, che ti permette di usare un martello a due mani nella sua forma super per creare onde d’urto incendiarie e come abilità corpo a corpo, lanciare un martello a una mano, similmente a Thor. Questo playstyle molto fisico e aggressivo non è veramente presente nella classe Stasi, anzi, quanto l’opposto: mi permette di innalzare una barriera di ghiaccio con la granata, dividendomi dai miei avversari, invece che permettermi di caricarli a testa bassa.
La nuova classe mi ha castrato delle abilità che si adattano al mio stile di gioco e e spesso e volentieri non ho avuto scelta: il gioco mi avrebbe obbligato a usare la nuova classe nella storia, che volessi oppure no.
Per di più, una delle abilità principali del titano, il suo muro difensivo, non è cambiato in alcun modo nella nuova classe energetica: come anche nelle sottoclassi, il muro rimane quello, solo un muro. Un’opportunità di approfondimento del gameplay che per me segna una grande mancanza.
La classe del titano rimane quindi per me problematica, anche con l’arrivo della classe Stasi, in quanto non sembra avere un’identità definitiva. Cerca di farti giocare come un picchiatore, in corpo a corpo, ma qualora lo volessi fare rimani castrato di un’abilità, il tuo muro difensivo, che non userai praticamente mai. Ti vuole far giocare come un supporto, offrendo potenziamenti ai tuoi alleati, scudi, etc, chiedendoti di giocare dietro la copertura di un muro, ma la tua abilità super ti spingerà a cercare il diretto corpo a corpo.
Riassumendo, trovo dei problemi nell’implementazione del nuovo potere Stasi nel titano, problemi inerenti della classe, che l’espansione non ha purtroppo risolto. Generalmente parlando però, sarebbe errato dire che il potere della Stasi non può essere divertente o soddisfacente da giocare, ci vedo solo una grande quantità di potenziale sprecato.
Beyond Light non si ferma a offrire ai players una nuova storia, una nuova esperienza, ma si cura anche di rivedere e ricostruire quelle vecchie. Per quanto questa parte non sia strettamente inerente al DLC, non svolgendosi neppure su Europa, fa comunque parte dei suoi contenuti. Si tratta di lavoro in aggiunta alla già grande quantità di impegno e dedizione messa nell’esperienza principale e per questo ho intenzione di premiarla.
Ora ci troviamo al Cosmodrome, dove l’avventura di ogni giocatore inizia. Posso dire che non si tratta di una completa innovazione, molte parti della vecchia introduzione al player sono rimaste eguali, ma è bello vedere come Bungie si sia presa la briga di aggiungere personaggi e una, seppur piccola, storyline dedita a introdurre il nuovo player.
In totale, si tratta di un’esperienza inaspettata, seppur comunque migliorabile in alcune sui componenti di tutorial, ma niente meno che gradita.
Io mi sono innamorato di Destiny 2. Lontani sono i giorni della mia prima esperienza sul titolo, quando si trovava sotto Activision Blizzard, allora prodotto di avarizia e preda di un’assurda monetizzazione. Il gioco è cambiato, e soprattutto migliorato, così tanto che sembra essere un altro titolo. Posso vedere chiaramente l’amore e la passione che Bungie prova per la sua creatura e lo ha dimostrato grazie alla sua nuova espansione, Destiny 2 Beyond Light. Non un’esperienza sensazionale, ma sicuramente quanto basta per fare di me un player appassionato.
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