Anteprima Outriders: dopotutto è solo una demo

La demo del TPS di casa Square Enix approda sul mercato e resterà attiva anche dopo il lancio. Prodotto dal team di People Can Fly, già fautori dello sconosciuto famosissimo Fortnite e di Painkiller. Ponendosi il difficile obiettivo di sbancare con un game as a service di successo sperando di non finire nel dimenticatoio o peggio. Questo è solo un assaggio di quello che sarà il gioco ma sicuramente posso iniziare a trarne delle conclusioni.

Non esattamente fantasiosa come immagine di menù

Un mercato sicuramente non semplice

Il mercato dei game as a service ha recentemente vissuto parecchie criticità. Famoso il caso di Anthem, abbandonato da poco dalla stessa EA e Bioware. Un esempio sicuramente negativo, ma che può essere preso come monito per altri che cercano di entrare in questa giungla di update, stagioni e endgame da tenere fresco.

Outriders potrebbe avere degli assi nella manica, anche se, a giudicare dalla demo, sono nascosti bene. Il team di People Can Fly è molto fiducioso del suo lavoro con la trama, tanto da affermare, in una recente intervista che quest’ultima sarà uno dei punti focali dell’esperienza. Io personalmente nella demo non ho visto tutto questo splendore, però potrei sbagliarmi.

L’obiettivo da porsi è quello di tenere sempre attivo il gioco con una road map fitta è interessante, ad esempio con l’implementazione di stagioni con premi, magari evitando di far pagare per la versione premium; nuovi contenuti per ampliare il benedetto end game, tallone d’Achille di molti game as a service, che spesso porta alla morte del titolo e un sistema di looting degno di questo nome. Questi sono gli ingredienti necessari per un progetto di successo.

No non è Destiny, anche se sembra

Un inizio col botto

La trama, come forse ho lasciato trasparire, è li giusto per dare un vago incipit, ma nel concreto non mi ha lasciato nulla. Personalmente la trovo molto superficiale e messa giusto perché altrimenti si offende qualcuno.

Fra noia ed eventi non interessanti, che anticipano la personalizzazione del personaggio, scopriamo di essere un Outriders, una specie di esploratore di nuovi mondi. Il Protagonista è personalizzabile nell’aspetto, anche se in maniera molto superficiale, ma per quanto riguarda il suo carattere è un guscio vuoto: parla per frasi fatte e risulta piatto e veramente poco accattivante, simpatico come un lavandino che perde.

Pochi elementi di personalizzazione ma tanto sarà sempre coperto da armature e simili

Ma è rotto?

Tecnicamente parlando il gioco presenta delle incertezze abbastanza gravi: la telecamera di gioco si muove come fosse immersa nel miele, risultando straniante e legnosa, le animazioni sono decenti in certi casi per diventare legnose e semi bloccate in altri. Poi, che non vi venga in mente di parlare con un NPC: la telecamera inizierà a vibrare e traballare, provocandovi la nausea in meno di due minuti e costringendovi a saltare sistematicamente tutti i dialoghi seguenti per evitare di sbattere a terra per le vertigini.

Il gameplay è strano, mediocre e rotto. Le granate si lanciano ad occhio e non hanno la classica traiettoria luminosa come in altri giochi dello stesso genere. Per non parlare del fatto che lanciare un’abilita provoca il blocco del personaggio. Per il resto nulla da dire, le meccaniche sono sicuramente poche per dare una valutazione completa e oggettiva, spero di ricredermi in futuro.

Le classi, invece, sembrano interessanti e ben strutturate: l’Albero delle abilità è vasto e complesso, un punto di forza che dovremo tenere sott’occhio. Ho provato il tecnomante e penso di usarlo anche per il gioco completo.

Una delle 4 classi disponibili

Meglio aspettare

Alla fine della fiera spaziale, il gioco mi lascia pieno di dubbi ma anche qualche speranza: il sistema di classi vario e accattivante, l’ambientazione fantasy sci-fi immersa in una natura ostile e selvaggia mi attira, il gamaplay shooter intuitivo anche se vessato da qualche animazione non esattamente al top. Voglio pero spezzare una lancia a favore delle demo in generale. Tutti dovrebbero permette di far provare il gioco prima di acquistare, invece di fidarsi solo di quello che il publisher vuole farci vedere. CD Projekt RED insegna.

Se dovessi consigliare il titolo, non lo farei, sarebbe una responsabilità troppo grande. Per ora non posso che dirvi di aspettare oltre il day one, vedere come si muovono gli sviluppatori e solo dopo valutare attentamente l’acquisto. Io vi ho avvertito, uomo avvisato mezzo salvato.

Commento
Non mi sento di bocciare il progetto totalmente, soprattutto in virtù del fatto che è una demo. Voglio sperare nel team di sviluppo. Attualmente il gioco ha pecche che posso essere risolte anche in breve tempo e il titolo potrebbe rivelarsi una bella sorpresa o una scottante delusione. Non possiamo che metterci nelle mani degli sviluppatori e sperare in bene o accontentarci di un fuoco di paglia che appena mostra il fianco a chi gioca viene abbandonato e nessuno se ne ricorderà più fino all'annuncio della sua chiusura.
Pro e Contro
Gameplay interessante.
Sistema di classi.

x Tecnicamente insufficiente.
x Protagonista fastidioso.
x Protagonista.

#LiveTheRebellion