Specie nell’ultimo periodo non è infrequente imbattersi in titoli indipendenti che qualitativamente hanno ben poco da invidiare alle produzioni più blasonate (citiamo ad esempio
The Last Tinker di Mimimi Production), magari sviluppati da una sola persona come nel caso di
Dust: An Elysian Tail. Woodle Tree Adventures, disponibile tramite Steam al prezzo di 2.99€ e sviluppato dal solo Fabio Ferrara, prova a rientrare in questa categoria portando su PC un genere che ormai fa fatica a trovare il suo spazio fuori dall’ecosistema Nintendo: quello dei platform a tre dimensioni. Ci avrà convinto?
Cercatore d’acqua
I richiami al mondo Nintendo sono evidenti da subito
La trama, come praticamente tradizione del genere, è estremamente semplice ed è poco più di un pretesto per permettere al giocatore di esplorare i vari livelli: il protagonista, un ceppo d’albero animato, riceve il compito di recuperare alcune lacrime di fata da un albero parlante (che strizza l’occhio al Deku Tree di Ocarina of Time) per poter salvare il suo mondo di origine, prossimo a diventare una terra arida. Recuperate la sacca in cui raccogliere le bacche (necessarie a sbloccare i vari mondi di gioco) e la foglia magica che permette al protagonista di attaccare si è subito pronti per iniziare l’avventura, articolata attraverso 6 mondi che richiamano da vicino per impostazione
Super Mario 3D Land.
It’s a me!
Il platforming proposto è buono, ma si scontra con alcuni problemi dal punto di vista della sfida e con la telecamera
Dal punto di vista delle meccaniche, come detto, Woodle Tree Adventures è un platform a tre dimensioni dove il protagonista, oltre agli spostamenti tramite le frecce direzionali, i tasti W, A, S e D o le levette analogiche del controller Xbox 360, può saltare (barra spaziatrice o tasto A), correre (shift su tastiera o X sul controller) e attaccare premendo E o B. Lo scopo, anche questo già accennato, è quello di recuperare in ogni livello tre lacrime per poi arrivare alla fine e poter abbandonare il tutto. I
l platforming all’interno dei vari mondi segue una curva di difficoltà in crescita, lasciando ai primi livelli il compito di far prendere confidenza al giocatore e richiedendo via via sempre più precisione e, in generale, rendendo un po’ più complicate le cose a livello di esplorazione. I nemici però d’altra parte non riescono a tenere questo passo, risultando in massima parte statici e non rappresentando praticamente mai una minaccia, sia che si stia affrontando uno dei primi mondi che quando ci si cimenta negli ultimi.
A minare poi del tutto il tasso di sfida ci pensa la completa assenza di un massimo di vite o di qualche “malus” in caso di morte: nel caso si venga colpiti da qualcuno dei mostri presenti o si fallisca un salto cadendo nel vuoto il respawn è immediato e non comporta nessun tipo di penalità (eccettuato il fatto di essere costretti a ricominciare dalla zona del livello in cui si accede la prima volta), con il risultato finale quindi di riuscire al massimo a procurare una leggera frustrazione dovuta al fatto di dover “riattraversare” un livello. Ma più che i rimpianti sul fronte sfida, i
l difetto grosso di Woodle Tree Adventure è la telecamera: l’impostazione, riprendendo come visto quella di Super Mario 3D Land, prevede un’inquadratura fissa che di per sé non è un problema, ma non riesce a seguire puntualmente gli spostamenti del giocatori a causa di un angolo spesso e volentieri troppo vicino e ad un’eccessiva staticità, che complica decisamente le cose in alcune circostanze (ad esempio quando è necessario “tornare indietro” affrontando un pezzo del livello a ritroso). L’unica regolazione possibile riguarda la distanza del protagonista dall’inquadratura, che pur essendo d’aiuto non nasconde la necessità di dover muovere liberamente la telecamera che si avverte spesso e volentieri.
Note di colore
Visivamente il tutto è molto colorato
Anche dal punto di vista visivo Woodle Tree Adventures richiama i classici Nintendo, facendo sfoggio di una grafica decisamente curata (
con la sola eccezione dei modelli poligonali dei nemici, più altalenanti) e coloratissima. L’esperienza va avanti sempre fluida e non ci sono particolari problemi legati a rallentamenti o altro, grazie anche ad una buona scalabilità che permette di “ritoccare” il livello di dettaglio dal menu di Unity all’avvio in modo da tararlo sulla configurazione in uso. Buono anche il sonoro, un po’ ripetitivo ma comunque in grado di fare il suo dovere a livello di accompagnamento
Verdetto
6.5 / 10
Non si muove foglia...
Commento
Pro e Contro
✓ Prezzo ridotto
✓ Platforming riuscito
✓ Colorato e divertente
x Telecamera da rivedere
x Manca la sfida
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