In parallelo agli
Ilvg Awards, che eleggeranno il gioco dell’anno dell’utenza, i redattori di I Love Videogames hanno deciso di preparare degli articoli più personali a proposito del loro 2015 videoludico.
Dopo la Top 10 dedicata ai titoli per il
mercato casalingo è arrivato il momento di spostarsi su quella dedicata al digital delivery.
Il 2015 non è stato solo un anno ricco di titoli tripla A di qualità, ma ha saputo regalare perle anche per quello che riguarda il mercato digitale. Un’annata densa di uscite interessanti che spaziano i più svariati generi e che grazie alla distribuzione digitale, sia in fatto di indie che di produzioni meno altisonanti, riescono a ritagliarsi il proprio spazio nel cuore dei giocatori. Fra i rammarichi più grandi, quello di non aver messo mano su
Undertale visto tutto il chiacchiericcio mediatico e sociale che è riuscito a smuovere il titolo di
Toby Fox, e che vedrò di recuperare il prima possibile, sperando magari nell’arrivo di una versione per console (
la mia avversione per i PC continuerà anche nel 2016). Come nella precedente classifica, mi sono sentito in dovere di inserire solamente i titoli completati (
vista la natura “mordi e fuggi” di alcuni giochi, la durata ridotta di certe avventure è stata d’aiuto).
Ma non perdiamoci in altri inutili discorsi e scopriamo la mia
Top 10 Digital, dedicata ai titoli scaricabili del 2015. Buona lettura.
Wipeout è morto e
F-Zero, salvo un fugace cameo
nei DLC di Mario Kart 8, non sembra essere, almeno per il momento, negli interessi di
Nintendo. Quale occasione migliore quindi per i ragazzi di
Shin’en Multimedia, che rispolverano il loro gioco di corse futuristiche
Fast Racing League tirandolo a lucido e migliorandolo sotto molti punti di vista.
Fast Racing Neo non fa rimpiangere minimamente le due serie da cui trae forte ispirazione, riuscendo al tempo stesso a mantenere salda una sua identità. L’abilità del team di sviluppo è stata quella di proporre un titolo tecnicamente solido senza dover scendere a troppi compromessi (
salvo poi dover chiudere un occhio sulla situazione a tratti disperata dell’aliasing):
60 fps, velicissimo e con un modello di guida pulito e privo di ogni sbavatura. Se siete amanti dei racing arcade, non dovrebbe assolutamente mancare nel vostro
Wii U.
Uno dei titoli PC che più mi incuriosiva ha visto quest’anno il suo debutto anche su console.
The Astronauts imbastice un’avventura priva di qualsiasi guida, lasciando il giocatore solamente in balia del suo intuito. Nonostante tutta questa libertà
si nasconde un titolo che punta prevalentemente sulla narrativa, capace di raccontare una storia che viaggia fra il mistero e il misticismo, che una volta svelata nella sua interezza, riesce non solo ad emozionare ma anche a far riflettere. Unica pecca nelle battute finali (
che arrivano fin troppo velocemente) dove
The Vanishing of Ethan Carter torna sui suoi binari di “videogioco classico”, obbligando il giocatore a compiere determinati passi per poter assistere al finale.
Fra i saldi degli shop digitali e i titoli gratuiti rilasciati con i vari servizi in abbonamento (
PS Plus e Games with Gold) sono decine i giochi che ogni mese finisco per accumulare e lasciare li abbandonati a se stessi. MonsterBag era uno di loro. È servito un viaggio in macchina di qualche ora e l’aiuto della noia del momento per scoprirlo ed amarlo. È un titolo non privo di difetti, tra tutti l’estrema brevità e facilità con il quale è possibile portarlo a termine (
un’avventura che viaggia tra il puzzle game e il punta e clicca), ma nonostante questo la bravura con il quale
Iguanabee (
team indipendente cileno) è riuscita a raccontare una storia avvalendosi delle sole immagini ha dell’encomiabile. Soprattutto partendo da un incipit che può sembrare banale, quello un mostro,
V, un alieno blu intento a raggiungere la sua inseparabile amica
Nia, ma che ci riserverà dei risvolti decisamente inaspettati e malinconici. Meritevole d’attenzione anche lo splendido comparto grafico che sembra essere strappato di forza da un programma del palinsesto di
Cartoon Network, e che grazie alle sue animazioni da vita al mondo di MonsterBag. Cari amici di Iguanabee, a quando un nuovo progetto?
Dal Cile al Messico arriviamo ad un altra perla rara disponibile sull’eShop Nintendo:
Elliot Quest. Questo platform 2D si rifà ai classici del passato, mescolando elementi RPG ed ispirandosi ad uno dei capitoli più controversi della saga di
Zelda, The Adventure of Link. Un titolo che pur guardando al passato riesce a risultare moderno in ogni suo aspetto,
dalla pixel art minimalista ad una storia cupa e lontana dai classici canoni che vedono l’eroe di turno salvare la sua bella. In tutto questo Elliot Quest offre anche una sfida decisamente impegnativa, che insieme ad un corposo backtraking , diventano le uniche due ombre che potrebbero renderlo un titolo non per tutti.
Sempre voltando lo sguardo verso un passato nostalgico troviamo uno dei titoli che più mi ha fatto soffrire,
ricordandomi minuto dopo minuto quanto ami la saga di Metroid. Visto che dovremo aspettare ancora molto prima di conoscere il futuro di
Samus Aran, quale migliore occasione per intrallazzarsi con un suo clone spudoratamente riuscito? Detta così potrebbe suonare male, ma Axiom Verge è a tutti gli effetti uno dei migliori metroidvania dai tempi di
Metroid Fusion. Pur urlando “Metroid” da ogni suo pixel, il titolo sviluppato da
Tom Happ (
che ne ha curato ogni singolo aspetto, dalla grafica alle musiche) è un tributo all’opera Nintendo ma al tempo stesso un lavoro di stile, che riesce a proporre situazioni interessanti a livello di gameplay e un livello di difficoltà ben sopra la media, che farà felici gli amanti delle sfide.
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