Magi: The Labyrinth of Magic è un’opera nata dal manga di Shinobu Otaka. L’adattamento animato è anche abbastanza celebre in terra natale grazie ai combattimenti molto validi e una trama veramente solida e convincente.

Si è anche meritato una nomina nella nostra lista sui migliori anime sulla magia e a tema fantasy, visto che sono gli elementi portanti dell’opera.

Sono state rilasciate al momento diverse stagioni dell’anime compresa una serie a parte, considerabile uno spinoff. Vediamo dunque come incastonare questi prodotti tra di loro per poter vedere la serie di Magi nel miglior ordine possibile.

Approfittiamo per dirvi che, per quanto riguarda l’anime, solo lo spinoff Magi: Adventure of Sinbad è recuperabile tramite siti di streaming ufficiali. Si può recuperare comodamente su Netflix, mentre per le altre stagioni dovrete ricorrere ai rivenditori ufficiali e acquistarle, se possibile, tramite DVD o Blue-Ray.

Informazioni generali

Vediamo prima di addentrarci nell’ordine di visione qualche informazione sull’anime, per avere un quadro più completo.

Magi: The Labyrinth of Magic è un manga nato dall’autrice Shinobu Otaka, che vede il suo inizio nel 2009. Esso è già concluso, con 37 volumi all’attivo. È reperibile anche in Italia nella sua interezza, grazie all’esportazione da parte della collana Star Comics e rientra nella demografica Shonen.

L’opera si ispira a Le Mille e Una Notte, con i personaggi e le ambientazioni che portano lo stesso nome di quelli della raccolta di novelle, per poi venire ovviamente reinterpretati dall’autrice.

Il successo in patria del manga porta nel 2012 ad un adattamento anime prodotto dallo studio A-1 Pictures, noto per altre produzioni come Fairy Tail e Sword Art Online. Al momento sono uscite due stagioni più uno spinoff, adattato questa volta dallo studio Lay-Duce.

Ambientato nel Medioriente, seguiamo le avventure di Aladdin, un ragazzino che gira il mondo accompagnato dal genio Ugo. Durante questo grande viaggio Aladdin accompagnato da Ali Babà esplorerà vari Dungeon con lo scopo di conquistarli e domare i potenti geni presenti al loro interno, capaci di dare grandi poteri ai meritevoli.

In Giappone il manga è stato il quarto più venduto nel 2013, ed è stato vincitore assoluto nel Premio Shogakukan nella sua 59esima edizione.

Ordine di visione

Dopo questa carrellata di informazioni sull’opera, vediamo il suo ordine di visione:

Questo è secondo noi il miglior ordine di visione per quanto riguarda l’anime di Magi, ovvero quello con cui lo studio d’animazione ha rilasciato i vari prodotti. Le prime due, The Labyrinth of Magic e The Kingdom of Magic sono le due stagioni principali dell’anime, quindi bisogna guardarle una dopo l’altra.

Adventure of Sinbad invece è uno spinoff e prequel alla serie incentrato sul personaggio di Sinbad, 30 anni prima dell’inizio della prima stagione.

Nonostante sia cronologicamente parlando il primo avvenimento l’abbiamo posizionato dopo le prime due stagioni per un semplice motivo. Vederlo senza il contesto su Sinbad che viene dato nella storia principale può risultare confusionario, e quindi potreste non godervelo.

Invece, se siete già fan e state facendo un rewatch della serie dopo averla già vista potete sperimentare l’ordine di visione cronologico, per dare al tutto un nuovo punto di vista.

Come potete notare inoltre è presente sia un OVA che una serie spinoff sotto lo stesso titolo. Noi li abbiamo messi entrambi per completezza, ma sappiate che l’OVA potete tranquillamente ignorarlo, e vedere solo la serie animata su Sinbad.

Infatti, lo studio Lay-Duce ha adattato il manga dello spin off prima tramite OVA in 5 episodi, per poi lascarlo incompleto e ricominciarlo da capo in una serie vera e propria. Ergo il prodotto è lo stesso, ma uno è completo e l’altro no. Non ci sono dunque ragioni per preferire l’OVA.

Sinbad, personaggio della serie e protagonista dello spinoff a lui dedicato

Ordine del manga

Se invece il vostro interesse per la serie è dovuto al manga vi lasciamo per completezza l’ordine anche per la versione cartacea, anche se non differisce molto da quello dell’anime. Il vantaggio dell’opera originale però sta nel fatto che è conclusa a differenza dell’anime, ancora in corso.

L’unica differenza come avete potuto notare è che la serie principale è racchiusa sotto un unico nome. L’anime invece cambia nominativo alla seconda stagione.

Lo stesso discorso vale per lo spinoff, da leggere preferibilmente dopo gli eventi principali, sempre per il fattore del contesto.

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