Il Game Boy Advance, successore dell’iconico Game Boy e del Game Boy Color, è una console portatile Nintendo rilasciata nel 2001 che ha saputo fare la felicità di tutti i videogiocatori che l’hanno posseduto.

Gran parte del suo successo è dovuto al grandissimo parco giochi che poteva offrire, in grado di accontentare i gusti di ogni tipologia di giocatore.

Tra questi sono presenti capolavori indimenticabili che hanno fatto la storia dell’intero medium, per cui oggi abbiamo deciso di raccogliere in questo articolo alcuni dei migliori giochi per Game Boy Advance.

Pokémon Rubino/Zaffiro/Smeraldo

E con chi partire, se non con alcuni dei capitoli più celebrati della serie videoludica più famosa al mondo. Sto parlando dei rappresentati della terza generazione Pokémon, ovvero Pokémon Rubino, Zaffiro e Smeraldo.

Sviluppati da Gamefreak e pubblicati da Nintendo in Europa nel 2003 (Rubino/Zaffiro) e nel 2005 (Smeraldo), i giochi ci portano nella regione di Hoenn, introducendo 135 nuove creature tascabili e tante sfide da affrontare.

Come ogni titolo della serie, il nostro scopo sarà quello di sfidare tutti gli allenatori più forti della regione per guadagnarci il titolo di campioni, sventando anche nel frattempo la minaccia rappresentata dal team cattivo di turno.

Riguardo a quest’ultimo tra l’altro, Rubino e Zaffiro detengono diversi primati. Sono i primi ad introdurre un team diverso dal Team Rocket e ad avere due variazioni dello stesso in base al titolo: Team Magma per Rubino e Team Acqua per Zaffiro.

Si tratta anche della prima volta in cui i leggendari di copertina hanno un ruolo di rilievo all’interno della trama, caratteristica che verrà adottata da tutte le successive generazioni.

Non sono però le sole novità introdotte. In questa generazione sono state inserite per la prima volta le nature e le abilità, che diventeranno fondamentali per lo scenario competitivo ma anche per l’intero sistema di gioco.

Se a ciò uniamo una colonna sonora accattivante e probabilmente il miglior post game dell’intera serie (Smeraldo), avrete già capito il peso enorme che questi titoli rappresentano per tutte le generazioni successive.

Anche se non siete fan della serie dovreste dare almeno una chance a Pokémon Smeraldo, che ancora oggi rimane uno dei titoli più solidi della serie.

Pokémon Rosso Fuoco/Verde Foglia

Pokemon verde foglia e rosso fuoco
La terza generazione Pokémon non include solo Rubino, Zaffiro e Smeraldo, ma anzi è stata chiusa alla perfezione con i primi due storici remake dei titoli di prima generazione. Stiamo parlando di Pokémon Rosso Fuoco (remake di Pokémon Rosso) e Pokémon Verde Foglia (remake di Pokémon Verde).

Questi infatti, oltre a riproporre in veste ammodernata i classici per l’originale Game Boy, ne espandono la quantità di creature trovabili fino alla terza generazione, ampliando considerevolmente il Pokédex originale.

Come per Pokémon Rosso e Verde, la nostra avventura inizierà a Biancavilla, nella regione di Kanto, impersonando un ragazzino o una ragazzina che sognano di essere il più grande allenatore di Pokémon mai esistito.

Grazie all’aiuto del Professor Oak, riusciranno ad ottenere un Pokémon con cui iniziare, sancendo l’inizio dell’avventura per conquistare il titolo di campione.

Gli ostacoli principali da superare saranno i soliti Capipalestra, Super Quattro e Campione, anche se per la via sarà possibile incrociare anche il proprio rivale ed i famigerati membri del team Rocket.

Nonostante Kanto ormai sia stata riproposta in mille salse negli anni, questa edizione è comunque più che consigliata in quanto è stato svolto un egregio lavoro per essere un remake.

Nonostante i giochi originali siano un’esperienza diversa, anche per via delle meccaniche originali “particolari”, Rosso Fuoco e Verde Foglia restano dei must da giocare assolutamente.

Mario Kart Super Circuit

Mario Kart Super Circuit
Mario Kart Super Circuit è il terzo capitolo della rinomata serie targata Nintendo, uscito esclusivamente su Game Boy Advance nel 2001.

Come per il precursore su Super Nintendo, a causa dell’hardware limitato non presenta un vero e proprio comparto grafico 3D. Nonostante questo, gli asset 2D sono stati disposti in modo tale da creare un senso di profondità durante l’attraversamento delle vari piste, simulando quindi a tutti gli effetti delle ambientazioni tridimensionali.

Unico difetto forse sono i colori fin troppo accesi, ma era un male necessario vista la mancanza di retroilluminazione nei modelli originali della console.

Per aumentare la velocità del proprio kart è possibile raccogliere monete lungo il percorso, in maniera simile a come visto nel già citato primo capitolo. Questa meccanica verrà abbandonata in buona parte dei successori, per poi essere ripresa da Mario Kart 7 in poi.

Ci saranno 5 trofei da affrontare, più delle piste extra riprese direttamente da Super Mario Kart, che da Mario Kart DS verranno condensate sotto il Gran Premio Retrò.

Il gioco è ottimo per chiunque voglia avvicinarsi di più all’originale esperienza di Mario Kart, senza il vero 3D e senza meccaniche e potenziamenti complessi introdotti nei successivi titoli.

In generale, i videogiochi più moderni della serie sono considerati le “versioni definitive” che rendono inutile recuperare i predecessori, ma dare uno sguardo al passato ogni tanto aiuta per capire come siamo arrivati al presente.

Yoshi’s Island : Super Mario Advance 3

Yoshi's Island : Super Mario Advance 3
Parte della serie Super Mario Advance e rilasciato nel 2002, Yoshi’s Island : Super Mario Advance 3 è un port del gioco Super Mario World 2: Yoshi’s island per Super Nintendo.

Questa versione presenta alcune novità, tra cui 6 nuovi livelli segreti e alcune modifiche a meccaniche e a livelli già esistenti. La musica è stata riadattata per le capacità sonore del Game Boy Advance.

La struttura principale del gioco è quella di un platformer un po’ più lento rispetto ad un Super Mario e a volte più esplorativo, ma che porta in tavola le abilità di Yoshi per distinguersi, come il lancio delle uova e il salto fluttuante. Il gioco usa anche un sistema di trasformazioni temporanee per mantenere il gameplay sempre variegato e divertente.

La colonna sonora è eccellente, come lo è la sua grafica, anche se leggermente peggiore rispetto alla versione Super Nintendo.

Val la pena provare questa versione se non avete mai giocato l’originale, in quanto è molto più accessibile anche tramite l’eShop di Wii U. Per tutti gli appassionati del genere, il primo Yoshi’s Island è letteralmente immancabile, quindi recuperarlo al più preso possibile è altamente consigliato.

Wario Land 4

Wario Land 4
Wario Land 4 è il quarto gioco della serie Wario Land rilasciato nel 2001. Questo titolo è diverso rispetto ai Wario Land precedenti, in quanto l’obiettivo di ogni livello non è arrivare all’uscita, bensì tornare all’entrata dopo aver trovato una chiave per aprirla.

La trama è come al solito molto semplice: Wario legge un giornale e scopre dell’esistenza di una piramide d’oro, quindi decide di esplorarla per rubare i tesori in essa contenuti.

Lo spirito degli Wario precedenti viene catturato perfettamente e migliorato grazie alle capacità a 16-bit della console. La grafica è veramente curata, specialmente nella varie “trasformazioni” che Wario può ottenere nel gioco. Il gameplay è stato anche velocizzato rispetto alle precedenti iterazioni.

Tra lo stile fuori di testa e la sua costante aura grottesca, è consigliatissimo per tutti i fan di Wario, anche perché rappresenta uno degli ultimi step prima che il personaggio venisse relegato solamente alla serie WarioWare.

Mario & Luigi: Superstar Saga

Mario & Luigi: Superstar Saga
Primo titolo della serie Mario & Luigi, sviluppato da AlphaDream e pubblicato da Nintendo nel 2003, Mario & Luigi: Superstar Saga è un RPG molto importante per la serie di Mario.

Prima della sua uscita, infatti, solo Paper Mario aveva provato a ereditare il concept di un RPG con protagonista l’idraulico più famoso del mondo, introdotto per la prima volta da Super Mario RPG: Legend Of The Seven Stars.

Le vicende narrate si svolgeranno nel Regno di Fagiolandia, terra dalla quale proviene l’ambasciatrice che ruba la voce alla principessa Peach. Mario e il fratello Luigi, assieme a Bowser, decidono di intraprendere un viaggio al suo interno per recuperare la refurtiva, affrontando tutti i nemici che gli si pareranno davanti.

Il sistema di combattimento a turni tipico della serie ha origine in questo gioco. Se a questo combiniamo anche la bellissima grafica, abbiamo davanti un titolo che ha sentito veramente poco il peso degli anni, rendendosi accessibile anche per giocatori moderni.

Gioco consigliatissimo a chiunque sia fan degli RPG. Sicuramente rispetto alla media del genere presenta atmosfere più giocose e straripanti di humor, ma proprio questo contribuisce a renderlo unico nel panorama di uno dei generi di maggiore importanza nel panorama videoludico.

Inoltre, il semplice sistema di gioco basato sui pulsanti A e B lo rendono il candidato prediletto sia per giocatori esperti che per novizi, presentando una curva d’apprendimento costante che aiuterà molto tutti coloro meno avvezzi al genere.

Golden Sun

Golden Sun
Golden Sun è un JRPG arrivato in Europa nel 2002, un anno dopo rispetto al resto del mondo. Nonostante questa serie sia da tempo dormiente, i due giochi per Game Boy Advance rappresentano un ottimo esempio di RPG portatili, venendo ancora ricordati nostalgicamente al giorno d’oggi dai giocatori Nintendo più hardcore.

Nonostante le premesse molto standard, che vedono Isaac compiere il classico “percorso dell’eroe” a cui tutti noi siamo abituati, la trama resta curata ed avvincente. Merito di questo va anche al comparto sonoro, sempre adatto ad ogni situazione, ed alla splendida grafica, tra le migliori dell’intero parco titoli della console.

Aspetto interessante presente nella serie è la cattura di creature chiamate Djinn, che quando “equipaggiate” potenzieranno le abilità del personaggio, oltre a fornire miglioramenti a danni e difesa non indifferenti.

Il gioco è consigliatissimo per chiunque voglia provare un RPG ben strutturato con una trama avvincente, un’estetica accattivante e un sistema di combattimento ben curato. Può essere inoltre estremamente interessante per i fan del genere riesplorare un’opera così spesso dimenticata ma che può ancora dire la sua.

Final Fantasy Tactics Advance

Final Fantasy Tactics Advance
Final Fantasy Tactics Advance è un particolare spinoff di Final Fantasy con gameplay da strategico rilasciato da Square Enix nel 2003. Presenta tratti simili a Final Fantasy Tactics per PlayStation 1, ma non è un seguito diretto.

Rispetto ai temi più maturi e politici del gioco precedente, Final Fantasy Tactics Advance ha come protagonisti un gruppo di ragazzini nel mondo “reale”. Durante una giornata come tante, troveranno un libro chiamato il Gran Grimorio, che appena aperto pervade l’ambientazione circostante e la trasforma in un tipico scenario di Final Fantasy.

Il gioco è diverso dal predecessore, infatti il focus è posto sull’accettare e completare diverse missioni poste nei bar delle varie città del mondo. Il sistema di combattimento è rimasto pressoché invariato, con una visuale isometrica dall’alto che ci permetterà di comandare le nostre truppe in battaglia.

La colonna sonora ha toni leggeri e spensierati, ben lontani da quelli del prequel sulla prima PlayStation, ma rimane gradevole da ascoltare. Nonostante si trovi su GBA, la qualità audio è molto superiore rispetto alla norma.

Chiunque sia un fan del primo capitolo dovrebbe provare questo gioco, anche solo per l’interessante premessa e il piacevole gameplay tattico per cui è nota la serie.

Metroid Fusion

Metroid Fusion
Metroid Fusion, anche noto come Metroid 4, è il quarto capitolo dell’omonima saga Nintendo, pubblicato per la prima volta nel 2004 in esclusiva sul Game Boy Advance.

La trama riprende subito dopo gli eventi di Super Metroid. Dietro le quinte, infatti, la nostra protagonista Samus viene infettata da delle misteriose forme di vita note come Parassiti X, che riescono quasi ad ucciderla.

Riuscirà a scampare la morte solo tramite l’iniezione di un vaccino composto principalmente da DNA di Metroid, che la rende completamente immune alle loro infiltrazioni.

Essendone ormai divenuta del tutto immune, sarà quindi costretta ad affrontare nuovamente la loro minaccia quando, a causa di un incidente, riusciranno a fuggire dalla stazione spaziale in cui erano contenuti.

Il gameplay è quello classico della saga, velocizzato rispetto al capitolo precedente e reso un po’ più lineare grazie agli ordini dell’IA Adam. Resta comunque grande il focus sull’esplorazione e sullo sfruttamento dei poteri ottenuti, uno stabile all’interno di tutta la serie.

Altro elemento importante è la presenza del misterioso doppelganger di Samus rinominato SA-X, che non solo possiede tutti i potenziamenti della cacciatrice di taglie, ma sarà anche intenzionato ad ucciderla.

La colonna sonora rimane simile a quelle precedenti, con musiche ambientali presenti durante la normale esplorazione che diverranno via via più spinte durante gli incontri con i boss.

Se volete immergervi in un’ambientazione aliena ai limiti dell’horror godendo di un classico gameplay da Metroidvania, questo gioco fa assolutamente per voi.

Kirby e il Labirinto degli Specchi

Kirby e il Labirinto degli Specchi
Noto all’estero come Kirby and the Amazing Mirror, Kirby e il Labirinto degli Specchi rappresenta un’esperienza unica all’interno della serie, vista l’assenza di personaggi storici come Kind Dedede e la possibilità di controllare diversi tipi di Kirby rispetto al classico protagonista.

La trama è caratterizzata dalla semplicità tipica della serie. Oltre a Dream Land, esiste un altro piano d’esistenza parallelo chiamato Mondo degli Specchi, all’interno del quale si aggira una misteriosa creatura che ne brama la conquista.

A causa di determinati avvenimenti che coinvolgono anche il guerriero Meta Knight, la soffice pallina rosa si troverà ad essere divisa in 5 parti distinte tra loro. Per questo motivo, i 5 nuovi Kirby decideranno di esplorare il Mondo degli Specchi stesso, sia per salvare lo storico antieroe della serie che per riacquisire la loro forma originale.

Il feeling di gioco risulta molto differente rispetto al passato, in quanto il titolo risulta essere particolarmente aperto. Il giocatore è libero di esplorare il mondo come preferisce, mentre gli altri Kirby agiscono indipendentemente in altri livelli.

Il nostro eroe può anche chiamare i suoi compagni in caso sia necessario il loro aiuto tramite l’uso di un cellulare.

Il comparto audio è come sempre impeccabile, con le classiche musiche dolci tipiche della serie che fanno spazio a melodie più accese durante le bossfight.

Sicuramente è immancabile per tutti i fan della serie, ma anche chi cerca un gioco tranquillo con cui rilassarsi avrà pane per i propri denti.

Sonic Advance

Sonic Advance
Primo dell’omonima trilogia per Game Boy Advance, sviluppato da Sonic Team e rilasciato nel 2001 in Giappone e nel 2002 nel resto del mondo, Sonic Advance fu il primissimo gioco di Sonic uscito in esclusiva su una console Nintendo. Cronologicamente, è ambientato in tempi vicini a Sonic Adventure 1 e 2.

La storia è molto simile alle precedenti e ci viene raccontata con un filmato all’inizio del gioco. Il dottor Eggman è di nuovo in possesso degli smeraldi del caos, quindi il gruppo formato da Sonic, Tails, Knuckles e Amy Rose inizia ad inseguirlo per scongiurarne i piani malvagi.

Abbiamo di fronte un titolo che si rifà al passato Mega Drive del protagonista, ma che punta ad innovare sulle ambientazioni e sul design dei personaggi. Dovremo affrontare un totale di 9 zone, divise in 2 atti, con un boss alla fine di ciascuna.

La colonna sonora è quella che ci aspettiamo da un gioco basato su velocità e riflessi di Sonic, venendo quindi caratterizzata da tracce musicali sempre adatte e adrenaliniche.

Sia questo titolo che l’intera trilogia presentano diverse caratteristiche interessanti rispetto al resto della serie, come ad esempio l’unica reintroduzione del Chao Garden al di fuori di Sonic Adventure, oppure le mosse eseguibili in coppia.

In ogni caso, rimane un pezzo importante nella storia del porcospino blu che ogni appassionato della saga dovrebbe provare almeno una volta.

WarioWare, Inc.: Minigame Mania

WarioWare, Inc.: Minigame Mania
Avevo nominato giusto in una sezione precedente questa particolare saga, quindi eccoci a riprendere in mano un gioco di WarioWare. E non uno qualunque, ma WarioWare, Inc.: Minigame Mania, il precursore dell’intera serie rilasciato per Game Boy Advance nel 2004.

La storia è molto semplice: Wario, dopo aver visto in TV il successo di un videogioco di nome Pyoro, decide di fondare una sua azienda chiamata Wario Ware Inc. per creare videogiochi ed arricchirsi facilmente. Dopo essersi reso conto che programmare non è affatto facile come sembra, decide di assumere i suoi amici per aiutarlo.

Il gioco è in sostanza una collezione di minigiochi completabili in pochi secondi, la cui velocità però andrà ad aumentare man mano che verranno terminati con successo. Ogni personaggio del gioco ci proporrà dei minigiochi a tema diverso, come ad esempio 9-Volt che avrà un mix di vecchie glorie per NES oppure di periferiche come ROB.

La musica del gioco è energica e alquanto bizzarra a tratti, perfetta per rinforzare l’atmosfera di pura follia tipica della serie.

Per essere il primo capitolo a portare questo nome, WarioWare, Inc.: Minigame Mania è invecchiato sorprendentemente bene grazie alla sua semplicità e immediatezza. Come ogni titolo della saga, è fortemente consigliato provarlo almeno una volta.

Dragon Ball Z: The Legacy of Goku

Famosa serie per Game Boy Advance che comprende 2 giochi, Dragon Ball Z: The Legacy of Goku ci illustra le storie della saga dei Saiyan nel primo titolo, mentre quella di Trunks, degli androidi e di Cell nel secondo.

La trama non ha bisogno di spiegazioni, in quanto cerca di mostrare le stesse vicissitudini dell’opera da cui è tratto. Ci troveremo ad affrontare l’arrivo dei Saiyan Radish, Nappa e Vegeta all’inizio del primo gioco, superando tutte le avventure successive fino a concludere la saga di Cell al termine del secondo.

La struttura base dell’opera presenta elementi RPG e si muove in maniera simile a The Legend of Zelda. Il giocatore deve esplorare il mondo per poter sbloccare sempre più ambientazioni, raggiungibili combattendo e avanzando di livello.

Comparto sonoro e grafica saranno sempre estremamente gradevoli ma risulteranno più curati nel secondo gioco rispetto al primo, che è anche più corto. È interessante inoltre la visuale della mappa 3D, dove il giocatore vola da livello a livello.

Il gioco è stato fatto nello specifico per i fan di Dragon Ball, è consigliato quindi per chiunque voglia rivivere una parte integrale della storia in un medium diverso rispetto ai classici anime o manga.

Dragon Ball Z: Buu’s Fury

Dragon Ball Z: Buu's Fury
Terzo e ultimo titolo della serie di Dragon Ball Z per Game Boy Advance, Dragon Ball Z: Buu’s Fury segue le vicende della saga di Buu, nemico risvegliato dal malvagio Babidy.

Come gli altri giochi, la trama segue strettamente le vicende presenti nell’anime e nel manga di Dragon Ball Z, quindi in questo senso non troveremo niente di nuovo rispetto al materiale originale.

Come i capitoli precedenti, è un Action RPG con vista dall’alto. Sono state però introdotte delle nuove funzioni per distinguerlo maggiormente da loro, come ad esempio la fusione oppure la trasformazione in Super Saiyan 3.

La grafica rimane simile ai due titoli descritti in precedenza, presentando un’ottima resa dei luoghi più iconici della serie. Ogni personaggio possiede la propria mossa caratteristica, come ad esempio la classica Kamehameha di Goku.

Il gioco è chiaramente indirizzato ai fan di Dragon Ball Z, quindi se si vuole rivivere una delle saghe più importanti dell’opera di Toriyama, questo capitolo è fortemente consigliato.

Dragon Ball: Advanced Adventure

Dragon Ball: Advanced Adventure
Dragon Ball: Advanced Adventure è stato pubblicato esclusivamente su Game Boy Advance nel 2005. Rispetto agli altri giochi sopracitati, questo titolo va a coprire le avventure del primo Dragon Ball, invece che quella di Dragon Ball Z.

La modalità storia riprende le vicende dal primo incontro fra Goku e Bulma, fino allo scontro tra Goku e il Grande Mago Piccolo.

Il gameplay è anch’esso mutato. Ci troviamo di fronte ad un beat’em up a scorrimento laterale, che spezza la monotonia del genere tramite minigiochi che ci faranno guadagnare esperienza. Finendo il gioco sbloccheremo ulteriori modalità e personaggi giocabili.

La grafica è ben curata e l’attenzione al dettaglio e alle animazioni è sempre ben apprezzata. Nonostante il gioco sia bidimensionale, c’è un certo senso di profondità che ci darà l’impressione di giocare un titolo 2.5D.

Come i giochi precedenti, anche questo è indirizzato ai fan della serie, quindi è consigliato conoscere l’opera originale per poterlo apprezzare appieno.

Metroid: Zero Mission

Metroid: Zero Mission
Remake del primissimo Metroid, Metroid: Zero Mission, rilasciato nel 2004 su Game Boy Advance, ci rimette nei panni della nostra cacciatrice di taglie preferita Samus Aran, intenta ad affrontare la minaccia dei Pirati Spaziali sul pianeta Zebes.

Il gioco si apre con un filmato dove viene mostrata la missione della protagonista, ovvero distruggere tutti gli organismi noti come Metroid e sconfiggere Mother Brain.

Il gameplay è una versione aggiornata del primo capitolo con delle novità estrapolate da Super Metroid e Metroid Fusion. Come al solito, consiste nell’esplorare le oramai famose aree del pianeta Zebes alla ricerca di potenziamenti utili a proseguire.

Il tutto è condito da un’ampia libertà di approccio che ci permette di muoverci tra le zone a nostro piacimento, nonostante rispetto all’originale risulti sicuramente più guidato.

Le musiche sono dei remix delle leggendarie canzoni originali del primo Metroid, quindi risultano sempre azzeccate per l’ambiente in cui ci troviamo e rafforzano di molto l’atmosfera di isolamento per cui è nota la saga.

Consigliatissimo per chiunque voglia approcciarsi alle origini della serie, ma con un pizzico di praticità moderna e con una grafica aggiornata allo standard del Game Boy Advance.

The Legend of Zelda: The Minish Cap

The Legend of Zelda: The Minish Cap
Terzo titolo che segue la leggenda della Quadrispada, The Legend of Zelda: The Minish Cap è un capitolo molto particolare della serie, in quanto è stato sviluppato da Capcom e non da Nintendo.

La trama ruota intorno ai Minish e ad una loro festività annuale, dove dei bambini partecipano ad un torneo per poter toccare la Spada Minish, che si dice contenga gli spiriti dei mostri sconfitti. Vaati, l’antagonista di Four Swords, decide di rompere la spada e libera i mostri in essa contenuta.

La struttura del gioco è quella classica di ogni Zelda, con aggiunta la meccanica del cambio di dimensione. Infatti sarà possibile modificare la propria grandezza per esplorare territori mai visti prima, come ad esempio buchi nelle pareti. Il nostro cappello prende il posto dell’aiutante in questo capitolo.

Le musiche comprendono sia tracce classiche, come Overworld oppure Fairy Fountain, che temi nuovi e vari remix, andando a rendere comunque il tutto un’esperienza nuova.

Essendo un titolo con un gameplay simile ad A Link to the Past, il gioco è consigliato per chi vuole provare uno Zelda classico ma con agevolazioni moderne, come la grafica e i comandi aggiornati, ma anche per chi vuole esplorare più a fondo i giochi della serie.

Per tutti questi motivi lo reputiamo anche uno dei migliori giochi di The Legend of Zelda.

Castlevania: Aria of Sorrow

Castlevania: Aria of Sorrow è stato rilasciato nel 2003 e segue le vicissitudini di Soma Cruz, ragazzo con poteri occulti che gli permettono di assorbire le anime dei nemici uccisi.

Il gioco è ambientato nel 2035 in Giappone, dove, dopo 36 anni da quando Dracula fu sconfitto definitivamente, si verifica un’eclissi solare che fa ricomparire il castello del Conte.

Il gameplay segue la scia dei Metroidvania precedenti, ovvero si basa su esplorazione, potenziamento del personaggio principale e backtracking. La novità principale del gioco è la capacità di Soma di assorbire le anime dei pnemici per ottenere nuove abilità.

La colonna sonora rimane di qualità eccellente come ogni Castlevania e sfrutta al meglio le capacità del Game Boy Advance per creare un feeling quasi orchestrale.

Il migliore tra i 3 Castlevania per GBA, Castlevania: Aria of Sorrow espande e migliora i capitoli precedenti in maniera quasi perfetta. Il gioco è consigliato sia a fan della saga che agli appassionati del genere Metroidvania in cerca del prossimo titolo da divorare.

Final Fantasy VI Advance

Rilasciato in Giappone nel 2006 e nel 2007 nel resto del mondo, Final Fantasy VI Advance porta il leggendario titolo ad un pubblico moderno 12 anni dopo l’uscita del gioco originale.

Essendo un porting di Final Fantasy VI (Final Fantasy III in Occidente), abbiamo la stessa trama dell’originale.

In un mondo dove la magia non esiste più e l’umanità fa sempre più affidamento alle macchine, ci troviamo in controllo di Terra, una donna capace di usare la magia, che viene controllata dall’Impero per trovare un essere leggendario chiamato Esper.

Il combattimento utilizza la meccanica dell’ATB, creando un connubio tra il sistema a turni e quello in tempo reale.

Una volta riempita la barra, i nemici non aspetteranno il turno del giocatore, ma attaccheranno a prescindere rendendo gli scontri più dinamici. Non avremo classi o lavori dei personaggi, ma ognuno avrà proprie abilità che li aiuteranno a caratterizzarli meglio.

Le musiche sono eccellenti come nei Final Fantasy che l’hanno preceduto, e vengono spesso remixate o citate in altri Final Fantasy moderni. La famosissima introduzione di Final Fantasy I, chiamato Crystal Prelude, vede in questo gioco una delle versioni migliori mai realizzate.

Se siete amanti dei JRPG vecchia scuola, Final Fantasy VI Advance è un gioco che bisogna assolutamente provare almeno una volta nella vita, essendo non solo uno dei migliori Final Fantasy, ma anche uno dei migliori JRPG di sempre. Merito principalmente della sublime caratterizzazione dei personaggi e dei temi maturi trattati.

Fire Emblem

Fire Emblem
Fire Emblem, noto anche come Fire Emblem 7 o Fire Emblem: The Blazing Blade, è stato rilasciato nel 2003 e segna un passo importante per la saga. Questo perché è di fatto il primo gioco della serie rilasciato al di fuori del Giappone.

The Blazing Blade è ambientato 20 anni prima del titolo precedente. Il malvagio lord Nergal vuole aprire il Portale del Drago accompagnato da delle creature umanoidi, in modo tale da gettare il mondo nel caos. Controlleremo tre personaggi principali, ovvero Lyndis, Eliwood e Hector.

Il gameplay è simile agli altri giochi della serie, dove gruppi di soldati si affrontano in battaglie a turni su una mappa divisa a scacchiera.

Lo spettro della morte permanente che aleggia su ogni personaggio controllabile rimane durante tutta la durata del gioco, e ciò spingerà il giocatore a scegliere le proprie carte nella maniera migliore possibile per minimizzare le perdite.

La musica mantiene lo stesso stile dei Fire Emblem precedenti, con melodie orchestrali ed epiche alternate ad altre più ambientali per i momenti più tranquilli.

Fire Emblem 7 rimane uno dei titoli più importanti della saga, per cui andrebbe giocato da ogni fan della serie interessato ai capitoli più anziani.

Tactics Ogre: The Knight of Lodis

Tactics Ogre: The Knight of Lodis
Ultimo capitolo della saga Ogre Battle, Tactics Ogre: The Knight of Lodis è stato rilasciato nel 2001 ed è famoso per i suoi temi basati su religione e politica, oltre che per la sua ambientazione simile ad un’Europa medievale.

Mentre il Papato ottiene sempre più potere, il Sacro Impero di Lodis cerca di portare la propria religione in altri paesi. Viene indetta una Crociata internazionale. Nonostante questo, i lord locali, assetati di potere, mineranno sempre più al potere dell’associazione religiosa, rendendola del tutto marginale nel giro di pochi anni.

Il gameplay è di tipo strategico con elementi tipici di un RPG, quindi le nostre unità si muoveranno su una “scacchiera” e potranno essere controllate solo durante il nostro turno. L’atmosfera e la grafica sono simili ai titoli precedenti, ma sono influenzate dalla cultura spagnola invece che da quella del centro Europa.

La soundtrack è senza dubbio fenomenale, venendo però limitata parzialmente nella qualità dalle capacità dell’hardware. Le melodie sono solenni e ben curate, ma a causa del sopracitato problema potrebbero sembrare un po’ troppo retrò.

Uno dei migliori JRPG disponibili per Game Boy Advance, Tactics Ogre: The Knight of Lodis è un must play per chiunque voglia un gioco di ruolo diverso dal solito e che affronti temi socio-politici con grande maestria.

Advance Wars

Advance Wars
Advance Wars è una serie sviluppata da Intelligent Systems e pubblicata da Nintendo. Questo capitolo per Game Boy Advance, rilasciato nel 2002 in Europa, tratta delle vicende di alcune nazioni nel continente di Cosmolandia.

Le vecchie alleanze qui create vengono recise quando un Ufficiale Comandante dello stato di Blue Moon decide di attaccare Orange Star, che decide di rispondere al fuoco nonostante la perplessità iniziale per quello che è a tutti gli effetti un attacco apparentemente immotivato.

Come già detto per Fire Emblem, sempre prodotto da Intelligent System, Advance Wars è uno strategico con elementi da RPG, presentando mappe a griglia in cui controllare le proprie unità. Lo scopo sarà conquistare il quartier generale nemico, per questo si dovrà ricorrere sia a mezzi di terra che a devastanti velivoli da guerra.

Se avete amato il gameplay di Fire Emblem ma preferite un maggiore focus sulla componente strategica ed un’ambientazione più moderna, gli Advance Wars faranno al caso vostro.

In primavera 2022 è inoltre in arrivo su Nintendo Switch un remake di entrambi i capitoli per Game Boy Advance, quindi se siete interessati potete recuperarli anche così.

#LiveTheRebellion