Il 5 Ottobre 2018, dopo tanta attesa, Nintendo rilascia sul mercato Super Mario party che, purtroppo, trova subito lo scoglio dell’assenza di multiplayer online. Ma cosa accade se, da 2 anni a questa parte, la popolazione mondiale si trova ad affrontare una pandemia (quindi costretti a restare in casa il più possibile) e Super Mario Party resta comunque tra i 10 giochi più venduti al mondo? Eh, accade che Nintendo sente puzza di soldi e quindi aggiunte l’online su Super Mario Party, dopo ben 2 anni e mezzo.
Nobiltà dietro gli update
Il fatto che Nintendo si sia sempre interessata alle famiglie e ai rapporti sociali ormai è ben noto a tutti i giocatori e fan, ma a conti fatti possiamo dire che l’update di Super Mario Party sia arrivato pensando “esclusivamente a noi”? Fermiamoci un attimo a pensare.
Il 9 Marzo 2020 scatta il primo lockdown in Italia, un evento che andrà a estendersi in tutto il mondo, e ancor prima in Cina, epicentro della pandemia. Scatta quindi la molla. C’è la corsa all’acquisto compulsivo. Dall’inizio della pandemia si legge ovunque di un boom di vendite di console. La Nintendo Switch Lite in soli 3 mesi vende mezzo milione di unità, Animal Crossing New Horizon esplode riuscendo a unire virtualmente chi è lontano e RingFit è sold-out ovunque (no seriamente, ovunque). Il mercato videoludico in generale ha un’impennata di vendite mostruosa, talmente grande che proprio in fase pandemia nascono anche dei nuovi team di sviluppo.
Dopo oltre un anno, siamo ancora sotto le dovute regole che mirano a preservare il benestare di tutti. Abbiamo un coprifuoco, obbligo di mascherine, niente assembramenti e, in base alla festività, divieto di vedersi anche tra parenti. Ma cosa c’entra tutto ciò con l’online di Super Mario Party? Forse far riscoprire il gioco dopo così tanto tempo dall’uscita, oppure una mera questione di soldi. Parliamoci chiaro, Nintendo è un’azienda e il primo pensiero per un’azienda è il fatturato. Come si può sfruttare un videogame pregno di mini giochi da fare con amici e non? Aggiungendo semplicemente il multiplayer online.
Il multiplayer online ha finalmente raggiunto Super Mario Party, ma come funziona esattamente? Tutti i mini giochi sono quindi giocabili? Assolutamente no.
Prendiamo come esempio la Morra cinese. Sarebbe impossibile giocarla bene virtualmente, perché uno dei due giocatori potrebbe barare. Nintendo ha applicato questa stessa logica su una decina di mini giochi tagliati fuori dal multiplayer. Correttezza nei confronti dei giocatori. Sì ragazzi, avete capito bene, correttezza. Ci sono mini giochi che richiedono di stare nella stessa stanza fisicamente, per un motivo o per un altro. Quanto sarebbe sbagliato se si barasse nei mini giochi? Si perderebbe tutto il divertimento, per come la vedo io.
Fermandoci dunque un attimo a pensare. Questo update è seriamente stato ideato e creato su due piedi? Dopo due anni e mezzo dall’uscita Nintendo spunta fuori così, con qualcosa di grosso per un gioco che, stando sempre alle loro tempistiche, non avrebbe dovuto più ricevere update (vero,Splatoon 2?). Si potrebbe forse pensare che tale aggiornamento sia stato studiato per il lancio del gioco per poi non uscire più?
Nonostante tutto, il nuovo aggiornamento di Super Mario Party sembra la conferma al fatto che per Nintendo i rapporti umani, forse, contano più delle entrate economiche.
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