Spegnere venti candeline fa meno male se lo fai in compagnia.

In un secondo anno di vita che per forza di cose tira il freno a mano dopo i colpi grossi iniziali, Super Mario Party rafforza l’offerta casual di Nintendo Switch.
A fine 2017, in occasione della recensione di Mario Party The Top 100, avevo una certezza.
Per il ventesimo anniversario della serie, ci sarebbe stato il debutto su Nintendo Switch, con un nuovo capitolo principale.
Il prossimo 5 Ottobre potremo festeggiare in digitale e su cartuccia, con Super Mario Party.
Senza quell’11 a seguito del titolo, ma con un Super a precederlo, messo per ribadire quanto questo capitolo debba essere migliore dei precedenti.

 

Basteranno ottanta mini-giochi inediti, l’introduzione dell’online e una variegata scelta di attività per decretare l’effettiva superiorità di Super Mario Party

Se organizzate spesso serate a casa con gli amici, Super Mario Party non può mancare nella vostra libreria Nintendo Switch.

Mettiamo subito in chiaro quello che sarà il fulcro di questa recensione: Super Mario Party non è assolutamente adatto a chi predilige il single player. Nonostante la possibilità di affrontare qualsiasi modalità con altri tre abitanti del regno dei funghi guidati dalla CPU,  gran parte dei mini-giochi richiedono collaborazione,  o addirittura parlare a tutti gli effetti con i propri compagni di squadra, così da  avvantaggiarsi sugli avversari o ottenere il punto decisivo. Nell’ultima settimana abbiamo testato ogni modalità presente sia da soli che in un gruppo di quattro e il divertimento è andato via via crescendo maggiore era il numero di persone presenti nel salotto. Sopratutto perchè l’IA nei giochi di squadra tende a fare un po’ quello che gli pare, rallentandovi o nei casi peggiori ostacolandovi.
Super Mario Party è evidentemente pensato per un approccio co-operativo (e competitivo) da divano, e se non lo si è ancora capito si fa presto a etichettarlo come esperienza inutile.

Per questo se siete  giocatori che prediligono l’esperienza solitaria e che non giocano con gli amici davanti ad una console, potete chiudere questa scheda.
Ci sono molti altri titoli già disponibili o prossimi all’uscita che fanno al caso vostro.

Sebbene una volta sbloccati tutti gli ottanta mini-giochi si avrà accesso ad una modalità sfida per giocatori solitari, quest’ultima non è un motivo sufficiente per gettarvi nell’ennesimo party del Regno dei Funghi. Non perché sia mal realizzata, anzi, affrontare gli ottanta mini-giochi inediti con obiettivi diversi è stimolante (anche perché è l’unico modo per ottenere determinati extra) ma perché ogni altro contenuto punta  prepotentemente alla sfida di gruppo.

 

Beh, per quello c’è la nuovissima modalità online, no?

 

Non del tutto, l’online di Super Mario Party supporta solo la modalità Minigiocathlon, in cui affrontare altri giocatori di tutto il mondo nei nuovi minigiochi. Sfortunatamente al momento il tutto è ancora inaccessibile, quindi non sono riuscito a formulare un giudizio definitivo su questa attesa aggiunta. Quel che è certo è che  in ogni caso riguarda, come la modalità sfida, solo una fetta dell’offerta di Super Mario Party. Non rendere online tabelloni e altre modalità  riflette ancora una volta la volontà di giocare con persone dal vivo nella stessa stanza.

Insomma Super Mario Party bagna un piede nella vasca dell’online ma senza tuffarcisi a capofitto.
Se state leggendo questa riga significa che fate parte di quei giocatori che invitano a casa gli amici, e passano le serate con titoli dedicati al multiplayer tra risate e imprecazioni. Una volta afferrato il secondo, terzo o quarto Joycon, l’undicesimo capitolo principale delle feste del regno dei funghi si dimostrerà fresco e divertente.

Super Mario Party non vi deluderà.

Come avevamo già avuto modo di constatare nel nostro provato di  qualche settimana fa, i lnuovo capitolo per Nintendo Switch prende i fattori positivi dei capitoli portatili. Direttamente da Star Rush infatti, troviamo sia i tabelloni co-op che la possibilità di aumentare il nostro gruppo con altri personaggi del mondo di Mario, che ci presteranno i loro dadi specifici per trionfare sull’avversario. Inoltre,  tra gli ottanta mini-giochi inediti, ne spiccano alcuni che faranno del numero di giocatori per squadra il proprio cavallo di battaglia, come il tiro alla fune o la gara col gommone.

Il tabellone co-op funziona invece come nel capitolo portatile. Libertà di movimento per tutto lo stage, a patto di muoversi esattamente del numero di caselle specificato dal dado. Ogni personaggio del Regno dei Funghi ha un dado con pro o contro, con alcuni decisamente vantaggiosi in grado perfino di regalare monete. Lo scopo è (come nella modalità classica) raccogliere più monete  possibile, così da scambiarle con le stelle e portarsi a casa la partita. Il tutto ovviamente ostacolati dalle fortune e sfortune tipiche della serie.

Torna la modalità classica e tornano quindi anche i turni. Ma non è del tutto un male.

O meglio se si gioca con gli amici, i tempi morti tra un lancio del dado e il successivo saranno inesistenti. Diversa invece ancora una volta l’esperienza solitaria, con l’impossibilità di accelerare il turno della CPU o saltarlo completamente. Il ritorno dei turni  riporta in campo anche l’eccessiva durata delle partite. Da un minimo di un’ora fino a due quando si scelgono venti round. Un notevole investimento di tempo che potrebbe  impegnare gran parte della serata.

Il vero e proprio contro della modalità classica di Super Mario Party sta nel basso numero di tabelloni presenti. Mi auguro di cuore vengano ampliati con DLC o in futuro con gli amiibo (come avveniva nel decimo capitolo). Le statuine della serie Super Mario per il momento sbloccano solo degli adesivi speciali, da utilizzare in una modalità attacca e stacca pensata per i più piccoli.
Prima di passare alle ultime due modalità, non abbiamo purtroppo provato  i minigiochi speciali, quelli per cui sono richieste due console e due copie del titolo. Per qualche impressione su due dei cinque giochi in questione potete leggere l’hands-on di qualche settimana fa.

Nell’hands-on provammo anche Acque Selvagge, una modalità co-operativa in cui, a bordo di un gommone, si collabora con altri tre giocatori scegliendo quale ramo del fiume percorrere. Anche in questo caso avere quattro giocatori reali è fondamentale, se non nella vera e propria discesa nel completare i mini-giochi. Cinque possibili finali di corsa da raggiungere rendono ogni viaggio un po’ più diverso dall’altro.

Anche se l’importante in questo caso non è dove si arriva ma come ci si arriva.

I minigiochi affrontabili in Acque Selvagge sono tutti cooperativi, e richiedono un lavoro di squadra anche vocale per sincronizzare i movimenti.
L’ultima modalità è Palco del Ritmo, dove, come si evince dal nome, si affronteranno solo mini-giochi in cui muoversi a tempo è fondamentale. Dal colpire blocchi, a sfilare tovaglie, fino a mettersi in posa come Waluigi, una decina di giochi che non sarebbe possibile eseguire senza Joycon.

È proprio per questo che  Super Mario Party non supporta la modalità portatile ne il pro controller.

Praticamente tutti i giochi richiedono l’utilizzo del giroscopio del Joycon. Niente paura: la modalità tablet è disponibile, e potrete giocare a Super Mario Party in compagnia di un altro giocatore dove vorrete, quando vorrete.
Non solo, la nuova schermata di tutorial è semplice, veloce ed efficace. Riassumere sia guida che prova in un’unico  schermo, lasciando ai nuovi giocatori la possibilità di testare con mano il mini-gioco è comodo e sbrigativo. Ed al solito alza la domanda sul “Non si poteva fare prima?

Insomma il compleanno della serie è un successo?

Per le sessioni con gli amici sì, senza dubbio. Super Mario Party è ricco di contenuti ed è in grado di impegnare tranquillamente buona parte della serata. Non deve essere il titolo imperdibile o quello per cui strapparsi i capelli, ma quello con cui divertirsi con gli amici senza troppe pretese. Un sostegno alle produzioni più impegnate, con cui divertirsi ugualmente in quest’autunno.

Verdetto
8 / 10
Giochi di gruppo dove e quando vuoi
Commento
Super Mario Party centra l'obiettivo. È un ottimo party game per le serate con gli amici, chiusi in casa davanti al televisore, o perché no, al pub in modalità tablet. Gli 80 nuovi mini-giochi sfruttano bene i joycon, offrendo alcune esperienze davvero divertenti. Resta l'incognita sull'online, al momento ancora inattivo, e sul limitarlo solo alle sfide; e in minor parte , avremmo gradito la possibilità di espandere i tabelloni come nel decimo capitolo. Per il resto l'ultima festa nel Regno dei Funghi è un perfetto supporto alle produzioni più importanti, uno di quei titoli che ti fa dire "Cosa facciamo stasera? Sfida a Super Mario Party?"
Pro e Contro
80 mini-giochi inediti
Divertente con gli amici

x Pochi tabelloni
x Non adatto ai giocatori solitari

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