La saga del prigioniero della pattuglia galattica, conosciuta anche come saga di Moro, è il quarto arco narrativo presente nel manga di Dragon Ball Super. In questa nuova avventura, i protagonisti si ritroveranno a combattere contro un nuovo potente nemico chiamato Moro, in una battaglia che deciderà ancora una volta le sorti dell’universo.
Questo arco narrativo è collocato subito dopo la saga del Torneo del Potere ed è formato da 25 capitoli che ancora non sono stati trasposti in forma animata, e quindi non sapremo se ci saranno eventuali differenze. Prima di buttarci nella narrazione andiamo però ad esaminare il personaggio di Moro, il nemico principale di questa saga .
Moro è un pericoloso stregone dalla forma caprina che 10 milioni di anni prima degli eventi attuali ha tentato di regnare sull’Universo 7. La sua furia distruttiva ha portato il Grande Kaioshin del tempo a intervenire contro di lui per sigillare la sua magia e ridurlo in uno stato di impotenza così da farlo catturare dalla pattuglia galattica.
Lo stregone è stato così costretto a passare buona parte della sua vita dietro le sbarre della prigione galattica finche non riesce ad evadere dando inizio agli eventi narrati nella Saga di Moro.
Abilità e tecniche conosciute
La grande esperienza di Moro unita alla sua grande intelligenza ne fanno un avversario temibile che riesce a mettere in difficoltà i protagonisti non solo con la forza bruta ma grazie anche a un attenta pianificazione. Oltre alle doti appena citate lo stregone possiede le seguenti abilità:
Ampia conoscenza del controllo del Ki
Volo
Telecinesi
Rilevamento dell’aura: Moro possiede una versione migliorata di questo potere ormai basilare in quanto può percepire se qualcuno sta rilevando la sua presenza e la posizione delle sfere del drago.
Lettura del pensiero: Moro può non solo leggere il pensiero degli avversari ma anche vederne il passato.
Magia: le tecniche stregonesche di Moro gli permettono di creare barriere protettive, immobilizzare i nemici e creare copie illusorie di sé.
Assorbimento energetico: l’abilità principale di Moro, grazie a questa capacità lo stregone riesce ad assorbire l’energia di ogni cosa vicino a sé fino a causarne la morte. L’energia assorbita da Moro viene poi utilizzata per aumentarne il potere.
Controllo energetico: oltre a poter assorbire energia Moro ha il controllo su di essa e può utilizzarla per sferrare micidiali attacchi.
Potenziamento: grazie al controllo perfetto dell’energia Moro può potenziare altri esseri viventi trasferendo parte del suo potere in essi.
Assorbimento: Moro può “cibarsi” di altri esseri viventi per acquisire le loro abilità.
Autorigenerazione (dopo aver assorbito l’Androide 73)
Copia abilità (dopo aver assorbito l’Androide 73): abilità tipica dell’Androide 73 che viene poi acquisita dallo stregone dopo averlo assorbito. Permette a Moro di “immagazzinare” le abilità rubate (fino a 3 volte) e di riutilizzarle all’occorrenza.
Fusione (dopo aver assorbito il potere di Merus): dopo essere entrato in possesso del potere angelico di Meerus Moro acquisisce la capacità di fondersi con altre entità e persino con dei pianeti.
Forme
Nel corso della saga Moro cambia varie volta forma acquisendo sempre nuovi poteri.
La prima forma con cui appare è quella in cui è stato ridotto dalla magia sigillante del Grande Kaioshin. In questa forma Moro appare molto invecchiato ed indebolito, pur avendo comunque accesso a buona parte dei suoi poteri magici.
La vittoria contro Goku e Vegeta permette allo stregone di assorbire l’energia dei due saiyan e di ringiovanire, acquisendo così un aspetto fisico più performante.
Dopo aver riguadagnato i suoi pieni poteri lo stregone appare rinvigorito fisicamente e acquista un livello di potenza nettamente maggiore alla forma precedente.
L’ultima forma raggiunta da Moro dopo aver assorbito l’Androide 73 gli permette di aumentare ulteriormente il suo potere e di acquisire tutte le abilità di quest’ultimo. In questo caso il suo aspetto cambia assumendo caratteristiche miste di entrambi i personaggi.
L’ultima trasformazione di Moro non è una sua forma vera e propria quanto un ultimo tentativo disperato di battere Goku. Il suo aspetto distorto deriva dall’incapacità di trattenere il potere divino di Merus e dalla fusione col pianeta Terra.
Questa è l’ultima forma acquisita dal divoratore di pianeti prima di venire definitivamente sconfitto da Goku.
Trama
Il nuovo arco narrativo inizia con un flashback che ci riporta a 10 milioni di anni fa durante una battaglia tra il vecchio Grande Kayoshin e Moro, un pericoloso stregone ricercato in tutto l’universo. Nonostante la grande potenza del nemico, in grado di assorbire l’energia vitale dei pianeti, il Grande Kaioshin riesce a vincere sigillando la magia di Moro col Kai Kai Matoru, una potente tecnica inventata da Kaioshin stesso.
Il nuovo arco narrativo inizia con l’apparizione di un gruppo di individui misteriosi che stanno portando via Majin Bu dalla casa di Mr Satan. Nonostante l’intervento di Goku e Vegeta, il misterioso capo della banda riesce nel suo intento, mettendo KO nel mentre anche i due Saiyan.
Al risveglio, dopo la batosta subita, Goku e Vegeta si ritrovano su una nave della pattuglia galattica e scoprono con grande sorpresa che i misteriosi rapitori non sono altro che i membri stessi della pattuglia e che colui che li ha battuti non è altro che il soldato più forte dell’organizzazione, Merus.
Esaurita la sorpresa iniziale, Merus spiega a Goku e Vegeta lo scopo dietro al rapimento di Majin Bu: risvegliare la memoria del Grande Kaioshin da lui assorbito anni prima per contrastare Moro, evaso poco tempo prima di prigione.
Dopo un breve intermezzo in cui i protagonisti si uniscono a Jaco e Meerus per catturare dei banditi, i fratelli Macareni, Goku percepisce l’aura di Moro che si sta dirigendo verso Namek e si teletrasporta lì insieme a Vegeta, deciso ad aiutare la pattuglia galattica.
Scontro su Namek
Appena Moro arriva su Namek, inizia uno scontro con Vegeta. Il principe dei Saiyan appare subito in evidente difficoltà contro i poteri magici del nemico, con Moro che si fa beffe di lui ed arriva a rivelare il vero scopo della sua visita su Namek: impadronirsi delle Sfere del Drago e recuperare a pieno i suoi poteri.
Si scopre così che Moro è riuscito ad evadere grazie all’aiuto di Cranberry, un ex membro dell’esercito di Freezer che per scappare dalla polizia ha unito le forze con il divoratori di pianeti. Dopo aver scoperto i veri intenti di Moro, Vegeta inizia a fare sul serio e mette in grave difficoltà l’avversario, costringendolo ad usare la sua arma più forte: l’assorbimento di energia.
Questa mossa coglie del tutto impreparati Goku e Vegeta, che non riescono più a trasformarsi in Super Saiyan e subiscono una netta sconfitta, arrivando quasi a perdere la vita. Moro, sconfitti gli avversari, ringiovanisce grazie all’energia a loro sottratta e prosegue nel suo viaggio alla ricerca delle sfere del drago.
L’arrivo della pattuglia galattica
Dopo la sconfitta, Goku e Vegeta vengono curati da Esca, un giovane namekiano, presso un villaggio non ancora colpito dalla furia di Moro. Il momento di pace dura poco, infatti i due sono subito costretti a tornare in azione per contrastare il nemico, che si sta avvicinando per trovare l’ultima Sfera del Drago.
Per fortuna in loro aiuto arriva la pattuglia galattica, che finalmente è riuscita risvegliare la memoria del Grande Kaioshin. Risvegliati i suoi pieni poteri Majin Bu attacca Moro, mettendolo in gravissima difficoltà e sopraffacendolo in poco tempo.
Purtroppo per i protagonisti però, Cranberry, l’aiutante di Moro, è riuscito nel frattempo a raccogliere l’ultima Sfera del Drago e dopo essersi fatto curare le ferite subite, riesce ad esaudire il desiderio del divoratore di pianeti: tornare alla piena potenza.
Con i suoi nuovi poteri, Moro batte facilmente Kaioshin e si dirige a gran velocità verso il luogo d’apparizione del drago Polunga. Arrivato qui uccide Cranberry, ormai inutile ai suoi scopi, ed esprime il terzo ed ultimo desiderio.
L’evasione dalla prigione della pattuglia galattica
Una volta recuperati i pieni poteri, Moro ha gioco facile nello scontro. Il Grande Kaioshin tenta il tutto per tutto con la sua tecnica sigillante, tranne poi scoprire che questa non è più utilizzabile dato che con la scomparsa della parte malvagia di Majin Bu (ovvero Kid Bu, distrutto da Goku tempo fa) il potere è andato perduto.
A peggiorare ulteriormente la situazione mentre infuria il combattimento si verifica un’evasione di massa dalla prigione della pattuglia galattica. Questa avviene a causa del terzo desiderio di Moro, che ha voluto la simultanea apertura delle celle per liberare i suoi compagni.
Gli evasi, dopo aver sconfitto facilmente le guardie, prendono possesso di una nave e si dirigono verso Namek, dove attaccano Goku, Vegeta e il Grande Kaioshin dopo essere stati potenziati dai poteri di Moro.
I protagonisti sono costretti alla fuga per evitare una sonante sconfitta e, appena scappati dagli sgherri di Moro, decidono di tornare ad allenarsi per sconfiggere lo stregone. Goku decide di andare ad allenarsi con Merus per padroneggiare l’ultra istinto, mentre Vegeta si dirige su Yardrat, il pianeta sul quale Goku imparò il teletrasporto dopo lo scontro con Freezer, per imparare le misteriose tecniche degli abitanti del pianeta.
Il piano di Moro
Moro si ricongiunge con Sagambo, capo degli evasi della prigione e famoso predone spaziale, e mette in atto il suo piano finale: spedire i detenuti nei vari pianeti dell’universo per derubarli di ogni tesoro per poi distruggerli assorbendone l’energia.
Mentre nell’universo infuria la distruzione, Goku inizia ad allenarsi con Merus e Vegeta su Yardrat capisce che ogni tecnica conosciuta dagli abitanti deriva da un perfetto controllo del Ki, che Goku ha imparato dopo un lungo allenamento prima di poter usare una tecnica basilare come il teletrasporto.
Dopo aver convinto l’anziano del pianeta ad allenarlo Vegeta inizia un duro allenamento per migliorare il suo controllo del Ki ed imparare al contempo le tecniche degli abitanti del pianeta nella speranza di sconfiggere Moro e superare il suo rivale Goku.
Nel frattempo sulla Terra arrivano i fratelli Macareni, che erano venuti a conoscenza del pianeta grazie a un dialogo tra Jaco e Goku durante il loro arresto, e cercano di impadronirsi delle risorse presenti per poi venire facilmente sconfitti da Piccolo.
Purtroppo per la Terra, prima della loro sconfitta, i fratelli informano l’esercito di Moro della bontà del pianeta e subito dopo arriva la divisione formata da Shimorekka, Androide 73 e Yumba. Il loro arrivo preventivo è dovuto a una sorta di teletrasporto ottenuto grazie all’abilità dell’Androide 73, che riesce a copiare e registrare in dei cristalli le tecniche avversarie dopo averli presi per il collo.
Androide 73, a differenza dei compagni, è un avversario temibile e riesce da subito a mettere in difficoltà Piccolo, che si salva grazie all’arrivo di Gohan, che riesce a sconfiggere 73 senza particolare sforzo. Al momento del colpo finale, però, l’Androide 73 assorbe l’energia di Gohan grazie alle abilità di Moro che aveva copiato in precedenza.
Quando per la Terra sembra la fine, gli scagnozzi di Moro vengono richiamati alla base, visto che Moro stesso vuole assorbire l’energia del pianeta, attratto dai molti potenti guerrieri presenti.
I Guerrieri Z iniziano così ad allenarsi e si alleano con la pattuglia galattica per respingere l’offensiva dell’esercito di Moro, in arrivo tra due mesi. Nel mentre, al tempio del Gran Sacerdote Whis esprime preoccupazione per Merus, che si scopre essere un angelo mandato a fare esperienza nel mondo dei mortali.
Le sue preoccupazioni sono dovute al fatto che Merus è tenuto a rimanere imparziale in quanto angelo, ed allenare Goku utilizzando la sua piena potenza verrebbe meno a questa regola. Per questo, prima che questa eventualità si verifichi, Whis interrompe l’allenamento di Goku e richiama Merus ai suoi doveri, informando al contempo il Saiyan dell’imminente arrivo di Moro sulla Terra.
Scontro sulla Terra
Appena arrivati sulla Terra, gli sgherri di Moro iniziano a combattere contro i Guerrieri Z. Le contromisure prese dai terrestri mettono in grave difficoltà l’esercito di Moro, che accusa gravi perdite tra i suoi membri di spicco. Gohan e Piccolo mettono in grande difficoltà Androide 73, che viene messo KO dall’arrivo di C17 e C18, immuni all’assorbimento di energia di Moro.
Viste le difficoltà del suo esercito, Moro manda in campo il suo braccio destro Sagambo, che rinforzato dai poteri dello stregone inizia a prevalere sui guerrieri a difesa della Terra. A salvare la situazione ci pensa Goku, che sconfigge Sagambo e si prepara allo scontro con Moro.
Con l’iniziare dello scontro si notano subito i frutti dell’allenamento di Goku, che riesce ad attivare l’ultra istinto segnale, una versione indebolita del vero e proprio ultra istinto. Grazie a questa nuova abilità, il saiyan combatte alla pari con l’avversario, riuscendo in certi frangenti addirittura a passare in vantaggio.
Purtroppo la tecnica di Goku ha lo svantaggio di consumare velocemente le energie dell’utilizzatore, lasciando ben presto il saiyan in grave difficoltà. Per fortuna arriva in soccorso Vegeta, che grazie all’allenamento su Yardrat riesce a devastare Moro, liberando l’energia che ha raccolto durante la distruzione dei pianeti.
Quando arriva il momento del colpo finale, Moro riesce a cambiare ancora una volta il destino della battaglia a suo favore, assorbendo Androide 73 e guadagnando tutte le sue abilità, compresa la sua autorigenerazione e la possibilità di copiare le tecniche avversarie. Dopo aver raggiunto questa nuova forma, Moro copia le nuove abilità di Vegeta e sconfigge sia il principe dei Saiyan che i restanti Z Warrior.
La battaglia finale
Viste le difficoltà dei difensori della Terra, Merus interviene spinto dal forte senso di giustizia che ha acquisito durante la sua permanenza nella pattuglia galattica. Il suo intervento è fondamentale visto che riesce a mettere in grande difficoltà Moro, tagliando il braccio con cui cercava di rubare le sue abilità e sigillando due dei tre cristalli dove sono salvate le tecniche rubate.
Purtroppo questo intervento costa a Merus la vita dato che per le leggi angeliche è tenuto a non intervenire in maniera decisiva nelle questioni dei mortali. Ispirato dai gesti dell’ormai defunto angelo, Goku riesce ad utilizzare l’Ultra istinto finale e ricomincia a combattere contro Moro, stavolta in posizione di netto vantaggio.
Sconfitto il nemico Goku decide di risparmiargli la vita, offrendogli un Senzu per curare le sue ferite e proponendogli di tornare nella prigione galattica. Moro accetta l’offerta ma si rimangia subito dopo la parola cercando di colpire il saiyan. Purtroppo la differenza di forza tra i due è ormai evidente e Moro viene nuovamente sconfitto.
Dopo l’umiliazione subita Moro gioca la sua ultima carta e recupera il bracciato tagliatogli da Merus, con cui aveva copiato le sue abilità, per arrivare di nuovo a pareggiare con la forza di Goku. Questa mossa disperata si rivolta contro lo stregone che non riesce a trattenere il potere divino dell’angelo, subendo ancora di più i colpi di Goku.
Per trovare l’energia necessaria a contenere l’immenso potere presento nel suo corpo, Moro si fonde col pianeta Terra, rendendo impossibile per Goku dargli il colpo finale. L’unica soluzione per salvare il pianeta è distruggere l’ultimo cristallo in possesso di Moro, quello che contiene il potere divino di Merus.
L’assalto finale di Goku fallisce nonostante l’aiuto di Vegeta e del resto degli Z Warrior a causa della crescente potenza del nemico. La svolta decisiva arriva grazie al Grande Kaioshin che trova la reincarnazione di Kid Bu, un bambino chiamato Ub, e convoglia la sua immensa energia verso Goku permettendogli così di distruggere l’ultimo cristallo e vincere lo scontro.
Moro viene completamente distrutto e finalmente sulla Terra torna la pace. Goku e gli altri vengono premiati del re galattico per aver salvato l’universo, mentre Merus viene resuscitato in forma mortale grazie a Kaioshin che ha convinto il Grande Sacerdote a risparmiargli la vita per il suo intervento decisivo nella battaglia finale.
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